L'Artefatto

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
Il ritrovamento del Sigillo era l'avvenimento più importante degli ultimi millenni, più ancora del breve ritorno nella Galassia "normale". Lo scavo sul pianeta di Callax era penetrato per chilometri sotto il livello del suolo, e alla fine era incappato in una serie di tunnel e stanze sotterranee vecchie di millenni.

Strutture dallo stile indubbio: erano opera dell'antico Impero Antarano, di cui loro erano gli unici discendenti.

Gli esploratori erano avanzati cauti nel labirinto sotterraneo, ma erano stati presto spronati a sbrigarsi da Langelaan, disceso nelle viscere del pianeta per recuperare l'oggetto. Nessuno di loro sapeva cosa stavano cercando, ma Langelaan poteva "sentirlo".

Così era stato: li aveva guidati attraverso i corridoi deserti verso una grande sala col soffitto a volta, piena di iscrizioni antiche quanto il mondo stesso. Al centro, una massiccia statua rappresentava quello che ogni Antarano sapeva essere il Primarca di tutti i Pretoriani: il mitico fondatore del loro ordine militare e colui dal quale tutti loro discendevano per via genetica. La statua in sé era impressionante, ma quello che veramente contava era l'oggetto che teneva in mano: una specie di blocco sagomato in maniera complicatissima.

Ad occhi normali, era inerte. Alla visione di Langelaan, emanava un calore feroce e riempiva la stanza di bisbigli incomprensibili.

Quando lo prese in mano, Langelaan fu sopraffatto dalla sua potenza psionica. Un torrente di urla e sussurri investì la sua mente come un maglio potenziato avrebbe investito il suo debole corpo. Cadde in ginocchio con la bocca spalancata, incapace persino di urlare. Ci mise un minuto intero, lungo come un'era, perché l'assalto si calmasse e Langelaan riuscisse a rialzarsi; la prova era stata dura, ma lui l'aveva superata.


Adesso l'oggetto era sotto studio da parte dei magus, dei quali lui era stato nominato Maestro. I risultati iniziavano ad arrivare, non erano ancora complete ma Langelaan aveva una sua idea.

Quell'artefatto era parte di una struttura complessa: andavano trovati tutti gli altri "pezzi", e studiare poi il risultato. La tecnologia dell'oggetto era troppo avanzata per loro, ma forse di fronte all'oggetto completo sarebbero stati in grado di comprenderlo. Sulla natura dell'oggetto potevano essere soltanto fatte ipotesi, ma sicuramente sarebbe stato qualcosa di vitale per tutti loro.
 
Alto