Diploannessione Isocrazia di Giafta - Myr

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Anche quell'anno le competenze esplorativa di Amhar e delle sue sorelle vennero messe a disposizione dell'Isocrazia, quando vennero inviate nella regione boscosa di Myr alla ricerca, come al solito, di tracce di possibili sopravvissuti o minacce.

@Silen
 

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Dopo pochi passi già Amhar e le sue compagne si accorsero che in quella regione c'era qualcosa che non andava. La armosfera si fece subito buia ed opprimente, impressione provocata dal fatto che la foresta sembrava essere cresciuta in maniera disordinata e frenetica creando un intrico di rami che impediva alla luce del sole di passare. Festoni di rampicanti e di una strana materia setosa pendevano dai rami e rendevano difficile aprirsi una strada. Nonostante unt empo la regione fosse staat centrale nel vecchio Regno della tempesta strade e sentieri sembravano da tempo scomparsi come se da secoli nessuno abitasse più quel territorio.
 

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La foresta sembrava aver inghiottito tutto quello che doveva esservi stato, ormai vi era solo un intrico di vegetali, difficile da navigare. Il gruppo tentò comunque di trovare una via per avanzare, anche se Amhar fu incuriosita dalla materia setosa e cercò di osservarla più da vicino per tentare di capire cosa fosse.
 

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Il materiale era palesemente di origine organica e assomigliava in maniera assai disturrbante a una specie di grossa ragnatela. Ora, era ben noto che le Aracne fossero soltie tessere enormi ragnatele che usavano per avvolgere gli edifici nelle loro città come anche per creare vie sospese fra un edificio e l'altro ma quella che vedeva Amhar era molto meno sofisticata.
 

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Procediamo con molta cautela, temo che potremmo trovare più di qualche trappola in questo groviglio verde. Per ora teniamoci fuori dal fitto.
Così il gruppo spiegò le ali e cominciò ad avanzare in maniera circospetta.
 

Silen

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Nonostante la grande attenzione con cui il gruppo die splroatrice stava avanzando improvvisamente una massa setosa colpì uno dei membri del gruppo impedendogli i movimenti. Poco dopo fu il turno di un'alata che fu centrata sulle ali che vennero impastoiate nella massa appiccicosa e rese quasi inutilizzabili. Un grido di una terza esplroatrice attirò l'attenzione degli altriv erso gli autori di quell''attacco: sui rami degli alberi erano comparse delle grosse creature simili a ragni ma palesemente mutati: non solo erano bestie spaventose dal corpaccione ampio una sessantina di centimetri ma i cheliceri sembravano deformati in modo da poter scagliare masse di tela, il che era appunto quello che stava succedendo: le belve filavano masse setose che poi catapultavano addosso alle prede per immobilizzarle prima dell'attacco mortale.
Come le altre nuove creature che ifnestavano la infelcie Ea anche questi esseri sarebbero stati rpesto conosciuti con un nome coniato appositamente per essi, i Nu-Aider.
 

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Nonostante tutte le precauzioni il gruppo fu preso di sorpresa e un paio di arpie vennero colpite da matasse appiccicose, dei ragni mostruosamenti mutati le stavano lanciando contro di loro e in un attimo si ritrovarono in pericolo.
Via, via! Presto, lasciate cadere tutto il carico in più e recuperiamo le sorelle bloccate! Non era difficile immaginare cosa sarebbe accaduto ai prigionieri, potevano solo andarsene il prima possibile e comunicare le scoperte fatte.
 

Silen

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Amhar e le altre esplroatrici riuscirono a fuggire, tutte tranne la sfortunata a cui erano state impastoiate le ali e che fu trascinata nel buio dai msotruosi aracnidi. Stanti così le cose scovare la sorgente dell'anomalia era impossibile, almeno non finchè non fosse stato risolto in qualche modo il problema costituito dlla presenza di quei msotri.
 
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