L'Urutops, al primo colpo di sprone, si era scaraventato immediatamente contro uno degli scudi colorati in fondo al campo, scambiandolo per il collare di un avversario, transitando a fianco dell'Ardente con la rapidità del baleno, senza degnare di uno sguardo nè il cavallo nè il cavaliere.
In preda all'entusiasmo del rettile gigante, Visenya aveva parato il colpo del Lucertoloide, sorpreso oltre ogni dire dalla traiettoria del destriero avversario.
Lo scudo esplose in schegge prima di poter girare, il catafalco che lo teneva in piedi fu ridotto a legna da ardere, lasciando il bestione tricornuto confuso e in preda al disappunto per la scarsa resistenza offerta dall'avversario.
Finalmente distolta l'attenzione della cavalcatura dagli scudi, Visenya potè dirigerne la corsa e controllarne il movimento. Ritrovata perfetta comunione con la bestia, la guerriera Rahonavide aveva descritto giri più larghi dell'avversario, ancora impegnato a cercare di colpire i bersagli da quintana.
Giro di giostra dopo giro di giostra, Visenya predeva le misure della difesa avversaria, deviando la lancia dell'Ardente con un'estremità dell'alabarda e con l'altra graffiandogli lo scudo. Finalmente la lama a mezzaluna trovò un varco, e il rettile in armatura scarlatta rotolò nella polvere.
Visenya infilzò la polvere dell'arena con l'alabarda ad una spanna dal muso del Lucertoloide, tendendogli al contempo la mano in un gesto di rustico cameratismo.
"Cavalcate bene, per un Occidentale, Ser Scaglioso. Non intendo combatterVi appiedata."
Visenya attese che l'avversario si fosse rialzato per girare la propria cavalcatura verso gli spalti e gioire del tifo dei Rahonavidi nel pubblico, esplosi nel grido di guerra nel momento in cui il giudice ebbe proclamato il vincitore.
"TURANE' !"
"ALAKAH !"
"TURANE' !"
"ALAKAH !"
"TURANE' !"
"ALAKAH !"