Adamantio
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La regione montagnosa del Letorym era oramai parte integrante del dominio Vatis e, sebbene non fosse cambiata di troppo nell'ultimo anno, un intenso via vai di maestranze da alcuni mesi entravano ed uscivano da quei confini naturali segnati dai "grandi picchi".
Erano piccole strade quasi inaccessibili, i pochi passi di montagna erano alacremente lavorati per mantenerli sgombri dalla neve, dalle saltuarie slavine e dai crolli..
..Era stata trovata una soluzione ingegnosa..
I picchi inaccessibili o comunque più alti assieme ad i luoghi "sacri" delle arpie, erano stati lasciati allo stato naturale e dunque erano e restavano il regno delle alate, l'attività entropica ridotta al minimo, vi era stata solo introdotta della selvaggina da montagna, muli e stambecchi su tutti per il fabbisogno alimentare mentre nelle valli (a dir la verità, molto poche e strette) erano sorti alcuni villaggi di agricoltori e soprattutto allevatori.
La città che proprio ora si stava erigendo sul fianco di una montagna non aveva nulla a che vedere con la magnificenza nanica del passato, eppure come questa era abbarbicata sulla montagna, quasi un gigante si fosse divertito a tirare sul fianco della montagna una palla di fango. Era una cittadina dalle piccole dimensioni, carrucole e maestranze ci davano dentro e il lavoro procedeva secondo le stime..
Kerlis respirava a pieni polmoni l'aria sana del luogo. Lontano dal frastuono, battendo i piccoli sentieri di montagna questa volta si inerpicava totalmente solitaria lungo le strade sacre delle Alate.
Rispettava quel luogo. Era giunta sola, senza scorta, senza le insegne di generale e soprattutto totalmente disarmata in rispetto all'ambiente. Era giunta totalmente con un altro spirito, quasi fosse una visita di piacere più che di cortesia, per "ricordare" gli errori del passato e provare a non farne più.
Quando voltò la curva identificò immediatamente il luogo in cui, anni prima aveva affrontato le sei arpie.. identificò subito lo strapiombo dal quale era volata e si senti, come quella volta.. perduta se non fosse stata salvata dalle alate. Era forse venuta a fare ammenda?.. Mirò il cielo terso sopra di lei e mentre le orecchie erano ben attente al silenzio assordante del luogo chiuse gli occhi.. Aveva tanto da ringraziare, silenziosamente, il padre celeste per la nuova opportunità.
Erano piccole strade quasi inaccessibili, i pochi passi di montagna erano alacremente lavorati per mantenerli sgombri dalla neve, dalle saltuarie slavine e dai crolli..
..Era stata trovata una soluzione ingegnosa..
I picchi inaccessibili o comunque più alti assieme ad i luoghi "sacri" delle arpie, erano stati lasciati allo stato naturale e dunque erano e restavano il regno delle alate, l'attività entropica ridotta al minimo, vi era stata solo introdotta della selvaggina da montagna, muli e stambecchi su tutti per il fabbisogno alimentare mentre nelle valli (a dir la verità, molto poche e strette) erano sorti alcuni villaggi di agricoltori e soprattutto allevatori.
La città che proprio ora si stava erigendo sul fianco di una montagna non aveva nulla a che vedere con la magnificenza nanica del passato, eppure come questa era abbarbicata sulla montagna, quasi un gigante si fosse divertito a tirare sul fianco della montagna una palla di fango. Era una cittadina dalle piccole dimensioni, carrucole e maestranze ci davano dentro e il lavoro procedeva secondo le stime..
Kerlis respirava a pieni polmoni l'aria sana del luogo. Lontano dal frastuono, battendo i piccoli sentieri di montagna questa volta si inerpicava totalmente solitaria lungo le strade sacre delle Alate.
Rispettava quel luogo. Era giunta sola, senza scorta, senza le insegne di generale e soprattutto totalmente disarmata in rispetto all'ambiente. Era giunta totalmente con un altro spirito, quasi fosse una visita di piacere più che di cortesia, per "ricordare" gli errori del passato e provare a non farne più.
Quando voltò la curva identificò immediatamente il luogo in cui, anni prima aveva affrontato le sei arpie.. identificò subito lo strapiombo dal quale era volata e si senti, come quella volta.. perduta se non fosse stata salvata dalle alate. Era forse venuta a fare ammenda?.. Mirò il cielo terso sopra di lei e mentre le orecchie erano ben attente al silenzio assordante del luogo chiuse gli occhi.. Aveva tanto da ringraziare, silenziosamente, il padre celeste per la nuova opportunità.
@Silen , ho introdotto il gdr di cui ti ho parlato (//spaccato le balle) in privato. Rispondimi ovviamente senza fretta, anche verso la fine del turno o direttamente nell'intervallo fra i turni.. Insomma, quando sei più comodo ed hai tempo!.. Tanto gli "Up" li metto io se vedo che scivola troppo in fondo