GDR [Iran] Richiamo ambasciatore

Balto

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IRIB NEWSFLASH

Il Ministro degli Esteri ha oggi richiamato a Teheran l'ambasciatore iraniano a Baghdad per chiarimenti in seguito al mancato accordo economico-politico.

In una nota il Ministero dell'Economia "prende atto" della decisione del governo iracheno, pur spingendosi a definire "singolare" il comportamento del governo dello Stato vicino in tutta la faccenda.

Il Premier, pressato dal nostro corrispondente, mentre lasciava il Parlamento commenta: "Ho già ricevuto una telefonata dal Capo del Governo dell'Iraq... Una gaffe internazionale di non poco conto...Non desidero commentare ulteriormente, grazie" per poi allontanarsi frettolosamente in auto.

Sicuramente il governo guarderà ora con occhio più critico l'operato del proprio vicino.
 

WinterSun

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"Se qualcosa di singolare c'è, è l'impazienza del governo iraniano.
L'Iraq ha inserito una buona parola per il vicino, il quale, per concludere però degne trattative, dovrà (come stato già ribattuto) porre un freno ai finanziamenti alle cellule terroristiche. La palla è unicamente nelle sue mani ora, se a Teheran vorranno fare marcia indietro, nulla è ancora perduto, Baghdad è disposta a trattative future"

Così candidamente, Nour Abbas, invita al dialogo piuttosto che alla rottura prima del tempo ai media.
 

Balto

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IRIB NEWSFLASH
Convocato l'ambasciatore iracheno per chiarimenti.

"gravissime e infondate le parole del Premier Nour Abbas" commenta il Primo Ministro.

"Irresponsabile [...]" le parole usate dal Ministro degli Interni.

Il Ministro degli Esteri spiega ai nostri microfoni "La volontà delle parti di escludere Teheran dall'accordo bilaterale Cairo-Baghdad si basa su presupposti unicamente e squisitamente politici, non su millantati "rapporti" con gruppi terroristici, questa è una mera scusa: il Governo di Teheran rifiuta e condanna QUALSIASI azione terroristica, di qualsivoglia matrice ed appartenenza.

Non vi sono rapporti di alcun genere in essere con nessun gruppo terroristico.

Le parole del Ministro Abbas sono infondate ed ingiustificate. Sicuramente influenzato dai detrattori della nostra Repubblica, ma ciò non è una giustificazione per quanto ha infelicemente espresso.

Credo occorra mantenere la calma ed abbassare i toni, per portare avanti i nostri interessi e far passare il messaggio che l'Iran è cambiato, che è ora un paese moderno e democratico retto da un governo progressista e riformatore e non più uno Stato "Canaglia" come qualcuno ci definiva durante il governo del Presidente Ahmadinejad qualche decennio fa... tuttavia credo le nostre reazioni, finora, siano state misurate e giustificate vista la situazione e le gravissime parole, al limite della decenza, che ci vengono rivolte con apparente noncuranza"
 
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