Palazzo delle Blacherne

Una terza lettera giunge a corte, portata da un messo d'eccezione, il consigliere personale di Uros II Ratko. E' scortata da dieci dame nobili e da cinquanta guerrieri elegantemente armati, provenienti dalla guardia personale del Gran Principe.

L'Umilmente Vostro servitore, per grazia di Dio e di Cristo suo figlio
Principe di Rascia

all'Illustrissimo Signore e Padrone dell'Oriente, Imperatore dei Romani e Augusto Signore dell'Alba

Salve!
Non è passato molto tempo dall'ultima missiva da me inviateVi, ma necessitavo di comunicarLe personalmente e per via diretta queste nuove.
L'età grava sulla mia mano, e ho deciso di cedere il mio scettro a mio fratello, dando a lui il carico di Rascia tutta. E' un giovane capace e fidato, e agogna il momento di poter servire il paese tutto.
Tuttavia, prima che io possa lasciare a lui questo onere e onore, debbo mio malgrado portare un altra richiesta alla Signoria Vostra Illustrissima.
Le terre della Bosnia sono note per i loro valenti artigiani e orafi, ma trovano difficoltà in questi giorni a trovare le materie prime del loro lavoro: le Vostre terre di Bulgaria invece vi inondano di argento di ottima qualità. Nell'interesse comune Vi chiederei dunque di accettare l'apertura del confine tra queste due terre, per permettere un libero commercio fruttuoso per le nostre e le Vostre genti.

Sperando di ottenere da Voi risposte positive, e nell'amore di Dio nostro


Uros II Uroševic


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Il bizantino

Ninja Skilled!


L'ambasciatore serbo venne convocato d'urgenza alla corte imperiale. Egli non sapeva il motivo di questo incontro, ma grande fu il suo stupore quando s'avvide che sul trono c'era una croce e non l'imperatore Manuele. Un paio di gradini piu' in basso il Gran Domestico Giovanni Axuch lo accolse e incominciò a parlare: Ambasciatore, l'Impero dei Romani e il suo augusto Basileus, Manuele, in Cristo Dio fedele imperatore, era deciso a negoziare con voi un bellissimo patto di reciproco vantaggio. Abbiamo sempre considerato i figli Slavi come nostri diletti figli, unti nel Signore e seguaci di Cristo, ed è con grave rammarico che siamo stati offesi due volte dalla vostra Corte. La prima, perchè vi siete rifiutati di rispondere al Proclama nei vostri riguardi, dove demandavamo null'altro che il giusto riconoscimento del nostro titolo e della vostra posizione: noi il padre e voi il figlio. La seconda perchè, nonostante abbiate ignorato tale proclama, avete offerto il giusto riconoscimento in cambio dell'alienazione dell'ecumene!Stolti come potete chiedere all'augusto Imperatore di alienare qualcosa che a Lui non appartiene, ma è solo di Dio?Il nostro Augusto ha ricevuto da Dio l'incarico di amministrare tali territori, e solo finchè Dio vorrà lui ne sarà l'amministratore. Ma mai, mai , egli ne sarà il possessore, perchè solo gli stolti demanderebbero di possedere, ad esempio, il controllo del tempo o della vita! Ed è per questo, che il Pio Manuele, con le lacrime agli occhi e il sangue sgorgante dal cuore, è partito questa mattina verso Ocrida con il suo esercito. Partito per far sì che gli stolti che governano il popolo di Serbia - e che faranno a pagare al popolo i loro errori- riconoscano i loro errori e si pieghino di fronte al Vicario di Cristo, il Basileus dei Romani.
Ora, mio caro ambasciatore, voi sarete scortato nelle vostre camere ed è per me quasi superfluo dirvi che non ne potrete uscire;almeno fino a quando non avrete come compagni di camera i vostri più alti signori.

Detto questo il Megas Domestikos fece un cenno e due guardie delle scholai lo presero e lo portarono via: attonito, intontito, e completamente stranito da tutte le notizie che gli erano appena state comunicate.


 

Mersault l'Apostata

Chosen one
Fantacalciaro
*Giunge a Bisanzio un messo del Califfo di Baghdad Al-Muqtafi, recante un'importante missiva e un omaggio di broccati preziosi*

Il sommo Califfo Al-Muqtafi, Signore di Baghdad, la più bella tra le città, invia questa lettera a Bisanzio, dove sarà letta da occhi saggi e retta da mano sicura. La situazione venutasi a creare nel principato di Rascia, in cui nulla è stato fatto per assicurare forza e potenza alle proprie genti, preoccupa e strugge moltissimo il Califfo Al-Muqtafi, nelle cui vene scorre il sangue che ha generato l'Islam e rivelato al mondo la misericordia di Dio. Il destino dei figli musulmani e la loro libertà di accedere alla vita eterna in Allah preme il cuore del Califfo, il quale chiede all'Imperatore Manuele di essere il padre temporale delle genti di Rascia, affinché possano essi, quel giorno, ricongiungersi con il Padre divino. Che sia al popolo di fede musulmana concesso di predicare e onorare la propria religione, e che venga altresì permesso a quegli uomini e donne che desiderassero emigrare in terre di dominio arabo, di compiere il loro difficile esodo.
In questo passaggio della volontà divina su questa Terra, il destino degli imperii arabi e di quelli cristiani è stato sconvolto da guerre e distruzioni, ma i signori di Baghdad, Esfahan, Al-Qahira e Fes hanno saputo condurre trattative oneste e di reciproco rispetto con Bisanzio, la quale è rimasta unica sede con cui intrattenere relazioni diplomatiche, dopo l'oscena offesa del Cristiano di Roma, che ha messo in piedi un esercito senza fede nè coraggio per attaccare territori in pace, e che ha pagato per la sua tracotanza perdendo Antiochia, ora rimessa in mani più sicure.
La libertà di essere in Dio è l'unica e vera libertà. A Baghdad, il Califfo prega per questo, sapendo che a Bisanzio Manuele vive in saggezza, consapevole dell'onorevole Impero sunnita che vive accanto a lui.
 

Space Monkey

IL PARTITO TI OSSERVA
*Il sommo ambasciatore del regno d'Ungheria si presenta a Bisanzio per chiedere udienza con l'Imperatore Romano o un suo delegato.*

[contattami quando puoi su msn]
 

Il bizantino

Ninja Skilled!


Intesa di Costantinopoli,

Anno dalla creazione del mondo 6658[1149]


Costantinopoli,


Alla presenza dell’ambasciatore plenipotenziario Normanno Adrianos Aristippo,


Noi, Manuele, Imperatore e Autocrate dei Romani, fedele in Cristo Dio, e sempre Augusto il Comneno decretiamo:


- La rinuncia ad ogni nostra pretesa sui territori meridionali che corrispondono al nostro nome di Sicilia, Calabria, Puglia e Spoleto.

- Che accettiamo Adelaisia come legittima sposa per nostro fratello, principe, sebastocrator Isacco Comneno.

- Riconosciamo Ruggero II d’Altavila quale Rhx Sikhlias en Xristw tw qhw



Al tempo stesso Noi, Ruggero II d’Altavilla Re di Sicilia decretiamo:

- La rinuncia ad ogni nostra pretesa sul territorio e sulla città di Antiochia perchè giustamente facente parte dell’Imperio dei Romani.

- Che accettiamo il Principe e Sebastocratore Isacco Comneno quale marito di nostra figlia Adelaisia

- Riconosciamo Manuele il Comneno come Imperatore e Autocrate dei Romani in Cristo Dio.





Firme in calce

Manuele II, en Xristw tw Thew pistos Basileus kai Autokpatop twn Pwmaiwn, aei Augoustous, o' Komnenos
 

Falciatore

Ninja Skilled!
Nella notte una figura losca e accompagnata da uno sparuto gruppo di cavalieri giunge a costantinopoli, al palazzo delle blacherne. Le guardie controllano lo stemma che porta con se e subito riferiscono al Comneno della sua presenza.
 

Space Monkey

IL PARTITO TI OSSERVA
Un cavaliere senza scorta giunge a Costantinopoli e chiede di parlare a nome di Géza II con l'Imperatore romano di questioni importantissime!
 

Falciatore

Ninja Skilled!
L'ambasciatore di Costantinopoli per il Sacro Romano Impero riceve una lettera da Friburgo e chiede di essere accolto dal Comneno per parlare di affari sulla via Europa
 

Toga!

Chosen one
*recante l'effigie del Leone di San Marco*

Al magnifico Imperatore dei Romani, Basileus, Manuele Comneno

Il bailo Polani intende richiedervi udienza sia per necessarie contromisure da approntare riguardo alcune deprecabili situazioni avvenute nei domini ecumenici di vostra altezza, sia per questioni di estrema importanze riguardanti la sicurezza dell'Impero Romano d'Oriente.
Nostre informazioni preziosissime e urgenti, provengono da molto lontano, oltre il Volga e gradiremmo scambiarle con vostra eccellenza come da Blachernobolla precitata in molteplice interscambio.

Il Bailo della Serenissima a Costantinopoli, Pietro Polani
 

Falciatore

Ninja Skilled!
Un piccolo drappello di uomini giunse al palazzo chiedendo notizie dell'ambasciatore e della risposta che doveva dare all'Imperatore.
 

Il bizantino

Ninja Skilled!
Lo spatharios titolare rispose alla corte che il messaggio era ancora al vaglio di Sua Maestà Imperiale e diede messaggio da parte del Comneno che i rapporti con il sovrano teutonico venivano considerati importanti.
 

Falciatore

Ninja Skilled!
L'offesa recataci da una decisione presa in aperto contrasto con quello che fin'ora è stata la consuetudine tra i nostri regni e la noncuranza con cui si sono ignorati i fin troppi gentili richiami di Corrado III ci vedono costretti a chiedere urgentemente spiegazioni.
Inoltre Corrado III non è un sovrano ma un Imperatore vostro pari, la vostra continua mancanza di rispetto è stata notata più volte e non verrà tollerata oltre.
 

Il bizantino

Ninja Skilled!
Il protospathario si limitò ad osservarli in silenzio non mostrando alcun segno di turbamento: Ambasciatori, vi rammento che in questo momento siete ospiti nella città protetta e prediletta da Dio, Costantinopoli, in quanto tali vi richiamo alla cortesia che perlomeno nelle forme dovete mantenere. La minaccia non ci sembra faccia parte, del resto, delle consuetudini diplomatiche, soprattutto se essa avviene all'interno del Palazzo della Nostra Maestà. Pertanto, contenetevi e sappiate attendere che il tempo faccia il suo corso, il vostro signore avrà la sua risposta perchè non è uso dei Romani ignorare i messaggi che gli provengono dalle parti del mondo.
 

Il bizantino

Ninja Skilled!
Da un porta uscì finalmente un servo che recava con sè un plico di pergamena che prontamente porse al protospatharios. L'uomo non si limitò a fare altro che consegnarlo a sua volta agli ambasciatori di Corrado: ecco, dunque la vostra risposta.

A Corrado, Re e Imperatore dei Germani,


Corrado,

da quando il christianissimus e piissimus Costantino pose in Costantinopoli la sua capitale essa divenne legittima custode e continuatrice dell'Impero dei Romani. Da quando Roma cadde sotto la rovina dei barbari, e solo Costantinopoli resistette, con l'aiuto di Cristo Dio, essa assurse alla gloria come l'unica detentrice del potere imperiale. Il nostro potere, a differenza del vostro, non proviene dal Vescovo di Roma, ma da Dio direttamente. Noi siamo, quindi, i detentori dell'ecueme, guardiani dell'Ortodossia in terra, e fonte vetta e sede più alta di ogni potere terrestre. Coloro i quali si rivolgono a noi nella speranza di essere beneficiati non possono che essere accolti tra le braccia di un faterno padre che mai rinnega l'affetto a coloro che lo richiedono. Questa è la missione della nostra Basileia nella terra e nessuno che sia Imperatore può definirsi tale se rifiuta evergesia (beneficio) verso coloro che ne fanno richiesta.

In Fede,

Manuele Imperatore e Autocrate dei Romani, fedele in Cristo Dio, e sempre Augusto, il Comneno.
 

Falciatore

Ninja Skilled!
Ecco, pensò Corrado, un'altra risposta assurda che non si giustifica in nessun modo sull'atto fatto.
Si sedette per pensare, gli anni di prigionia gli avevano fatto capire quanto prezioso fosse il pensiero.

"
A mio Fratello, Manuele Imperatore dei Romani d'oriente, sempre Augusto, il Comneno.
Fratello, mi rivolsi a te per far si che insieme, se fosse stata la tua volontà, risolvessimo il problema della Danimarca. Invece tu stesso ti proposi a loro e tu stesso ignorasti deliberatamente la mia mano tesa in segno di stima e non per un obbligo. Quello che Dio pensa e vuole è nascosto agli uomini e forse verrà il giorno in cui nuovamente Roma cadrà e non per Questo smetterò di vedere nel pontefice l'espressione della volontà di Dio e di ritenere quindi il mio titolo almeno eguale al tuo. Ma di discussioni sulla religione potremo parlarne a lungo e in altro momento. Il Sacro Romano Impero ha impegni con la casata che ha l'onore e l'onere di governare la Danimarca, impegni che altri che tu hai raccolto sotto la tua ala non hanno rispettato fin'ora. Nello stesso momento in cui Sweyn abdicava suo figlio diventava di Diritto Re di Danimarca, e io, come suo difensore, ho l'obbligo, già espresso pubblicamente, di difendere il suo diritto.
Per questo non ritengo valido l'editto che tu stipulasti con Valdimaro, perchè in tal caso dovrei ritenere che tu abbia dichiarato guerra, senza alcun motivo, al Sacro Romano Impero, rompendo per primo il rapporto di stima che deve legare i nostri Imperi nel nome della gloria di Dio. Per questo speranzoso spero che ti asterrai o che discuterai quantomeno degli impegni presi con Valdimaro, che non essendo legittimamente Re non ha diritti da poter chiedere di difendere a voi, che nella vostra magnanimità accordaste troppo prematuramente.
Corrado III, Imperatore del Sacro Romano Impero, Spada di Cristo
 

Il bizantino

Ninja Skilled!
A Corrado Imperatore dei Germani,


Corrado,

Non comprendiamo le vostre parole riguardo ad eventuali dichiarazioni di guerra. Non risulta alla Nostra Maestà alcun formale documento in cui si dichiara uno stato di ostilità con l'Impero dei germani. Persino, siamo ben felici dell'apertura finalmente della Via Europa che, siamo certi, non farà altro che aumentare le nostre già ottime relazioni diplomatiche. Se invece volete asserire che la Nostra Maestà dev'essere limitata nelle sue preorgative di sovranità e che per questo per voi è una dichiarazione di guerra allora certo non lo possiamo accettare. Dio ci ha affidato il compito di gestire l'ecumene, e tra questi compiti c'e' la facoltà e l'obbligo di garantire la felicità per tutti gli abitanti del mondo. In tal senso, abbiamo riconosciuto legittime le pretese di Valdemaro sul trono di Danimarca e, con somma gioia, postolo sotto la protezione dell'Impero dei Romani. Solo Dio può determinare quella che è la nostra politica nei riguardi degli stati dell'ecumene tutto, e solo lui può in alcuna maniera limitare o delineare i compiti della Basileia (Impero) sul mondo. E non mi sembra che voi, Corrado, così come nessun abitante nell'ecumene possa definirsi pari a Dio.
Pertanto, ci costringete a porci nella spiacevole situazione di dover rigettare le vostre richieste perchè non formalmente legittime e in alcun modo negoziabili poichè la nostra Sovranità è limitata soltanto dall'incarico che Dio ci ha affidato quando ci ha consegnato il loros(l'abito) imperiale.

In fede,

Manuele Imperatore e Autocrate dei Romani, fedele in Cristo Dio, e sempre Augusto, il Comneno.
 

Falciatore

Ninja Skilled!
A Manuele, imperatore dei Romani d'oriente

Capisco la vostra posizione, ma non sono nella posizione di poterla appoggiare. Spero che questo non cambierà i nostri rapporti ma continuerò imperterrito a sostenere la legittimità del trono a Sweyn II e alla sua discendenza. Per evitare ulteriori problemi diplomatici tra i nostri imperi che solo di pace dovrebbero trattare lascerò che sia il corso della storia a definirsi da se.
Per ricucire il diverbio e per festeggiare il completamento della Via europa avrei intenzione di organizzare una cerimonia, sarà bene decidere insieme i particolari, dove finalmente ritrovarsi ancora una volta prima che la mia vecchiaia mi tolga dal mondo e mi ricongiunga con Cristo nostro Signore.

Corrado
 
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