Monitor_Dundee
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"Un'isola, col mare che l'abbraccia, ti chiama a un'altra isola di fronte..."
Teseo scrutava l'orizzonte, i folti capelli neri mossi dalla brezza marina.
La nave solcava rapida i flutti, costeggiando le scogliere d'Attica, diretta verso terre inesplorate.
All'inizio, dopo il tragico ritorno da Salamis e il naufragio era stato difficile per Teseo rimettersi al comando di una nave, la memoria di Egeo pesava su ogni gesto. Ma presto, dopo le prime brevi traversate, il richiamo di Poseidone, divino genitore, l'odore della salsedine e il rauco richiamo deli gabbiani avevano invaso i sensi del giovane sovrano.
Del mare era figlio, e sul mare si sentiva più a casa che in terraferma, Teseo Politropo, sovrano di Poseidonia, nato a Trezene, viaggiatore per indole e per destino.
"Alla via così, Anceo, e doppiato il capo volgeremo la prua al vento di Aquilone"
Era una piccola nave, non una delle triremi da guerra. Poco più di un peschereccio per grandezza, ma solida e veloce. Pochi e fidati erano anche gli uomini che lo seguivano, marinai e soldati assieme, seguendo l'esempio del loro sovrano, e fedeli compagni soprattutto.
Non si trattava dopotutto di una spedizione militare, ma di... una visita diplomatica forse? Perché non mandare i suoi ministri o i suoi oratori? Ben più versati di lui nel blandire i popoli confinanti, e sicuramente capaci di dare meno nell'occhio.
Perché esporsi ai rischi di una simile impresa? Velleità eroiche, animo inquieto, ricerca a tutti i costi del nuovo e del rischioso? Buone ragioni per un giovane valoroso, ma condotta poco saggia per un sovrano.
Prima di tutto con quel viaggio, Teseo avrebbe visitato per la prima volta l'Isola Sferia, ove Bentesicima delle correnti profonde aveva portato sua madre al cospetto del Dio del Mare.
In un certo senso, Teseo apparteneva a quelle coste, stava tornando a casa...
Missione dell'Eroe per l'annessione diplomatica del territorio 24, isola pianeggiante vicino ad Attica Paralia
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