Space Monkey
IL PARTITO TI OSSERVA
Il Brasile a lungo è stato visto come "il paese del futuro". Grazie alle sue risorse minerali, agli idrocarburi, all'industria, all'agricoltura e alla giovane popolazione ha conosciuto una crescita economica senza pari. Oggi il paese è a tutti gli effetti visto come "la Cina americana". Ogni anno che passa vede industrie leggere approfittare del basso costo del lavoro e delle ormai ottime infrastrutture.
Il motore della crescita è stata una politica liberista applicata dal 2015. Tali politiche hanno però creato enormi differenze tra la costa meridionale e quella settentrionale. Tali differenze hanno portato a proteste e scioperi che hanno interrotto sei anni di governi di destra.
Da pochi mesi si è insediato Ferreira, sindacalista del settore acciaio, considerato uomo incorruttibile e indicato come pericolo immenso per la classe dei nuovi arricchiti. Si preannuncia già un'opposizione impassibile di fronte ai tentativi del nuovo presidente di alzare gli stipendi e invertire la rotta socio economica del paese.
In politica estera il nuovo corso sarà probabilmente rivolto verso un neutralismo attivo. Ferreira non ha nascosto che secondo lui il paese dovrebbe avere un seggio al consiglio di sicurezza dell'ONU. E' data per sicura una massiccia presenza brasiliana ad ogni futura missione di peacekeeping.
Il Brasile riuscirà a risolvere i propri problemi sociali senza rinunciare alla crescita economica?
Il nuovo profilo internazionale metterà il paese in competizione con le altre potenze nascenti?
Gli Stati Uniti vedranno nel Brasile un partner o un pericoloso avversario?
Ferreira riuscirà a portare avanti i suoi programmi o verrà bloccato dall'opposizione?
Il motore della crescita è stata una politica liberista applicata dal 2015. Tali politiche hanno però creato enormi differenze tra la costa meridionale e quella settentrionale. Tali differenze hanno portato a proteste e scioperi che hanno interrotto sei anni di governi di destra.
Da pochi mesi si è insediato Ferreira, sindacalista del settore acciaio, considerato uomo incorruttibile e indicato come pericolo immenso per la classe dei nuovi arricchiti. Si preannuncia già un'opposizione impassibile di fronte ai tentativi del nuovo presidente di alzare gli stipendi e invertire la rotta socio economica del paese.
In politica estera il nuovo corso sarà probabilmente rivolto verso un neutralismo attivo. Ferreira non ha nascosto che secondo lui il paese dovrebbe avere un seggio al consiglio di sicurezza dell'ONU. E' data per sicura una massiccia presenza brasiliana ad ogni futura missione di peacekeeping.
Il Brasile riuscirà a risolvere i propri problemi sociali senza rinunciare alla crescita economica?
Il nuovo profilo internazionale metterà il paese in competizione con le altre potenze nascenti?
Gli Stati Uniti vedranno nel Brasile un partner o un pericoloso avversario?
Ferreira riuscirà a portare avanti i suoi programmi o verrà bloccato dall'opposizione?