GDR La Sabha di Alipur

Abyssius

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Messaggeri vennero inviati nelle sei province della Confederazione per convocare le Sciamane nella città di Rhi'anon per quello che veniva definito “Sabha”, ovvero l'Assemblea ecclesiastica per questioni riguardanti la fede. Finora, una Sabha era sempre stata indetta per questioni religiose dei Naga, mai per un motivo esterno, dunque sarebbe stato un caso unico nella storia dei Naga.

Arrivarono tutte le Sciamane: Garudi di Nagire, Varunani di Sirura, Rishita Sawari, Chamunda di Sili, Kanta di Vishazian e Pishachi di Undlur.

In via straordinaria parteciparono, oltre alla Sciamana Vina di Alipur, anche Arish di Rhi'asar e Avar di Sirura, avendo avuto contatto con gli Ardenti.

Gli animi, come ci si poteva aspettare, erano abbastanza tesi: la questione era di primaria importanza sia da un punto di vista religioso che politico ed era tutt'altro che semplice.

A presiedere la Sabha era la Sciamana della provincia dove si teneva l'evento, dunque sarebbe spettato a Vina di Alipur.

-Sorelle, ci riuniamo qui oggi perché una difficile questione richiede tutto il nostro giudizio. Una questione delicata dal punto di vista religioso, ma anche da quello politico ed etico. Siete state informate che gli Ardenti hanno inviato i loro ambasciatori, i quali hanno portato con sé una proposta: intercedere con la nostra Madre affinché essi possano chiederle di concedere una goccia del suo sangue nel tentativo di risvegliare suo Padre. Ora, ognuna di noi esprimerà la propria opinione a turno, partendo da me.-

La Sciamana si alzò, si schiarì la voce ed esordì: -In linea di massima, mi dichiaro favorevole ad accettare la proposta: come ho avuto modo di discutere con l'Inviata Avar, si sono limitati a chiedere il nostro aiuto soltanto per discutere personalmente con la nostra Madre, su cui ricadrà comunque la scelta di accettare o meno. Potrebbe decidere o meno di volerli aiutare, ma questo esula dalle nostre conoscenze. Abbiamo tutte fiducia che Lei farà la scelta migliore per i suoi figli.- Si sedette, passando il testimone a Garudi di Nagire.

-Essendo vicini all'Unione stessa, abbiamo avuto contatti più frequenti di quelli delle altre province, data la presenza della nostra città in cui fanno scalo i loro mercanti. Per quanto i loro usi siano contrari in più punti al nostro credo, sono sicura che agiscano in buona fede. La loro abitudine di offrire sacrifici umani è discutibile dal nostro punto di vista, eppure il motivo per cui lo fanno è nobile. Non è una giustificazione per i loro omicidi e il loro schiavismo, ma non credo sia opportuno giudicarli solo per questo.-

Le Sciamane di Sirura e Sawari espressero opinioni simili, dunque non ci volle molto affinché toccasse a Kanta di Vishazian parlare.

Le tre regioni meridionali erano le uniche province su cui non si potesse fare un affidamento certo: sebbene ci fossero stati tentativi di integrazioni, restavano ancora guardinghi nei confronti degli adoratori di Apsu. Tuttavia, sarebbe bastato semplicemente che la Madre di Arish esprimesse un parere favorevole e l'opinione delle due Sciamane rimanenti sarebbe stata superflua.

-In tutta franchezza, non sono d'accordo con voi, Sciamana Garudi. Uno dei nostri Insegnamenti principali è il rispetto della cultura degli altri, dunque dovremmo cercare di comprendere gli Ardenti. Ciò non toglie che nella loro società è presente lo schiavismo, una condizione inaccettabile da imporre ad un innocente o ad uno sconfitto. Uomini e donne che vengono immolate su degli altari e i loro cuori buttati nelle fiamme ardenti. Se si limitassero ai membri della loro razza, sarebbe accettabile, ma l'attuale stato di cose, per me, non lo è. Tuttavia ...- La Sciamana fece una pausa

-... come abbiamo detto precedentemente, è una questione che dovrebbe esulare dalla nostra volontà, in quando vogliono parlare con la Madre in persona. L'ultima decisione spetta a lei e credo che farà la scelta più giusta. Dunque, per quanto io sia restia ad offrire un accordo agli Ardenti, sono favorevole a questa proposta.-

Le altre due Sciamane espressero punti di vista contrari, più per un'antipatia nei confronti degli Ardenti che per ragioni pratiche, oltre che per l'enorme quantità di risorse necessaria per aprire un collegamento. Tuttavia, ormai ridotte ad una minoranza, capirono che non potevano fare più niente per convincere le altre Sciamane.

Con cinque voti contro due, la Sabha stabilì che avrebbero aiutato i seguaci di Apsu.
 
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