GDR [Poseidonia] Prua alle Onde I

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Porto di Poseidonia

Talete era stato una sorpresa, per Teseo.
Non perché non lo conoscesse, anzi. Talete era uno dei filosofi e oratori più celebri di Poseidonia, a palazzo i suoi allievi erano numerosi e occupavano posizioni importanti, le sue lezioni erano seguite da molti.
Il re in persona aveva assistito ad alcune delle sue orazioni. La lunga barba grigia, il portamento dignitoso, le vesti sobrie ed eleganti, la voce calma e assieme ferma. Se qualcuno a Poseidonia usava la parola "filosofo" lo faceva pensando a Talete.

Sorprendente era stata la rapidità con cui il filosofo aveva accettato l'incarico, un viaggio non breve e non facile alla volta dell'arcipelago di Athos.
E sorprendente era stato il modo in cui Talete si era presentato all'udienza, il giorno prima di partire.

Svanita l'immagine di austera canizie, al cospetto di Teseo era apparso un vecchio arzillo, paludato in comodi ma molto poco dignitosi abiti da viaggio, sulla testa un cappello di paglia buono per un pescatore.
"Quello che ci voleva, questo viaggio, Sire! L'Agorà iniziava ad annoiarmi, sempre a discutere con quei vecchi barbogi..."
Inutile dire che Talete superava per età buona parte dei dignitari della corte.
"... e che occasione per completare le mie mappe! Le mie cronache! Mie e vostre, ovviamente, che da che mondo e mondo un sovrano trova meno arduo il suo compito se sa cosa governa..."

Fu così che i cittadini di Poseidonia videro, lungo le banchine del porto, un anziano dalla lunga barba gridare ordini a dei fanti di marina, oberati da casse intere di rotoli di pergamena e strumenti di vario tipo, e poco dopo lo stesso vecchio viandante ergersi a prua di una nave di lungo corso, al fianco del capitano come se fosse la cosa più naturale del mondo...

Missione dell'Oratore per l'annessione diplomatica della provincia 21, isola montuosa dell'Arcipelago di Athos
 

giobia86

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Dopo pochi giorni di navigazione arrivarono ad una piccola isola montuosa coperta di boschi
li Talete scese e...seguendo un sentiero iniziò l'esplorazione.
Dopo essersi inoltrato in un bosco di pini, Talete venne attirato dal suono di un flauto in lontananza, stava per avviarsi in quella direzione quando...nella direzione opposta vide salire del fumo, come se vi fosse laggiù un fuoco da campo o una casa

A te:
1: segui il suono del flauto
2: ti dirigi verso il fumo
 

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Facendo segno alla guardia e al portatore di fermarsi, Talete contemplò assorto il silenzio di quei boschi.
"Sarò un vecchio duro d'orecchi, e d'occhio opaco, eppure vedo e sento meglio di voi due perdigiorno!"
Oberati l'uni dalle armi, l'altro dalle pergamene, i due avevano fatto non poca fatica a tenere il passo del più anziano, che pareva aver lasciato a casa tutte le primavere che portava sul groppone.
"Di molte creature leggendarie è detto che attirino i mortali alla sventura con la musica, ma solo uomini di carne e d'ossa, che io sappia, accendono fuochi. Dirigiamoci a quell'accampamento, e potremo chiedere lumi su questa terra a chi l'ha acceso"
E riprese a camminare in direzione del filo di fumo, con passo spedito.
I due che lo seguivano stavano per ribattere...
"Non mi sembra vivano antropofagi da queste parti in fondo!"
...meglio non replicare.

(scelta 2, con tanti auguri)
 

giobia86

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Uffi perchè nessuno segue il flauto? guardate che non sono cattivo non è sempre un trappolone mortale

Dopo poche decine di metri l'uomo si ritrovò in una piccola radura dove un gruppo di cacciatori aveva acceso un fuoco da campo, al vederlo uno di loro si fece avanti, l'uomo mostrava dagli abiti e dall'accento di essere di origine Ionica.
"Benvenuto viaggiatore...Il mio nome è Andro figlio di Genos e il vostro? ditemi chi siete e se venite in pace siate il benvenuto nel mio campo come ospite protetto da Zeus...è quasi sera e gli dei non mi perdonerebbero di avervi lasciato qui fuori la notte"
 

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"Buongiorno a voi, onorati signori. Sacro è il dono dell'ospitalità e benedetto dagli Déi chi lo concede."
Il filosofo chinò il capo in segno di deferente saluto, poi indicò se stesso ed i suoi servitori.
"Il mio nome è Talete di Mileto, filosofo e studioso, e questi sono i miei assistenti, Anteo e Zorba. E' la ricerca del sapere che ci ha portato in queste terre, e a voi veniamo armati solo di curiosità"
Talete studiò i suoi interlocutori mentre si avvicinava a loro, il passo di un vecchio che si appoggia al bastone d'altronde è lento per le costrizioni dell'età, non certo per cautela o circospezione.
"Nuovamente vi ringraziamo per la cortesia, a nome nostro e del popolo di Poseidonia che sostiene la nostra spedizione"
 

giobia86

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Il gruppetto venne ben accolto dai cacciatori e durante la serata godettero gli uni della compagnia degli altri.
La mattina successiva, dopo aver fatto colazione, Mastos, uno dei cacciatori, riportando indietro le pellicce catturate nella caccia, li accompagnò presso un palazzotto che sorgeva a poche miglia dalla foresta, li, gli ambasciatori furono introdotti presso Efialte, signore di quelle terre.
Dopo un breve cerimoniale in cui gli vennero lavati i piedi e offerto del vino e del pane in segno di ospitalità Efialte prese la parola
"Signori, cosa vi conduce nella nostra bella isola?"
 

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Le usanze dei cacciatori erano bizzarre, ma si erano dimostrati gentili fino all'eccesso di Zelo. Talete aveva parlato del più e del meno per tutta sera, ma era finalmente arrivato il momento di affrontare le domande rimandate prima.
"Siamo qui per conto del Regno di Poseidonia, per segnare queste terre con più accuratezza sulle nostre carte, ed imparare qualcosa di chi e cosa le abita. Abbiamo notato che i boschi di quest'isola sono ricchi in selvaggina da pelli, e che al centro dell'isola vi sono vette piuttosto alte. Che nomi avete dato a queste terre, e che fiere si cacciano nelle vostre selve?"
Troppo esigente? Forse, ma le sue cronache non si sarebbero scritte da sole, mentre Talete soppesava le parole per misurarne il contenuto in cortesia.
"Perdonate, la mia irruenza, onorato Efialte, ma la curiosità è stata la mia guida per una lunga vita, ed è difficile per un vecchio perdere le brutte abitudini"
 

giobia86

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"quest'isola si chiama Athos, e prende il nome dal monte che la sovrasta, ed invero sono assai ricche di conigli, cervi e cinghiali"
Efialte termina con una descrizione dell'isola e del tempietto in cima alla montagna

A te, se vuoi fare una proposta falla
 

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Abbondante era stato il cibo dato loro in quelle terre, dolce il vino e pregiate le carni. Eppure sulla tavola si notava la mancanza di molte cose che Talete, se non indispesabili, riteneva quantomeno piacevoli.
"Ricche sono le vostre terre, e amministrate con saggezza, questo mi è evidente, mio signore, ma pensate quanto ricche potrebbero essere se poteste scambiare le carni, le pelli, il legname che abbondano sulla vostra isola col sale, con l'olio, con il vasellame e il pesce che vengono prodotti ai quattro angoli di questo nostro Egeo..."
Dall'accento i suoi ospiti si sarebbero detti di origine ionica, sicuramente erano giunti per mare all'isola di Athos, una delle poche in tutta l'Ellade ove era possibile vivere bene anche lontano dal mare. Bene sì, ma meglio? Talete veniva da una città di mare, da un popolo di navigatori, ed era fermamente convinto che senza la navigazione, una società non potesse realizzarsi appieno. L'acqua era l'origine della vita, d'altronde.
"...ovviamente non tutti i popoli hanno la predisposizione o la necessità di mettersi per mare. Ma a questo servono le navi dei mercanti, che per professione portano i beni da un'isola all'altra, facilitando il commercio. Inoltre, un picco imponente come quello che sorge sulla vostra isola sarebbe insostituibile nel veder giungere di lungi le navi. Ospitare mercanti e costruire sulla costa porta però ad esporsi a pirati ed invasori, e un'isola, per quanto prospera, ha difficoltà a reggere da sola a simili condizioni."
Non era troppo diversa da una delle sue lezioni, la sua perorazione a Efialte, e presentava le condizioni di partenza, il problema e infine la soluzione. Ogni passaggio, logica conseguenza di quelli precedenti.
"Perché allora vi parlo di commercio e navigazione, se porta tanti problemi? Perché Poseidonia, città che rappresento e mi ha dato i natali, potrebbe dare a voi tutti i vantaggi del commercio senza costringervi a viverne i crucci: potenti sono le nostre flotte, abili i nostri costruttori, vaste e varie le nostre rotte e i prodotti che vi sono commerciati."
Talete fece segno ai suoi accompagnatori di rivelare ad Efialte il contenuto della cassa che faticosamente avevano trasportato in cima al monte. Dalle carte di Talete, con un colpo di teatro, il servo e il soldato produssero anfore e oggetti di metallo splendente.
"i doni che portiamo a voi, onorato Efialte, sono una ridotta dimostrazione di ciò che si commercia a Poseidonia. Anfore di finissima fattura, piene del più prezioso dei doni di Poseidone, il sale, e suppellettili del migliore argento d'Attica."
Sempre meglio dare agli allievi qualche dimostrazione pratica, quando l'attenzione cominciava a calare...
"L'offerta che, a nome di Poseidonia tutta e di Re Teseo, questo umile anziano vi porta, è di far giungere le strade del mare fino ad Athos, e darvi il modo di percorrerle con sicurezza e profitto."
 

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"Vi propongo molto di più. Posidonia si offre di rendervi capaci di commerciare. Con un porto vero e proprio e la protezione della flotta Posidonica i prodotti della vostra isola potrebbero fruttarvi vaste ricchezze."
 

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"La garanzia che saremmo gli unici a commerciare con voi, e la possibilità di far attraccare le nostre navi. Forniremo anche la manodopera per le costruzioni necessarie.

Ovviamente tale garanzia implica un gesto di fedeltà al sovrano che qui rappresento."
 
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(non funzia te lo anticipo, al massimo accetterebbero, gli costruisci la roba e tante grazie e fuori di qui, te lo dico per non farti perdere tempo)
 

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"Unitevi a Poseidonia e non avrete altro che vantaggi, ricchi commerci, la protezione di una flotta potente e la possibilità di costruire nuovi e più utili edifici"
 

giobia86

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"capisco, questa è una cosa che comprendo...ma non è una decisione che posso prendere a cuor leggero, consultate l'oracolo di Dioniso, poi portatemi il responso e saprò cosa fare, il suo santuario si trova lassù"
indica
"in cima alla montagna, prendete la strada sul versante est...è più sicura"
Detto questo li congedò

Talete ed i suoi accompagnatori si avviarono su per la montagna giungendo poi a un bivio

1: prosegui sulla strada principale sul versante ovest
2: segui il consiglio di re Efialte e scegli il sentiero sul versante est
 

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Giunto al bivio, Talete si fermò, rivolgendosi poi ai suoi accompagnatori.
"C'è la ragionevole certezza che Efialte abbia intenzione di liberarsi di noi, in modo da non rischiare di offendere Poseidonia con un responso negativo. Ovviamente, far ammazzare un diplomatico dai suoi soldati su una strada affollata non è la migliore delle idee, ma se noi cadessimo accidentalmente dal sentiero meno praticabile, sarebbe facile lavarsene le mani."
"Q..q..quindi?"
"Quindi prenderemo la strada che ci hanno indicato. La metà dei templi greci ha qualche tipo di creatura sovrannaturale e antropofaga a fare la guardia al cancello. Tanto vale prendere la strada secondaria e affrontare qualche frana o soldato di Efialte. Estraete le armi, tenete gli occhi aperti e... precedetemi."

Talete prende la strada ad Est, fischiettando ostentatamente.
 

giobia86

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Il sentiero si snoda lungo la montagna durante la salita, a un certo punto però circa a un terzo della alita, in un punto abbastanza in piano, è interrotto da una pietraia, residuo di una vecchia frana, oltre la pietraia si vede riprendere il sentiero

1: prosegui sulla pietraia e la attraversi
2: torni indietro e prendi la strada principale
 
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