Last Century
Ninja Skilled!
Quando il Consiglio di Palladia aveva chiesto ad Aglauro di intrattenere il primo contatto ufficiale con una popolazione oltre confine la cosa l'aveva lasciata al tempo stesso sorpresa e spaventata. Non sapeva se sarebbe riuscita a fare quanto le era richiesto, se le sue doti sarebbero state sufficienti a convincere quelle genti della bontà delle intenzioni degli Eury. Una paura comprensibile, che sarebbe stato strano non avere alla sua età e con la sua preparazione; eppure non aveva di che temere perché Atena vegliava sul suo agire, così come avrebbe vegliato su di lei la buona sorte, che sempre avrebbe arriso ai giusti e agli onorevoli. Quando si mise in viaggio, portando con sé solamente il minimo indispensabile per il viaggio, le venne anche affidato un dono da portare ai signori di quelle terre, un simbolo di pace e amicizia: un anello. Piccolo e costituito interamente d'argento, con incisa l'immagine di un gufo, portatore di saggezza e sapienza.
Partì all'indomani della primavera, sfruttando la buona stagione per muoversi senza intoppi e avere molta più luce diurna durante il suo peregrinare. Si lasciò alle spalle le aspre e boscose montagne della Tessalia, scendendo lungo i declivi che portavano alle più dolci e morbide colline. Ivi avrebbe lasciato le terre della sua gente, sconfinando in quelle che appartenevano ai popoli liberi del continente. Come si sarebbe rapportata a loro non era un pensiero che le occupava troppo la testa, avrebbe agito al momento opportuno, senza farsi problemi o appesantirsi il cuore col dubbio. Come sacerdotessa, ancora prima che Oratrice, aveva la profonda ed incrollabile fede dalla sua ed era certa che Atena l'avrebbe sostenuta in qualsiasi caso. Forse si trattava di una leggerezza, l'affidarsi unicamente ali dei, ma Aglauro era una ragazza particolarmente devota e avrebbe portato quella devozione con sé in lungo ed in largo, da Corinto a Olimpia, da Tirana ad Atlanta.
E nessuno avrebbe potuto farle cambiare idea.
Così, marciando al confine del mondo noto, si addentrò nel cuore di quelle terre alla ricerca di coloro che ivi abitavano.
Partì all'indomani della primavera, sfruttando la buona stagione per muoversi senza intoppi e avere molta più luce diurna durante il suo peregrinare. Si lasciò alle spalle le aspre e boscose montagne della Tessalia, scendendo lungo i declivi che portavano alle più dolci e morbide colline. Ivi avrebbe lasciato le terre della sua gente, sconfinando in quelle che appartenevano ai popoli liberi del continente. Come si sarebbe rapportata a loro non era un pensiero che le occupava troppo la testa, avrebbe agito al momento opportuno, senza farsi problemi o appesantirsi il cuore col dubbio. Come sacerdotessa, ancora prima che Oratrice, aveva la profonda ed incrollabile fede dalla sua ed era certa che Atena l'avrebbe sostenuta in qualsiasi caso. Forse si trattava di una leggerezza, l'affidarsi unicamente ali dei, ma Aglauro era una ragazza particolarmente devota e avrebbe portato quella devozione con sé in lungo ed in largo, da Corinto a Olimpia, da Tirana ad Atlanta.
E nessuno avrebbe potuto farle cambiare idea.
Così, marciando al confine del mondo noto, si addentrò nel cuore di quelle terre alla ricerca di coloro che ivi abitavano.
@giobia86 Questa è la giocata per intrattenere rapporti con la Regione 1 sulla mappa, le colline al confine estremo.