La mela non cade mai troppo lontana dall'albero

Reflex86

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G8 sardo, Protezione civile nella bufera
Bertolaso indagato, Balducci arrestato



ROMA - Una tempesta si abbatte sulla Protezione Civile. Guido Bertolaso ha rimesso il suo mandato perché sotto inchiesta nell'ambito dell'inchiesta sulla regolarità degli appalti per il G8. I carabinieri hanno perquisito la sua abitazione e i suoi uffici, mentre sono finiti in manette, con l'accusa di corruzione, altre quattro persone, tra le quali Angelo Balducci, presidente del Consiglio superiore dei Lavori Pubblici, l'uomo indicato dalla Protezione Civile per realizzare le opere per il G8 alla Maddalena, poi trasferito a L'Aquila.

Gli altri tre arrestati sono Fabio De Santis, successore di Balducci come "soggetto attuatore", Mauro Della Giovampaola e Diego Anemone, imprenditore romano, anche lui coinvolto nella realizzazione delle opere per il G8 e per i Mondiali di Nuoto a Roma dell'anno scorso. Tutti e quattro gli arrestati avevano ricevuto come benefit automobili, partecipazioni azionarie e la ristrutturazione dei rispettivi appartamenti. Tutto è avvenuto nell'ambito di un'indagine dei carabinieri del Ros - coordinata dalla Procura di Firenze - sugli appalti necessari per il G8 alla Maddalena nel 2008. Nell'inchiesta sono finite altre venti persone indagate, tra le quali - stando a quanto risulta dalle prime indiscrezioni - anche magistrato romano.

Angelo Balducci era stato nominato "soggetto attuatore" delle opere per il G8 alla Maddalena con ordinanza della Protezione civile del 2008, ma successivamente era stato sostituito nell'incarico da Fabio De Santis. Non è mai stato un dirigente della Protezione civile. In passato aveva avuto incarichi per gli interventi legati al 150° anniversario dell'Unità d'Italia e per la ricostruzione del teatro Petruzzelli di Bari. E' stato, inoltre, provveditore alle opere pubbliche di Lazio e Sardegna.


La risposta di Bertolaso. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio e capo del dipartimento della Protezione Civile ha annunciato dopo aver annunciato di aver "messo a disposizione del presidente del consiglio tutti gli incarichi", ha aggiunto che la sua decisione è stata dettata dall'esigenza di "Non intralciare l'operato degli organi inquirenti. Mi sono sempre definito un servitore dello Stato e, come sempre, rimango a disposizione del mio Paese".

Gianni Letta. "Sapete la stima che ho per Guido Bertolaso e non posso che confermarla nella maniera più seria e più convinta". E' quanto ha affermato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, avvicinato a margine di una cerimonia al centro alti studi per la difesa sulla vicenda che ha travolto al Protezione civile italiana. "Sono sicuro che Guido Bertolaso chiarirà al più presto ogni cosa - ha aggiunto Letta - e spero che il presidente del Consiglio, al quale ha messo a disposizione i suoi incarichi, nel Consiglio dei ministri gli rinnovi, a nome di tutto il governo, la sua fiducia. La mia ce l'ha sicuramente".

L'origine dell'indagine. Ad avviare l'inchiesta sugli appalti per il G8 alla Maddalena sono state alcune intercettazioni del Ros nell'ambito dell'inchiesta di Firenze sull'urbanizzazione dell'area di Castello, di proprietà dell'imprenditore Salvatore Ligresti, finita sotto sequestro nel novembre 2008 su richiesta della Procura del capoluogo toscano. In quell'inchiesta il costruttore, di origine siciliana, presidente onorario di Fondiaria Sai, è indagato assieme con il suo braccio destro Fausto Rapisarda, con gli ex assessori comunali Graziano Cioni (sicurezza sociale) e Gianni Biagi (urbanistica), con due architetti progettisti. Per tutti, l'ipotesi di reato formulata è concorso in corruzione.

Ed è proprio uno dei due architetti indagati per la vicenda di Castello, il fiorentino Marco Casamonti, l'anello di congiunzione con Angelo Balducci, ex vice del capo della Protezione civile e attuale presidente del consiglio superiore dei lavori pubblici. Casamonti, titolare dello studio Archea, uno dei progettisti dell'hotel a cinque stelle che alla Maddalena avrebbe dovuto ospitare i capi di stato e di governo. E' stato intercettando lui che spunta il nome di Balducci, il quale viene così intercettato a sua volta. Casamonti questa mattina è stato perquisito: per lui l'accusa è di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

La Corte dei Conti. Il dossier sul caso-Maddalena era anche già finito sulle scrivanie della Procura della Corte dei conti, anche in seguito dell'inchiesta di Repubblica sul flop del G8 fantasma, in seguito trasferito all'Aquila. Al centro degli accertamenti della magistratura contabile c'erano gli sprechi e lo stato di abbandono delle strutture, che avrebbero dovuto ospitare i capi di stato e di governo di mezzo mondo. Lavori che, dopo otto mesi dalla fine dei lavori, non hanno prodotto neanche un posto di lavoro, né rilanciato l'economia dell'isola. La Corte dei conti stava già indagando sulle spese sostenute: 327 milioni (i dati sono della Protezione civile) utilizzati dal governo attraverso la struttura di missione del G8. Gli interventi hanno riguardato l'ex Arsenale e l'ex ospedale militare. Ma le strutture oggi versano in condizioni di incuria, degrado e abbandono, tra soffitti crollati, tetti scoperchiati, porte danneggiate, infiltrazioni d' acqua.

Un sopralluogo effettuato la settimana scorsa da Guido Bertolaso alla Maddalena era servito invece a stabilire che - secondo il sottosegretario - tutte le strutture "godevano di ottima salute" e che, tutt'al più sarebbero necessari piccoli lavori di manutenzione.

Chi è Angelo Balducci. Ingegnere civile, sposato, due figli, Angelo Balducci, esecutore per le opere del G8 alla Maddalena, ha alle spalle una lunga carriera nei Lavori Pubblici, da quando nel 1976 vinse un concorso al Ministero. Ha lavorato per il Commissario delle zone terremotate in Friuli; negli anni '80 come Ingegnere Capo per per il programma di realizzazione delle Capitanerie di Porto italiane. Diventa successivamente provveditore alle opere pubbliche del Piemonte e Valle d'Aosta, poi della Lombardia e successivamente del Lazio. Per il ministero degli Esteri è stato incaricato della realizzazione e manutenzione di ambasciate e istituti di cultura all'estero. E' stato responsabile per le zone terremotate dell'Umbria e delle Marche. Ha avuto incarichi legati al 150° anniversario dell'Unità d'Italia e per la ricostruzione del teatro Petruzzelli di Bari. Dopo l'incarico per l'esecuzione dei lavori alla Maddalena, è stato nominato Commissario straordinario per la realizzazione degli interventi per i mondiali di nuoto 'Roma 2009'.

http://www.repubblica.it/cronaca/2010/02/10/news/arrestato_vice_bertolaso-2243342/


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Ma come non erano solo opere che necessitavano di un ritocchino? :rotfl: Queste notizie lampo mi danno speranza, la speranza che un giorno si arrivi a qualcuno di più interessante :V
 

Ilario

Ninja Skilled!
In realtà è proprio così che funziona nella maggior parte dei casi. I soldi pubblici vengono gestiti quasi tutti così. La corruzione purtroppo è endemica e strutturale. Magari quei signori non capiscono nemmeno di cosa sono accusati perchè per loro è del tutto normale quel modo di fare.
Credo che la magistratura possa fare ben poco per risolvere il problema.

Le soluzioni secondo me stanno in due punti:
1) meno stato
2) federalismo
Statalismo e centralismo impediscono lo sviluppo di un etica dell'amministrazione pubblica che a noi manca quasi del tutto.
 

Wang

Typing Monkey
Non c'è niente da fare. In qualunque istituzione, ora la protezione civile, girano soldi e fondi pubblici, chi li gestisce si fa i fatti propri.

Io non mi ci scandalizzo proprio, sò per certo, sempre, che chiunque in Italia abbia una posizione di spicco fa affari loschi sottobanco.

Ma è proprio l'italia un paese dalla mentalità mafiosa, da noi funziona così, da sempre. Abbiamo uno stato che da sempre ha fatto pappa e ciccia con la criminalità organizzata, la nostra storia di governo è piena di queste storie, dagli intrallazzi di funzionari del governo con la mafia, fino alla banda della magliana che che aveva contatti con lo stato. Uno stato che è implicato pure con la strage di bologna e chissà che altre cose.
Gli Italiani dello stato non si fidano.

E da questo partono tutti questi intrallazzi che ogni giorno veniamo a sapere. Il sindaco di bologna che con i nostri soldi andava in vacanza con l'amante, ora bertolaso che si ristruttura gli appartamenti...In Italia tutti si comportano così perchè è sempre stato così.

Abbiamo miliardi e miliardi di debito pubblico mangiati dai politici della DC. Ma ci rendiamo conto che l'italia è questa qui e basta?

Ora mi raccomando, ci sarà quello di turno col solito discorso utopistico che paga tutte le tasse, che non è giusto, bisogna attaccare gli evasori... Cosa che non centra assolutamente niente, perchè gli evasori delle tasse non influiscono manco un pò sul debito pubblico, perchè se l'Italia ha soldi da sborsare per la protezione civile, significa che i soldi li ha il nostro governo, solo che tutto finisce nello sperpero.
 

Solctis

Chosen one
Wang ha scritto:
Non c'è niente da fare. In qualunque istituzione, ora la protezione civile, girano soldi e fondi pubblici, chi li gestisce si fa i fatti propri.

Io non mi ci scandalizzo proprio, sò per certo, sempre, che chiunque in Italia abbia una posizione di spicco fa affari loschi sottobanco.

Ma è proprio l'italia un paese dalla mentalità mafiosa, da noi funziona così, da sempre. Abbiamo uno stato che da sempre ha fatto pappa e ciccia con la criminalità organizzata, la nostra storia di governo è piena di queste storie, dagli intrallazzi di funzionari del governo con la mafia, fino alla banda della magliana che che aveva contatti con lo stato. Uno stato che è implicato pure con la strage di bologna e chissà che altre cose.
Gli Italiani dello stato non si fidano.

E da questo partono tutti questi intrallazzi che ogni giorno veniamo a sapere. Il sindaco di bologna che con i nostri soldi andava in vacanza con l'amante, ora bertolaso che si ristruttura gli appartamenti...In Italia tutti si comportano così perchè è sempre stato così.

Abbiamo miliardi e miliardi di debito pubblico mangiati dai politici della DC. Ma ci rendiamo conto che l'italia è questa qui e basta?

Ora mi raccomando, ci sarà quello di turno col solito discorso utopistico che paga tutte le tasse, che non è giusto, bisogna attaccare gli evasori... Cosa che non centra assolutamente niente, perchè gli evasori delle tasse non influiscono manco un pò sul debito pubblico, perchè se l'Italia ha soldi da sborsare per la protezione civile, significa che i soldi li ha il nostro governo, solo che tutto finisce nello sperpero.

E quindi cosa proporresti per salvarci tutti?
 

Wang

Typing Monkey
Solctis ha scritto:
E quindi cosa proporresti per salvarci tutti?


ma è proprio uno schifo dai. Io la prima cosa che proporrei è la fine della democrazia. Perchè è il sistema democratico che permette facilmente ad ogni cittadino di potersi caricare di forza e potere.
 

Panda

Chosen one
Sono argomentazioni abbastanza deboli Wang, tornare alla monarchia o alla tirannia illuminata non mi sembrano soluzioni valide, tanto più che ci sono altre democrazie che funzionano bene. Siccome non credo nella superiorità/inferiorità delle razze, penso che possa funzionare anche in Italia, ma servono leggi e controlli più severi.
 

Reflex86

Typing Monkey
Balducci e i suoi amici, la cricca degli appalti
Ville, escort, assunzioni e auto di lusso
Il capo della Protezione civile non disdegna i favori sessuali di una certa Francesca
"Oggi pomeriggio sono libero... Verrei volentieri per una ripassata"

ROMA - Una "cricca dei banditi". Il gip di Firenze racconta la corruzione che ha governato gli appalti della Maddalena e la ricostruzione a L'Aquila. Le escort di Bertolaso e gli imprenditori che la notte del 6 aprile ridono pensando agli appalti.

Il sistema, scrive il gip Rosario Lupo, funzionava così: "Angelo Balducci e Fabio De Santis, pubblici ufficiali presso il Dipartimento per lo Sviluppo e la competitività del turismo della Presidenza del Consiglio dei ministri, incaricati della gestione dei "grandi eventi" (Mondiali di nuoto di Roma 2009, G8 della Maddalena, 150° anniversario dell'Unità d'Italia) insieme a Mauro Della Giovanpaola, pubblico ufficiale della struttura di missione per il G8 della Maddalena hanno asservito la loro funzione pubblica (alquanto delicata, attesi gli enormi poteri a loro concessi e i rilevantissimi importi di denaro e risorse a carico della collettività) in modo totale e incondizionato agli interessi dell'imprenditore Diego Anemone (e non solo). Tale asservimento veniva ben retribuito con vari benefit di carattere economico e non, anche di grande rilevanza patrimoniale: utilità indirizzate o direttamente ai tre pubblici ufficiali o a loro parenti o a soggetti a loro amici (in particolare Anemone e i suoi collaboratori si mettevano a disposizione dei tre, in particolare di Balducci per risolvere loro qualsiasi tipo di esigenza, anche la più banale)".

E il sistema, scrive ancora il gip, aveva un nome: "Gelatinoso". "Il caso in questione che ben potrebbe essere definito "storia di ordinaria corruzione" viene qui definito "gelatinoso". E non dagli investigatori ma dagli stessi protagonisti di tale inquietante vicenda di malaffare in una delle tante conversazioni telefoniche intercettate: "Il mio ragionamento è questo... Loro evidentemente stanno immersi in un liquido gelatinoso che è al limite dello scandalo" (...). Ma "sistema gelatinoso" non è l'unica definizione del Dipartimento per lo Sviluppo e la competitività del turismo della Presidenza del Consiglio dei ministri. Infatti la struttura cosiddetta della Ferratella (luogo dove ha sede il Dipartimento e di cui fanno parte Balducci, De Santis e Della Giovanpaola) viene definito - senza mezzi termini - dalle molto istruttive conversazioni telefoniche intercettate: "Cricca di banditi", "Banda di banditi", "Task force unita e compatta", "squadra collaudatissima", "combriccola", e i suoi componenti "bulldozer", "veri banditi", "gente che ruba tutto il rubabile", "persone da carcerare"".


Anche l'imprenditore Diego Anemone, del resto, a giudizio del gip, si dimostrava all'altezza della qualità della corruzione assicurata dal sistema in ragione del suo network di rapporti, a cominciare da quello con il Capo della Protezione civile e sottosegretario Guido Bertolaso: "È alquanto inquietante - si legge - che sussistano rapporti di collusione (che definire sospetti è mero eufemismo retorico) tra l'introdottissimo (nonostante la giovane età) Diego Anemone e il potente sottosegretario e capo della Protezione civile Guido Bertolaso (coinvolto nella gestione economica degli appalti aggiudicati con la normativa cosiddetta dei "grandi eventi") che, come risulta inequivocabilmente dalle intercettazioni telefoniche, frequenta spesso e volentieri Anemone e le sue strutture, per così dire, di "relax"".

Gli appalti e il prezzo della corruzione. Nell'elenco che ne fa il gip, sono almeno cinque gli appalti pilotati da Balducci e la sua "combriccola" della Protezione civile: "Lo stadio centrale del tennis del Foro Italico (Mondiali di nuoto Roma 2009); il Nuovo museo dello sport italiano di Tor Vergata (Mondiali di nuoto); il completamento dell'Aeroporto internazionale dell'Umbria Sant'Egidio di Perugia (Celebrazioni 150 anni Unità d'Italia); la realizzazione Palazzo della conferenza e area delegati (G8 Maddalena); la residenza dell'Arsenale (G8 Maddalena)". Il prezzo della corruzione sono ristrutturazioni di immobili, auto di lusso a sbafo, assunzioni di domestici e figli, favori sessuali con pagamento di escort a domicilio.
Balducci e i suoi amici, la cricca degli appalti Ville, escort, assunzioni e auto di lusso

Angelo Balducci


Scrive il gip: "Angelo Balducci: utilizzo di due utenze cellulari; personale di servizio nella proprietà di Montepulciano; uso di autovettura Bmw serie 5; messa a disposizione di Rosanna Thau (moglie di Balducci) di una Fiat 500; fornitura di mobili (un divano e due poltrone) per la proprietà di Montepulciano; esecuzione di lavori di manutenzione e riparazione negli immobili di Roma e Montepulciano; assunzione di Filippo Balducci (figlio di Angelo e della sua compagna Elena Petronela Buchila); messa a disposizione di Filippo Balducci di autovettura Bmw del valore di 71mila euro; lavori di ristrutturazione per l'appartamento di Filippo Balducci in via Latina a Roma con fornitura di materiali di arredo in legno e tessuti; viaggi a bordo di aerei privati; numerosi soggiorni su sua richiesta all'hotel Pellicano di Porto Santo Stefano; assunzione, su sua richiesta, di Anthony Smith e messa a disposizione di un'abitazione.

"Fabio De Santis: affidamento di lavori pubblici in subappalto a Marco De Santis; utilizzo di un'utenza cellulare; fornitura di mobili destinati alla sua abitazione; prestazioni sessuali a pagamento a Venezia (17 ottobre e 28 agosto 2008) e Roma (13 novembre 2008).

"Mauro della Giovanpaola: prestazioni sessuali a pagamento a Venezia tra il 17 e il 18 ottobre 2008; uso di un immobile con personale di servizio all'isola della Maddalena; messa a disposizione di tre autovetture Bmw; fornitura di mobili per la sua abitazione".

Bertolaso, il giovane Anemone, i contanti e i favori sessuali. L'iscrizione di Guido Bertolaso al registro degli indagati per concorso in corruzione ha - a giudizio del gip - un fondamento probatorio evidente. "Sono emerse dalle intercettazioni telefoniche conversazioni nelle quali il Bertolaso viene menzionato o è uno degli interlocutori (...) È emerso che lo stesso Bertolaso intrattiene rapporti diretti con l'imprenditore Diego Anemone con il quale si incontra spesso di persona e in previsione dei quali Anemone di attiva di persona alla ricerca di denaro contante, tanto che gli investigatori ritengono abbia una certa fondatezza supporre che detti incontri siano stati finalizzati alla consegna di somme di denaro a Bertolaso".

Il 23 settembre 2008 Anemone si sbatte per cercare 50mila euro in contanti in vista dell'incontro con il capo della Protezione civile, previsto per quella stessa sera. È l'unica traccia dell'ordinanza su un possibile passaggio di denaro. Ma non è chiaro, o quantomeno, gli investigatori non sono riusciti ad accertarlo, se effettivamente i due si vedano e se ci sia o meno consegna di contanti.

È certo al contrario che Guido Bertolaso goda dei favori sessuali messi a disposizione da Anemone. Il 21 novembre 2008 Bertolaso è al telefono con Simone Rossetti (il lenone di Anemone): ""Sono Guido, buongiorno... Sono atterrato in quest'istante dagli Stati Uniti, se oggi pomeriggio, se Francesca potesse... io verrei volentieri... una ripassata". "Perfetto". "Perché so che è sempre molto occupata... siccome oggi pomeriggio sono abbastanza libero, ti richiamo fra un quarto d'ora"". L'appuntamento viene fissato per le 16.

Una seconda prestazione sessuale è del 14 dicembre 2008 e ha luogo nel centro sportivo che è riconducibile Anemone ed è stato aggiudicatario della fetta più importante degli appalti per i Mondiali di nuoto 2009. "Tale prestazione - scrive il gip - è comprovata da intercettazioni con dialoghi del tutto espliciti e fortemente eloquenti e ha avuto luogo con una ragazza brasiliana presso il centro Salaria Sport Village".
Il 17 febbraio 2009, dalle 15 alle 16, Bertolaso è ancora allo Sport Village, per "fare terapia con Francesca", "per riprendermi un pochettino", "per uno dei soliti massaggi". Anemone lo aspetta fuori dalla cabina e al telefono si lamenta con il suo lenone perché il capo della Protezione civile tarda a congedarsi dalla massaggiatrice: "Mannaggia sto a morì de freddo".

Anemone, Balducci e la ricostruzione dell'Aquila. Le indagini - documenta l'ordinanza - accertano che Anemone "è di casa all'interno della Ferratella, dove oltre a Balducci, De Santis e Della Giovanpaola, ha rapporti con altri funzionari di rango minore che pure hanno piena consapevolezza dell'esistenza del "sistema gelatinoso": Maria Pia Forleo, Francesco Pintus e Fabrizio Ciotti. Fino al punto di alimentare una sorta di "cassa comune" per le piccole spese di rappresentanza". Naturalmente c'è dell'altro. A cominciare - scrive il gip - dai rapporti che si intrecciano tra Anemone e Balducci nella Erretifilm srl, società di produzione cinematografica che - come aveva scoperto un'inchiesta firmata da Fabrizio Gatti sull'Espresso del gennaio 2009 - vede come soci la moglie di Balducci (Rossana Thau) e la moglie di Anemone (Vanessa Pascucci).

L'11 aprile 2009, a pochi giorni dal sisma che ha devastato L'Aquila, Balducci, in una lunga conversazione con Anemone "fa pesare il fatto che si è fatto promotore per l'inserimento delle imprese di Anemone nei lavori post terremoto ("Ti rendi conto? Chi oggi al posto mio si sarebbe mosso?") ed esce allo scoperto pretendendo in cambio che il figlio Filippo goda di qualche ulteriore beneficio ("Tra qualche giorno compie 30 anni e io mi chiedo come padre: che ho fatto per lui? Un cazzo")". Filippo troverà una sistemazione.

D'altro canto, già il 6 aprile, in una conversazione tra gli imprenditori Francesco Maria De Vito Piscicelli, direttore tecnico dell'impresa Opere pubbliche e ambiente Spa di Roma, associata al consorzio Novus di Napoli e il cognato Gagliardi si capisce che c'è attesa per le mosse di Balducci sugli appalti: "Alla Ferratella occupati di sta roba del terremoto perché qui bisogna partire in quarta subito, non è che c'è un terremoto al giorno". "Lo so", e ride. "Per carità, poveracci". "Va buò". "Io stamattina ridevo alle tre e mezzo dentro al letto".
Le pressioni sulla stampa e il procuratore Toro

Nelle intercettazioni della primavera 2009 Anemone e Balducci discutono con grande preoccupazione delle inchieste di Fabrizio Gatti e dell'interesse di Annozero e di Milena Gabanelli (Report). Per provare a contenerle - si legge nell'ordinanza - muovono tale "Patrizio La Bella, amico del giornalista Gatti", che a sua insaputa li informa di quello che il cronista ha in animo di fare. Ma "i contatti tra gli indagati si fanno frenetici e fitti il 28 gennaio 2010, quando il quotidiano "La Repubblica" pubblica un'inchiesta a firma di Paolo Berizzi e Fabio Tonacci".

Gli indagati si muovono anche con Camillo Toro, commercialista e figlio del procuratore aggiunto di Roma Achille Toro, responsabile del pool dei reati contro la pubblica amministrazione (entrambi sono indagati). Il contatto con il magistrato e suo figlio è l'avvocato Edgardo Azzopardi ("Devo parlare con lui", dice a Camillo, che risponde: "Lascialo perdere che ce la vediamo noi"). Azzopardi il 17 dicembre 2009 parla con Toro e fissa un incontro di persona. Il 10 gennaio scorso parla con il figlio Camillo e lo esorta: "Assumi informazioni". Il 30 gennaio l'avvocato, al telefono, sembra aver avuto le informazioni: "Ci sono grossi problemi giudiziari in arrivo".
Malinconico e Masi

Il giovane Anemone rendeva felice anche Carlo Malinconico, in quel momento segretario generale alla presidenza del Consiglio e poi presidente della Fieg. "Su richiesta di Angelo Balducci l'imprenditore contribuiva all'organizzazione e pagamento di più soggiorni vacanza presso l'hotel "Il Pellicano" di Porto Santo Stefano". Naturalmente Malinconico non deve pagare un euro: "Mi raccomando, non è che si distraggono e gli fanno il conto". Anemone asseconda anche le richieste di Balducci perché assuma tale Anthony Smith, un tipo di Anacapri che Mauro Masi, direttore generale della Rai, gli aveva chiesto di sistemare.


http://www.repubblica.it/cronaca/2010/02/11/news/il_grande_regno_dell_emergenza_il_personaggio-2254417/

:asd:
 

Thewo

Chosen one
ci godo
ci godo per quel pallone gonfiato di Bertolaso, che ha nascosto un milione di tonnellate di merda sotto un tappeto chiamato Campania e si bulla come se fosse Mosè che separa le acque. Ci godo per la porcata dei prefabbricati e le dichiarazioni trionfanti per sostenere il suo padroncino in Abruzzo quando siamo a Febbraio e ancora ci so 2000 persone nelle tende e 7000 negli alberghi della costa.

Karma ragazzi, Karma.
 

ciupizza

Ninja Skilled!
In genere opto per il principio dell'innocenza fino a prova contraria..Stavolta mi riesce abbastanza difficile, anche perche' c'e` la strana coincidenza della sua "promozione" a ministro, della scelta di far diventare la Protezione Civile una spa e tante altre cosucce. Certo che di dubbi su cui far luce ce ne sono tanti. Alla Protezione Civile sono stati dati, a mio avviso, troppi poteri e troppi soldi son girati senza alcun controllo forte. Staremo a vedere, certo e' che e' un'altra macchia nel nostro Stato.
 

Viconia

Spam Master
io non ho mai capito una cosa, abbiamo i vigili del fuoco CON LE PEZZE AL CULO, ma sono quelli che piu' si fanno il mazzo...
da quando c'e' quel coglione di Bertolaso, la protezione civile ha equipaggiamenti che i VVFF si sognano e fanno 1/3 del lavoro

Perche' cazzo al posto di dare potere ad una brutta copia dei vigili del fuoco, tutte le risorse spese per la protezione civile non le investivano per migliorare i vigili del fuoco?

anche io come thewo sto godendo come un riccio, ma sono sicuro che ne uscira' pulito e questo e' solo un complotto dei giudici comunisti!
 

Spam Rulez

Chosen one
Io non riesco a godere.

Non perchè non sia indignato ma perchè sono troppo demoralizzato.

I factotum, salvatori della patria alla Bertolaso non mi piacciono. Non mi piacciono molte competenze accentrate in poche mani e non mi piace quando le decisioni importanti sono prese senza vigilanza. Ora posso anche dare un motivo alle cose che non mi piacciono. Tuttavia non godo visto che tutte queste cose si sarebbero consumate sulle mie spalle e ai miei danni.
 

Falciatore

Ninja Skilled!
Last3d ha scritto:
In realtà è proprio così che funziona nella maggior parte dei casi. I soldi pubblici vengono gestiti quasi tutti così. La corruzione purtroppo è endemica e strutturale. Magari quei signori non capiscono nemmeno di cosa sono accusati perchè per loro è del tutto normale quel modo di fare.
Credo che la magistratura possa fare ben poco per risolvere il problema.

Le soluzioni secondo me stanno in due punti:
1) meno stato
2) federalismo
Statalismo e centralismo impediscono lo sviluppo di un etica dell'amministrazione pubblica che a noi manca quasi del tutto.
é evidente che ti manca esperienza di "politica" in piccoli comuni, dove il fenomeno è solo proporzionato ma invece che mancarare è se possibile ancora più presente che nella gestione dello stato.
Gli appalti edili da sempre sono un ricettacolo di raccomandazioni, mazzette e intrallazzi con i sindaci sono la norma e non l'eccezione.
Tornando IT Essendo già ora un precario VVF e sognando di diventarlo in modo permanente non posso che godere se ci sarà qualche cosa di vero.
Non ho tutte le informazioni ma fin'ora il suo comportamento è stato quantomeno corretto, ha presentato le dimissioni e si è messo a disposizione della giustizia, vedremo.
 

Ilario

Ninja Skilled!
falcia non ho capito

comunque, emblematica per quel che dicevo prima è questa dichiarazione di bertolaso:

«Cominciamo dai soldi: pensare che si possa imbonire o addirittura comprare con 10.000 euro uno come me, che ha gestito lavori per centinaia di milioni, è perfino umiliante»
[corriere.it]

Ovvero, per dimostrare che non è corrotto, inizia col dire che il suo prezzo non sarebbe così basso. Meraviglioso.
Il brutto è che questo vale per tutti gli italiani che gestiscono soldi pubblici, ognuno ha il suo prezzo ma quelli incorruttibili sono davvero eccezioni. Manca completamete un'etica dell'amministrazione pubblica. Perciò ribadisco quanto detto prima.

Ma invece, dal punto di vista politico emergono due cose:
1) il governo usa in maniera molto disinvolta lo strumento legislativo dell'emergenza
2) le opposizioni se ne accorgono adesso. dopo aver sempre e solo esaltato il lavoro di bertolaso e mai, dico mai, fatto proteste rumorose per questo fatto.
Ok ovviamente si sapeva già, anche se io in particolare non lo sapevo. Ma il problema è che sono proprio cose come queste che rendono il nostro stato meno democratico. Questi sono davvero sistemi da sultanato, altro che il lodo alfano.
Non escludo che un tale modo di fare fosse in qualche misura presente anche coi governi di centrosinistra e perciò si è aspettato che arrivasse un avviso di garanzia (pre elettorale durante un governo berlusconi) per fare qualche protesta rumorosa. Per dire che quando si tratta di soldi poi si mettono sempre d'accordo e fanno le cose più o meno sotto silenzio. Come l'autocondono che si sono fatti tutti insieme appassionatamente per i manifesti elettorali abusivi, per esempio.
 

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
Last3d ha scritto:
Le soluzioni secondo me stanno in due punti:
1) meno stato
2) federalismo
Statalismo e centralismo impediscono lo sviluppo di un etica dell'amministrazione pubblica che a noi manca quasi del tutto.

E' la mentalità dell'egoismo e del "largo ai furbi" che impedisce la creazione di un'etica qualunque in Italia. Decentralizzare significa solo dare più rilevanza alle ruberie locali piuttosto che alle ruberie di livello nazionale.

Anche l'accentramento è deleterio, forse di più, ma di certo la soluzione non è una semplice decentralizzazione. Magari fosse così semplice.
 

Samael

Ninja Skilled!
vi ricordo che il costo delle poche villette prefabbricate costruite per i terremotati hanno avuto un costo enormemente superiore alla media di mercato... vi faccio anche notare che è un fatto provato che ad esempio si parla di computer noleggiati per 250 euro al giorno... Non dico che bertolaso sia colpevole ma una indagine ci sta tutta.

Last3d ha scritto:
Le soluzioni secondo me stanno in due punti:
1) meno stato
2) federalismo
Statalismo e centralismo impediscono lo sviluppo di un etica dell'amministrazione pubblica che a noi manca quasi del tutto.

come per la questione nucleare?
 

Thewo

Chosen one
Mikhail Mengsk ha scritto:
E' la mentalità dell'egoismo e del "largo ai furbi" che impedisce la creazione di un'etica qualunque in Italia. Decentralizzare significa solo dare più rilevanza alle ruberie locali piuttosto che alle ruberie di livello nazionale.

Anche l'accentramento è deleterio, forse di più, ma di certo la soluzione non è una semplice decentralizzazione. Magari fosse così semplice.

e per far capire quanto questo sia vero basta un solo esempio: la Sicilia
50 anni di autonomia ai limiti dell'indipendenza, con quali risultati?
 

Ilario

Ninja Skilled!
lo statuto è speciale come è speciale la capacità della sicilia di infognare i soldi che arrivano da roma e dall'europa.
il problema è che i soldi che un amministratore spende non gli arrivano direttamente dai suoi elettori. ognuno spende i soldi degli altri e quindi non si preoccupa delle conseguenze di una cattiva gestione. quando catania va in fallimento i soldi arrivano da roma e tutti sono contenti.
se i soldi per il ponte arrivano da roma è ovvio che vengano spesi così male, cioè sul ponte. se fossero stati soldi di sicilia e calabria sarebbero stati spesi per strade e ferrovie ordinarie, questo è sicuro al 100%. ma siccome arrivano da roma sembra che piovano dal cielo e quindi spenderli a cazzo accontentando qualcuno diventa quasi un dovere morale per gli amministratori.
in generale, più i soldi passano di mano in mano e si allontanano dai centri di spesa più la corruzione aumenta (è banale).
noi abbiamo una burocrazia pesantissima in cui davvero il grosso dei soldi pubblici vengono strutturalmente gettati via.
dovremmo funzionare sul modello svizzero, anche per la storia e le caratteristiche del nostro territorio.
 

Thewo

Chosen one
Last3d ha scritto:
lo statuto è speciale come è speciale la capacità della sicilia di infognare i soldi che arrivano da roma.
quindi la differenza tra Sicilia e Trentino, non la fa il grado di autonomia dallo stato centrale, dato che entrambe hanno lo stesso regime di autonomia con risultati molto diversi. Se poi ci aggiungiamo che ad esempio la Lombardia o L'Emilia Romagna pur avendo un grado di autonomia molto minore hanno ottimi risultati di bilancio e inviano allo stato centrale più di quanto ricevono, ecco la prova provata che il ragionamento che vede nel federalismo la panacea dei mali italiani, è teoricamente valido, ma in pratica va inscritto in una serie di fattori molto più complessi che lo rendono assolutamente secondario.
 

Ilario

Ninja Skilled!
inutile che ti ripeti.
l'autonomia coi soldi degli altri è una bella storia.
è chiaro che i territori più ricchi hanno bisogno meno di altri di accontentare gente gettando via i soldi. ecco la differenza tra trentino e sicilia.
 
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