L'aula in cui Luigi XVII riceve la delegazione germanica è adornata del tricolore francese. Sopra lo scranno reale è stata posta l'aquila di chiaro richiamo imperiale contornata da una corona dove l'alloro è sostituito da gigli borbonici.
Alla destra sono seduti pochi uomini di chiesa, mentre alla sinistra trovano posto un ristretto numero di persone che chiaramente si riconoscono come la rimanente nobiltà francese e un più numeroso gruppo di borghesi.
"Graditi ospiti, siate i benvenuti a Versailles, spero che la reggia sia di vostro gradimento, sentiti liberi di fermarvi qui tutto il tempo che vorrete.
E' ormai chiaro ai miei occhi come serpeggi in tutto il Sacro Romano Impero grande preoccupazione per il mio titolo e gli avvenimenti in atto in Francia.
Mio Zio a Vienna non ha perso tempo a mettere paletti e designazioni.
Ebbene se invece di Imperatore fossi stato chiamato Dictator avrei mosso tanto scalpore?
Ciò che è in atto in Francia è la riscoperta di un antica saggezza, la nascita di un Illuminismo classico che spazzi via i retaggi di oscurità ed ignoranza degli anni bui del medioevo.
Nell'antica Roma, Cesare Augusto non deteneva retaggi passati, nè fù un dio a dargli titoli o nomee, ma divenne Imperatore forte del potere, dell'imperium, della sua nazione, del suo Popolo e delle sue istituzioni.
Ebbene, questo è il titolo di Imperatore dei Francesi è, l'imperium, dello stato di Francia, del suo popolo e delle sue nuove istituzioni e leggi.
Lascio a Voi, agli Asburgo, al mio caro Zio, il retaggio, la dinastia, il passato. Io, Parigi, la Francia non guarda a questo.
La Francia che si sta plasmando, che sta nascendo e crescendo null'altro che questo è, un passo nel domani tenendo la saggezza e la perfezione dei tempi classici.
Mi chiedete se la Francia ha aspirazioni a Est.
E io vi rispondo, si. La Francia ha aspirazioni a Est, a Ovest, a Nord e a Sud, poichè questa nuova nazione ha versato il sangue non per rimanere ferma nella secca dall'antichità, ma per avanzare verso il progresso.
Se le aspirazioni saranno di guerra, diplomazia, pace o commerci non sarò io a deciderlo miei ospiti, ma Voi e i Vostri signori.
Ciò che è certo è che la Francia diverrà una Grande nazione, un Grande Impero del progresso, della scienza e dell'intelletto, il discrimine sarà chi si troverà dinnanzi, se Popoli e Sovrani che aspirano al domani, o Sovrani ancorati a fasti che ormai non saranno mai più. Ebbene, è certo che l'antico che ci si parerà di traverso verrà travolto dal Nostro progresso.
E ora, stimati ospiti, ditemi, voi di quali Stati siete araldi?"
E' chiaro dal tono dell'arringa di Luigi, che il giovane imperatore è nato e cresciuto all'ombra del nuovo illuminismo classicista nato in Francia durante il regno del padre.