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IL PARTITO TI OSSERVA
La crisi economica del 2008 - 2016 è stata tra le più traumatiche della storia recente dell'Europa. Nei primi mesi del 2015 lo spettro del terrorismo politico è tornato a disturbare il sonno dei maggiori politici dell'Unione. Il picco vi è stato dopo il rapimento e l'assassinio del primo ministro greco Panagakos a cui è seguita una dura repressione del fenomeno che comunque si presenta ancora sporadicamente.
Le elezioni britanniche hanno visto la vittoria dei conservatori che hanno portato avanti un referendum sull'Unione. Il 54% dei cittadini britannici ha votato per l'uscita che è seguita dopo poche settimane. I mercati sono terrorizzati, an seconda fase di recessione colpisce perfino l'economia tedesca. Gli investimenti crollano e i capitali scappano a gambe levate. La BCE attua misure straordinarie, inizia a pompare liquidità nel sistema economico con un aumento dell'inflazione che scontenta tutti.
Il 2016 inizia con la fiducia dei cittadini ai minimi storici. In Svezia l'elezioni vengono vinte dall'estrema destra che decreta l'uscita dall'Unione. La Grecia dichiara il default e in una notte assume come moneta nazionale il rublo russo. Stessa misura viene intrapresa dalla Serbia dopo un mese. Il governo di Cipro dichiara interesse per l'Unione Doganale che raggruppa Russia, Kazakistan e Bielorussia. I paesi baltici perdono il 25% del pil in un trimestre. Chiedono aiuti finanziari a Bruxelles ma vi si oppone la Finlandia che chiede più rigore.
L'Unione è a un passo dal fallimento. Alti membri dei governi dell'Eurozona si incontrano sull'isola di Ventotene dove firmano la "Dichiarazione d'Unione" che prevede un referendum per un'unione federale dell'UE.
La campagna elettorale è uno dei momenti più tesi degli ultimi tempi. L'Unione perde molti pezzi principalmente i Balcani, i paesi baltici e la Scandinavia. L'Unione Europea viene dichiarata ufficialmente sciolta, nascono gli Stati Federali d'Europa.
Bruxelles si ritrova con problemi immensi da gestire. La popolazione invecchia sempre di più. Gruppi terroristici di estrema destra e sinistra imperversano ovunque. L'economia inoltre richiede grandi quantità di idrocarburi importati dalla Russia paese che, come uno scacchista, ha colto velocemente tutte le opportunità che gli si sono presentate davanti allungando la propria influenza verso ovest.
Riuscirà il progetto federale a sopravvivere alla concorrenza spietata delle economie asiatiche?
Quali saranno i rapporti con Washington e Londra?
Un conflitto con Mosca sarà inevitabile?
La sete di idrocarburi porterà gli europei a intraprendere avventure militari in Medioriente?
Le elezioni britanniche hanno visto la vittoria dei conservatori che hanno portato avanti un referendum sull'Unione. Il 54% dei cittadini britannici ha votato per l'uscita che è seguita dopo poche settimane. I mercati sono terrorizzati, an seconda fase di recessione colpisce perfino l'economia tedesca. Gli investimenti crollano e i capitali scappano a gambe levate. La BCE attua misure straordinarie, inizia a pompare liquidità nel sistema economico con un aumento dell'inflazione che scontenta tutti.
Il 2016 inizia con la fiducia dei cittadini ai minimi storici. In Svezia l'elezioni vengono vinte dall'estrema destra che decreta l'uscita dall'Unione. La Grecia dichiara il default e in una notte assume come moneta nazionale il rublo russo. Stessa misura viene intrapresa dalla Serbia dopo un mese. Il governo di Cipro dichiara interesse per l'Unione Doganale che raggruppa Russia, Kazakistan e Bielorussia. I paesi baltici perdono il 25% del pil in un trimestre. Chiedono aiuti finanziari a Bruxelles ma vi si oppone la Finlandia che chiede più rigore.
L'Unione è a un passo dal fallimento. Alti membri dei governi dell'Eurozona si incontrano sull'isola di Ventotene dove firmano la "Dichiarazione d'Unione" che prevede un referendum per un'unione federale dell'UE.
La campagna elettorale è uno dei momenti più tesi degli ultimi tempi. L'Unione perde molti pezzi principalmente i Balcani, i paesi baltici e la Scandinavia. L'Unione Europea viene dichiarata ufficialmente sciolta, nascono gli Stati Federali d'Europa.
Bruxelles si ritrova con problemi immensi da gestire. La popolazione invecchia sempre di più. Gruppi terroristici di estrema destra e sinistra imperversano ovunque. L'economia inoltre richiede grandi quantità di idrocarburi importati dalla Russia paese che, come uno scacchista, ha colto velocemente tutte le opportunità che gli si sono presentate davanti allungando la propria influenza verso ovest.
Riuscirà il progetto federale a sopravvivere alla concorrenza spietata delle economie asiatiche?
Quali saranno i rapporti con Washington e Londra?
Un conflitto con Mosca sarà inevitabile?
La sete di idrocarburi porterà gli europei a intraprendere avventure militari in Medioriente?