Milan, Berlusconi porta le carte in Procura: “I fondi dei cinesi sono leciti”
I sospetto, palesato da non pochi osservatori, che dietro l’infinita trattativa tra Fininvest e Sino-Europe Sports Investment sul Milan nasconda in realtà un’operazione con altre finalità avrebbe spinto il legale di Silvio Berlusconi, Niccolò Ghedini a portare alla Procura di Milano i documenti messi a disposizione dalla cordata cinese per affermare, in maniera preventiva, la lecita provenienza dei fondi.
E’ quanto riporta Repubblica in un articolo a firma di Emilio Randacio. Una pratica di trasparenza e antiriciclaggio – scrive Repubblica – necessaria a tracciare grosse somme di denaro, mettersi al riparo da possibili guai futuri, sgombrare il campo da malintesi.
I documenti, consegnati ai magistrati nei giorni scorsi, proverebbero la lecita provenienza dei 200 milioni di euro di caparra fino a oggi versati nell’estenuante operazione di closing per la scalata al Milan, e gli strumenti bancari utilizzati.
Questo incartamento, sottolinea Repubblica, è stato mostrato preventivamente ai magistrati per dichiarare la trasparenza dei fondi con i quali una cordata cinese guidata da Li Yonghong sta cercando ormai da mesi di mettere le mani con la sua Sino-Europe Sports sulla società rossonera.