Una coppia di gemelli di razza Istari, abbigliati in modo alquanto succinto, si alzano dagli scranni dei rappresentati della Confederazione.
Mentre il maschio si limita a rimanere a braccia conserte, la femmina si rivolge con voce melodiosa all'assemblea.
"Onorevoli colleghi, vi prego, ascoltate le nostre parole. Ci rivolgiamo in particolare agli amici di Kobaia e a quelli di Klatan, e speriamo che le nostre parole possano placare le voci scorse in quest'aula in modo iroso e dettate dalla foga.
Nessun popolo ama più del nostro la pace, nè la venera con più ardore: ci siamo esposti in primo piano quando la guerra sembrava sul punto di scoppiare tra gli amici Keelan e il popolo Tau, richiamando il principio per cui un popolo può dirsi grande solo quando accetta la pace come massimo comandamento del suo governo. Abbiamo contribuito a fondare questa assemblea nel nome della pace, turbati dagli atti dell'Egemonia, e abbiamo portato conforto a chi ha affrontato gli orrori della guerra come i popoli di Callax e Aramyya. Tuttavia, per quanto bestiali fossero le azioni di coloro i quali hanno colpito quei popoli non abbiamo violato il vincolo che ci lega alla pace.
Vorremmo farlo anche adesso, ma non possiamo.
Vorremmo che esistesse un altra via per contenere, arginare o bloccare la minaccia Zerg, ma non c'è.
Gli Zerg non sono spinti dal desiderio di conquista, amici. Sono spinti dal desiderio di eradicare dall'universo qualsiasi altra forma di vita. Gli Zerg non sono una nazione, sono un gigantesco stomaco che vuole divorare quanto c'è di vivo in questa galassia.
Non esistono mezze misure con loro. Non esiste diplomazia, o tregue, o pace. Esiste solo il loro ingordo desiderio di distruggere.
Per tanto non vediamo altra via che la guerra, amici.
Siamo certi che nessuno qui l'ha desiderata, o la crede "buona". Ma è quello che dobbiamo fare.
Per tanto la Confederazione approva la mozione dell'Impero Klatan, e si impegna, visti i suoi scarsi mezzi d'offesa, a fornire tutto il supporto possibile al popolo di Krath, provvedendo ad evacuare i civili e a fornire mezzi per la difesa del sistema Amaryl.
Siamo un popolo che non ama la guerra, ma pensiamo che ora sia l'unica via che il Senato può percorrere. Pertanto, amici Kobaiani, vi invitiamo a riconsiderare il vostro voto, e a appoggiare la mozione."