GDR Nani separatisti delle colline

EuanIronfist

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Era una calda giornata ed il sole splendeva alto nel cielo,ma questo non importava ovviamente ai nani rintanati nelle loro roccaforti sotterranee; Feofil era negli archivi del palazzo reale, impegnato in una ricerca riguardo il Clan che tempo addietro aveva abbandonato le montagne natie per stabilirsi nella vicina regione collinante Dringorokaz. Secondo quanto riportato da Ordo dopo una sua ricognizione, egli aveva trovato segni inequivocabili della presenza del popolo di Wotan, mistero era però il motivo per cui così a lungo erano rimasti isolati dai vicinissimi cugini, e sarebbe stato utile capirne i motivi prima di cercare di ricontattarli e convincerli a tornare ad unirsi all'ultimo popolo Nanico libero del vecchio continente.

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Feofil ed i suoi due aiutanti erano quindi alle prese con diversi tomi polverosi, spessi quanto i pugni uniti di un fabbro, gli archivi storici della Karak-A-Karaz Belegost ove erano registrati tutti gli avvenimenti della Karak.
Negli archivi reali vi erano molte notizie storiche sul clan di trasfughi, gli Spezzapietra, alberi genealogici del Clan e un elenco delle famiglie più eminenti. Non uno dei Clan più importanti, il suo lignaggio non poteva essere ricostruito sino ad un Progenitore, ma bensì un Clan formatosi grazie alle grandi gesta del suo capostipite, nulla da eccepire in tal senso, il Clan madre era i Piediroccia nativi di Glokarodar.
Ma era la parte relativa all'esodo ad essere interessante: a quanto pareva tutto era iniziato da un dissidio con un altro clan, non uno qualsiasi ma proprio i Piediroccia, una di quelle annose controversie su diritti minerari che poi era degenerata in una vera e propria faida che si trascinava ormai da tempo immemore. Dopo che si era verificato un vero e proprio scontro armato fra i due clan, l'Alto Re era intervenuto per porre fine alla questione una volta e per sempre ma una delle due parti si era rifiutata di accettare il verdetto dell'Alto Re rompendo quindi il suo giuramento e auto esiliandosi nelle vicine colline.

Quasi ogni pagina inerente alla faida rimandava ad altri volumi, in cui scendeva più nei dettagli riguardo alla suddetta e ad altri conflitti più o meno gravi avvenuti nello stesso periodo, nel 3284 circa. Il conflitto sembrava essere nato a causa di un filone minerario di argento scoperto dagli Spezzapietra grazie ad una spedizione apparentemente finanziata in toto dai Piediroccia. Il Clan esule rivendicava i diritti minerari totali del nuovo filone, mentre i Piediroccia reclavamano una grande parte per sopperire al finanziamento iniziale. Dopo un lustro di aspre discussioni, ma in cui raramente si era giunti alle asce, il tutto sfociò in una battaglia campale per il sito minerario. L'Alto Re non poteva tollerare un'aperta guerra tra i Clan, ed intervenne deliberando la concessione dei diretti ai Piediroccia con una partecipazione garantita al Clan degli Spezzapietra, a condizione che entrambi i clan versassero il prezzo di sangue e terminassero la faida.
Mentre i Piediroccia accettarono, come giuramento richiedeva, il giudizio dell'Alto Re del tempo Behonir Rompiscudi, gli Spezzapietra si rifiutarono.

Feofil aveva ora materiale sufficiente, prese i suoi appunti e le copie dei documenti relativi alla spedizione mineraria e al Giuramento dei capi clan che aveva fatto per andare da Alrik, lasciando il disordine creato durante la ricerca alle cure di due tristi assistenti che avrebbero dovuto passare i prossimi giorni a sistemare il tutto.
Entrò nelle stanze private dell'Alto Re, come era ormai solito fare in questi ultimi decenni senza bussare, con un'andatura barcollante a causa della grande mole di fogli e tavole di pietra che stava trasportando. Alrik dal canto suo era intento a sfogliare il Damaz Kron, una cosa che ultimamente stava facendo sempre più spesso.

"Spero tu abbia trovato le informazioni che ci servono, Feofil, e che quelle non siano inutili scartoffie" esordì Alrik alzando lo sguardo dal grande libro e picchiettando il dito su una della pagine aperte "Perché io ho trovato il rancore riguardo lo spergiuro degli Spezzapietra"

"Non faccio tutte quelle rampe di scale per portarmi dietro inutili scartoffie, Gorm-Rik [NdR: Letteralmente Grande Re, in lingua comune Alto Re]. Ho rinvenuto la ragione della contesa, gli interessati, e la sentenza del vostro avo l'Alto Re Behonir Rompiscudi. Però c'è qualcosa che non mi torna, negli archivi non era presente il contratto riguardo la spedizione originaria. Si fa menzione che i Piediroccia abbiano messo capitale e uomini, ma molto probabilmente gli Spezzapietra avevano qualche tipo di mappa e le strumentazioni. Il fatto che questo documento in particolare non sia presente è quanto meno sospetto..." disse il Forgiarune mentre posava il carico sul vicino tavolo di pietra al centro della stanza, iniziando poi ad ordinare la mole di materiale che aveva recuperato dagli archivi.
Alrik gli si fece accanto iniziando a leggere e a studiare i documenti assieme a Feofil, annuendo soddisfatto di ciò che stava leggendo.

"La mancanza del contratto può voler dire molte cose, ma io sospetto che la parte dei Piediroccia nella spedizione fosse inferiore a quanto riportato. Ma questo per ora ce lo terremo per noi. Il nostro obiettivo è cancellare i rancori dal Damaz Kron, e con la ragione o con l'ascia questo verrà fatto. Gli Spezzapietra si sono macchiati di un reato gravissimo, venire meno la propria parola data davanti a Wotan ed ai Progenitori. Avranno quindi due scelte: accettare la sentenza del fu Alto Re Behonir, o pagare col sangue questo affronto. Il solo fatto di dar loro scelta è uno strappo alle nostre leggi, ma in questo tempo di pace dobbiamo cercare di rimanere uniti... A tal proposito, avvisa Re Braum il Corto dei Piediroccia che presto gli farò visita a Nura Pente. Dobbiamo parlare di questa faccenda e dovrà rispondere delle gesta del suo Avo. In base a ciò che dirà vedremo se inserire un ulteriore rancore nel Damaz Kron."

Le parole di Alrik erano molto chiare, gli Spezzapietra avevano infranto il loro giuramento all'Alto Re, IL Giuramento tra i più sacri che un nano poteva fare, il crimine più grande che si poteva pensare di compiere. Persino il nanicidio era considerato un crimine inferiore a confronto. Il solo fatto di permettere a questi spergiuri di cavarsela con le parole avrebbe causato un pericoloso precedente. L'alternativa era però la guerra. Se non si fossero piegati alla decisione dell'Alto Re, qualunque fosse stata, si sarebbe proceduto come da tradizione: il rancore sarebbe dovuto essere lavato via col sangue. Alrik però non era esattamente un Alto Re modello sotto questo punto di vista, poiché trovava spesso metodi poco ortodossi per aggirare tradizioni scomode, scomode come questa.

"Avverti anche Talgar di preparare le truppe e mobilitare le Everguard, andremo a Dringorokaz dopo il colloquio con Re Braum."


Qualche settimana dopo, l'Alto Re Alrik partì dalla capitale alla volta dei Monti di Glokarodar, accompagnato da Talgar e Ordo, alla testa di 10 000 nani più la sua guardia personale armata con i manufatti rinvenuti in quegli anni: l'Everguard. Le loro armature brillavano di debole luce emanate dalle rune ivi incise, le teste dei pesanti martelli a due mani emettevano un debole campo saltuariamente attraversato da scintille di energia generate anch'esse da rune ormai dimenticate. Il Trono del potere e il Damaz Kron lasciavano assieme per la prima volta dopo tanti anni i grandi saloni di Belegost, per andare forse incontro alla guerra.
Ovviamente un così folto gruppo di nani armati, più le retrovie cariche di vettovaglie, tende e vari oggetti da campo, non poteva passare certo inosservato. Il loro arrivo a Nura Pente, largamente anticipato, fu motivo di giubilio e preoccupazione da parte degli abitanti. Solo in tempi recenti la Karak era stata riconquistata, strappata dalle zozze mani dei Chruul. Un così folto numero di guerrieri poteva significare che gli odiati nemici si stessero mobilitando nella regione, e gli abitanti seppur felici di vedere il Sovrano dei Sovrani, temevano cosa questa sua presenza potesse significare.
Dal'altro canto Re Braum, signore di Nura Pente, Capo del Clan Piediroccia era più infuriato che altro. Si minacciava di insozzare il nome del suo Avo dopo tutto, e la sua accoglienza nei riguardi dell'Alto Re fu piuttosto fredda.


L'Alto Re non si trattenne molto a Nura Pente, il tempo necessario di ricevere i nobili del Clan Piediroccia e ispezionare i lavori di messa in sicurezza del primo livello della Karak riconquistata. Il colloquio con il Re Braum fu privato, con solo i due sovrani presenti. Le spesse pareti di roccia delle sale private del Sovrano di Nura Pente impedirono di capire granché del colloquio a chi fosse riuscito ad eludere la sicurezza e origliare, avrebbe però certamente udito le ingiurie e i giuramenti di odio che entrambi i sovrani si lanciavano urlando. Dopotutto era così che i nani facevano politica, in assenza delle Rinn. [NdR: La consorte del Sovrano o comunque una Nobile Nana]

Un solo giorno dopo il colloquio L'Alto Re ed il suo seguito tutto partirono alla volta di Drigonrokaz, con l'aggiunta ora di Re Braum, il suo figlio maggiore Byrnor e due Thane dei Piediroccia.
Talgar stava marciando di fianco ai portatori del Trono, e ogni tanto quando buttava lo sguardo indietro poteva vedere Braum con un'espressione particolarmente infelice e arrabbiata, ma ormai rassegnata.

"Sire, ma che diamine avete detto a Re Braum per farlo uscire della Karak appena riconquistata? E' palese che preferirebbe farsi un doppio turno nei tunnel piuttosto che essere qui!"

Talgar era sempre diretto quando parlava, il che non voleva per forza dire che non fosse rispettoso. Non che ne avesse bisogno, membro eminente del Clan Pugno di Ferro era stato in lizza assieme ad Alrik per la carica di Alto Re. Non per sua volontà però, a lui interessava principalmente la vita del militare; tutti gli intrighi, la politica, l'amministrazione... Semplicemente non facevano per lui poiché egli viveva per la battaglia. Inoltre prima che Alrik divenisse Alto Re, erano stati per lunghi anni compagni d'armi, un legame che difficilmente si spezza.

"Lo posso ben pensare. E per lui non è ancora finita."
Rispose Alrik pensoso, mentre sfogliava il Damaz Kron, con un'esprezzione serie e cupa dipinta in volto.
"A Dringorokaz abbiamo trovato tracce del Clan Spezzapietre, ed è mia intenzione far si che gli antichi giuramenti vengano rispettati... Nel Damaz Kron è presente più di un rancore che li riguarda, ed è tempo che facciano ammenda in un modo o nell'altro..."

Talgar annuii silenzioso. Ora capiva il motivo della sua presenza, erano diverse le possibilità per risolvere certi rancori in base alla loro gravità. Anche se questo era cambiato solo ultimamente con l'avvento di Alrik al potere, prima di lui tutti i rancori dovevano essere cancellati col sangue dei trasgressori. Adesso invece si erano aperti diversi scenari in basa al tipo di rancore: se qualcuno non aveva pagato per una costruzione, ora poteva farlo anche se in ritardo e il rancore sarebbe stato cancellato per esempio. Per i più gravi però non c'erano molte possibilità e il sangue era l'unica soluzione, tramite le armi di un esercito.... O di un Campione.

Alrik continuò a parlare
"Secondo Ordo non sono riusciti a riprendersi ancora la loro dimora. Questo fatto può giocare a nostro vantaggio."

"Non mi fido di quello..." Rispose il vecchio nano storcendo il naso.

"Io sì e mi è leale. Malgrado le sue origini, ha più volte dimostrato il suo valore. Inoltre le sue capacità sono state utili nel portare avanti i nostri scopi."

Talgar borbottò qualcosa, non tanto una risposta quanto semplici suoni di disapprovazione, che fecero sorridere Alrik.


Finalmente, dopo una lunga marcia, entrarono nella regione di Dringorokaz e puntarono dritti verso il punto in cui, secondo Ordo, era presente il principale agglomerato di abitazioni degli esuli.
Gli stendardi erano alti, corni e tamburi venivano suonati. Che all'intera regione fosse noto che l'Alto Re era presente.
Giunti in prossimità del punto indicato, venne trovata una collina sulla cui cima venne allestito il campo.
Venne poi mandato Talgar e un drappello di 10 nani a convocare il Capo Clan degli Spezzapietra. Secondo il rapporto di Ordo sarebbe dovuto essere Duregar Man di Martello pro-nipote di Argon Piediferro che si era macchiato del misfatto.

L'arrivo dell'Alto Re non era certo passato inosservato, nè del resto era intenzione che lo fosse, e il clan degli Spezzapietra aveva avuto il tempo di osservare l'arrivo di Alrik e trarre le proprie conclusioni, che probabilmente erano state piuttosto pessimistiche, almeno a giudicare dal fatto che quando i dieci nani tornarono all'accampamento reale erano accompagnati oltre che dal Re del clan anche da parecchie centinaia di guerrieri del clan, armati di tutto punto e apparentemente pronti a tutto, nel caso in cui le cose si fossero messe al peggio.
Duregar Man di Martello spiccava fra i suoi soldati per la statura, piuttosto ragguardevole per un nano, come anche per i capelli e la barba ormai grigi. Cicatrici di vecchie battaglie solcavano la fronte e una guancia e aveva lo sguardo duro di un veterano di decine di battaglie. Di certo non sembrava il tipo da presentarsi di fronte all'Alto Re a chiedere indulgenza, al contrario l'espressione testarda tradiva fin troppo chiaramente come il vecchio nano fosse convinto delle proprie ragioni, fino all'ultima.

Alrik non fu sorpreso dalla reazione di Duregar. Al suo arrivo corni vennero squillati e il soverchiante numero dei guerrieri di Belegost si misero in posizione formando una mezzaluna intorno ai nuovi arrivati, a distanza di carica, ma non così vicino da essere un'immediata minaccia. Non vi era dubbio che in una situazione simile, altre razze avrebbero sicuramente perso la calma e si sarebbe velocemente trasformato il tutto in una carneficina, ma qui vi erano dei nani, testardi e dai nervi d'acciaio. Una volta terminata la manovra di semi accerchiamento al suono di tamburi l'Alto Re si fece avanti, sempre seduto sul Trono come la tradizione richiedeva il Damaz Kron aperto sul leggio del trono e le Everguard a fargli da scorta. Talgar si mise al fianco del suo Re, le mani pigremente appoggiate sui due martelli che portava al fianco.
Anche Re Braum fece la sua apparizione, sempre più scuro in volto, al fianco del sovrano. Era però disarmato, e due Everguard gli erano molto vicino.

"Re Duregar" Iniziò a parlare Alrik con voce alta così che tutti potessero udire "Malgrado non sia il piacere a portarmi qui oggi, vedervi in salute mi rincuora..." Piccola pausa che non lasciava però diritto di replica:
"RE DUREGAR! È vero che 6 secoli or sono avete rifiutato la sentenza dell'Alto Re Behonir Rompiscudi venendo quindi meno al vostro giuramento fatto d'innanzi gli Antenati e Wotan?!
Non c'è bisogno che diciate nulla, perché io SO che è così. Fu Alto Re Behonir ha inserito nel Damaz Kron questo rancore, scritto col suo sangue come da tradizione. A questo rancore ne sono succeduti molti altri che riguardano voi e il vostro clan!
"

L'Alto Re procedette quindi ad elencare i vari rancori di cui gli Spezzapietra si erano macchiati. Ovviamente il primo e più grave era l'aver infranto il giuramento fatto all'Alto Re del passato ed essersi auto esclusi da Nagrond. Venivano poi in seguito menzionati i vari rancori relativi al mancato pagamento dei tributi, perché il fatto di volersene andare non vuol dire che poi effettivamente agli occhi dello stato sia così, rancori relativi al pestaggio dei primi esattori mandati a riscuotere le imposte. La lista sembrava piuttosto lunga, per coprire secoli di inadempienze ci voleva tempo. Passata un ora Alrik stava ancora sfogliando le pagine, ma poi chiuse il Damaz Kron producendo un forte tonfo. Continuò a parlare con un tono severo e un marcato cipiglio di disapprovazione, mentre scuoteva lievemente il capo.

"Ho reso l'idea della gravità e della mole di Dammaz di cui la tua gente si è macchiata. Re Duregar, esiste però un modo per cancellare questi dammaz dal Damaz Kron senza ricorrere allo spargimento di sangue..."

Così dicendo Alrik scese dal trono, e si avvicinò al nano. Talgar lo seguiva subito dietro assieme alle due Everguard che "scortavano" Braum, che malavoglia era costretto ad andare avanti.

"Esiste perché è passato molto tempo dall'ultima volta che nani si sono scagliati contro altri nani, e non intendo rivivere quei giorni sotto il mio regno. Re Braum Rognarsson, figlio di Rognar Braumsson è il nipote del Re Clan del Piedipietra con cui avete avuto dissidi secoli or sono, Braum l'Avido. Egli deceduto ormai 4 secoli fa, una frana in un tunnel, e la mia giustizia non può più raggiungerlo.
Ma grazie a suo nipote siamo riusciti a recuperare i documenti relativi alla spedizione, i veri documenti nascosti ma mai distrutti per ragioni a noi ignote. Braum l'Avido aveva fornito documenti falsificati per perorare la sua causa all'Alto Re Behonir. Che fu quindi da questi documenti ingannato, anche perché il vostro avo Argon Piediferro anziché portare le sue ragioni nelle Sale di Belegost, scelse di auto esiliarsi.
Sono qui oggi per porre a questo rimedio. Dovrai darmene possibilità.

Oppure possiamo fare come nei tempi passati, e fare che siano le asce a parlare al posto nostro. Cosa scegli Re Duregar?
"

Alrik e Duregar non erano che a pochi passi di distanza. Forse gli unici che si potevano guardare dritti negli occhi senza muovere il capo. Due colossali nani.

"Secoli sono passati, eppure voi avete rinvenuto questi documenti? Se a suo tempo Behonir non fosse stato cieco di fronte al palese inganno non saremmo qui ora!" Disse Duregar incrociando le gorsse braccia sul petto. "Ora voi dite di voler porre rimedio al torto che il mio Clan ha subito dandoci ciò che è nostro di diritto? Io ti ascolto Alto Re Alrik. Ma non scordare che anche nel nostro Libro dei Rancori sono presenti voci riguardanti il Clan Piediroccia e il fu Alto Re Behonir"

L'Alto Re annuii, era proprio quello il suo scopo. Ma un punto era alquanto importante. Non si può rescindere dai giuramenti. Così fosse l'intera società nanica che si basava sul mantenere la parola data sarebbe crollata.

"Re Duregar, io sono venuto per far dritto ciò che è torto. Come un fabbro che rifonde un pezzo fallato per dargli nuova vita. Che Grugni mi sia testimone in quanto sto per dire. L'infrangere un giuramento è una cosa gravissima per la nostra gente. Voi lo sapete benissimo. Quali che siano le ragioni, il vostro Avo ha disonorato il Clan con la sua decisione e cosa ancora più grave gli Antenati ed i Progenitori, se non Wotan stesso. Ed è una cosa che purtroppo non posso ignorare."

Ad un suo gesto, un forziere contenente varie pergamene e lastra di pietra venne portata.

"Ora... Qui ho tutti i documenti relativi alla faccenda. Compreso il negativo del contratto originario. Al vostro Clan verrà riconosciuta la giusta parte che gli spetta, e il clan Piediroccia dovrà pagare un'indennità per il torno subito... Inoltre...." Uno sguardo di Alrik in direzione di Braum, e questi si fece avanti

"Che gli Dei Progenitori e Wotan mi siano testimoni, io qui mi scuso per l'inganno che il mio Avo ha adoperato nei confronti del vostro Clan... "

Un'ultima occhiata di Braum in direzione dell'Alto Re, come per chiedere se ciò fosse sufficiente e potesse fermarsi... Ma lo sguardo di Alrik era granitico, e non ammetteva ulteriori indugi. Tirando fuori un coltello rituale e mostrandolo a tutti gli astanti, Braum iniziò a radersi la testa pronunciando queste parole:

"Io sono un Nano, l'Onore è la mia vita e senza questo sono nulla! Diventerò uno Sventratore, cercherò redenzione agli occhi dei miei Antenati per l'onta che mio nonno Braum l'Avido ha lasciato sul nostro Onore! Diventerò morte per i nemici del mio Popolo, finché non arriverà il giorno in cui in battaglia la mia vita verrà presa e il mio onore così ripristinato!"

Così Braum Rognarsson, Re di Nura Pente e capo Clan dei Piediroccia, aveva pronunciato il Giuramento dello Sventratore: avrebbe rinunciato a tutti i suoi averi tranne che per la sua Arma, i suoi capelli sarebbero stati rasati se non per una lunga cresta rossa. Il suo corpo tatuato di arcaici disegni e rune. Questa era la via per ripristinare l'onore dei nani. Sarebbe andato in battaglia armato solo dell'ascia e della cieca determinazione di trovare una degna morte in battaglia per ripristinare il suo onore e quello del suo avo.

E ora, l'Alto Re Alrik Alriksson, guardava con lo stesso sguardo Duregar...

"Re Duregar... Il mio predecessore fu ingannato, ma il vostro avo era ben conscio di ciò che stava per compiere... Anche il vostro onore è macchiato tanto quanto quello di Braum qui. Ci sarà pace tra i vostri Clan, nuovi Re. Ma anche tu dovrai prendere la via dello Sventratore per ripristinare l'Onore perduto.

Le tue genti vivranno di nuovo sotto la bandiera e protezione del Monte Eterno, e questa volta nessuno calpesterà più i loro giusti diritti. So che hai un figlio, malgrado non sia ancora un Altrommi non manca molto. Mentre tu sarai via ad affrontare il tuo viaggio, sarà mia cura assicurarmi che la sua educazione sia portata a termine e i suoi diritti rispettati.
"

Così dicendo prese dalle mani di Braum il coltello rituale, e lo porse a Duregar. Braum dal canto suo aveva perso l'avvilimento e ora nei suoi occhi vi era una determinazione al limite della follia. Sarebbe partito, per cercare una degna morte in battaglia, affrontando mostri e altri orrori nel sottosuolo o nelle lande selvagge. Ovunque ci fossero nemici dei nani, uno sventratore sarebbe andato per trovare pace per sé e l'onore agli occhi degli Antenati.
Questo era l'unico modo per risolvere la questione pacificamente.

Il vecchio nano riflettè per qualche istante, poi scrollò le spalle e sogghignò.
"Quindi l'antica usanza viene di nuovo utilizzata... E sia!" Disse prendendo il coltello rituale.
"Io sono un Nano, l'Onore è la mia vita e senza questo sono nulla! Diventerò uno Sventratore, cercherò redenzione agli occhi dei miei Antenati per l'onta che Argon Piediferro ha lasciato sul nostro Onore! Diventerò morte per i nemici del mio Popolo, finché non arriverà il giorno in cui in battaglia la mia vita verrà presa e il mio onore così ripristinato!"

Alrik sospirò. Aveva perso due bravi nani oggi.
"Come da tradizione faremo i vostri funerali fra 4 giorni. Vi attribuiremo ogni onore. LA PACE TRA I PIEDIFERRO E GLI SPACCAROCCIA È ORA RIPRISTINATA! IL POPOLO DI NAGROND È DI NUOVO UNITO!" Gridò l'Alto Re Alzando il coltello rituale una volta che Duregar glielo porse nuovamente.
"Un lungo viaggio attende ora i nostri Sventratori, un pellegrinaggio al tempio di Grimnir segnerà l'inizio della loro cerca! Ma prima un'ultima notte di bagordi! Allestite le tavole e fate sì che la birra non manchi oggi piangiamo e festeggiamo!"

I nani tutti urlano a queste parole "Khazukan Kazakit-ha! - Khazukan Kazakit-ha! - Khazukan Kazakit-ha!"
Un vecchio canto di guerra nanico.
Nella notte del banchetto vennero cantate canzoni, di vittorie e di sconfitte, di gioia e di dolore. Un degno banchetto funebre, degno di due Re.
 
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