Diploannessione Ordine della Rosa - Stygeria Nord

Last Century

Ninja Skilled!
Con entrambe le chiavi in mano, Carnifinda ne affidò una ad uno dei suoi esploratori ed ordinò agli altri di farsi indietro, arci in mano, pronti ad intervenire nel caso le cose fossero andare incredibilmente male. «Apriamo allora. Gira la chiave.» disse al soldato, e all'unisono girarono le chiavi nelle rispettive toppe, sperando così di sbloccare la grande porta. E non morire subito dopo sarebbe stato l'unico degno pensiero.
 

Silen

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La grande porta si aprì liscia come l'olio dando accesso a una scala che portava a un piano inferiore composto da un lungo corridoio sul quale si apriva tutta una seie di celle, sulla destra come sulla sinistra. La maggior parte erano vuote ma in alcune si potevanov edere i resti di alcuni sfortunati che avevano avuto la ventura di essere imprigionati quando la struttura era rimasta isolata.
In fondo al corridoio si trovava una cella molto più ampia delle altre, una piccola sala in effetti nella quale era ospitato un essere quale Carnifinda non aveva mai visto. Umanoide, quasi umana ma con diverse caratteristiche che rendevano evidente la sua natura estranea: la pelle era di un vivido colore rossastro, il volto quasi elfico con le orecchie a punta e la bellezza eterea del volto ma il tratto che più colpiva lo sguardo erano certamentei capelli che costituivano una cascata di fiamma....in senso letterale. I capelli dell'essere erano di fuoco e il loro crepitare soffuso era l'unico rumore in quel luogo immoto. La creatura era legata al muro della cella tramite delle catene che la imprigionavano ai polsi e alle caviglie, sufficientemente lunghe da concederle una certa mobilità.
Carnifinda notò una linea rossa tracciata sul pavimento della cella, probabilmente a indicare la massima portata del raggio di azione della prigioniera.
"Ce ne hai messo di tempo, tesoro" disse la prigioniera "allora che ne dici di avvicinarti e togliermi questi braccialetti?"
 

Last Century

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La drow avanzò lungo i filari di celle con lo sguardo attento, soffermandosi di quando in quando sui resti di questo o quell'inquilino. Alla fine, come aveva supposto, il complesso sotterraneo era una prigione, un luogo di detenzione per individui non proprio normali. Bilqis, tra tutti, era forse la cosa più particolare che Carnifinda avesse mai visto: sembrava un'elfa, ma aveva tratti e lineamenti che - tralasciando l'ovvia capigliatura - stonavano con quello che avrebbe dovuto essere un normale essere vivente di Ea. Per un lungo istante rimase immobile a guardarla, tenendosi a distanza come se avesse paura, ma più che spavento era la diffidenza a tenerla lontana, ben oltre la linea rossa.
«Non è stato facile trovare quelle chiavi... non che potessi chiedere a qualcuno chi erano il capitano del posto ed il mago di corte.» rispose, e sebbene la frase volesse uscire ironica e pungente, le uscì invece flebile, pensosa. «Questa è una prigione, e per qualche motivo sei finita prigioniera. Ora, lungi da me fare supposizioni eccessive, ma sono quasi certa che se ti liberassi uccideresti tutti i miei uomini, me e poi ti daresti alla pazza gioia sulla superficie di Ea.» incrociò le braccia sotto al seno, meditabonda.
«Ora, c'è qualcosa che potresti dire per convincermi del fatto che se io ti liberassi tu non uccideresti nessuno, non daresti fuoco a mezzo mondo e simili? Perché noialtri non siamo appassionati di demoni, perché questo temo tu sia, e l'ultima volta che ci avete visitati non è andata benissimo per noialtri.»

Affilò lo sguardo. Da una parte nemmeno lei poteva tollerare una prigionia lunga tre secoli, dall'altra il rischio che Bilqis impazzisse dopo una così lunga detenzione era, come dire, immaginabilmente pericoloso.
 

Silen

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"Tsk, tsk, tsk quanto timore, quanta immeritata diffidenza. Cosa avrà mai fatto una povera piccola efreeta per essere trattata con tutto questo sospetto? Beh, tesoro, a quanto sembra i tuoi dei, o il destino, o il caso ti hanno messo nella posizione di avere il coltello dalla parte del manico: io me ne voglio andare da qui e tu sei quella che mi può liberare, quindi...cosa proponi? Solo, non approfittartene troppo va bene?" Bilqis ammiccò verso Carnifinda strizzando l'occhio destro.
 

Last Century

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«Una Efreeta?» domandò con una certa curiosità Carnifinda. «Sei tipo un demone del fuoco? Non che io sia intelligente e ferrata in materia ma...» le indicò con la mancina i capelli, come a sottintendere l'ovvio. «Teoricamente porre fine alla tua prigionia sarebbe d'uopo, specie dopo tre secoli passati in solitudine, ma non credo proprio di potermi fidare di un demone.» fece un lungo sospiro.
«Aspetta...» si rivolse ad una delle guardie. «Portami il libro che avete trovato, quello sui demoni del principe Kaivos.»
«Kairos.» la corresse la guardia, porgendole il volume.
«Ah, sì... fammi leggere cosa dice sulle Efreeti qua dentro.» disse, mettendosi a cercare per poi rivolgersi a Bilqis senza distogliere gli occhi dal volume. «Sto cercando un modo di non ucciderti, se non fosse chiaro il motivo del mio tentennamento.»
 

Silen

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"Io sono fuoco, tesoro" disse Bilqis con un sorriso "In ogni caso, mi sembri grandicella per pensare che tutte le risposte che cerchi si trovino nei libri"
continuò con quel suo tono ironico.
 

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La drow scorse rapidamente l'indice scritto da Kairos, soffermandosi su quello che le aveva detto Bilqis: Efreeti.
«Infide, capricciose, arroganti e particolarmente versate nell'arte della guerra. Vi stanno sul cazzo i Djinn.» chiuse il libro lentamente, guardando la demonessa. «Non una grande presentazione, devo dire. Le probabilità che tutto vada a rotoli sono notevolissime... ma il mondo lì fuori è molto cambiato, Bilqis. C'è gente che vuole sterminare la tua stirpe. Ora, gente... è più corretto definirle entità, le Apoptosi.» si avvicinò fin quasi alla linea rossa, restituendo il libro al gendarme.
«Ti libererò, nella speranza che tu capisca che fare danni a noialtri è la cosa più stupida che tu possa fare per la tua stessa incolumità. E non perché siamo noi la minaccia, credimi.» si strinse nelle spalle. «Se ti va di sfogare qualcosa di represso, ci sono migliaia di non morti che attendono alle nostre porte, non hai che da chiedere. E fintanto che ti comporterai bene e combatterai per noi, sarai persino la benvenuta.»

Forse Carnifinda ci credeva davvero nel processo di redenzione di Arilma, fin troppo.
Ma se l'avesse lasciata a marcire in quella gabbia, dopotutto, non sarebbe stata migliore di un qualsiasi schiavista senza Dio.
Fece un passo avanti e s'avvicinò per togliere le catene che tenevano imprigionata la Efreeti.
«Cerca di non farmene pentire e potrei persino venire a letto con te. Un giorno.» la voce atona della drow non lasciava presagire se quello fosse uno scherzo, una burla o una dichiarazione d'intenti.

:brr:
 

Silen

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Gli occhi della efreeta, di un giallo intenso, rimasero fissi su Carnifinda mentre si avvicinava poi Bilqis le porse le braccia per essere sciolta dalle catene che la legavano e sorrise "La prendo come una promessa, tesoro" disse la creatura extraplanare con un sorriso "chissà magari potresti anche insegnarmi qualche nuovo trucchetto".
Una volta libera la efreeta fece avvampare dal nulla una fiamma nella mano destra facendola poi guizzare e riavvolgersi attorno all'avambraccio come se fosse una cosa viva e il suo sorriso si allargò "Aaah, finalmente! Che bella sensazione." ridendo di puro piacere Bilqis si avvicinò maggiormente alla drow "Bene, tesoro e ora che vogliamo fare? Andiamo a divertirci un pò, mmmh?" disse leccandosi le labbra come se Carnifinda fosse un bocconcino prelibato che il destino le aveva posto innanzi "Tanto per cominciare usciamo da questa umida topaia. Sono stata fin troppo tempo chiusa in questa specie di buio dimenticatoio" aggiunse poco dopo come per un ripensamento. In verità il temperamento di Bilqis sembrava piuttosto volubile, come descritto nei vecchi libri....

Alors, ho una notizia buona e una cattiva. La buona è che Bilqis tutto sommato è innocua e non intende nuocere a te e ai tuoi elfetti.
La cattiva è che cercherà costantemente di portarsi a letto Carnifinda da qui a fine gioco per neinte scoraggiata da eventuali rifiuti.
 

Last Century

Ninja Skilled!
Non sapendo se essere sollevata dall'idea che Bilqis non fosse una minaccia, o terrorizzata dal fatto ch'ella avrebbe fatto di tutto per infilarsi nel suo letto, Carnifinda fece un profondo sospiro. «Per prima cosa dobbiamo tornare a casa e riferire quanto scoperto. Magari ti troveremo qualcosa da fare.» le disse, pacatamente. «Poi potremo anche bere qualcosa da qualche parte. Conosco una taverna gestita da un nano che usa dei funghi di caverna come distillati... data la tua natura focosa potrebbero piacerti, visto che di solito sembrano fatti di alcol puro.»
Detto quello, indicando agli esploratori di precederla, abbandonarono la prigione sotterranea. In seguito, a tempo opportuno, sarebbero tornati per dare degna sepoltura a tutti gli sfortunati inquilini.

Rido, Carnifinda è disgraziata anche quando le va bene.
Se ho capito bene la regione è spopolata, quindi devo metterci della pop e basta?
 
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