Diplomazia Primo contatto Gizeh

T.k.D

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All'inizio dell'anno nei pressi di Gniakkia in una taverna della città..

"Non so come sia capitato" disse Koiza ad una persona in parte a lei che continuava ad ignorarla, "dopo che l'ho mandato a quel paese è sceso, era tutto verde scuro, sguardo cattivo puntava dritto verso di me, e lì gliene ho date tante, ma tante, ma tante che sole è calato 3 volte ed ero ancora lì a prenderlo a randellate con il suo randello" si vantò Koiza mentre nella locanda si sentiva un boato tra chi rideva e chi imprecava verso di lei. "Si si, non ci credete, volete provare la mia mazza!! eh... eh!!" puntava la mazza verso chi poco fa aveva le urlava addosso!
Koiza si presentava visibilmente più muscolosa, vestita con pochi stracci in stile gobin e i suoi modi erano diventati molto simili a quelli che l'avevano catturata, evidentemente nelle segrete dei goblin l'hanno rafforzata invece che indebolirla e poi l'anno passato con loro ha mutato anche i suoi modi rendendola più simile a loro.
"Non vuoi provare nemmeno tu, eh gambe secche!" Koiza diede una bella pacca energica alla schiena dell'uomo nella locanda proprio mentre questo era intento a bere, rovesciando così parte della bevanda sui vestiti.

@MisterTango @Silen
 

MisterTango

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No no, sta facendo il primo contatto direttamente da Gnakkia, dove ho il pg che gestisce il monopolio
 

Silen

Get a life
OK, per il gdr approfittate della presenza del mercante a Gnakkia e va bene, ma tecnicamente il primo contatto avviene perchè c'è un percorso sicuro fra il tuo territorio e quello dei Frostlings attraverso Gnakkandia che da parte sua non ha niente in contrario a permettere i contatti fra di voi.

Procedete pure, uno di voi (tecnicamente sarebbe chi ha preso la iniziativa ma potete anche accordarvi in modo diverso) non dimentichi di mettere la azione di 1 pa in scheda.
 

MisterTango

Useless Member
Quel giorno, Tardish aveva avuto la brillante idea di andarsi a fare un boccale nelle taverna che più volte aveva adocchiato mentre si recava al Palazzo del Piccolo Grande Verde, per svolgere i suoi affari.

Non si poteva certo dire che Gnakkia fosse tanto diversa dal suo paese natale, fatta eccezione per le dimensioni e la razza dei nativi: i suoi abitanti avevano sempre una voglia sfrenata di far festa e divertirsi, ma erano molto diffidenti con i forestieri, alcool e cibo (sebbene di qualità discutibile) scorrevano a fiumi e ogni edificio era costruito a esclusiva dimensione dei propri abitanti.
Ciò poteva dirsi un problema per un un umano, forse, ma di certo non per un halfling come lui.

Tardish aveva sperato che una serata in locanda, come faceva in gioventù, potesse sollevarlo dai suoi impegni quotidiani e fargli passare di mente, almeno per un po’, la nostalgia di casa. Quando aveva visto una compagnia di frostlings e entrare baldanzosamente nella locanda, però, un brivido gelido gli aveva attraversato la schiena. Soprattutto, quando la creatura delle nevi di nome Koiza si era seduta proprio di fianco a lui, aveva avuto la tentazione di chiudere il conto e andarsene, ma il boccale di birra vuoto per metà l’aveva convinto a rimanere ancora un po’.

Infine, quando il boccale era stato svuotato sulla sua veste per la pacca che aveva ricevuto dal frostling, non poté più trattenere una imprecazione.

-Buon Padre-, sbottò. -Prima il cappello e poi la veste. Ma non la smettete mai di perseguitarmi voi frostlings?-

Non appena ebbe terminato di pronunciare quelle parole, però, si accorse alla fine di non essere stato poi tanto meno scortese dell’essere che aveva al suo fianco. Tra l’altro, sebbene le dimensioni non fossero poi tanto diverse, i frostlings erano molti, e lui era soltanto uno.
Occorreva stemperare i toni.

-Fa’ niente, comunque. Oste, un pinta per i miei amici delle nevi. A patto che non facciate più scherzi, siamo d’accordo?-

Mentre il locandiere goblin versava da bere ai suoi nuovi amici, Tardish rivolse uno sguardo incuriosito a quella che sembrava chiamarsi Koiza. -Cosa ci fanno dei frost tanto lontano da Gorodlings? Da quando sono andato via dalla vostra città, non ho più visto nessuno dei vostri in giro per il continente-

Tardish ha avuto già un contatto con dei frostlings durante una delle esplorazioni, nella regione di Durmstrang dove poi è sorta la città di Gorodlings, e dove è incappato in uno spiacevole incidente a base di frecce e cappelli presi a mo’ di bersaglio :asd:
 

T.k.D

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Koiza rimase un po' così nel vedere un essere delle sue dimensioni con il colore della pelle degli umani. "Oh oh, che mondo bizzarro" esclamò Koiza che solo quando il mezz'uomo sbotto per la pacca ricevuta che lo guardò veramente, "ci sono uomini anche qui, ero convinta che vi fossero solo goblin".
Koiza prese la birrà offerta e alzando il calice in direzione di Tardish e ringraziò, "niente più scherzi" disse prima di bere, ma Tardish non la degno di uno sguardo, alzo solo le spalle in segno di affermazione. Ora che la sua birra era finita non c'era più motivo di restare lì, non vedeva l'ora di andarsene e siccome Koiza era intenta a bere era l'occasione migliore per filare... "pfffffffffffffffffff" Koiza sputò parte della bevanda addosso a Tardish per lo stupore nel vederlò "in piedi", era convita che fosse un uomo e gli uomini sono 2 volte più alti di lei, non gli aveva dato l'idea di essere un grande uomo, ma non si aspettava di certo che una volta sceso dalla sedia fosse alto quanto lei, se non addirittura meno.

Ora il mezz'uomo si ritrovava parte degli indumenti bagnati per via della birra rovesciata e parte del viso bagnato per via dello sputo della frost, "Scusa, scusa" disse Koiza non riuscendo a smettere di ridere nel vedere la creatura tutta bagnata che la osservava con rabbia per la situazione, "Perdonami, non qui nulla con cui sdebitarmi, ma dovrei essere di ritorno, da Frostban a qui non dovrei metterci più di un mese, vi trovo ancora qui....signor....?"
 

MisterTango

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Per un momento, Tardish rimase immobile, mentre il suo viso gocciolava del liquido che la frostling gli aveva appena sputato addosso. Birra, a giudicare dal sapore.

Poi, lentamente e senza fare un fiato, tirò fuori il fazzoletto dal taschino, fradicio anch’esso. Mentre si asciugava -per così dire- con il fazzoletto bagnato, pensò di andare a denunciare quellla frost maleducata alle guardie. A giudicare da quel che andava raccontando poco prima, di certo alle guardie cittadine non avrebbe fatto piacere sapere di essere appena state canzonate in ogni modo possibile. E se anche fossero state tutte fandonie, era certo che i goblin si sarebbero inventati una scusa sul momento per sbatterla in gattabuia. Una minima soddisfazione rispetto agli “scherzi” che aveva appena ricevuto, ma meglio di niente.

Le parole della frostling attirarono però la sua attenzione.

-Frostban, hai detto?-, domandò con il volto ancora fradicio di birra.

Il suo amico di Gorodlings, quello che gli aveva bucato per ben due volte il cappello con una freccia, continuava ancora a scrivergli lettere per prenderlo in giro per quanto era accaduto durante il loro primo incontro. Tra le altre cose, gli aveva anche raccontato di come, con l’aiuto degli ingegneri del Regno, la città era andata sviluppandosi. Nessuno dei nuovi quartieri portava quel nome. Il suo sesto senso da mercante lo spinse ad approfondire la questione.

-Da dove venite, miei animosi amici delle nevi?-, domandò con tutta la cortesia di cui disponeva, cercando di ingoiare il rospo per quanto appena accaduto.
 

T.k.D

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"Da Frostban la capita di Yagron, mio sudicio amico di Gnakkandria" Ripetè Koiza, imitando ora i modi di Tardish, "Che ne dice se la scortassimo nella sua dimora, così al mio ritorno dal viaggio potrò... a no guarda, ho una moneta in tasca, ecco a te, dovrebbe bastare" allungò la moneta verso Tardish, ma poco prima che questo potesse prenderla ritirò la mano, "ma prima dovete dirmi cosa siete e da dove venite..."
 

MisterTango

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Yagron.
Quel luogo risuonava del tutto nuovo alle orecchie di Tardish. Da buon mercante, gli si rizzarono i peli sulle braccia: poteva trattarsi di un nuovo Regno, o comunque un nuovo… qualcosa, dove poter esportare e piazzare merci a buon prezzo. Una nuova piazza commerciale e, magari, anche un potenziale alleato per tutte le minacce che affliggevano la sua gente.

-Yagron, dite?-, domandò pensieroso il mezzuomo.

Poi, Tardish balzò in piedi -o meglio, saltò giù- dalla seggiola e cercò di scrollarsi via di dosso, per come poteva, tutto il sudiciume che aveva sui vestiti.

-Il mio nome è Tardish, Tardish Altocolle, da Valle Bruma. Curo, per conto di Re Cleobert di Gizeh, gli affari del mio Regno qui a Gnakkia -, disse, sottolineando la sua presentazione con un inchino anche troppo solenne. -Vi prego, amici miei, accettate il mio invito nella mia umile dimora, a pochi passi da qui, dove potremo rifocillarci e dove, se vorrete, potrete anche passare la notte prima di ripartire. A patto che mi parliate di questo… Yagron, ovviamente-, aggiunse con un sorriso affabile.
 

T.k.D

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"Gizeh....?" una Koiza pensierosa guardò il mezz'uomo, " Grazie per l'invito, ma non penso sia una buona idea venire a casa vostra dopo......questo" disse la frost indicando gli indumenti bagnati. "Se volete. qui è un ottimo posto dove poter parlare.., andate a casa e se volete ci trovate qui fino a domattina, poi noi partiamo verso Frostban...".
 

MisterTango

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-Beh, posso assicurarvi che non nutro rancore, se è questo che temete-, mentì spudoratamente Tardish, con il suo sorriso da schiaffi. -E comunque, non potrei nuocervi nemmeno se volessi. Diciamo che non sono mai stato un… attaccabrighe, in vita mia. In ogni caso, se preferite rimanere qui, non è un problema-

Tardish avrebbe voluto tornare a casa per cambiarsi, visto che i suoi vestiti cominciavano già a emanare il fastidioso odore di panificato causato dalla birra, ma strinse i denti e scelse di rimanere. Dopotutto, gli era appena capitata una ghiotta occasione sotto il naso.

Da una piccola bisaccia nascosta sotto la giacca estrasse una cartina, che si accorse troppo tardi forse anch’essa fradicia. La sbatté un paio di volte sul bancone -schizzando ovunque, anche su Koiza- come avrebbe fatto con un vecchio straccio, sperando che l’inchiostro non si fosse compromesso. Poi, l’apri, rivelando le sue dimensioni ben più grandi di quando ci si potesse immaginare.

La mappa rappresentava una porzione del continente contigua all’area in cui si trovavano: al centro, ovviamente, c’era il profilo stretto e allungato, sul quale era stata vergata la dicitura “Regno di Gizeh”. A sud, c’era la scritta “Gnakkandia” mentre a est e sud-est la scritta “Aarakorya”. A nord e a nord ovest, invece, una strana macchia nera si estendeva per buona parte della cartina. In un punto a nord-ovest era riportata la dicitura “La Marea”. La mappa era incredibilmente dettagliata, ed erano indicate con cura città, fiumi, catene montuose e foreste, oltre che ovviamente i confini dei regni. Inoltre, le dimensioni della mappa erano ben più grandi della mappa stessa, e i disegni sopra riportati andavano via via sbiadendo in un bianco sporco man mano che ci si avvicinava ai bordi, come se la mappa non fosse ancora stata completata.

Tardish mostrò il suo piccolo tesoro con un sorriso soddisfatto. -Come potrete immaginare, questa è la mappa del mio Regno. Sapreste indicarmi dove si trova questa… Frostban, più o meno?-
 

T.k.D

Novice Spammer
"Ma guarda che strana mappa" disse Koiza, "Gizeh... Arakorya.. La Marea... però quanti regni, e noi che pensavamo di essere rimasti in pochi..." , con un dito indicò un punto sulla mappa che era quasi bianco, "Più o meno qui". Gli occhi di Koiza si fermarono sulla "La marea", un territorio che confinava con una regione di Yagron, ma che ancora non avevano avuto contatti.
"Potrei cambiare i miei piani, al posto che tornare a casa posso allungarmi su questo "Regno di Gizeh", parlare col chi gestisce il regno e... che hai da fare domani?" Koiza si rivolse al mezz'uomo senza distogliere lo sguardo dalla mappa, "mi puoi portare qui?" indico un punto sulla mappa che indicava "Gizahya", "dev'essere la capitale.. e mi parli anche di questa marea, chi sono?"
 

MisterTango

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Tardish si grattò il mento glabro, pensieroso. -Beh, domani avevo una riunione con i rappresentanti della Gilda Mercantile di Gnakkia per discutere sull’aumento dei dazi sull’uva… ma avrei passato la della giornata a spiegar loro la differenza tra quella da tavola e da spremitura, senza risolvere niente. Quindi direi che domani sono libero. Diamine, Koiza, ci conosciamo da nemmeno mezz’ora e già mi inviti a un appuntamento?-, aggiunse con una risata.

Osservò la frostling come se avesse appena pronunciato la battuta più divertente dai tempi del Cataclisma, ma realizzò da solo che probabilmente la sua ironia da halfling non fosse così opportuna in quel momento.

-Ehm… in ogni caso, La Marea, dici?-, pronunciare quel nome fu sufficiente a farlo rabbrividire. -Beh, mi spiace che quelle terre confinino anche con le vostre… non ho mai visto un non morto, per fortuna. Sapete, nei buchi halfling si può trovare di tutto, dal pane all’aglio ai centrotavola in pelle di bue, ma fortunatamente non i non morti. Soprattutto quelli che hanno il vizio di urlare in maniera… mortale, non so se mi spiego. In ogni caso, da come erano preoccupati nel parlarne i cavalieri del Regno, credo sia qualcosa che dovreste portare all’attenzione del vostro Re, una volta fatto ritorno a casa. È una faccenda alquanto… spinosa, per così dire. Spero, per voi e per noi, che non si debba mai approfondire il discorso più di così. Non è un gran bell’argomento di conversazione, quantomeno per un pacifico mezzuomo come me…-, fece Tardish, con un pizzico di disagio nella voce. -In ogni caso, possiamo ritrovarci qui domani all’alba. I ragazzi della scorta saranno felici di tornare per un po’ a casa… sapete, le umane femmine qui scarseggiano. E anche le femmine halfling-
 

T.k.D

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Koiza rimase impassibile alle battute del mezz'uomo, le condizioni fisiche di Tardish lo mettevano in ridicolo agli occhi della frost e sicuramente il suo carisma non poteva avere effetto finché restava bagnato fradicio. "A domattina allora." concluse Koiza stringendo il pugnale che teneva alla cintura sentendo che Tardish accennava continuamente cenni di accoppiamento e lei non sapeva fino a che punto il mezz'uomo era in gradi di dominare i suoi istinti.

Il giorno dopo Koiza e Tardish partirono..
 
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