Redual
Brontolo
Erano ormai anni che Loras Elensil non riusciva piu' a trovare pace.
Sogni che giorno dopo giorno diventavano sempre piu' tormentati e vividi di pari passo con la guerra contro gli eretici lucertoloidi.
Ma dopo la battaglia a Pahuax tutto cambio', non piu' incubi confusi ma sogni estremamente lucidi.
Ogni qualvolta chiudeva gli occhi eccoli apparirgli davanti, una moltitudine di elfi armati, in piedi in ordinata schiera che silenti lo fissavano.
Fu' cosi' che parti con al seguito solo una ridotta scorta verso le rovine della citta' maledetta.
Giunto sul luogo e issata una piccola e modesta tenda i sogni cessarono ma vennero ben presto sostituiti da notti pregne di voci lontane, lamenti ed echi. Ancora sembrava rivivere ogni notte nelle profondita' della foresta la furente battaglia avvenuta neanche un anno prima; se le voci fossero vere o gli echi dell'orrore che risuonavano negli animi dei priminati nessuno pote' dirlo in quei giorni, ma e' certo che fu' quello a far partire la mattina seguente numerosi messaggeri.
Giunsero in tutto il Regno spingendosi fino alle citta' del Regno di Ishitara, della Federazione di Carandor e del Clan del pugno di ferro, ognuno di essi chiedeva la stessa cosa, chiamava a raccolta mastro Adalheidis, il creatore delle ormai famose statue di Almarillan, insieme a scalpellini, scultori e costruttori, dandogli appuntamento alle rovine di quella che fu' Pahuax.
Sul luogo concordato, davanti alle rovine annerite dal fuoco della citta' delle lucertole li attendeva Re Loras, accampato ai confini della foresta.
"Benvenuti a voi tutti, benvenuti a Dor-Lomin, la terra degli echi.
Vi ho chiamato qui, dinnanzi a questa citta' decaduta, poiche' qui vedra' la luce la vostra piu' grande e immensa opera.
Ogni pietra dovra' essere rimossa, e al loro posto dovra' essere edificato un grande mausoleo di chiara pietra.
Alla sua guardia porrete novemila cinquecento statue di Priminati, ognuno diversa dall'altra, a rappresentare i caduti di Minnonar nella lotta per la Luce.
Ai quattro angoli si ergeranno quattro alte colonne incastonate di Cristalli per illuminare la strada alle anime sacre a Gallean.
Al suo centro costruirete un struttura coperta contornata dalle statue degli Dei giusti, con Gallean primo tra essi, dentro di essa vi dovra' essere un ampio spazio aperto con il soffitto incastonato di pietre a rappresentare la volta celeste.
Non dovranno esservi case ne alloggi, poiche' questa terra non sara' piu' casa per i vivi.
Questo e' tutto. Mi porterete i progetti e i costi dell'opera ad Almarillan."
Sogni che giorno dopo giorno diventavano sempre piu' tormentati e vividi di pari passo con la guerra contro gli eretici lucertoloidi.
Ma dopo la battaglia a Pahuax tutto cambio', non piu' incubi confusi ma sogni estremamente lucidi.
Ogni qualvolta chiudeva gli occhi eccoli apparirgli davanti, una moltitudine di elfi armati, in piedi in ordinata schiera che silenti lo fissavano.
Fu' cosi' che parti con al seguito solo una ridotta scorta verso le rovine della citta' maledetta.
Giunto sul luogo e issata una piccola e modesta tenda i sogni cessarono ma vennero ben presto sostituiti da notti pregne di voci lontane, lamenti ed echi. Ancora sembrava rivivere ogni notte nelle profondita' della foresta la furente battaglia avvenuta neanche un anno prima; se le voci fossero vere o gli echi dell'orrore che risuonavano negli animi dei priminati nessuno pote' dirlo in quei giorni, ma e' certo che fu' quello a far partire la mattina seguente numerosi messaggeri.
Giunsero in tutto il Regno spingendosi fino alle citta' del Regno di Ishitara, della Federazione di Carandor e del Clan del pugno di ferro, ognuno di essi chiedeva la stessa cosa, chiamava a raccolta mastro Adalheidis, il creatore delle ormai famose statue di Almarillan, insieme a scalpellini, scultori e costruttori, dandogli appuntamento alle rovine di quella che fu' Pahuax.
Sul luogo concordato, davanti alle rovine annerite dal fuoco della citta' delle lucertole li attendeva Re Loras, accampato ai confini della foresta.
"Benvenuti a voi tutti, benvenuti a Dor-Lomin, la terra degli echi.
Vi ho chiamato qui, dinnanzi a questa citta' decaduta, poiche' qui vedra' la luce la vostra piu' grande e immensa opera.
Ogni pietra dovra' essere rimossa, e al loro posto dovra' essere edificato un grande mausoleo di chiara pietra.
Alla sua guardia porrete novemila cinquecento statue di Priminati, ognuno diversa dall'altra, a rappresentare i caduti di Minnonar nella lotta per la Luce.
Ai quattro angoli si ergeranno quattro alte colonne incastonate di Cristalli per illuminare la strada alle anime sacre a Gallean.
Al suo centro costruirete un struttura coperta contornata dalle statue degli Dei giusti, con Gallean primo tra essi, dentro di essa vi dovra' essere un ampio spazio aperto con il soffitto incastonato di pietre a rappresentare la volta celeste.
Non dovranno esservi case ne alloggi, poiche' questa terra non sara' piu' casa per i vivi.
Questo e' tutto. Mi porterete i progetti e i costi dell'opera ad Almarillan."