In morte di ‛Abd al-Qādir al-Gilānī. Ad opera di Hafez

Mersault l'Apostata

Chosen one
Fantacalciaro
*Nashwan Al-Himyari, erudito detentore della cattedra di Filologia Islamica presso la Bayt al-Hykma, raccoglie in questa edizione il discorso funebre per la morte del saggio maestro sufi Al-Gilani, primo Shaikh della Casa della Scienza rifondata dal Khalifa Al-Muqtafi, tenuto dal poeta Hafez, suo successore designato per ricoprire l’importante carica di Shaikh.
In appendice all’edizione rilegata, l’editore Al-Himyari riporta la versione del primo dialogo tra il Khalifa e il maestro sufi, avvenuta presso la terrazza del Califfo nel Palazzo Abbaside, da cui è nata la grande amicizia e la giusta alleanza filosofica tra le due più grandi personalità di questo tempo.*

Orazione funebre di Hafez, in onore di al-Gilānī

Al passaggio sulla Terra dei vivi, dove alberga la stirpe figlia del Profeta Muhammad, che Allah l’abbia sempre in Gloria, dell’uomo che abbiamo conosciuto con il nome di ‛Abd al-Qādir al-Gilānī, l’intera città di Baghdad la Splendente, e le regioni che sono dominate dall’illuminato Khalifa Al-Muqtafi, discendente del Profeta, hanno potuto vedere e sperimentare la possanza e l’irriducibile verità della sua Fede e della sua incommensurabile sapienza, custode dell’antica dottrina sufi che per sempre insegna la nota del silenzio della preghiera, ovvero della spasmodica e necessaria ricerca dello sguardo benevolo di Allah Ar-Rahmân, primo dovere ed unica aspirazione di ogni uomo che desideri essere realmente pio.
Quando al-Gilānī fu convocato dal Khalifa, e le loro menti si incontrarono, ecco che per il futuro delle genti musulmane fu tracciato un luminoso sentiero, che ha portato alla rinascita della più importante istituzione del Califfato: la Bayt al-Hykma, il Faro della Cultura, che grazie alla conduzione del saggio maestro sufi ha potuto rinnovarsi e tornare a rappresentare il punto di riferimento per lo studio e la ricerca.
L’insegnamento dello Shaikh al-Gilānī, che adesso vive in Allah Al-Fattâh, va a porsi nel profondo della mente di ogni saggio, di ogni studente e di ogni scienziato arabo: al di fuori di ogni preoccupazione mondana, lo studio, la meditazione e la preghiera rappresentano il fulcro della Scienza e della Teologia, che grazie all’opera del Khalifa vivono splendidamente insieme all’interno della Bayt al-Hykma. Al-Gilānī è un patrimonio per la Casa della Scienza e per l’intero Califfato: egli è già Storia, già Leggenda, e chi l’ha conosciuto ed è qui oggi, sa con certezza quale onore e quale ricchezza egli abbia lasciato.
La Bayt al-Hykma si fa custode della sapienza del grande maestro sufi e Shaikh del Ribāt, ‛Abd al-Qādir al-Gilānī, e colui che umilmente ne ha tracciato, adesso, un ricordo e un ringraziamento eterni, suo erede presso la conduzione della Casa della Scienza, ne è portavoce in vita e prosecutore dell’opera, pur nella necessaria consapevolezza della sua maggiore, infinita e ineffabile eccezionalità, della sua sapienza mistica che lo ha portato a lasciarsi abbagliare dal Divino, e a riconoscere che non c’è altra bellezza in questa vita mortale.
Poiché non c’è altra luce se non quella di Allah An-Nûr,
poiché non c’è altra strada se non quella di seguire la Sua Volontà,
poiché tutto risplende e vive nella Sua grandezza,
noi siamo i testimoni e i custodi,
siamo i soldati e gli alfieri,
siamo i devoti studiosi
della sua Divina Parola.
 
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