Mikhail Mengsk
MSPAINT OVERTYRANT
La grande tenda era circondata da guardie dei diversi clan, quella sera. All'interno si stava infatti svolgendo un vertice tra i maggiori Capiclan della federazione e i loro luogotenenti, e la sicurezza dei partecipanti era una priorità assoluta. Ovviamente le guardie del Condottiero Haxamanish erano più numerose di tutte le altre messe insieme. I privilegi del grado...
Haxamanish era in piedi di fronte ad un grande tavolo con un'abbozzata mappa della regione. Il suo tono era deciso, stava mettendo tutta la sua eloquenza in questo discorso, che riteneva decisivo.
"Fratelli Parni e Dahae, è finalmente giunta l'ora che tutti noi aspettavamo. L'ora della gloria e della battaglia! I vili Kyzyl hanno rifiutato le nostre offerte di amicizia e alleanza, chiamandoci tiranni e infidi. L'offesa va lavata col sangue, e i popoli che non capiscono quanto sia vantaggioso unirsi a noi puniti per la loro arroganza.
Il futuro dei popoli della steppa, infatti, sta nell'unirsi in un'unica Federazione. Sotto una guida unitaria formata dai rappresentanti di ognuno dei Clan, così come questo Consiglio guida la nostra Federazione con fermezza e giustizia.
Una simile unità sarebbe in grado, finalmente, di darci il posto nella Storia che spetta a popoli nobili ed orgogliosi come i nostri! Gloria e ricchezze ci attendono, se solo saremo in grado di agire come un sol uomo!
Purtroppo non tutti i popoli della steppa, come abbiamo potuto vedere, sono consapevoli di questa grande prospettiva. Molti di essi preferiscono portare avanti un'esistenza di mera sopravvivenza, ai margini dei grandi eventi che scuotono il mondo, oscurati dalla gloria di popoli molto più degni e ambiziosi.
Ma non noi! Noi puntiamo in alto! Noi vogliamo rendere i nostri dei orgogliosi dei loro figli!
Noi DOBBIAMO convincere i riottosi ad unirsi a noi! Con la forza, se necessario! Niente e nessuno deve fermare il nostro cammino, la Storia non aspetta nessuno, passa davanti a noi come un cavallo selvaggio in piena corsa, e bisogna essere dei bravi cavalieri per saltargli in groppa al momento giusto. A noi la scelta se tentare di saltare, ed entrare nella leggenda, oppure lasciare perdere, e svanire nell'ombra.
Ditemi ora, fratelli miei, qual'è il vostro parere. Siete con me? Siete pronti ad entrare nella Storia?"
Haxamanish era in piedi di fronte ad un grande tavolo con un'abbozzata mappa della regione. Il suo tono era deciso, stava mettendo tutta la sua eloquenza in questo discorso, che riteneva decisivo.
"Fratelli Parni e Dahae, è finalmente giunta l'ora che tutti noi aspettavamo. L'ora della gloria e della battaglia! I vili Kyzyl hanno rifiutato le nostre offerte di amicizia e alleanza, chiamandoci tiranni e infidi. L'offesa va lavata col sangue, e i popoli che non capiscono quanto sia vantaggioso unirsi a noi puniti per la loro arroganza.
Il futuro dei popoli della steppa, infatti, sta nell'unirsi in un'unica Federazione. Sotto una guida unitaria formata dai rappresentanti di ognuno dei Clan, così come questo Consiglio guida la nostra Federazione con fermezza e giustizia.
Una simile unità sarebbe in grado, finalmente, di darci il posto nella Storia che spetta a popoli nobili ed orgogliosi come i nostri! Gloria e ricchezze ci attendono, se solo saremo in grado di agire come un sol uomo!
Purtroppo non tutti i popoli della steppa, come abbiamo potuto vedere, sono consapevoli di questa grande prospettiva. Molti di essi preferiscono portare avanti un'esistenza di mera sopravvivenza, ai margini dei grandi eventi che scuotono il mondo, oscurati dalla gloria di popoli molto più degni e ambiziosi.
Ma non noi! Noi puntiamo in alto! Noi vogliamo rendere i nostri dei orgogliosi dei loro figli!
Noi DOBBIAMO convincere i riottosi ad unirsi a noi! Con la forza, se necessario! Niente e nessuno deve fermare il nostro cammino, la Storia non aspetta nessuno, passa davanti a noi come un cavallo selvaggio in piena corsa, e bisogna essere dei bravi cavalieri per saltargli in groppa al momento giusto. A noi la scelta se tentare di saltare, ed entrare nella leggenda, oppure lasciare perdere, e svanire nell'ombra.
Ditemi ora, fratelli miei, qual'è il vostro parere. Siete con me? Siete pronti ad entrare nella Storia?"
