GDR Per un pugno di monete

Wally87

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In una splendida sera sulla fine dell'anno un piccolo figuro cercherebbe di varcare i confini dell'Impero delle Alate. Come lo definirebbero loro l'essere che chiedeva udienza era uno appartenente ai senza-ali, uno di quelli a cui gratifica vivere nel ventre della terra... come una preda per giunta.
Alle guardie che gli fermerebbero il cammino porgerebbe in modo un po' rozzo una sequela di pergamene.
Alcune piccole, altre medie. Mentre nella sua bisaccia un enorme porta pergamene con impresso lo stemma del Trollheim.

Cosa che potrebbe far veramente sbigottire qualsiasi appartenente delle razze, un Duergar inviato dallo stato dei pelleverde meno avvezzi all'impiego del cervello di tutta Ea.
Batterebbe in modo ritmico il piede sul selciato in attesa di essere condotto dove gli era stato ordinato di andare.

@Silen gdr per presentare il nuovo mercante Duergar e per fare una protesta all'impero delle Arpie
 

Silen

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Il duergar venne intercettato da una pattuglia di confine e il suo arrivo causò inizialmente una certa confusione dato che con i Troll del nord i rapporti erano stati assai radi. Si sapeva della loro lunga alleanza con l'Impero Rahonavide che era da molto tempo uno stato amico delle Alate e poco altro. In effetti ci volle un pò anche solo perchè la burocrazia imperiale identificasse i duergar come recenti sudditi del Trollheim e quindi considerasse l'inviato attendibile.
A quel punto il duergar venne inviato sotto scorta nella città più vicina e qui alloggiato con il consueto trattamento riservato ai diplomatici stranieri mentre un messaggio e una richiesta di istruzioni veniva inviato alle "Signore Alate". Qualche giorno dopo in risposta giunse una ein'keth l'elfa Francesca Findbair, per un colloquio diretto coll'inviato.
 

Wally87

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Non ci voleva un esperto di scultura per capire che l'espressione scolpita nella roccia sul grigio e nanico volto non era delle più contente, anzi.
Il tempo che ci volle per verificare l'attendibilità della documentazione, fu pari agli sforzi che in patria fece per riuscire a farseli fare.
Chissà cosa sarebbe successo se non avesse convinto i suoi nuovi e tonti signori?
In quanto al trattamento diplomatico ricevuto, potremmo cominciare col dire che alcune botti di vino imperiale ora sono misteriosamente asciutte. Dopo tutto al nord era una bevanda che scarseggiava e dopo tutto quell'aspettare era il minimo che l'impero potesse fare per ammansire il grigio.
Quando finalmente venne ricevuto, la sorpresa nel vedere una elfa come inviata non si vedeva sul suo stoico volto, ma se il vino l'avesse in qualche modo addolcito ora il non vedere una alata giungere aveva mitigato l'effetto.
"il mio nome è Mornurmath Thunderhammer, inviato del Trollheim, capo della Gilda Mercantile Grong ut Krusk e per la barba di Laduguer chiudete quelle finestre se non volete che diventi cieco prima della fine di questo incontro" esordì con un tono ruvido e secco, proprio come ci si poteva aspettare da un nano grigio.
Nell'aspetto appariva con un nano molto giovane per la posizione ricoperta. sul capo ospitava ancora molti capelli, la barba non era più lunga della lama dell'elsa di una ascia. Il vestiario curato, ma sobrio, forse per il lungo viaggio intrapreso. Dopo tutto era unitile presentarsi in bellissime vesti che sarebbero diventate logore e sudice una volta arrivato nei territori Imperiali.
Ma nonostante questo guardandolo in volto emanava una sorta di aura di autorità e fermezza, oltre che di irritazione.
Senza attendere di essere invitato ad accomodarsi andrebbe a prendere posto al tavolo delle trattative. Una volta accomodato andrebbe ad estrarre dalla bisaccia da viaggio il grosso porta pergamene di fattura decisamente non Troll. Era un cilindro di metallo finemente lavorato, su cui erano incisi diverse rune e aveva l'aria che il contenuto sarebbe arrivato salvo anche se avesse attraversato il mare. Mise mano all'estremità che ne faceva da tappo e praticò alcune torsioni in avanti e all'indietro, in modo non regolare. Dopo diversi instanti riuscì ad estrane l'estremità.
L'elfa avrebbe potuto rifarsi gli occhi nel vedere l'ingegno dei grigi, non secondo ai loro più rosei e odiati cugini. All'interno del grosso tappo vi erano diversi meccanismi che andavano sbloccati in un ordine preciso e ben definito.
Dopo alcuni secondi ne estrasse dal nucleo un piccolissimo cristallo di mana, più piccolo di un'unghia di un mastro forgiatore.
Si affretto a spiegare "non avete nulla da temere, è solo una piccola precauzione nel caso in cui durate il cammino mi fosse stato sottratto il cilindro. Se non aperto nel modo corretto avrebbe distrutto il suo contenuto. Il ché avrebbe significato un altro anno prima di riuscire a portarvi un altra pergamena, ma molto probabilmente a quel punto sarei stato morto e non sarebbe certo più stato un mio problema" disse come se fosse la cosa più normale del mondo. Ad un'occhiata attenta era facile ipotizzare che qualnque cosa avesse generato quel cristallo probabilmente il suo effetto sarebbe stato contenuto dal generoso spessore del metallico cilindro.
 

Silen

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Francesca Findabair era abbastanza famosa in tutta Ea essendo stata inviata più volte in missioni diplomatiche per conto di Silene; in effetti era una delle primissime ein'kethi che sie rano unite alla compagnia mercenaria che l'Arpia guidava prima della cosiddetta Conquista. Quel giorno indossava un vestito verde pastello molto accollato con maniche a sbuffo mentre la gonna, lunga fino alle caviglie, era tinta in varie tonalità di verde che sembravano cambiare ad ogni movimento. I capelli biondi e gli occhi azzurri, oltre a un volto della bellezza senza età tipica degli elfi molto anziani ne facevano senza dubbio una figura notevole e in molti avevano cercato senza riuscirci di capire cosa si celasse dietro quel suo sguardo freddo e impenetrabile.
Questo incontro non fece eccezione; la Findabair osservò i preparativi del duergar con blanda curiosità ma nessuna meraviglia , o timore.
"Sarebbe stato un gesto molto sciocco venire fin qui solo per farsi saltare in aria con un cristallo di mana sovraccarico, o qualche altra trappola magica" disse l'elfa in tono quieto "e sarebbe stato un peccato. E' la prima volta che un diplomatico dei troll giunge nel Territorio di Caccia. Ed è ancora più notevole il fatto che non sia un troll." concluse con un sorriso cordiale ma che non si estendeva agli occhi. Non accennò a chiedere il motivo della visita del duergar, attendendo che fosse lui stesso a esplicitarlo.
 

Wally87

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Scetticismo sul granitico volto del grigio "non so come siate soliti condurre gli affari nei terreni di caccia, ma mi ripeteró sono il Capo di una Gilda mercantile, non un volgare sicario." giusto per mettere distanza tra se e il sicario suicida che anni addietro colpi l'esercito Drow.
"Né posso fregiarmi del titolo di diplomatico, sono un duergar d'affari e d'affari è il motivo della mio viaggio presso di voi" dal cilindro estrarrebbe diverse pergamene tutte trascritte in due copie.
Ne girerebbe la prima all'elfa, sopra riporterebbe una delega ad operare in nome del Re dei Troll. La seconda richiederebbe molto più tempo per essere letta, il contenuto più interessante per il popolo delle alate.
Mentre la terza riporterebbe l'annullamento di qualsiasi altro documento di analoga natura dei secondo e sul medesimo bene.
"L'anno passato era stato inviato in goblin dalla regione di Karakal per prendere contatto con voi, ma non sappiamo che fine abbia fatto ed è probabile che sia rimasto coinvolto in artiche azione di guerra, scambiato per una spia del Goblinahalt. Almeno questa è l'ipotesi più accreditata e il fatto che non abbiate ricevuto altre notizie dal Trollheim, mi convive che aver redatto la terza pergamena è stata una buona idea" e dopo aver svuotato il boccale che ha dinnanzi ripartirebbe "forse nei territori di caccia non è giunta voce della fine miserabile del nostro vecchio monarca e della situazione attuale, mi pare di capire" poca inflessione nella voce, come se fosse un evento perso nel passato di cui è inutile preoccuparsi.
 

Silen

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Francesca Findabair si esibì in una noncurante scrollata di spalle "Silene non fa molta distinzione di ruolo. Un colloquio diplomatico può essere tenuto di volta in volta da un generale, un mago, un sicario o persino da un sacerdote. La cosa importante è che la trattativa vada a buon fine. Riguardo le guerre del nord, si qualche notizia è giunta fin qui. Sappiamo che dopo un lungo assedio la capitale dei duergar è caduta ed ora siete divenuti sudditi dei troll. Altri territori duergar con la loro popolazione sono stati invece assorbiti da Kalassia."
Apparentemente l'elfa non aveva fretta di arrivare al punto ed era disponibile a lasciare che il duergar facesse il suo discorso per gradi.
 

Wally87

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La disponibilità dell'elfa nel permettere al grigio di proseguire il suo racconto era pari alla voglia dello stesso di saltare gli inutili convenevoli. Ma sapeva bene che la curiosità dei gambe lunghe è un capriccio che se non assecondato porta a ben spiacevoli conseguenze.
"Si, due anni orsono il Re ha preferito dare in pasto alle fiamme se stesso, la sua famiglia e il suo palazzo. In quel Fausto giorno anni di lavoro sono stati rovinati. Non che avrebbe avuto una dipartita migliore, Re Talanjoo gli aveva promesso una pubblica esecuzione, a lui e a tutta la sua corte, per il reato di Eresia. Di questo credo che ne siete informati, furono proprio i nostri comuni amici sauri ad etichettarli così."
Sperando che questo riassunto potesse accontentare l'elfa e che quindi portasse la sua attenzione sulle pergamene che il grigio le aveva srotolato dinnanzi.
 

Silen

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L'elfa scrollò le spalle "I vincitori scrivono la storia; è sempre stato così da che il mondo è stato tratto all'esistenza. Ma suppongo che non siate venuto da così lontano solo per discutere con me di filosofia. Posso vedere che siete ansioso di passare agli afari. Molto bene. Illustratemi la vostra proposta, mastro Mornurmath: avete tutta la mia attenzione."
 

Wally87

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Lo sguardo duro del grigio di fermerebbe sulle iridi di lei, che fosse per il fatto di dover tenere il collo troppo teso o per quello che lei aveva detto non ci è dato saperlo.
"Io mi limito ad esporre i fatti, l'unica cosa che mi rammarico è la perdita del lavoro di noi migliori artigiani, architetti e via discorrendo... Tirare su una sala reale richiede più fatica del semplice plasmare la roccia" direbbe facendo spallucce.
Poi punterebbe la falange sulla seconda pergamena "come potete vedere la questione è compravendita della regione di Karakal, composta dalla città di Khas Karatun, la sua popolazione, le zonelzone e il diritto di rivendicare i frutti della montagna per il vostro impero. Nel paragrafo cinque potrà vedere i dettagli del tutto. Mentre nel paragrafo nove quando inierente al pagamento economico e non monetario. Ha delle domande signora elfa di cui non mi è pare di ricordare il nome?" Effettivamente la gambe lunghe non ha mai detto quale fosse il suo nominativo e ah grigio non sembrava avere al petto una qualche sorta di targhetta di riconoscimento
 

Silen

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Il florido petto dell'elfa, pur essendo certamente degno di ammirazione, non portava effettivamente alcun segno distintivo e se anche lo sguardo del duergar poteva essere frainteso ella non lo diede a vedere.
"Il mio nome è Francesca Findabair, Mastro Mornurmath" rispose invece, nello stesso tono pacato che aveva usato per l'intera conversazione "sono lieta di fare la vostra conoscenza." l'elfa prese la pergamena e la esaminò quietamente per qualche minuto "E' tutto molto chiaro, Mastro Mornurmath" disse dopo aver terminato la lettura "La vostra offerta è molto interessante. L'Impero vede con favore la possibilità di acquisire nuove terre e la regione di Karakal completa di una città fiorente e del tutto integra ha certamente molte attrattive. Credo di poter confermare a nome della Prima e di tutte le Sorelle l'interesse nella transazione che ci avete proposto." concluse con un lieve sorriso.
 

Wally87

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Punterebbe gli occhi al soffitto, viso imbronciato e mani alla barbara "Francesca Findabair... Mmmmhhhh... Mi pare un nome conosciuto, ma vogliate perdonarmi al nord le voci non sempre arrivano e spesso sono traviate. Comunque sono lieto di fare la vostra conoscenza" anche se l'espressione in volto direbbe tutto il contrario. Ma nessun dell'impero ha mai visto questo grigio con un'espressione bonaria in viso. Probabilmente è solo con un tale Clinth Foresta-oriente. Tizio che ha due espressioni quella normale e quella con l'elmo.
"Quindi possiamo sugellare l'accordo?" E magicamente e inspiegabilmente avrebbe già in mano penna e calamaio.
"Oppure dovró attendere l'arrivo di una Vera Sorella? Perché nel caso sarà bene che vi facciate mandare da qualche altra città altre botti di vino" concluderebbe il Duergar
 

Silen

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"Non sarà necessario, ho l'autorità necessaria per sottoscrivere il contratto. Naturalmente il nostro accordo dovrà essere ratificato dalla Prima così come da re Talanjoo...ma si tratta di semplici formalità, come credo voi sappiate." Con un gesto aggraziato l'elfa prese la penna che il duergar le porgeva e la intinse nel calamaio per poi apporre una elegante firma in sinuosi caratteri elfici in calce al documento.
"Se però lo gradite" aggiunse inarcando un sopracciglio "vi farò volentieri dono di una botte di vino a nome dell'Impero. Per festeggiare l'accordo, o per il viaggio di ritorno, come preferite."
 

Wally87

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Il Duergar esibì una ancora piú accigliata espressione "mia signora, questo documento non è sufficiente per voi?" Tornado a mettere sotto al naso della gambe lunghe la prima pergamena in cui veniva riportato che Re Talanjoo dava delega al grigio di agire in suo nome come emanazione della sua regale persona e con potere di firma, oltre che quello di poter ridiscutere parti dell'accordo se fosse necessario "Se così non fosse mi scuso, questo è il massimo che la mia caparbietà mi ha fatto ottenere dal Re, come potrete immaginare la burocrazia non è esattamente il punto forte dei figli più giovani di Mork." Anche se il suo fare sembra dimostrare la priorità soddisfazione sul proprio lavoro, dopo ci sono pure dei paragrafi! Immaginate spiegare a cosa serve un paragrafo ad un troll?
"Per il vino potremmo sugellare l'accordo con un piccolo Brindisi e porterei la botte al Re, altrimenti gli mancherei di rispetto, credo che possiate capire cosa intendo" nel Trollheim il vino di qualità è una cosa oggetto di leggenda, si dice che negli anni 2020 se ne fosse avvistato un barile
 

Silen

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L'elfa alzò una mano a palmo aperto davanti a sè "Il documento è più che sufficiente, mi sono espressa male mastro Mornurmath. Intendevo dire che occorre attendere la ratifica della Prima, esattamente come voi avete avuto mandato dal vostro re. Si tratta di un passo inevitabile visto che la vostra visita è giunta un pò a sorpresa...ma come ho detto si tratta di una semplice formalità. La proposta è del tutto soddisfacente e non dubito che sarà approvata dalla Prima, a cui invierò insieme al documento la mia personale raccomandazione a ulteriore garanzia per voi e il vostro re."
Ascoltato il resto del discorso l'elfa annuì "In questo caso vi prego di accettare il dono di una botte di vino per il vostro re e un barilotto da viaggio per voi, a titolo personale."
 

Wally87

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Dopo aver fatto mettere i punti sulle I all'elfa il volto del grigio apparirebbe un po' più rilassato, circa quando un umano sotto crisi di rigetto da botox, qualunque cosa esso/a fosse.
"Vi ringrazio della vostra generosa offerta, apprezzo di tutto cuore. Mentre per quanto riguarda il tempo di attendere? Dovrò rimanere qui in attesa o sarò libero di girare per la vostra città, magari con una piccola scorta e un cicerone? Devo confessare che mi piacerebbe vedere dal vivo il florido mercato di cui i terreni di caccia dispongono" Quando hai ottenuto 1 perchè fermarsi prima che sia un 10? Dopo tutto è pur sempre il capo di una gilda Mercantile.
 

Silen

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L'elfa scrollò le spalle "Senza nessuna difficoltà, anzi sarà un piacere per me farvi visitare la città. Certo questa non è la capitale, ma ci sono comunque molte cose interessanti da vedere per uno straniero. Per la risposta non sarà necessario attendere più di qualche giorno, la grande Strada Reale favorisce rapide comunicazioni e il servizio di corrieri imperiali è molto efficiente; nel frattempo sarete nostro gradito ospite."
 

Wally87

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Il grigio si sfregò le mani, come percorso da un fremito e da una scarica di energie.
Almeno così pareva a lui, ma dall'esterno era difficile da decifrare. Prenderebbe la penna e il calamaio e apporrebbe la propria firma nell'apposito spazio lasciato libero, farebbe altrettanto con la seconda copia del documento e chiederebbe all'elfa di fare altrettanto. Di modo che ogni nazione avesse il proprio originale dell'atto.
"Bene bene, direi che potremmo iniziare subito il nostro tour della città, il tempo è denaro!" Direbbe per poi alzarsi sulle proprie corte gambe e aspettare all'ingresso l'elfa.
 
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