Diplomazia [Ierocrazia - Dawi] La diplomazia del Fiume

Adamantio

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E' primavera inoltrata e provenienti dalla Ierocrazia, un nutrito contingente militare, composto dal Generale Kerlis ed il Diplomatico Idorin risale il Brandivino verso Nord, la destinazione ultima è ovviamente il Dawi-Drakkal.
Il contingente, non fà decisamente nulla per mantenersi "nascosto", anzi.. marcia di giorno e si accampa di notte, seguendo le poche strade percorribili o comunque affiancate al fiume Brandivino. Il continenge sconfina in territorio Dawi e dopo una mezza giornata di marcia si accampa nei pressi di un "utile" passo, un luogo in cui le acque placide del Brandivino si restringono, consentendo se possibile un facile passaggio per i cavalli ed i carri.
E' li che Kerlis, il generale della Ierocrazia decide di accamparsi per la notte.
Piantate le tende vengono piantati anche i vari segni di riconoscimento, la bandiera della Ierocrazia Vatis e poco sotto un drappo bianco, segno che le intenzioni dello stato Halfling, sono tutt'altro che "violente".
Intendono parlamentare e .. chiedere la possibilità di un passaggio sicuro per parte della carovana fin verso Nord, al confine superiore del Dawi-Drakkal.

@EuanIronfist , Kerlis deve informarti di alcune.. "cose" successe quest'anno ed Idorin ti chiederà il permesso di attraversare i tuoi territori per arrivare al primo contatto con @Last Century, praticamente una role con un sacco di roba dentro :awesome:
 

EuanIronfist

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Il contingente venne avvistato dalle pattuglie di confine ancora prima che varcasse i confini del Dawi-Drakkal.
Venne silenziosamente seguito a distanza per assicurarsi delle sue intenzioni. Troppo ridotto per essere una forza di invasione, troppo lento per poter essere un'avanguardia per portare razzie.
Quando la notte colse l'accampamento, che iniziò ad illuminarsi di fuochi e luci di lanterne e bracieri, un ridotto contingente fece capolinea davanti alle sentinelle.

A guidarli era un nano dalla barba corta e curata, con indosso quelli che parevano abiti da viaggio, perlopiù nascosti da un mantello per proteggersi dalla frescura serale.
"Sono Markor del Dawi-Drakkal. Riconosco dai vostri stendardi la vostra appartenenza alla Ieocrazia, quali affari vi portano nelle nostre terre?"

Ordo era curioso di sapere per quale motivo la carovana si fosse accampata all'aperto, quando la città di Gorgal non era poi così distante.
 

Adamantio

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Le sentinelle del piccolo campo non si allarmarono.. Non più di tanto. Quando il Dawi-Drakkal si palesò il campo Halfling entrò in fermento. ..Vennero trasmessi ordini dalla periferia del campo al suo cuore e ben presto due figure si presentarono all'appuntamento con l'inviato del Dawi, sorridevano, mentre Idorin il diplomatico era totalmente disarmato indossando paramenti finemente lavorati, Kerlis era l'esatto opposto, il generale era una donna dai modi spicci e dall'abbigliamento comodo : una spada essenziale, tutt'altro che cerimoniale nel fodero ed un armatura di cuoio, una di quelle armature che venivano poste, sotto le vere e proprie corazze per andare in guerra..
Idorin parlò <La Ierocrazia Vatis saluta l'inviato del Dawi-Drakkal e chiede il permesso di entrare all'interno dei suoi confini..> fece una brevissima pausa sondando negli occhi Markor <..Non siamo mercanti ne semplici viandanti, il nostro attuale status non ci consente di proseguire oltre senza il vostro permesso : il mio nome è Idorin, legato della Ierocrazia Vatis e colei che è al mio fianco è Kerlis, generale delle armate Vatis.. Veniamo per portare preziose informazioni l'uno e chiedere la possibilità di un passaggio sicuro verso Nord per l'altro, il Vatis ha ascoltato i vostri validi mercanti e sembra che nuovi domini siano sorti nel Nord di Ea.> fece una pausa.
Il rispetto per i propri vicini era giusto, le usanze che si instauravano erano utili e mantenere buoni rapporti era molto necessario.
 

EuanIronfist

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Ordo si accarezzò la corta barba "Avreste potuto inviare un messo, vi avremmo trovato alloggi migliori!" rise.
"Ci avete accolto una volta ed è tempo di mostrarvi la nostra ospitalità. Venite Legato Idorin e Generale Kerlis, Gorgal non è distante. Farò venire degli uomini per aiutarvi col campo così che anche i vostri possano riposare in città."

Ordo ed i suoi guidarono il gruppo a qualche decina di metri di distanza, dove una carrozza dall'aspetto familiare li attendeva.
Giunti in città e date gli ordini agli uomini, Ordo portò i loro ospiti nell'edificio principale della città, dove vennero loro offerte vivande.
"Non credo vogliate parlare ora, domani noi potremo discutere Legato, mentre la Generale Kerlis potrà partire con chi desidera. Avrà una nostra scorta ed una missiva di introduzione da parte nostra. Buon riposo."

Il giorno seguente dopo una lauta colazione Ordo incontrò il Legato. Nella tarda mattinata era chiaramente udibile il suono della città in pieno fermento, soprattutto il chiasso degli gnoll che in maggioranza vi abitavano.

"Buongiorno Legato Idorin, spero abbiate riposato bene. Allora ditemi di cosa volevate parlare."
 

Adamantio

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La delegazione della Ierocrazia venne aiutata ed Idorin ebbe modo di provare con i suoi occhi l'ospitalità di quella gente. Ne fu... deliziato.
Ancora esisteva da qualche parte su Ea quella deolcezza e gentilezza nei confronti degli stranieri : Il Dawi-Drakkal, sebbene oramai non fosse più tanto una "sorpresa", visti gli anni di commerci reciproci, continuava ad essere una buona fonte di ispirazione : era un buon posto dove vivere, tirar su famiglia.. perfino morire. <L'accoglienza è sacra. Ci auguriamo che la nostra presenza ed il nostro comportarci, non arrechino disturbo alle vostre genti> si scherni, per poi dirigersi assieme ad Ordo verso la chiassosa città

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Era una città totalmente diversa da quelle della Ierocrazia, decisamente pià chiassosa ma anche qui la vitalità zampillava ed Idorin non potè fare a meno di farsi contagiare dall'ambiente.. Mangiò e bevve come solo un mezz'uomo sapeva fare, apprezzando questo e quello.. promettendo di ricambiare i piaceri della tavola alla prima occasione utile, era tutto sommato un ospite molto divertente a cui piaceva la convivialità. Il generale Kerlis, l'umana, quasi fosse il suo doppelganger, spilucco qualcosa e sorrise solo se necessario. Abituata più all'arte militare che al confronto fra i fasti della tavola, fu un ospite estremamente riguardoso, ma di poca.. compagnia.

Fu un Idorin fresco, riposato e decisamente a proprio agio che si presentò al cospetto di Ordo. Venne annunciato e fece il suo ingresso vestito di tutto punto, dietro di lui due inservienti della ierocrazia portavano.. "doni" se si potevano considerare tali. Il primo un arco ed una freccia di pregevole fattura ... ma.. ad un occhiata più "critica" decisamente "aliena", non sicuramente della foggia dei mezz'uomini.. l'altro alla detra del delegato una mappa dettagliata della Ierocrazia e dei suoi confini attuali.

<.. Ser Markor del Dawi-Drakkal, la vostra accoglienza è stata sublime, permettetemi, prima di rispondere alla vostra domanda di.. ringraziarvi a nome della Ierocrazia. La scorta accordata al nostro generale è cosa gradita e... non scontata.> sorrise, sinceramente ed il sorriso del volto gli contagiò gli occhi..
<.. Porto conoscienza..> indicò la mappa che venne posta al centro di un tavolo e srotolata.. <.. e consapevolezza> a quelle parole, l'uomo che recava la freccia e l'arco si fece avanti, si inchinò e fece per stendere le mani per meglio far osservare l'arco e le freccie.. Avevano una foggia... strana, di certo non di questo mondo e Idorin non fece nulla per rompere quel silenzio.. <.. Altre nazioni sorgono oltre le nostre, altre... civiltà ci circondano.. Malefiche o.. meno> guardò negli occhi Ordo.. aveva di certo la sua attenzione ora?.. Sorrise.
 

EuanIronfist

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Il nano sbuffò "Non potevamo certo presupporre che su tutta Ea fossimo gli unici ad essere sopravvissuti. Avete già preso contatti con queste altre civiltà? Tutt'ora noi sappiamo solo della vostra presenza e della presenza dell'Ordine a Nord. Per quanto concerne il fatto di essere malefiche... A meno che non patteggino con le forze dei morti o le creature malvage dell'Altro luogo, è solo questione di comprendersi."

Prese l'arco e la frecce per un'esamina più da vicino. "Devo immaginare che il vostro prima incontro non sia stato piacevole come per il nostro?" Chiese guardando prima le armi e poi la delegata
 

Adamantio

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Annui al primo dire del nano <Vi è un popolo di Arpie al nostro confine Sud>.. si mosse verso la cartina srotolata ed indicò la regione di confine con quella del Letorym <Si fanno chiamare "Clan dell'Artiglio".. siamo addirittura riusciti ad intrattenere con loro commerci..> sorrise.. <.. Hanno difficoltà con alcuni demoni delle sabbie.. ma purtroppo non sò dirvi di più.. Sono solo voci e sentito dire da parte dei loro mercanti..> si schernì per poi continuare..
<..Queste frecce?>.. indicò gli archi e le frecce.. <.. E' una foggia che non appartiene a questo mondo..> effettivamente l'arco e soprattutto le frecce erano.. "particolari", Idorin continuò con un bel sorriso sul volto <.. Quest'arco e queste frecce non provengono dal Clan dell'Artiglio, ne dal Sud di Ea.. provengono da un luogo più vicino ai nostri rispettivi.. confini territoriali..>.. indicò con il dito proprio il Decumano Ulteriore.. < Da qui..> e nella sala calò il silenzio.. Gli occhi di Idorin indugiarono su Ordo..
<.. Li sono stanziati una progenie dell'altrove.. Vedete.. avevano rapito il nostro sacerdote anni or sono ed avevamo armato un piccolo esercito per andare a liberare il nostro uomo e la sua scorta..> raccontò brevemente.. <.. Ebbene.. quali speranze di ritrovarli vivi ed in salute dopo un anno di cattività?..> scosse il capo.. <.. Ci imbattemmo in queste bizzarre.. creature.. Riuscimmo perfino a parlare con loro e contro ogni nostra aspettativa, Baal, il nostro chierico e tutta la sua scorta dispersa era stata tenuta in vita e nutrita..> si fece pensoso <.. Ci interrogammo a lungo, come Ierocrazia come comportarci con entità cosi.. distanti da noi, ma per certi versi.. molto simili.. soprattutto nell'onore> lo guardava negli occhi, doveva scegliere molto.. molto attentamente le successive parole Idorin.. <.. Distruggerle solo perchè appartenenti ad una progenie diversa?.. O decidere del loro destino in base al comportamento dimostrato?..> sospirò <..Decidemmo di instaurare un rapporto con loro e vista l'impossibilità di scacciarli da quelle terre, la Ierocrazia, qui davanti a voi, si impegnerà fin da subito ad essere ritenuta responsabile del loro comportamento> era una garanzia?.. La Ierocrazia poteva essere garante?.. Solo il Dawi-Drakkal poteva rispondere a questa domanda.. <.. Ci siamo resi conto che molti abomini dell'altrove ancora insozzano queste belle terre, ma non tutti sono violenti o sanguinari.. Prego che anche voi, nelle vostre peregrinazioni, possiate trovare genie dell'altrove, degna..> era un accostamento abominevole da fare, eppure Idorin lo fece senza battere ciglio.
 

EuanIronfist

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Ordo si accarezzò la corta barba pensoso. Arpie. Aveva letto riguardo a loro, arroganti creature che si credevano cacciatrici di tutti gli altri esseri. Scosso il capo. Sperò che gli anni di orrori avessero inculcato un po' di buon senso nei discendenti di quella razza che si poteva ritenere tra i principali responsabili delle loro condizioni odierne.

"Spero solo che i loro problemi non diventino i nostri. Ma un altro popolo senziente con cui intrattenere pacifiche relazioni non è mai una cattiva notizia."

Si accigliò nell'udire del racconto delle disavventure del sacerdote halfling, e sulle creature dell'altrove.

"Non mi è molto ben chiaro cosa han fatto queste... creature, al vostro sacerdote e alla sua scorta. Li hanno imprigionati o tenuti come "ospiti"? In ogni caso non vi reputiamo responsabili per loro, le loro gesta saranno loro e loro soltanto. Anche noi a Mudraya abbiamo incontrato degli essere dell'altrove pacifici. Manichini si fanno chiamare. Abbiamo raggiunto con loro un accordo. Non tutte le creature dell'altrove sono malvage, o almeno così dice Valdac. Io ci capisco poco."

Ordo verso da bere in due boccali, e ne offrì uno alla sua ospite.
Ne bevve un lungo sorso, per poi indicare una regione più a nord, al confine con i territori dell'Ordine.

"Qui invece abbiamo avuto una disavventura, abbiamo incontrato un mostro del passato. Esperimento 47 si fa chiamare. Valdac è riuscito a fuggire a stento. Uno scontro campale pare l'unica alternativa... Voi avete incontrato abomini simili?"
 

Adamantio

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Pensosamente inarco un sopracciglio.. <.. il solo fatto che "potrebbero" diventare problemi nostri in un futuro prossimo... Turba grandemente le mie genti..> poi sospiró <.. attualmente premono sui suoi confini sud e la cosa non ci riguarda.. ma per quanto tempo ancora?> Era un parlare schietto, quasi disarmante.. <..debellare la minaccia ora che è lontana e non attendere che cresca e come un fiume, i grossandosi straripi..> annui convintamente per poi sorridere più sornione <imprigionati.. ma sorprendentemente curati e mantenuti in vita per diversi mesi. Probabilmente nelle azioni di Baal...> Fece una piccola pausa <.. perdonatemi, del nostro sacerdote che risponde al nome di Baal..> chiarí.. <.. intravedevano una minaccia.. > si strinse nelle spalle.. <giá.. non tutte le creature sono.. malvage.. è tuttavia un concetto che non riesco ancora a digerire...> Disse sputacchiando quella sentenza fuori dai denti.. <il mondo è pieno di terrori..> annuí <oltre una scaramuccia con delle bestie mutanti..rettili per la precisione poco altro ..> poi tacque per un lungo attimo e aggiunse.. <forse in veritá...> Lasció cadere il discorso per un attimo, quasi incerto.. poi <abbiamo trovato una... Anomalia.. e gli studi a quanto pare sono ad un punto morto...> scosse il capo, afferrando il calice che gli era stato proposto con un sorriso.. ringrazió e poi <.. lasciatemi spiegare.. l'anomalia si chiama Greeshka.. è una.. stranezza. Un fluido, una sostanza gelatinosa che a prima vista sembra... inerte, eppure esercita una forza persuasiva a lungo andare sui viventi.. gli animali ne paiono terrorizzati sulle prime, eppure se costretti a convivere con la sostanza, entrano quasi in simbiosi con essa accettandola in un qualche modo che non comprendiamo ancora.. non sappiamo dire altro, ma il comportamento di molti "visitatori" del Greeshka, anche senzienti è particolare.. i giovani in forma lieve, soprattutto gli anziani ne sono attratti ed in un rituale quasi religioso immolano le proprie vite per nutrire il Greeshka..> sorseggió dal suo calice.. <forse il Greeshka, quest'anomalia è una forma di religione pagana e pericolosa che ancora non riusciamo a comprendere>
 
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