Diploannessione [Ierocrazia Vatis] Anomale pianure

Adamantio

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Pan, si lasciò alle spalle la sicurezza del Mark seguendo il fiume che grande madre fecondava la terra con la sua acqua.. Il Fiume scivolava placido verso la sua foce e lo sparuto ma sceltissimo gruppo di esploratori lo seguì.

<.. Uomini, mappate la regione e se il padre celeste lo desidera troveremo una strada sicura per il grande Mare..> era questo quanto scritto sulle antiche carte, ma.. fra il dire ed il fare, ovviamente.. vi era di mezzo la regione di Vieuxlis.
Molto si era detto e ricamato attorno alla regione caotica che era stato campo di battaglia ed assieme terreno di snodo di molte carovane nelle epoche d'oro prima della fine.. Quella di Pan era una missione rischiosa e l'obbiettivo ultimo, non era tanto il reclamare quella terra, quanto.. esplorarla per, potenzialmente trovare una strada per il mare.
Era stato inviato assieme ad una mezza dozzina di mezz'uomini, nella compagnia figurava un goblin (mappatore), due arpie che seguivano il gruppo dall'alto tetre e 2 halfling della scorta personale di Pan..
Lasciarsi alle spalle la sicurezza di quella regione mise al gruppo un che di "tensione", eppure lo scorrere del fiume, conosciuto e regolare, aiutava di molto il morale.. Seguire a ritroso quel corso voleva dire tornare a rivedere le placide distese di erba del Mark, uno spettacolo che fece addirittura sorridere Pan..
<.. Uomini, stiamo in guardia, questa terra... è... malvagia.>
Erano esploratori più che una truppa ben assortita di militari ed effettivamente era questo il loro compito primario, esplorare e solo successivamente, se le condizioni lo permettevano... reclamare.
Ovviamente Pan non ci avrebbe scommesso una moneta di rame sulla possibilità di... reclamare immediatamente la regione, come non avrebbe mai scommesso di trovare anima viva.. Di certo, fece molta attenzione alla potenziale (possibile?) presenza di fauna locale, insetti, animali o semplice fauna con le ali.. Tutto li per loro era una scoperta..

Esploro con Pan (Eroe) la regione di Vieuxlis..
 

Silen

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Vieuxilis, attraversata dal Grande Fiume e sede della grande città britannica di Brianne, era stata una delle regioni più ricche del Mondo conosciuto. Tracce di questa ricchezza permanevano ancora nelle rovine dei numerosi villaggi che costellavano il territorio come anche i resti della fitta rete stradale che un tempo aveva attraversato la provincia. I segni della contaminazione però erano onnipresenti: strani fiori, belli eppure di aspetto bizzarro e alieno crescevano sul ciglio della strada esalando un odore dolciastro, attossicamente. L'erba cresceva rigogliosa ma in gran parte tinta di un innaturale tonalità rosso-porpora. Non si vedevano, almeno per il momento, animali o belve mutate ma gli esploratori avevano pochi dubbi riguardo la loro presenza.
 

Adamantio

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Il Sacro impero di Britannia era stata una delle tante nazioni contagiate dal Cancro della follia. Era anche grazie a loro che l'apocalisse giunse a bussare alle porte del mondo dei vivi.
Pan, si fermò ad osservare il suo nucleo di esploratori e sorrise mestamente : quali erano i reali pericoli al quale li stava sottoponendo?.. Guardò verso l'alto, le arpie pigramente volavano sondando l'ambiente e per un attimo rabbrividì.. Cosa stavano vedendo i loro occhi?.. Distese di desolazione del tempo che fù, metastasi di oscurità e corruzione qui e li.. onnipresenti. L'anomalia, non identificata era attorno a loro e Pan diede ordine di tapparsi con fazzoletti bagnati di acqua bocca e naso.. L'ordine era perentorio, ma.. inutile, dal momento che molti della scorta avevano già provveduto ad "equipaggiarsi" a dovere per la paura di essere casualmente avvelenati o "contaggiati" da quelle esalazioni.. Diede anche ordine di tenersi lontani dagli effluvi, senza studiarli..
..L'assenza di fauna locale era da una parte positiva, ma dall'altra assolutamente fioriera di pensieri malvagi.. La vicinanza del grande fiume era rassicurante, eppure in quell'ambiente anche l'acqua stessa, fonte di vita sembrava repellere gli esploratori.. Pan osservò il fiume, tenendolo sott'occhio mentre si muovevano... Da quando l'acqua era stata "contaminata" dalla follia?..
Non si sarebbe mai azzardato a berla, ora eppure miglia più a monte, l'acqua irrorava i campi e permetteva la vita rendendoli fertili..
Il gruppo avanzava con circospezione, mantenendo il più basso profilo possibile (per dei mezz'uomini era abbastanza facile, erano... "mezzi":rotfl:) ma scherzi a parte, la loro presenza poteva tranquillamente essere fiutata, a meno che non vi fossero "odori" più forti..
Pan, comunque fece del suo meglio, dirigendo la spedizione il più possibile sottovento e nascondendo le loro tracce a più riprese, era del resto un sicario, queste "cose" gli riuscivano abbastanza bene.
 
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Silen

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Quando si inoltrarono nei resti devastati di quella che era stata una grande città, I mezzuomini erano pronti a qualsiasi cosa, mostri mutanti, demoni dell'Altrove, non morti e creature. Quello a un certo punto che si trovarono davanti invece era...uno specchio.
O meglio, qualcosa che sembrava uno specchio, posto che uno specchio potesse essere largo sette metri per due di altezza, all'incirca. E posto che uno specchio potesse essere pieno di immagini come quello. Immagini di un mondo che non era quello che gli halfling avevano attorno a loro. Nello specchio, la città era ancora integra, ricca e fiorente. Migliaia di umani affollavano le strade, frequentavano i mercati, parlavano allegramente, vivevano felici come se la guerra non fosse mai esistita. Mentre i mezzuomini stavano guardando a bocca aperta quello spettacolo improvviso *puf* l'immagine cambiò repentinamente e la città che veniva riflessa nello specchio cambiò. Ora i mezzuomini vedevano torri alte decine di metri che si slanciavano verso l'azzurro. Centinaia di figure alate planavano da una torre all'altra, occasionalmente atterrando o rpendendo il volo. Anche in questa immagine c''rano molti umani impegnati nelle loro faccende ma erano vestiti in maniera diversa e anche la città era diversa sebbene qualcosa facesse credere a Pan che la città fosse la stessa di poco prima. Un altro *puf* e l'immagine cambiò nuovamente: ora la città era divenuta gotica e tetra, guardie in armatura ad ogni incrocio. Nella piazza principale era stato allestito un palco per quella che era evidentemente una decapitazione. Accanto al boia un banditore stava leggendo quello che presumibilmente doveva essere un elenco di crimini e a Pan parve di udire che il condannato sarebbe stato Gioiosamente Decollato in nome del buon Duca. E mentre i mezzuomini guardavano l'immagine cambiò ancora e ancora, mostrando ogni volta una nuova città o, forse, un mondo che avrebbe potuto essere.
 

Adamantio

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Il gruppo penetrò all'interno delle rovine della città con la solita circospezione con la quale si erano mossi per tutto quel tempo..
..Lo specchio, o quello che appariva un "portale" però catalizzarono totalmente l'attenzione del gruppo.
L'enorme mole del costrutto, tanto per iniziare era.. superba e superava per indegno e competenza, di gran lunga qualsiasi cosa avesse mai visto Pan nel corso della sua intera esistenza..
Le immagini che apparivano e scomparivano, alcune volte nebulosamente, alcune volte chiaramente si susseguivano.. senza soluzione di continuità. Da quanto tempo?..
Chi era lo spettatore prima di loro...
C'era mai stato uno spettatore prima di loro?
... e soprattutto..
Perchè? Quale era il suo scopo?

Si ritrovò la testa piena di domande ed a corto di risposte, decise di indagare.
Venne ordinato di stabilire un perimetro di sicurezza attorno al costrutto ed accamparsi per la notte.
Pan si fece legare con una corda in vita e la corda venne legata strettamente attorno ad un pilastro saldamente conficcato nella terra nuda.. Quasi un novello Ulisse, alle prese con il richiamo delle sirene, legato ad una corda si avvicinò allo specchio per indagare, pur mantenendo.. rispettosamente una distanza di circa un braccio e lo scrutò quasi rapito.. Vide migliaia di uomini e donne, volti felici ed una città ricca.. Una città degli uomini.. Poi lo specchio decise di cambiare nuovamente e Pan vide alte torri svettare verso il cielo, uomini ed alate, assieme, come se il progresso non si fosse mai arrestato e l'apocalisse non fosse mai giunta in quelle lande.. Infine, il tetro spettacolo di un esecuzione.. colori cupi e .. quel termine che gli rimbombò nella mente.. "Duca".. Vi erano stati, invero molti "duchi".. tempo addietro, ma nella sua mente rimbombò un unico termine da affiancare a "quel" particolare titolo... "Contea" :
.. In quelle terre vi era stata una nazione di mezz'uomini che si identificavano come membri della Contea, governata da un duca.. o forse era un Conte?.. aveva.. *Puff* l'immagine cambiò e quasi Pan fosse un molesto spettatore si ritrovò ad osservare un altra città, che aveva un qualcosa in comune con "quella" diroccata ed in rovina.. l'unica reale : Possibile fosse la stessa città che, ora diroccata era tutt' "Attorno" a quel costrutto?

Pan ebbe una vertigine..

<Mappatore, annota le mie impressioni....> fece iniziando a parlare come fosse un fiume in piena <.. Il costrutto ha una funzione sconosciuta, ma sembra replicare un mondo che "poteva" essere.. Se la follia degli antichi non ci avesse portato alla distruzione. La città che abbiamo visto... sembra la stessa città che ci circonda.. ma.. no.. non tanto in varie epoche.. è più come se fosse sotto vari... domini. Come se ogni immagine ci mostrasse un "futuro" alternativo.. Un futuro che poteva essere".. ma non è stato..> fece amaramente <.. Queste terre furono terreno di scontro sotto vari reami.. Britannia ed i suoi uomini.. ma il regno dell'Arpia non era troppo distante con le sue alate.. Cosi come la Contea..> erano effettivamente tutti regni abbastanza vicini alla regione di Vieuxlis e forse la sua prima impressione era quella esatta? Probabilmente niente di più sbagliato.

<.. Ma.. perchè ci mostra tutto questo?.. Per tormentarci e ricordarci i nostri errori?.. No.. non credo. Soprattutto.. perchè questo costrutto è qui?.. Ce ne sono forse altri in giro per Ea? Ed in che relazione è con l'anomalia che ci circonda?..> Pan si avvicinò di un ulteriore passo e si voltò verso il Mappatore che scriveva molto fittamente il tutto, documentando <..Non dobbiamo farci ammaliare da queste visioni.. Dobbiamo "lottare" affinchè questa terra torni tale.. Lo specchio può essere solo uno sprone..> e subito dopo avvicinò la mano quasi a contatto con la superficie.. le dita si ritirarono appena, senza toccare lo specchio.. <.. Specchio.. cosa puoi mostrarci?.. Forse vuoi comunicare qualcosa o.. pretendi un fio?>
Se lo specchio non aveva intenzione di "comunicare", Pan si.. Dopo aver parlato di "fio", un corpo umano toccò con estrema delicatezza la superficie dello specchio.. Da quanto tempo quella superficie non veniva intaccata?.. Da quanto tempo quella superficie non veniva sfiorata da un essere senziente?.. Come se fosse attratto, Pan permise alla sua mano di entrare in contatto con l'orizzonte degli eventi e forse, pagare un fio mortale.
 
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Silen

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Al tocco del mezzuonmo una lieve onda parve generarsi sulla superficie dello specchio e diffondersi poi su tutta la superficie in un effetto simile a quello di un sasso che, gettato in uno stagno, provochi una serie di increspature nell'acqua. Pan sentì un lieve risucchio come se lo specchio volesse assorbire il mezzuomo inglobandolo.
"Io non lo farei se fossi in te" disse una voce alle saplle del mezzuomo in tono pacato "potresti essere risucchiato all'interno dello specchio ed essere cancellato da questa esistenza in una maniera così completa che nemmeno puoi immaginare..."
Da dietro un edificio diroccato era comparso uno sconosciuto, apparentemente un elfo a giudicare dai tratti del viso.
 

Adamantio

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Pan toccò la superficie con attenzione, lentamente e provò due sentimenti..
Meraviglia con gli occhi e.. dolore con il tocco.
Meraviglia perchè lo specchio non era una superficie solida, ma.. al contrario era.. "plasmabile", disturbato il suo perfetto orizzonte, questo si incurvò con piccole pieghe, poi a cerchi concentrici, quasi fosse stato lui il "sasso lanciato nello stagno".. Ed il sasso, Pan sapeva che una volta lanciato sarebbe andato fino in fondo al.. lago.
Dolore, perchè la sensazione tattile era.. "sbagliata" : Non aveva posato la mano, quanto un solo dito e questo, prima aveva formicolato e poi avvertiva una tensione sbagliata, non verso l'esterno, quanto verso l'interno.. un richiamo che saliva alla mano e poi.. forse al braccio.
Non attese : Quando si sentì attratto, quasi fosse una brama di un qualcosa, ritirò violentemente la mano, velocemente ma a fatica. Osservava ora le increspature come tutti e nessuno si accorse della presenza sbucata alle spalle del mezz'uomo.. <...> ala voce dello sconosciuto, lo specchio perse quasi di significato, tutti furono chiamati alle loro responsabilità e la scorta si allarmò.. Armi vennero puntate, ma in maniera incerta ed insicura.. Fu Pan, con la mano ancora vagamente dolente a voltarsi ed a urlare alcuni ordini.. <.. ARMI NEI FODERI!.. ARMI NEI FODERI UOMINI!> abbaiò per meglio dire quegli ordini, voltando l'attenzione verso lo sconosciuto e allargando le mani appena fra loro mostrò allo sconosciuto i palmi vuoti.. Non indossava armi e soprattutto non voleva essere una minaccia.. Parlò con attenzione, scostandosi dallo specchio di due o tre passi <.. Grazie del consiglio.. Sconosciuto.. Ho avvertito la brama dello specchio.. Come se volesse la mia esistenza..> annui.. <.. Anche le nostre menti, tuttavia, bramano il desiderio di curiosità: Le domande che affollano le nostre menti sono molte. Cosa abbiamo visto nello specchio?.. Quello che ogni nostro cuore brama?.. Quello che poteva essere senza l'apocalisse.. o quello che sarà?..> aveva fatto quelle domande senza presentarsi e si rese conto che quello specchio, pareva influire sui presenti come una specie di rumore bianco, lo potevi percepire e questo aveva effetti sulla psiche, ma dopo un pò le tue orecchie lo escludevano come "rumore di fondo".. <.. Il mio nome è Pan.. Siamo inviati della Ierocrazia Vatis, un regno di mezz'uomini, goblin, umani ed arpie che intende esplorare queste terre alla ricerca di uomini e donne dispersi dopo l'apocalisse. Non abbiamo intenzioni malvage..> era da credere sulla parola allo sconosciuto? Lo specchio era qualcosa di strano ed inquietante, ma il desiderio di indagare era gran lunga maggiore di ogni naturale "cautela"..
Erano loro a bramare l'indagine.... oppure era lo specchio che bramava di essere indagato?.. Il costrutto era molto al dilà della loro composizione ed un mago sarebbe stato utilissimo. Purtroppo non era nella spedizione..
 

Silen

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"Mi piacerebbe poterti dare una risposta, amico mezzuomo, ma la verità è che non lo so" disse l'elfo scuotendo il capo "mio fratello era convinto che lo specchio mostrasse altri mondi, o meglio, versioni alternative di questo mondo. Mondi dove l'Ultima Guerra non è mai scoppiata, mondi dove questa o quella nazione ha preso il sopravvento...ma anche mondi dove ogni forma di vita è scomparsa o mondi dominati dai demoni dell'Altrove. Pensava che lo specchio fosse un portale, creatosi chissà come, e che tramite esso si potesse viaggiare in questi mondi. Io però ho sempre temuto che lo specchio in realtà mostri non dei mondi alternativi ma solamente le possibilità alternative. In questo caso entrando nello specchio non si viaggerebbe in un altro mondo ma si rimuoverebbe lo sfortunato dal mondo reale facendolo diventare per sempre parte del reame delle possibilità inespresse. Se io ho ragione, entrare nello specchio significa di fatto rimuovere sè stessi dalla realtà mel modo più completo e totale che si possa concepire."
Pan notò che l'elfo aveva l'aria tormentata, il bel volto segnato da rughe insolite per l'apparire della razza elfica, come se los consociuto avesse passato molti giorni e molte notti a rimuginare sulla natura dello straordinario fenomeno che aveva davanti.
 

Adamantio

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Pan ascoltó il dire dello sconosciuto in religioso silenzio, i suoi occhi indugiavano sulla figura dalle orecchie a punta senza perdersi una singola parte di spiegazione.. <tuo fratello... Era?> Lasció in sospeso la frase, inarcò un sopracciglio e poi comprese.. <.. Ha usato lui stesso il portale?> Indicó lo specchio, poi scosse il capo.. <ho visto ció che tutti abbiamo avuto modo di vedere, terre meravigliose, felicitá.. ma anche distruzione e perdizione..> scrutó negli occhi il sapiente.. <Sapiente..studiate da tempo questo costrutto.. lo leggo nei vostri occhi.. forse necessitate di aiuto? Quale che sia il vostro nome, la Ierocrazia Vatis si appellerá al voi con il termine di "Sapiente".. Perchè questo è ció che risultate essere ai nostri occhi> fece una pausa.. <studiamo assieme questo costrutto.. per accrescere le nostre conoscenze.. la regione è caotica e lo specchio ne è forse la causa? La Ierocrazia è interessata a scoprirlo, queste terre sono a ridosso del nostro confine..> Poi dopo un attimo.. <abbiamo qualche provvista.. possiamo mettere alla prova le ipotesi di vostro fratello e le tue.. vedere se oggetti inanimati come pietre possono entrare ed uscire.. od oggetti animati.. come cibo o.. senzienti, come cavalli> assottiglió lo sguardo <avrete di certo provato durante i vostri studi a fare varcare l'orizzonte dello specchio a qualche oggetto.. > erano prove, probabilmente perfino prove pericolose ma nei fatti allo studioso elfo gli era stato appena proposto di condividere l'onere dello studio con uno Stato. Avrebbe accettato?
 

Silen

Get a life
"Sono così trasparente?" disse l'elfo con un sorriso tirato "Si mio fratello ha voluto compiere il passo, contro il mio consiglio e senza che potessi impedirglielo. Io non ne ho avuto il coraggio...e da allora sono qui a rodermi nel dubbio. Il mio nome è Gilrais, un tempo allievo della accademia di Val Nira." già lo sguardo di Gilrais aveva lasciato la figura di Pan per tornare allo specchio "Oh si ho già provato a mandare oggetti nello specchio, anche legandoli a spaghi e cordicelle per vedere se era possibile riportarli indietro...ma essi scompaiono, senza che la immagine nello specchio riporti cambiamenti degni di nota e riprotarli indietro non è possibile: persino le corde e i legacci scompaiono o vengono recisi. Da questo lato lo specchio sembra una via di sola andata....ma voi non dovete rimanere qui" disse riscuotendosi "lo specchio ha una influenza perniciosa sulle creature viventi. Mio fratello nè stato attirato fino alla follia e io stesso non sono insensibile al suo richiamo. Se altri verranno a vivere qui anche loro cadranno sotto il potere dello specchio, si perderanno per inseguire una chimera..."
 

Adamantio

Spam Master
Pan inarcò un sopracciglio a quella che liquidò come una "battuta" da parte dell'elfo e diede ordine al suo ufficiale più alto in grado di predisporre gli uomini per approntare un campo base.

<..Ser Gilrais, è un onore parlare con te..> annui.. rivolgendosi all'elfo che finalmente si era presentato.. aveva sentito parlare della città menzionata dalle orecchie a punta, una delle molte svanite trecento anni prima, ma non dell'accademia.. Inarco un sopracciglio.. Se l'elfo aveva detto la verità, e Pan non aveva motivo di dubitarne, l'accademia doveva essere sopravvissuta più a lungo della città di Val Nira..
<.. Se le tue supposizioni sono esatte, forse lo specchio da qualche parte.. qui su Ea ha un gemello.> si fece pensoso <.. Se questo portale, esiste.. ed è qui davanti a noi..> lo indicò con il dito <.. è impossibile non vi sia il suo opposto..> ed a quelle parole, Pan rabbrividì, un conto era "mandare" qualcosa "dall'altra parte", un conto era che qualcosa "entrasse" nuovamente nel nostro piano della realtà. L'altrove, dopotutto era un dato di fatto dolorosamente chiaro a tutti i vivi.. era stato "L'altrove" a portare (assieme alla follia degli antichi) sul ciglio dell'estinzione, qualsiasi forma di vita.. Tacque, poi si ricompose dai suoi terribili pensieri e tornò a parlare.. <.. Ser Gilrais, la regione è troppo vicina i nostri confini per.. ignorarla e.. semplicemente, voltarci dall'altra parte.> lo osservò.. <.. E' necessario studiare quest'anomalia per comprenderla più a fondo e la Ierocrazia Vatis non ha nulla in contrario ad appoggiare le tue ricerche, saranno per noi questione di vitale importanza..> lo guardò negli occhi <.. Appoggiare le tue ricerche.. fattivamente, fin da quest'anno.. materialmente..> poi sospirò <.. Ti ringraziamo per metterci in guardia dalla pericolosità di questo costrutto e.. faremo tesoro fin da subito di questo tuo dono.. Le varie campagne di ricerca, saranno della durata massima di un anno e la rotazione dei nostri accademici sarà costante..> poi lo guardò negli occhi.. <.. Ovviamente fra gli accademici, se è tuo desiderio.. sarai presente anche te..>

Sostanzialmente al "rinunciate" dell'elfo, Pan gli ha riso in faccia dicendo seccamente di "no.." (con una motivazione abbastanza plausibile però, spero non si inca**i!!).. e nei mille giri di parole gli ha proposto due cose :

- Rotta one shot di risorse (l'idea è costruire qualcosa di più complesso di un semplice campo base per esplorazioni) attorno allo specchio/portale che come hai detto tu è abbastanza grandicello (7 x 2 metri)
- Una rotazione annuale degli accademici (pg) moltiplicato per quanto dura l'eventuale ricerca
.... poi essendo una regione caotica.. boh.. vedi tu se devo spostare necessariamente qualche genere di truppa per difendere i miei ricercatori
 

Silen

Get a life
"Ma voi non capite!" esclamò l'elfo "Se questo non è un portale ma un varco verso il mondo delle possibilità inespresse, pasticciare con esso potrebbe provocare conseguenze terribili. Cosa accadrebbe se nel tentativo di usare questa anomalia come portale riuscissimo a far entrare nella nostra realtà qualcosa che in questo mondo non è mai esistito e non avrebbe dovuto esistere? Il pericolo non è soltanto quello di cancellare dalla nostra realtà la propria esistenza come ha fatto mio fratello, è di portare nella nostra esistenza qualcosa che non c'è mai stato! Non abbiamo già fatto abbastanza disastri giocando con poteri che non compendiamo?"
 

Adamantio

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Ascoltò le rimostranze dell'elfo.. Effettivamente nel corso dei secoli, molti avevano giocato ad essere "padri celesti" e nessuno aveva vinto.. Anzi, la storia era costellata di fallimenti più o meno gravi.. l'ultimo dei fallimenti era stato... Critico e le conseguenze erano... sotto gli occhi di tutti i pochi ancora vivi.

Chi era la Ierocrazia Vatis per elevarsi a.. "migliore" fra i regni e portare avanti quegli studi?
Chi era Pan per prendere una decisione cosi epocale su due piedi?..

<.. Cosa consigli, Ser Gilrais?.. Forse distruggerlo?> fece pensosamente <.. Il portale delle possibilità inespresse.. Dici di studiarlo da molto tempo, eppure perchè tu stesso non lo hai demolito?.. Cosa ti ha trattenuto?..> poi si guardo attorno.. <.. Il portale contamina questa regione con il suo fetore.. La strada per giungere qui è stata irta di pericoli e.. caos.> aveva solo quel termine per descrivere la regione caotica che i suoi occhi avevano visto.. <.. Ma i suo scopo è forse quello di trascinare in questo mondo... qualcosa?.. O forse invece questo portale ha il cormpito di "sottrarre" qualcosa a questo mondo?.. Qualcosa che non dovrebbe esistere ed invece è presente?.. Mi riferisco a non morti, a bestie mutate e chissà quali altre bestialità..> si ritrovò a silenziarsi.. aveva appena chiesto se quello strumento potesse essere utile a "purificare" quel mondo dalle bestie.. ma.. mandarle in un altra dimensione, magari pacifica era la scelta giusta da fare?.. Far vivere ad altri il gramo destino che si era profilato per quella "linea temporale"?.. Poteva veramente essere cosi cinico?..
mannaggia che non sò ancora dell'esistenza delle Apoptosi, altrimenti ci metterebbe anche quelle nel calderone
Fece una pausa più lunga ed osservò attentamente l'elfo che aveva davanti a se.. <..Sono strumenti pericolosi, pericolosi come l'uso che potremmo farne invero.. ma.. chi ci dice, se non lo studio dell'artefatto, quale sia la scelta più giusta da compiere?.. La distruzione?.. Sicuramente la scelta più ovvia e facile.. mi domando se sia anche la più... saggia> indugiò ancora sull'elfo.. <.. Tu lo hai studiato.. cosa ti dice la razionalità?.. E cosa ti dice invece il cuore? Conosci tale artefatto da più tempo> poi tornò a guardare l'artefatto.. <.. Questa regione è estremamente importante per la Ierocrazia, Ser Gilrais, con o senza artefatto, la sua purificazione è.. necessaria. Quello che avete prospettato sul "non rimanere qui".. è del tutto irricevibile da parte nostra.. Spero.. lo comprendiate> era schietto, quantomeno.
 
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Silen

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"Non ne ho mai avuto la possibilità" disse Gilrais allargando le braccia "osserva, lo Specchio non è stabile, continua ad oscillare fra un mondo e l'altro, senza fine. Con una spinta sufficientemente forte si potrebbe rompere l'equilibrio e provocare il collasso della struttura. Ma servono cristalli di mana, almeno una decina per essere certi di raggiungere questo risultato. Se la tua gente ha la possibilità di accumulare cristalli sufficienti, allora io ti imploro di usarli per distruggere lo Specchio, una volta per sempre. Questa cosa non avrebbe mai dovuto esistere e la sua presenza è un pericolo mortale per tutti noi, per tutto questo mondo!"
 

Adamantio

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Ascoltò l'elfo e non potè non alternare lo sguardo fra il suo interlocutore e lo specchio..
<.. Le tue parole sono sagge. Il consiglio del Vatis le prenderà in seria considerazione> concesse Pan per poi guardarlo negli occhi duramente.. <..Far giungere qui una tale quantità di cristalli sarà.. dispendioso dal punto di vista temporale.. ma non impossibile per noi.> assottigliò lo sguardo <.. Tre anni saranno necessari. Non meno tempo..> tacque per osservare lo sgomento crescere negli occhi dell'elfo.. <... Tre anni in cui, tuttavia ci riserveremo il diritto dovere di studiare l'artefatto, prima di distruggerlo : Militarizzeremo l'area appena sarà possibile procedere e studieremo l'anomalia : Ancora non sappiamo se l'anomalia che grava su tutta questa regione sia semplicemente opera dello specchio e scompaia con la sua distruzione.. oppure..> e quell'eventualità era talmente remota da essere passata inosservata fino ad ora.. <.. Da quel che ne sappiamo, lo specchio potrebbe mantenere sotto controllo una potenziale, peggiore anomalia. La sua eventuale distruzione, cosi come il suo studio, richiederà la consulenza di un mago.. Non mi diletto di magie, non rientra nei miei campi del sapere e dalla Ierocrazia giungerà presto un mezz'uomo adatto allo scopo>
 

Silen

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Gilrais scosse il capo "Volete giocare col fuoco, nonostante tutto ciò che vi ho detto" disse in tono sconsolato, poi fissò a sua volta duramente il mezzuomo "Tutto quello che dovesse succedere a causa della vostra ostinazione, ricadrà sulla vostra testa. Quando un esperimento incauto provocherà un cataclisma, sarete voi a spiegare ai superstiti che ciò che è accaduto poteva essere evitato. Sempre che vi siano superstiti a cui spiegare alcunchè."
 

Adamantio

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Pan si impettì appena, lo sconosciuto aveva forse "travisato" i suoi reali intenti?.. e con essi, cosa molto più grave, le reali intenzioni della Ierocrazia Vatis?
Lo affrontò, difendendo l'onore della sua Nazione.

<Sconosciuto, le tue parole sono un seme di discordia che cade su di un terreno fertile. Cosi come non ti giudicherò dalle parole che ho appena udito.. Non fare l'errore di giudicare la Ierocrazia cosi sommariamente. Non ci conosci, non ci comprendi e ..se la tua volontà di conoscenza non difetta, non hai comunque i mezzi, ora per farlo> lo guardò duramente negli occhi <..I preparativi per cancellare questo abominio dalla faccia di Ea inizieranno immediatamete, ma fino a che non saranno competati.. il portale resta una minaccia e come tale verrà sorvegliato e studiato dal punto di vista tecnico e magico.. nel tentativo di difenderci da esso.>.. fece una pausa <.. Le tue paure, sono le nostre paure e con tutto il rispetto, la Ierocrazia deve badare non solo alla sicurezza di un singolo.. ma di un intera collettività di più di 10.000 anime. Non faremo l'errore di ignorare l'ertefatto come ci hai suggerito.. >
 

Silen

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"No, certo, ne farete uno peggiore" ritorse Gilrais amaramente "Bene, non posso impedirvi di fare quello che desiderate, spero almeno che mi consentirete di rimanere nella speranza che la mia presenza vi faccia da monito"

OK direi che possiamo dirla chiusa, almeno per adesso ^__^
 

Adamantio

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Un grave silenzio segui le parole dell'elfo mentre due uomini della scorta si affiancarono a Gilrais.. Pan fece un solo gesto e i soldati si fermarono. <Essia.. la tua presenza sará utile.> Era in questo termini ora che si interfacciava la Ierocrazia allo scienziato. <Il tuo aiuto è apprezzato, ma ti avverto.. non tentare di sabotare i nostri sforzi.. pagheresti l'errore con la tua vita.> Pan parlo, ma le sue parole uscirono ... Schiette, non minacciose.. non era di fatti una minaccia, quanto l'amara veritá. Pan era stato chiaro. L'artefatto sarebbe stato studiato fino a che non sarebbero state messe da parte una quantitá tale di cristalli da farlo... Esplodere.

grazie per la role! Molto interessante. Quindi per capire, spendo 1 pa per la diploannessione e tu in scheda mi metti un progetto speciale da completare in un determinato turno?
 

Silen

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Si, per sicurezza mettimi anche un promemoria in scheda così non me ne dimentico.
considera inoltre che la regione al momento è spopolata e che se la colonizzi finchè la anomalia non viene rimossa avrà pesanti penalità
 
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