Diploannessione Nei pressi di Acheron

Silen

Get a life
Se possibile, Shona era di umore persino peggiore del solito. Per quanto la missione di esplorazione dell'anno prima fosse stata alla fine un successo, ancora le bruciava di aver scambiato per impronte di Aracne quelle che in effetti erano impronte di scorpioni smisurati. Aveva delle attenuanti, certo, le impronte, il luogo, tutto sembrava portare a quella conclusione e probabilmente le circostanze avrebbero ingannato anche esploratori più esperte di lei ma il suo orgoglio ne era rimasto ferito comunque.
Il discorsetto che fece alla sua scorta il giorno in cui iniziò il viaggio di esplorazione dei territori ad est di Acheron fu quindi anche più secco del solito.
"Allora, avete già visto cosa si può incontrare in queste terre inesplorate e abbiamo già rischiato una volta di uscirne senza una zampa, o peggio. Voglio che rimaniate sempre vigilanti, niente distrazioni, niente rilassamenti e se dovessimo trovare impronte che sembrano Aracne manterremo comunque la guardia alta. A tutti gli effetti per quanto ne sappiamo stiamo entrando in un territorio ostile; se poi non sarà così sarò la prima ad esserne contenta altrimenti strapperò con le mie mani le zampe alla prima che si farà cogliere di sorpresa. Tutto chiaro? Bene, in marcia! Abbiamo un lavoro da svolgere"

@Enichaos regione TB3
 

Enichaos

Spam Master
Il gruppo era ben determinato, e se qualcuno non aveva imparato la lezione dell'anno precedente certamente il discorso di incoraggiamento aveva fatto la sua parte per tenere alta la tensione: anche quel territorio si presentava molto caldo, con una prevalenza di vegetazione bassa e vagamente pallida; tuttavia, la presenza di animali non era elevata come nella savana degli scorpioni. Con così poche prede se anche ci fossero stati insettoni fuori scala non sarebbero stati certo molto grandi. D'altra parte, con quel caldo nessuno si sarebbe mai sognato di accendere un fuoco prima del tramonto, quindi stavano letteralmente vagando senza indizi. Qualche impronta l'avevano trovata, ma erano prevalentemente di fauna locale, ed occasionalmente di umanoidi impegnati in scatti improvvisi: probabilmente, resti di una scena di caccia; le tracce degli umanoidi tuttavia, parevano sparire repentinamente come comparivano, come a segnalare una grande attenzione all'occultamento...
 

Silen

Get a life
Shona e le guerriere della scorta esaminarono a lungo le rare impronte umanoidi. Sembrava certo che qualcuno abitasse quella regione, ma quel qualcuno era molto sfuggente. Shona strinse le labbra in una linea sottile...almeno non sono impronte di scorpione pensò fra sè. Magra consolazione dato che nonostante il tempo speso nella osservazione nè lei nè le guerriere della scorta riuscivano a stabilire esattamente che tipo di umanoide aveva lasciato quelle tracce. Molto frustrante.
Per cui alla fine della fiera si ritornava allo stesso punto dell'anno prima...individuare una presenza elusiva in un territorio piatto come una tavola privo di ogni segno di civiltà. Fantastico.
Odiando più che mai le pianure come quella la sacerdotessa dovette ammettere che l'unica linea di condotta che le pareva sensata era quella di andare in cerca dell'acqua, sperando che questa volta le cose sarebbero andate diversamente.
"Non una parola, ok?" disse a denti stretti mentre si accingeva a invocare ancora una volta l'aiuto di Colei che Attende pregandola di indicarle la più vicina fonte del prezioso liquido. Infine trasse un sospiro e lanciò in aria una manciata di sassolini.

Mi scuso per la mancanza di fantasia ma non mi viene in mente nient'altro....territorio piatto, niente segni di civiltà, niente fumo, niente punti di riferimento...l'unica è cercare l'acqua. Come il turno scorso Shona ricorre alla divinazione
e speriamo che stavolta le cose vadano meglio
 

Enichaos

Spam Master
Come l'anno precedente, i sassolini rallentarono per poi cadere deviando dal naturale percorso verso il basso, indicando un'approssimativa direzione. Il terreno presentava ben pochi rilievi degni di nota, e ben poco si oppose al percorso delle aracne se non qualche solitario masso arso dal sole e dal vento caldo del sud; in breve tempo arrivarono ad una grossa polla d'acqua limpidissima ed azzurra, in secco contrasto con le tonalità ambrate del resto del territorio, circondata completamente da una recinzione molto rustica, con paletti alti poco più di un metro e corde poco tese passanti tra loro: sulle corde erano ben visibili dei campanellini, probabilmente toccarle avrebbe richiamato l'attenzione di chiunque avesse posizionato la difesa... Forse non il migliore dei biglietti da visita, ma certamente efficace
 

Silen

Get a life
Niente animali feroci questa volta...forse pensò la Risvegliante, sempre molto ottimista, vedendo il modo primitivo in cui era stato delimtiato il perimetro attorno alla sorgente. Con ogni probabilità quei campanellini servivano soprattutto a rendere edotti gli abitanti dell'arrivo di animali e fiere, di sicuro non sembrava uno sbarramento in grado di ostacolare un essere senziente, tanto meno qualcuno che avesse voluto passare inosservato, magari per tendere un agguato. D'altro canto lei non era lì per tendere imboscate o assalti ma per cercare un dialogo e quello sembrava un modo come un altro per annunciare la propria presenza senza sembrare ostile.
Facendo segno alla sua scorta di rimanere un paio di passi indietro la Risvegliante allungò una mano e scosse leggermente la corda facendo tintinnare i campanellini. Mentre le note si diffondevano nell'aria decise per buona misura di gridare ad alta voce "Chiunque abiti questa sorgente...veniamo in pace, desideriamo solamente parlare con voi!" tenendo le mani bene in vista per mostrare che non aveva armi.
Dopotutto gli abitanti avevano già mostrato di essere cauti ed elusivi, forse avrebbero avuto maggiore fiducia se avesse reso chiaro fin da subito che aveva scosso deliberatamente i campanellini e che le sue intenzioni non erano ostili. Meglio eccedere nella cautela che pentirsene dopo....
 

Enichaos

Spam Master
Lo scampanellio era sgraziato ma molto rumoroso, come ci si poteva aspettare da quelle rozze campanelline. Al grido della risvegliante rispose quasi sovrapposta un altra voce, profonda e possente, da non troppo lontano "NO TOCA AQUA! NO BEVE!" Voltandosi, il gruppo poteva vedere un umanoide robusto, apparentemente sbucato da dietro una roccia a quasi cento metri, che si stava avvicinando rapidamente con indosso abiti leggeri, una grezza lancia tra le mani probabilmente ricavata dalla vegetazione locale; non sembrava prepararsi ad un attacco, ma la reazione era stata troppo veloce per essere qualcosa a cui non era preparato. Una volta abbastanza vicino, fu abbastanza evidente la sua natura non umana: la pelle aveva un colorito verde e per quanto non fosse certo paragonabile alla sua interlocutrice era di altezza notevole; certamente un orco, anche se era totalmente avvolto in leggeri tessuti dello stesso colore dell'ambiente circostante. "No beve e no toca aqua, dama ragna. E' pericolo. Veleno." Si era chiaramente dato molto da fare per intervenire prima possibile, ma ora era visibilmente a corto di fiato.
 

Silen

Get a life
Nella (lunga) lista di cose che Shona detestava, l'essere chiamata ragna o ragnesca o qualche altra fantasiosa storpiatura occupava un posto di rilievo. Ma possibile che nessuno di questi maledetti bifolchi, che sia coboldo, pelleverde o che so io, conosce il termine corretto? Eppure è semplice. Aracne. Tre sillabe. Tre fottutissime sillabe. Andiamo zotico, ce la puoi fare. Ripeti con me. A-ra-cne. Ricacciata indietro la frustazione, la Risvegliante fece uno sforzo per rivolgersi all'orco in tono cortese. Dopotutto era una diplomatica esperta, la cosa le riusciva bene. Ma che fatica le costava...le altre non se ne rendevano conto minimamente.
"Vi ringraziamo per il provvidenziale avvertimento, messere orco" rispose osservando attentamente il nuovo venuto "vi prego, riprendete fiato, non era nostra intenzione causare tanto affanno. Volete essere così cortese da spiegarci cosa è accaduto a questa pozza? Solitamente polle e corsi d'acqua sono preziosi, specialmente nelle terre calde come Assyria" proseguì usando il nome Aracne della regione "ma stò dimenticando le buone maniere. Il mio nome è Shona, Risvegliante della Venerata Sharai, e provengo dalla Tela Rossa. Io e le mie compagne stiamo esplorando le regioni limitrofe al nostro territorio. Come dicevo poc'anzi, veniamo in pace."
 
Ultima modifica:

Enichaos

Spam Master
L'orco, ripreso fiato, fece un leggero inchino sgraziato, come quello che potrebbe fare un contadinotto ad un nobile "Nome è Gramm, dama Shona. Aqua di pozza è veleno, sempre stata. Animali beve a matina e muore a sera, con grande dolore. Orco magico dice che è metalo, Gramm sa solo che tuto muore se beve. Se rosa vole rubare aqua, verdi lascia fare. Ma se no rosa, verdi avisa. Altre pozze buone, Gramm sa portare. Ma se dama Shona qui per sapere cose, meglio se parla con Orco magico: lui sa tanto, e Gramm sa portare" Era evidente che il livello culturale del poveretto era misero, per quanto fosse altrettanto palese la sua buona volontà...
 

Silen

Get a life
"Direi che vi portate in modo saggio, mio buon Gramm" disse la Risvegliante con viva approvazione. Se i "rosa" erano umani, come deduceva dal discorso dell'orco, quella polla di acqua avvelenata era una spiacevole sorpresa...per loro. Oh, poverini. Ah!
Meno chiaro le era il discorso sul metallo che avrebbe avvelenato l'acqua e Shona si fece una nota mentale di parlarne a Shivain alla prima occasione. Il Cercatore sarebbe stato entusiasta di studiare l'intera faccenda e sviscerare qualsiasi spiegazione dessero i pelleverde del fenomeno. Dal canto suo lei era più interessata all'orco 'magico'. Uno sciamano probabilmente, o un mago. In entrambi i casi una Persona Importante con cui avrebbe potuto portare avanti una trattativa.

"Vi sarei molto grata se voleste accompagnarci dall'orco...ehm..magico. La conoscenza ha un grande valore per il Popolo della Tela e sono certa che potremo parlare di molte cose. "
 
Ultima modifica:

Enichaos

Spam Master
L'orco annuì soddisfatto, guidando il drappello fino ad un accampamento nei pressi di una grossa pozza d'acqua dall'aspetto torbido; molti orchi erano indaffarati a filtrare il liquido con dei teli, e guardavano incuriositi le aracne senza però interrompere il loro lavoro. Arrivate davanti ad una grande tenda dipinta di colori brillanti, l'orco battè con forza le mani in uno schiocco secco, per poi parlare a voce alta "Orco magico! Gramm incontrato ragne da Tela, dama Shona vole parlare con sapiente per..." parve un attimo confuso, per poi concludere "...cose mportanti"
Il pelleverde aveva una faccia soddisfatta, mentre il silenzio calava per lunghissimi secondi prima che una voce rispondesse da dentro in orchesco stretto. Gramm scostò il telo d'ingresso, facendo cenno a Shonad di entrare... difficilmente però sarebbero riuscite ad inserirsi tutte nella tenda, per quanto maestosa potesse apparire.
Dentro la tenda stavano oggetti semplici e tribali, feticci pitturati e, inaspettatamente, numerose pergamene, alcune aperte su un tavolinetto basso ricavato dalla pietra, oltre il quale stava, seduto su soffici cuscini direttamente posati a terra, un orco dall'aspetto giovane, meno muscoloso degli altri visti fuori, dalla carnagione quasi bluastra più che verde, un colore decisamente inusuale
"Dama Shona, giusto? E' raro vedere delle aracne da queste parti." segnò alcuni caratteri sulla pergamena più vicina a lui, quasi senza guardarla direttamente "Immagino non siate qui semplicemente per vedere il paesaggio, giusto?" disse, indicando i cuscini dall'altro lato del piano d'appoggio, ad invitare l'ospite a mettersi comoda per quanto possibile.
Lo stacco lessicale tra dentro e fuori la tenda era quasi alienante, quasi quanto il contrasto tra la tribalità con cui era arredato l'ambiente e la delicatezza della scrittura sulle pergamene, alcune chiaramente scritte da diverse mani nel corso del tempo...
 

Silen

Get a life
"Attendete qui, ragazze." disse Shona alla sua scorta prima di entrare nella tenda. Al di là della mancanza di spazio fisico, affollare la tenda dell'orco 'magico' di guardie armate sarebbe potuto essere interpretato come un gesto intimidatorio. La Risvegliante si fece poi avanti mormorando un ultimo ringraziamento a Gramm...quell'orco poteva anche essere un sempliciotto ma era stato molto utile.
Una volta all'interno gli occhi della Aracne spaziarono sul contenuto della tenda: si era aspettata fetici e oggetti tribali, ma le pergamene furono una lieta sorpresa. Le Aracne avevano un atteggiamento ambivalente verso libri e pergamene...da un lato le consideravano oggetti delicati, facilmente deperibili e inadeguati alla conservazione del sapere, specie se paragonati alla memoria imperitura di una Grande. Dall'altro lato ogni volta che scoprivano una raccolta, anche piccola, di libri e pergamene la loro reazione era quella di un umano che avesse appena scoperto un piccolo tesoro aureo e anche il libro più insignificante veniva raccolto con ogni cura e portato ai Cercatori e alle Grandi perchè la conoscenza in esso racchiusa venisse studiata e preservata; per lo stesso motivo rispettavano i sapienti delle altre razze che li raccoglievano e studiavano, quindi la considerazione di Shona per il suo interlocutore salì di un paio di tacche.

"In tutta onestà, il paesaggio di queste regioni è piatto in maniera atroce." disse la Risvegliante adagiandosi alla maniera delle aracne, ovvero piegando leggermente le zampe da ragno e lasciando che l'addome poggiasse sui cuscini "Mi interessa molto di più conferire con chi le occupa, capite. Si, il mio nome è Shona, Risvegliante della Grande Sharai, Venerata Anziana del Popolo della Tela. Alcuni anni fa ci siamo sollevate contro l'Impero e abbiamo riconquistato la nostra indipendenza; da allora stiamo esplorando le regioni confinanti con i nostri territori" l'Aracne si protese in avanti "Voi siete evidentemente una persona erudita, lo posso vedere da come parlate e come custodite e proteggete la conoscenza, quindi sarò molto diretta: vorremmo che voi e la vostra gente vi uniste alla Tela Rossa." Shona fece un gesto con la mano, quasi volesse scacciare una prospettiva sgradita "Ma non dovete temere, le Aracne non sono l'Impero. Non siamo qui per conquistare con la forza o asservire il vostro popolo in nome di una malriposta convinzione di superiorità. Al contrario siamo qui per offrirvi il nostro aiuto. Con le risorse della Tela, sicuramente possiamo fare molto per aiutarvi a migliorare le vostre condizioni di vita e se accetterete di entrare nella Tela Rossa lo farete da cittadini a pieno diritto, da uguali."
 

Enichaos

Spam Master
"Non immaginate quanto sia difficile trovare il modo di non rendere evidenti come fari nella notte gli accampamenti... dobbiamo sfruttare le rocce ed i colori per non attirare attenzioni indesiderate." commentò l'orco, sorridendo appena per non mostrare troppo le zanne "ma immaginavamo che presto o tardi qualcuno si sarebbe interessato a queste lande. E devo dire, sono contento che non si sia trattato di Titania: i loro discorsi di uguaglianza sono utopistici, ma non è così che siamo vissuti finora. Ci sono i sapienti, e ci sono i lavoratori; una situazione che, secondo le pergamene dei miei predecessori, dovrebbe esservi quantomeno familiare. Ammetto comunque che le nostre usanze sono molto grezze, quindi onestamente sono preso in fallo: siamo bendisposti all'unirci alla vostra causa, ma c'è talmente tanto che si può migliorare in queste terre che non saprei che richieste avanzare; qualsiasi cosa siate disposte ad offrirci, se non si tratta di una miniera rappresenta un netto miglioramento rispetto alle condizioni attuali in questa piana che sembra capace solo di sputare acqua corrotta e metalli in pessime condizioni"
 

Silen

Get a life
"Naturalmente" annuì Shona "le idee di uguaglianza sono tutte molto belle e molto nobili ma la verità è che uno stato è tanto più efficente quanto più è ben strutturato ed è bene strutturato quando ogni suo membro occupa un posto adeguato alle sue capacità. Uno stato non può sopravvivere senza lavoratori ma nemmeno ci si può aspettare che un lavoratore sia in grado di svolgere i compiti di un Cercatore, di un Legato o di una Grande Anziana....Un posto per ognuno e ognuno al suo posto."
la Risvegliante sorrise a sua volta. Il modo di fare dell'orco era più ragionevole di quanto avrebbe creduto prima di conoscerlo, e alla Aracne piaceva quando le cose andavano per il binario giusto. Alla successiva domanda dell'orco Shona si massaggiò il mento con aria pensosa "Si, ho avuto l'impressione che questa arida pianura non sia esattamente la regione più ospitale che si possa immaginare. Stando così le cose direi di partire dalle necessità più basilari, cibo e acqua. Senza dubbio voi conoscete la posizione di polle e sorgenti di acqua potabile. Che ne dite di costruire delle fattorie? Avreste una fonte di cibo affidabile e i pozzi che andremmo a scavare vi garantirebbero una fonte affidabile di acqua pura. Costituirebbero inoltre una base per lo sviluppo futuro"
Di fatto stò proponendo la costruzione di una fattoria, un pò romanzata per dare più flavour
L'Aracne inclinò la testa da un lato studiando l'orco per un istante, poi aggiunse
"Non mi è mai accaduto di incontrare fonti d'acqua avvelenate da..metallo, stando a quanto mi ha accennato il vostro Gramm. Vorreste spiegarmi più in dettaglio la faccenda e come siete riuscito a scoprire la causa dell'avvelenamento? In verità, al di là del controllo della regione, potrebbe esserci molto utile una persona del vostro ingegno."
In sostanza gli stò offrendo, neanche troppo velatamente, di diventare un pg della Tela se si può fare
 

Enichaos

Spam Master
"un posto per ognuno e ognuno al suo posto... un'ottima massima, secondo me. In fondo qui ce la siamo cavata così per molto tempo: quando sarò abbastanza vecchio, vedrò di trovare un infante abbastanza sveglio e lo istruirò a dovere come il mio predecessore ha fatto con me. Ho letto che invece per voi diventare un Custode del Sapere è più una cosa che avviene per natura... è molto interessante devo dire, ma le informazioni a riguardo sui Diari sono così frammentate..."
Ragionò sulle parole della risvegliante, tirando fuori da uno dei mobiletti una pergamena con una rozza rappresentazione del territorio circostante
"Dunque, abbiamo diverse sorgenti non inquinate sparse per la piana, ma finora era impossibile costruire degli edifici stabili per sfuggire ai controlli imperiali, e nel tempo abbiamo perso le competenze per farlo. Poter fare affidamento sulla protezione di uno stato organizzato come la Tela ci consentirebbe di uscire da questo seminomadismo che, onestamente, con i Diari da conservare è un tormento"
Ascoltò poi l'ultima domanda, seguita dall'inaspettata offerta "Beh, in realtà è abbastanza comune, ma dipende dal metallo. Il ferro non avvelena l'acqua, ma se la fonte è in questa zona" disse indicando un'area della mappa " e dovrebbe esserlo se era sorvegliata da Gramm, allora penso avrete notato che aveva un aspetto azzurrino, molto invitante... peccato che è il rame ossidato a dargli quel colore, c'è un deposito abbastanza ricco nell'area. In realtà serve di consumarne con costanza per avere sintomi fatali, ma ho preferito... ingigantire un po' il problema per assicurarmi che nessuno la usasse. Comunque, sarebbe un onore poter essere di aiuto, dama Shona"
 

Silen

Get a life
"Per natura...si, immagino si potrebbe dire così." disse la Risvegliante in tono pensoso "Nel Popolo della Tela tutta la conoscenza, la storia e la cultura sono tramandate dalle Grandi Anziane. Esse hanno molte capacità straordinarie, una delle quali è quella di non dimenticare mai nulla di quanto hanno letto, visto o sentito. La loro memoria rimane inviariata attraverso i secoli ma non tutte le Aracne possono diventare delle Grandi. E' raro, molto raro che una Aracne sopravviva al Sonno e alla Muta." Shona sospirò "in effetti noi stesse non sappiamo spiegare cosa faccia si che una Aracne diventi una Grande. Alcuni dei nostri Cercatori ritengono che esista un fattore determinante, che ancora non riusciamo a comprendere. Io credo che le Grandi siano un dono, un memento della nostra dea. Se vi interessa, sarò lieta di parlarvi diffusamente delle nostre credenze. Dopotutto sono una sacerdotessa, fa parte dei miei compiti."
Shona studò attentamente la mappa mostrata dall'orco e annuì "La Tela si occuperà con piacere di costruire pozzi e fattorie nelle zone da voi indicate. In seguito potremo pensare a erigere una vera e propria città. "
L'Aracne ascoltò poi affascinata la spiegazione sull'avvelenamento da metallo "Ammetto che non mi ero mai imbattuta in una situaazione simile, nè ero a consocenza che potesse avvenire se devo essere sincera. Davvero interessante!"

OK direi che la diplo è conclusa. Costo? 1+1 giusto?
@Enichaos
 

Enichaos

Spam Master
Direi di sì... 1 per la fattoria e 1 per il personaggio... nonostante lo chiamassero l'orco magico, in realtà come avrai intuito è uno studioso (ma rimandiamo alla terza legge di Clarke per questo)
 

Silen

Get a life
Si, era abbastanza evidente una volta visto il suo approccio; non a caso Shona lo ha paragonato a un Cercatore, un Legato o una Grande Anziana e NON a un mago. ^__^

A proposito, come si chiama?
 

Enichaos

Spam Master
Uh, non c'è stato il momento per dirlo, ha rinunciato al suo nome quando era ancora infante per diventare "l'orco scriba" come apprendista e poi "l'orco magico" alla morte del predecessore come da usanze locali. Accetterà di buon grado qualsiasi nome gli verrà dato perché sono passati quasi vent'anni e non si ricorda che nome aveva prima
 

Silen

Get a life
Ah, interessante...in questo caso aggiungo una piccola postilla, tanto più che mi dai occasione di mettere giù un altro tocco di flavour che non sapevo bene come introdurre @Enichaos

In seguito quando chiese il suo nome, la spiegazione dell'orco magico gli guadagnò un molteplice sguardo stupefatto da parte della Risvegliante.
Sebbene infatti la maggior parte delle persone di Ipairos pensasse che i nomi Aracne fossero semplicemente uno "Sh-qualcosa", le aracnidi avevano una onomastica molto sviluppata e complessa con regole molto precise e il fatto di "non avere un nome" era difficile da concepire, una vera e propria aberrazione.
Questo perchè, sebbene parlassero fluentemente la lingua comune, il vero modo di pensare e ragionare Aracne trovava autentica espressione nei dettami della loro lingua nativa, una lingua non verbale che esprimeva concetti più che parole. Ne conseguiva che un "nome" Aracne era in realtà il "concetto" della persona che lo portava, o meglio ancora, la somma di una serie di concetti che lo identificavano e quindi di per sè stesso unico, anche se poteva variare nel tempo.
Il nome di Shona, se fosse stato tradotto letteralmente, sarebbe stato composto, ad esempio, da una serie di concetti quali Aracne/Sacerdotessa/Utilizzatrice di magia/Ragno nero e altro ancora, ogni concetto reso da una aspra sillaba o un certo ticchettio/i o un certo schiocco/sciocchi. Trasformare in un nome in lingua comune una serie di sibili, ticchetti di denti o arti, aspri vocalizzi e inpronunciabili consonanti era ovviamente impossibile, per cui lei utilizzava "Shona" dove la parola "Shona" era semplicemente il suono che costituiva la migliore approssimazione del suo vero nome, ovvero dei concetti fondamentali del suo essere. Poteva darsi tranquillamente che una altra Aracne identificasse sè stessa come "Shona" ma se questo poteva generare ambiguità, queste non sarebbero state tali per una Aracne che sentendo il "vero" nome di entrambe avrebbe saputo all'istante la differenza fra le due.
Per tornare alla questione dell'orco magico: in altre parole, non avere un nome per Shona significava di fatto non essere da cui il suo stupore.

"Si tratta di una usanza...sconvolgente." disse annaspando in cerca delle parole in comune per esprimere il perchè del proprio turbamento e fallendo malamente. Sarebbe occorsa una lunga spiegazione e Shona odiava dare lunghe spiegazioni, specialmente quando queste riguardavano un terreno spinoso quanto lo spiegare a un qualsiasi sanguerosso il modo di pensare del Popolo della Tela.
"Comprendo che per la vostra gente 'orco magico' sia la designazione più adatta ma nel Popolo della Tela causerebbe malintesi e, temo, il significato della cosa non verrebbe compreso." lei stessa non lo comprendeva in effetti. Come si poteva rinunciare al proprio nome? Era come dire di rinunciare a sè stessi. La fronte della Aracne si corrugò in un triplice cipiglio mentre metteva alla frusta la propria materia grigia per cercare una soluzione al dilemma poi tornò a fissare l'orco "Forse, se per voi non è un problema avrei una possibile soluzione alternativa. Per il Popolo della Tela il vostro nome sarà Ashafir. Si tratta di una parola composta che esprime i concetti di Non Aracne-Orco-Studioso-Custode della Conoscenza. E' solo una approssimazione, certo...ma è qualcosa che noi possiamo capire e che al tempo stesso vi si adatta. "
 
Ultima modifica:
Alto