[Kazakistan] Un solo pensiero

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
Arman Dashkov era intrattabile da diversi giorni. Rifiutava qualsiasi visita e passava il suo tempo nella biblioteca della sua reggia fuori Astana leggendo bibliografie dei grandi del passato. Spesso i suoi assistenti lo sentivano urlare e imprecare, la sua moglie-concubina non osava avvicinarsi. In molti si chiedevano che gli stesse succedendo; altri ne approfittavano per ritagliarsi spazi di potere in sua assenza. Nessuno sapeva niente.

Arman Dashkov era ossessionato da un pensiero ben preciso: il giudizio della Storia su di lui.

Era al potere da molti anni, ci era arrivato con l'intrigo e con l'appoggio di poteri occulti che sapevano sarebbero stati ben ricompensati. Si era arricchito enormemente, e godeva dei privilegi di un monarca assoluto.

Ma di fronte alla Storia, non era niente.

Leggendo le gesta di grandi statisti che erano rimasti nell'immaginario collettivo, non leggeva niente di familiare. In anni e anni di governo, tutto quello che aveva fatto era stato arricchire se stesso e i suoi “benefattori” occulti.

Nient'altro, e aveva già quasi 60 anni. Che sarebbe rimasto del suo “regno”?

La rabbia lo pervase ancora una volta, e gettò il pesante volume su Stalin contro uno scaffale. Spazzò la superficie della sua scrivania con le mani, gettando tutto a terra, imprecando.

Poi si fermò, fissando il volto di Stalin sulla copertina del volume scaraventato a terra.

Non poteva scomparire così. Non l'avrebbe permesso.

La sua smisurata ambizione non doveva limitarsi all'essere diventato ricco e potente. Non voleva essere ricordato come un dittatorucolo asiatico da quattro soldi, nel grande libro della Storia.

Avrebbe preso in mano il Paese e ne avrebbe fatto una grande potenza, come fece Stalin con l'Unione Sovietica, e come Stalin, non si sarebbe fermato davanti a niente. Uscì dalla biblioteca con passo determinato, sbraitando ordini all'indirizzo dei suoi assistenti affinché convocassero i suoi ministri al Palazzo del Governo.

Tutti i suoi avversari, tutti i parassiti che prosperavano alla sua ombra, sarebbero stati cancellati. Un nuovo potere sarebbe sorto nell'Asia Centrale, un potere che avrebbe costretto la Storia a rivedere il suo giudizio su di lui, e che l'avrebbe elevato a vette di potere ancora più alte.

D'altronde, non era nel suo carattere fare qualcosa senza ottenere niente in cambio.
 
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