Per la considerazione che la donna ebbe del Principe rahonavide, si sarebbe potuto dire che l'arena fosse rimasta vuota.
L'unico cenno a riconoscimento dell'avversario, fu quello di lasciar cadere le braccia lungo i fianchi da incrociate che erano.
Il grosso corvaccio, nero e gracchiante, si librò stranamente agile nell'aria.
I maghi di corte di Sylvania salmodiarono le loro formule magiche, e come in ogni altro scontro del duello di magia, fu eretta la barriera, riconoscibile dal tremolio che creava nell'aria.
Le lunghe vesti nere della nobile presero come vita, allungandosi e svolazzando come tanti uccelli neri.
Poi tutto tornò immoto... e le stesse vesti diventarono come un'enorme coltre di nebbia e fumo, nera come la pece.
Prima che l'oscurità fumosa inghiottisse completamente la figura di Konstanze, si fece in tempo a vedere la maschera di porcellana creparsi.
Una ragnatela d'oscurità si andò creando sulla maschera, e le piccole scaglie si staccarono e caddero a terra, come foglie secche al vento, lasciando intravedere una seconda maschera, non dissimili da quelle tragiche che si vedono nei teatri.
Completamente di metallo.
Mentre anche l'ultimo tratto scomparve nella nebbia, una gran risata malevola si levò, forte, nell'aria.
E chiunque nelle vicinanze, nessuno escluso, ebbe l'impressione che la temperatura si fosse bruscamente abbassata, ed una strana sensazione attanagliargli la bocca dello stomaco.
"Qualcuno mi rammenti cosa mi passava per la testa quando l'ho nominata nobile..."
"Diceste che vi inquietava fottutamente, Mio Signore..."
"Ah....grazie, sì... dovrei promuoverla.... forse..."