[Norvegia] Editti della corte di Oslo

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Anonymous

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Governare uno stato grande e potente come la nostra amatissima patria, la Norvegia, richiede un costante aumento delle spese. Creare e mantenere una flotta che è il nostro orgoglio, una macchina statale efficiente e giusta, un esercito che sia in grado di difendere la patria dal pericolo sempre rpesente di aggressioni esterne e infine garantire l'equità della giustizia reale...tutti questi compiti richiedono una quantità crescente di denaro.
E' perciò con rincrescimento ma anche con la consapevolezza di fare la cosa migliore per il bene e la prosperità del popolo norvegese che Re Sigurd annuncia che le tasse, dimezzate alcuni anni fa per editto reale, verrano ripristinate al livello precedente.
Re Sigurd desidera altresì assicurare che le agevolazioni per famiglie numerose, varate di recente, rimarranno in vigore e non sono toccate da questa nuova norma.


Re Sigurd II di Norvegia.
 
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Anonymous

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Per volontà di Sua Maestà Re Sigurd II si proclama ufficialmente che da questo giorno in poi sarà possibile, per i maggiorenti e i funzionari che soddisfino i requisiti di censo, proprietà terriera e fedeltà alla corona, di acquisire una patente di nobiltà conferente per decreto reale il titolo di Barone del regno per il richiedente e per i propri discendenti.
Sarà così concesso agli individui meritevoli di nobilitare sè stessi e la propria famiglia.
 
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Anonymous

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Sia reso noto che per volontà di Sua Maestà Re Sigurd l'eccellentissimo jarl Winur Hagasson viene nominato governatore della provincia d'Islanda. Possa Dio mantenerlo sempre fedele alla Corona e guidare la sua mano in modo che possa portare prosperità e giustizia a coloro che egli governerà a nome del Re.
 
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L'assemblea dei jarl è nuovamente riunita nel palazzo reale di Oslo, argomento principale della discussione le misure da prendere per sconfiggere Diarmait, l'autoproclamatosi re d'Irlanda.

"...e ora che le forze di SRI e Francia hanno accettato di ritirarsi siamo liberi di concentrare le nostre forze contro il re del Leinster. Le misure che anniamo stabilito oggi e il valore dei nostri soldati ci garantiranno la vittoria" concluse il sovrano che evidentemente stava parlando già da diverso tempo.
Ancora una volta l'eloquenza del sovranoe il crescendo del discorso riuscì a trascinare i nobili...i cattolici salutarono la conclusione del discorso con un'ovazione mentre coloro che ancora rimanevano fedeli alle antiche tradizioni fecero sbattere rumorosamente la spada contro lo scudo.

"Una volta risolta la situazione lasceremo che gli irlandesi scelgano il proprio Re Supremo. Una nazione unita, indipendente e con la quale si possa intraprendere rapporti amichevoli è tutto ciò che desideriamo da questa avventura. Ora passiamo ad un altro punto...ho deciso di nominare un generale per le forze che stazionano permanentemente nella madrepatria. E' inutile mantenere delle truppe e poi lasciarle prive di coordinazione nel caso in cui si potesse averne bisogno." concluse Sigurd con una smorfia

I nobili jarl si protesero in avanti...il Re non li aveva preavvisati, ma l'argomento destava il loro interesse...ognuno di loro sperava, ovviamente, di essere nominato ma in ogni caso da CHI il Re avrebbe nominato si sarebbero potute dedurre molte cose.

Il Re dal canto suo sorrise fra sè...uno dei metodi con cui teneva legati a sè i propri nobili era proprio il distribuire equamente fra di loro governatorati e ricompense. Gli jarl della norvegia erano ancora molto vichinghi ed assai poco propensi all'intrigo in fondo..e il Re ci teneva che la situazione rimanesse tale.

"Vargard dei Fiordi" disse Sigurd ad alta voce "fedele jarl di dolon, fai un passo avanti"

L'interessato esibì un lento sorriso sul volto duro...tanto che per un attimo si ebbe l'impressione che la faccia di Vargard stesse per spezzarsi in due. Vicino a lui gli altri jarl gli rivolsero congratulazioni e pacche sulle spalle, in modo assai rumoroso...la norvegia non aveva certamente l'etichetta di una corte come Bisanzio.

Vargard si alzò, rimase per un attimo in piedi davanti a Sigurd e poi si inginocchiò. Il Re estrasse la spada e la pose sulle spalle del neo-comandante.
"Vargard dei fiordi, da questo momento ti nominiamo Generale dell'Armata Nordica" disse Sigurd in tono solenne "E ho ragione di credere che l'incarico sia uno di quelli che ti piacciono vero, vecchio pirata?" aggiunse in tono maggiormente familiare.
Vargard ammiccò "Sua Maestà sa bene che a me non dispiace spaccare qualche testa di tanto in tanto" rispose nel medesimo tono lo jarl.
"Si, infatti." sorrise Sigurd.
 
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