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Porto di Poseidonia
Talete era stato una sorpresa, per Teseo.
Non perché non lo conoscesse, anzi. Talete era uno dei filosofi e oratori più celebri di Poseidonia, a palazzo i suoi allievi erano numerosi e occupavano posizioni importanti, le sue lezioni erano seguite da molti.
Il re in persona aveva assistito ad alcune delle sue orazioni. La lunga barba grigia, il portamento dignitoso, le vesti sobrie ed eleganti, la voce calma e assieme ferma. Se qualcuno a Poseidonia usava la parola "filosofo" lo faceva pensando a Talete.
Sorprendente era stata la rapidità con cui il filosofo aveva accettato l'incarico, un viaggio non breve e non facile alla volta dell'arcipelago di Athos.
E sorprendente era stato il modo in cui Talete si era presentato all'udienza, il giorno prima di partire.
Svanita l'immagine di austera canizie, al cospetto di Teseo era apparso un vecchio arzillo, paludato in comodi ma molto poco dignitosi abiti da viaggio, sulla testa un cappello di paglia buono per un pescatore.
"Quello che ci voleva, questo viaggio, Sire! L'Agorà iniziava ad annoiarmi, sempre a discutere con quei vecchi barbogi..."
Inutile dire che Talete superava per età buona parte dei dignitari della corte.
"... e che occasione per completare le mie mappe! Le mie cronache! Mie e vostre, ovviamente, che da che mondo e mondo un sovrano trova meno arduo il suo compito se sa cosa governa..."
Fu così che i cittadini di Poseidonia videro, lungo le banchine del porto, un anziano dalla lunga barba gridare ordini a dei fanti di marina, oberati da casse intere di rotoli di pergamena e strumenti di vario tipo, e poco dopo lo stesso vecchio viandante ergersi a prua di una nave di lungo corso, al fianco del capitano come se fosse la cosa più naturale del mondo...
Missione dell'Oratore per l'annessione diplomatica della provincia 21, isola montuosa dell'Arcipelago di Athos