Il genocidio di Aiquanore

Joke

Chosen one
La vita ad Aiquanore scorreva tranquillamente, lontana dalle tensioni con Swietegognia, tranquilla per l'isolazionismo della Teocrazia di Astera, la popolazione conduceva normalmente la sua vita routinaria, qualcosa era in procinto di romper la quiete che il neonato regime elfico aveva imposto.


I primi albori, oscuri presagi dell'amara sorte si erano intravisti con la scomparsa di qualche villaggio al confine, la popolazione svanita nel nulla, le abitazioni intatte, come se ci fosse stato un esodo di massa.

Poi arrivò.


Migliaia e migliaia di uomini valicarono il confine, erano tanti, troppi, spietati.
La resistenza fu inutile, disorganizzata, i poveri elfi della regione non ebbero il tempo di organizzare una difesa, l'orda colpì tempestivamente e senza indugio.

Interi centri urbani rasi al suolo, cadaveri di maschi impalati lungo la via della penetrazione fanatica, teste e arti consacrati ad astera posti su alberi ed arbusti, col sigillo della divinità impresso a fuoco sulla pelle, inciso brutalmente sulle ossa.Una scia di sangue e morte, cadaveri di giovani elfi ed elfe, fiamme e devastazione, questo era tutto ciò che rimaneva dopo il passaggio della Spada di Astera. Così si faceva chiamare l'armata, così era nota ai pochissimi superstiti rifugiatisi nelle zone selvagge.

I villaggi rastrellati prima dell'attacco fruttarono a Swietegognia schiavi umani ed elfi, gli umani fortunati a potersi convertire in Astera per conquistare la libertà, gli elfi condannati a un'esistenza peggiore della morte.


Le elfe riportate in patria vennero chiuse in delle specie di "pollai" intensivi, stuprate brutalmente e ripetutamente dai pochi esemplari maschi non trucidati preventivamente, per un progetto più grande.

Tutti i bambini e la maggior parte degli uomini vennero uccisi e bruciati in pubblici roghi: solo gli elfi di seconda generazione, nati schiavi sarebbero potuti vivere, poiché chi non ha mai visto la libertà non lotterà per ottenerla.

Le lingue delle loro madri strappate, così come quelle degli schiavi, in modo che i futuri servi imparassero solo la lingua degli umani, per ubbidire agli ordini, era questa la sorte dei catturati, nelle mani degli efficienti macellai, schiavisti, benedetti fedeli di Astera.

Su ogni fronte dei neonati sarebbe stato inciso il sigillo di Astera per contenere la bestialità impura della razza inferiore, su ogni elfa il marchio di Astera sul ventre, per infliggere l'essenza benevola della divinità, che avrebbe scongiurato malsane idee di rivolta.


Tutto questo in Astera, per Astera, con Astera.
 

Il bizantino

Ninja Skilled!
La teocrazia di Astera inviò ufficialmente le sue più vive congratulazioni per l'opera di Swietegognia. Considerata degna, intraprendente, e soprattutto una gioia agli occhi dell'unica vera fede e guida delle genti umane nel mondo. Il Magister in persona, Dyons Spartzis, decise di inviare un suo rappresentante per presenziare al trionfio di Swietegognia e benedirli e abbracciarli come figli e fratelli della stessa fede.
In astera, per Astera, con Astera.
 

Silen

Get a life
Nel resto del mondo conosciuto le reazioni sono meno idilliache.
Nelle nazioni di Ishitara e Carandor, oltre che naturalmente nel Regno di Tiond, si segnalano violente manifestazioni di indignazione e furia popolare.

Anche nelle nazioni a maggioranza umana il massacro di Aiquanore suscita reazioni per lo più negative e di raccapriccio.

In particolare l'opinione popolare sembra addebitare la responsabilità dell'eccidio al fanatismo del culto di Astera, i cui missionari vedono aumentare la difficoltà del proprio compito sia a Lannach che a Sylvania.
Si segnala inoltre un notevole incremento dell'attività delle sette riformiste del credo.

[La setta riformista dei Veri Credenti estende la sua attività al Regno di Swietegognia]
 
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