[Pugno di Ferro-Clan del Corvo-Contea] Dei messi alle corti

Volatile

Spam Master
Messi si presentano alle corti del Clan del Corvo e della Contea, con un messaggio su cui è posto il sigillo del Clan del Pugno di ferro. Richiedono di poter leggere tale missiva al Conte e al Re. Un udienza pubblica sarebbe preferibile, in quanto il contenuto di tali messaggi dovrà essere noto a tutti i sovrani di Ea.
 

Nohant

Chosen one
Il messo viene invitato a Corte e lasciato parlare liberamente, a lato di una importante cerimonia di investitura.
 

Volatile

Spam Master
Il nano srotola una pergamena, il quale contenuto è uguale a quello dell'altra missiva, inviata alla Contea. Dopo essersi schiarito la gola, inizia a leggere lentamente, scandendo bene ogni parola.

"Fratelli, io, Ragnar I, Re del Clan del Pugno di Ferro, invio questa missiva per un trattato che probabilmente cambierà la storia dei nostri popoli. Vi chiedo umilmente di entrare nella vostra già preesistente alleanza, fondando una nuova unione, "I figli di Wotan". Nani e Halfling, condivisori della dottrina del grande Wotan, Dio della Terra, della Roccia e dei Metalli, Dio della Montagna. Nani e Halfling, uniti sotto un'unica causa. Nani e Halfling, condivisori dell stesso futuro"
 

Nohant

Chosen one
il capoclan per un attimo quasi si strozza con una coscia di pollo nell'ascoltare, si aspettava chissà quale stupidata.

" BRUTTO COGLIONE MUOVITI!" tirando un calcio al messo affianco a lui, che raccattando la sua borsa corre fuori dalla stanza, diretto probabilmente alle ambasciate.

"Ci Cogli impreparati, devo essere sincero, cugino." sorride appena, guardando i presenti.
" sai gia cosa hanno risposto i nostri amici?"
 

Volatile

Spam Master
"Io e il mio collega siamo partiti insieme. In questo momento dovrebbe essere già arrivato a Solsplendente"
 

Ostrègone

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Fantacalciaro
Il messo era stato ricevuto direttamente dal Conte nel palazzo del comune a Solesplendente, nella sala del governo.
Le recenti visite dei mercanti dei Nani del Clan del Corvo avevano rallegrato Caradoc, in quanto solo con loro sentiva d'avere un rapporto di reciproca fiducia e reciproco rispetto. E così, con animo disponibile e cordiale, aveva accolto anche questo nano, che portava con sé le insegne di un altro clan, quello del Pugno di Ferro.
Con un sorriso prestò ascolto alla lettura della pergamena, e quando il nano smise di parlare, Caradoc annuiva debolmente.
"Vi chiamerò fratello così come ora vi siete rivolto a me. Non nascondo che queste parole mi rendono assai felice, perché io voglio il bene del mio popolo e questo si può raggiungere soltanto insieme al bene degli altri popoli nostri amici. Soltanto uniti si possono creare le possibilità di pace e sicurezza, di crescita e di commercio.
Con questa richiesta d'amicizia, di fratellanza, non posso che accettare la mano che tendete in questi tempi incerti, con la speranza che noi Halfling potremo ripagare la fiducia che ci concedete in questo momento, così come abbiamo fatto con gli altri fratelli Nani a cui avete rivolto questo messaggio. Potete tornare dal vostro nobile sovrano con un sì, nobile Nano".
Scrive quindi un breve messaggio rivolto a re Foibur, da cui attenderà una risposta, nel quale comunica il suo parere positivo all'eventuale allargamento a tre della precedente alleanza, che passerebbe alla sopradetta unione dei "Figli di Wotan".
 

Nohant

Chosen one
messi ritornano dalle porte, mentre il nano dallo scranno sembrava innervosirsi: il tamburellio delle dita era proprio rapido.

"Ebbene?"
"ce lo abbiamo"
"lo so che lo avete o non sareste qui, presumo." un lungo sospiro. " hanno accettato: i Figli di Wotan."
"così sia." allarga le braccia in un segno di distensione, o forse per cacciare quelli di troppo.

"Avremo molto da parlare, Fratello."
 
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