gli afterhours sono inascolatibili per colpa di manuel agnelli, troppo borioso
ballate per piccole iene fu un buon disco ed il coperchio della loro bara
su i cani posso darti ragione
lo stato sociale ha l'handicap dei componenti troppo socialisti da spritz per quanto, in ogni caso, si prendano poco sul serio
avendoli visti dal vivo più volte ho avuto questa impressione, imho
in emilia il tasso di divertire è regolamentato per legge, si sa
giancane è un vecchio ma non me lo toccare
è scarso ma ha il cuore, come giovanni truppi
insomma sono meglio delle luci della centrale elettrica o di bugo, dai
il difetto della musica alternativa italiana è che non ha capito che le cose intorno al 1999 sarebbero cambiate, non trovando una alternativa a se stessa. c'è chi c'ha mangiato sopra in quel momento e poi sono rimasti gli ossi.
i verdena, un po' per meriti loro ed un po' per merito della collaborazione della major, sono sopravvissuti ed hanno fatto un discreto percorso di crescita, importando certi suoni che provengono da oltre oceano impastandoli con le loro manie
ad ascoltarli le citazioni sono molto variegate
in italia praticamente l'unica vera scena musicale che conta un cospicuo numero di artisti riconducibili alla stessa aerea per assurdo, secondo me, è il rap diviso tra la vecchia scuola, qualche cane sciolto e quelli che dicono di essere la nuova scuola e dei tizi senza ne arte ne parte che fanno hip pop (non è un errore, è proprio così che si possono definire)
esiste ancora qualche cantautore isolato, tipo umberto maria giardini aka moltheni o paolo benvegnù
poi c'è caparezza per il quale è necessario fare un discorso a se
abbiamo i grandi vecchi, che a macchia di leopardo, se stanno a rincojonì lentamente
e poi c'è l'elettronica che per me è una foresta buia e misteriosa