Ibridi felini

Oghard "El Burro" Fireburp

Admin
Fantacalciaro
Entriamo nell'aberrante mondo del sesso tra specie differenti. Focalizziamoci sui felini, per ora. Quelli meno conosciuti, si fottano le ligri ed i tigoni!
I nomi molto spesso non sono ufficiali, quindi si lolla un po' con nomenclature à la pokémon.


GIAGLEONE
Incrocio tra un giaguaro ed un leone. Questo in foto è in realtà un incrocio tra un ibrido giaguaro-leopardo femmina (leguaro) accoppiatosi con un leone. Lo hanno spacciato per un sacco di tempo come una specie sconosciuta di felino africano.
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È interessante ricordare che di solito, le femmine ibride sono fertili, e possono dar vita ad una progenie di meticci. Nella maggior parte dei casi queste nascite sono casuali, negli zoo o nei circhi, dove questi grossi felini vengono tenuti assieme nelle gabbie, ma esistono delle organizzazioni nate con il solo scopo di far accoppiare queste bestie e vedere che succede. Fuckin creepy. Questa roba ha interessato l'umanità sin dagli albori della tassonomia, forse anche prima. Questa è un'illustrazione degli inizi del Novecento.
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Come ho detto prima, ci montarono su un caso internazionale, perché alcuni ciarlatani spacciarono questi ibridi per una nuova specie, denominata pe' lulli Leone Maculato del Congo.

MAROZI (LEONE+LEOPARDO)
Sin dagli inizi del Novecento, ci sono rilevanti avvistamenti in natura di questi piccoli leoni maculati. Non si sa se si tratti di incroci naturali, o di giovani leoni che mantengono il loro manto infantile (i cuccioli di leoni, infatti, sono lievemente maculati). In Africa li chiamano Marozi. Non esistono foto degli esemplari selvatici (ammesso che esistano o siano mai esistiti).
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C'è uno zoo giapponese, però, che ha lavorato molto su un ibrido leone-leopardo, tra gli anni Cinquanta e Sessanta. Potremmo chiamarlo, pe' lulli, Leopone. Tramite convivenze forzate, diete particolari ed iniezioni di ormoni, il buon leopardo si convinse ad inchiappettare la leonessa. Questi sono i risultati:
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La leonessa si stende per permettere al piccolo maschio di possederla, o quei pazzi giapponesi l'hanno anestetizzata e lasciata in maschio all'allupatissimo leopardo? Probabilmente non lo sapremo mai.
Dopo numerosi tentativi, vennero fuori dei cuccioli, tozzi come un leopardo ma più grandi di esso. Uno di questi cuccioli, maschio, sviluppò anche un abbozzo di criniera.
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Sono creature sterili, e non hanno figliato. L'ultimo è morto negli anni Ottanta, quindi, insomma, non se la son passati male, ed han vissuto quanto un leone medio. Molti studiosi non hanno apprezzato molto gli sforzi dello zoo giapponese, ritenendoli decisamente poco etici. Di tutta risposta, lo zoo, alla morte delle creature, le ha fatte imbalsamare, e le ha esposte in una sala.
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Il gesto è totalmente deprecabile dal punto di vista etico, ma...sono fighi, cazzarola. E non sono cresciuti senza amore da parte dei genitori, nonostante i leopardi siano molto più solitari e meno sociali dei leoni.
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Adolescente per tutta la vita!

DOGLA (LEOPARDO+TIGRE)
Vi immaginate una fighissima tigre con le rosette tipiche del leopardo, o viceversa? Beh, a quanto pare, c'è stata gente che non riusciva a chiudere occhio la notte senza sognarsi queste mitologiche creature. Gente che, tanto per cambiare, lavorava in uno zoo, impegnata in un ruolo di responsabilità tale da permettere simili esperimenti. La prima metà del Novecento è stata la vera età dell'oro per questi novelli Frankenstein felini. Era quando gli inglesi si sentivano i fottuti padroni del mondo.
Sin dal 1900 si registrano tentativi forzati di accoppiamento tra leopardi e tigri del Bengala. I risultati?
Niente da fare. Sebbene gli accoppiamenti siano andati a buon fine nella maggior parte dei casi, la madre non riesce a portare avanti la gestazione. Nella totalità dei casi, sono stati espulsi feti ai primi stadi di vita, grandi poco più di un topo. Mi spiace ragazzi, ma...niente tigardo. Almeno non tra le sbarre di uno zoo.
Oltre agli sforzi in cattività, c'è la testimonianza di un avventuriero inglese che, in pieno periodo coloniale, acquistò una pelle di un bizzarro leopardo, dalle macchie grosse e ben definite. Il mercante lo ha spacciato per un ibrido tra leopardo e tigre, chiamato, nella mitologia indiana, dogla. È molto più probabile che si trattasse del manto di un leopardo nebuloso, bestiaccia molto schiva e rara, e soprattutto, esistente.
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Dicevamo che questa creatura fa parte del folklore indiano, sotto il nome di Dogla. Molti esploratori testimoniano anche altri nomi, che spesso sono pessime traduzioni dal significato di "grosso felino" o "bastardo", quindi nulla di specifico. È anche probabile che i nativi abbiano confuso, e continuino a confondere, attacchi di grossi leopardi maschi con apparizioni mistiche di questi fugaci ibridi.
È possibile che, nel bel mezzo della giungla indiana, Baghera e Shere khan decidano di condividere qualcosa in più di un semplice pasto, sotto gli occhi esterrefatti di Mowgli? Alcuni coloniali sostengono di sì. Ci sono innumerevoli testimonianze di coesistenza pacifica tra queste creature. Ma, invece di indagare ulteriormente, e lasciare che il corso degli eventi portasse ad un accoppiamento, cosa facevano questi bifolchi dal the facile?
Li imbottivano di piombo.
"Dheli, 28 agosto 1907, ore 14.07. Dalla cima del mio elefante, ho visto una tigre ed un leopardo che mangiavano dalla stessa carcassa di bufalo. Sembravano tollerarsi, addirittura coccolarsi l'un l'altro. Chissà che questa strana coppia non porti alla nascita di qualche splendido animale dal doppio manto."
"Dheli, 28 agosto 1907, ore 16.29. Ho rivisto la bizzarra coppia. Li ho accoppati entrambi col mio fucile. Vabbé, pazienza. Probabilmente si sarebbero lasciati di lì a poco."
Complimenti, signor Kipling.
Vale la pena riportare la testimonianza di un signorotto locale sulle strane tendenze sessuali delle tigri. Siamo nel 1600.
"Oggi mi hanno portato una tigre per farla combattere contro un toro. C'era molta gente, radunatasi per assistere allo spettacolo, compresa una banda di Jogi (mendicanti). Uno degli Jogi era nudo, come è solito per questa casta, e la tigre si avvicinò a lui. Lo gettò a terra e cominciò a comportarsi così come avrebbe fatto con una femmina della propria specie. Questo comportamento si è ripetuto numerose volte nei giorni a seguire".
Sul serio, ragazzo, una tigre tenta di stuprarti, e ti ripresenti il giorno dopo, a culo nudo, davanti a lei? Sindrome di Stoccolma in arrivo, o qualcuno ha scoperto di essere un fan dei Thundercatsì


PUMAPARDO
Questo nome non è complesso: stiamo parlando di un figlio tra un puma, grande felino del Nordamerica, ed un leopardo, grande felino dell'Africa e dell'Asia. Ancora una volta, gli zoo dell'Età Vittoriana (tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento) hanno avuto un gran bel
daffare nel giocare a Darwin meets Sliding Doors.
Ci sono numerose testimonianze da zoo del Vecchio e Nuovo Mondo: uno zoo tedesco realizzò questi ibridi SU COMMISSIONE, per un pazzo lord inglese. Questa è una foto di uno dei soggetti:
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Sono ancora visionabili nel museo dello zoo di Tring, in Germania.
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Puma e leopardi sembrano andare molto d'accordo, e l'accoppiamento avviene abbastanza facilmente, con una cucciolata abbondante. Diamine, sembra quasi che gli piaccia.
È curioso notare che i casi maggiormente accreditati, e testimoniati con immagini e reperti tassidermici, siano tra ibridi di puma e leopardi, anziché puma e giaguari. Un puma ed un leopardo abitano in continenti diversi, mentre puma e giaguari, sebbene occupino nicchie diverse, sono diffusi entrambi in Nord e Sud America (anche se ormai il giaguaro nordamericano, nato da una curiosa migrazione di giaguari amazzonici attraverso il Messico in tempi relativamente recenti, è estinto). Possono incontrarsi abbastanza facilmente. C'è anche la testimonianza di un cacciatore che avrebbe abbattuto un puma dal manto maculato, ma anche in questo caso, chissà cosa c'è di vero...potrebbe anche trattarsi di un puma che ha mantenuto il suo manto infantile, un po' come i leoni.
I pumapardi sono più piccoli, sia del puma che del leopardo, ed hanno un aspetto grazioso, anche se tozzo...sembrano quasi degli ocelot.
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Questo è un ocelot, nella sua tipica posa gangsta. Fino in cima, motherfucker!
Un'altra visuale che ci mostra la tenerezza di questo cucciolone meticcio impagliato:
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Awwwwwwwww COSÌ CARINI! Così carini che non son stati pochi i tentativi di trasformare questi ibridi in animali da compagnia...una testimonianza ci ricorda che alcuni cuccioli furono tolti alla loro madre e dati in affidamento ad una femmina di Fox Terrier, per far sì che le creature crescessero più docili ed avvezze al contatto umano. Non credo che abbiano avuto chissà quanto successo, anche perché le creature sono sterili, e non sarebbe facile fissare un gene della "domesticità". Eppure, ebbero un limitato successo, nei mercati di nicchia di ricchi appassionati britannici.
Almeno fino a quando non son stati dichiarati illegali.
Avete mai sentito parlare della Bestia di Exmoor? È una sorta di animale mitologico di recente invenzione, un po' come l'americano Jackalope. Con la differenza che questo non è un fottuto coniglio, ma un GATTO FANTASMA. Che uccide.
Nel 1983, nella ridente campagna del Devon, furono trovate oltre cento pecore sgozzate. I testimoni parlarono di un grosso gattone dal pelo scuro o grigio. Negli anni a seguire, molti incidenti simili furono attribuiti a questi gatti fantasma. Furono molti ad additare la presenza di una colonia di grossi felini, pantere o puma, creatasi dopo che la detenzione di queste creature divenne illegale nel Regno Unito. I più avrebbero smollato la patata bollente liberando le creature, piuttosto che venderle ad uno zoo o ad un circo. Recentemente, una rivista americana di criptozoologia ha sostenuto che esistano ancora pumapardi in Gran Bretagna: cosa alquanto improbabile, data la breve aspettativa di vita di questi ibridi (come i genitori, campano poco più di dieci anni) e la loro sterilità intrinseca.
Questi signori avrebbero più possibilità di rintracciare il Mastino dei Baskerville, che una fottuta colonia di ibridi fantasma assetati di sangue ovino.


PUMALOT (PUMA+OCELOT)
Abbiamo visto poco fa l'immagine di un ocelot, con la sua simpatia, il suo sguardo intelligente, la sua taglia minuta...un piccolo leopardo tutto da spupazzare! Ehi, allora, perché non creare un maledetto ibrido anche con loro? Magari, chessò...con un puma?
Beh, il problema è innanzitutto il complesso di Davide e Golia. L'Ocelot arriva al massimo agli ottanta centimetri di lunghezza, insomma, è poco più di un grosso gatto. Il puma è circa il doppio, e può arrivare a pesare 70 kg, contro gli scarsi 10 kg del gattino precedente. Non è facile organizzare una cena romantica, quando uno dei commensali può diventare la portata principale.
Eppure...diamine, ci sono riusciti! È un evento recente, che non trova le sue radici nell'età Vittoriana, anche perché all'epoca si riteneva impossibile che i piccoli felini (gatto, ocelot, serval, caracal, etc.) potessero accoppiarsi con i grandi felini (puma, leopardo, leone, tigre, etc.).
Questa storia d'amore è il classico esempio del ragazzo che ritorna a casa dopo un'avventura fallita, e trova la felicità nella compagnia della ragazza della porta accanto, con la quale ha giocato da bambino. Questi due esemplari appartenevano ad una collezione privata, e son cresciuti assieme sin da piccoli. All'improvviso, nel 1990, hanno cominciato ad accoppiarsi. La femmina, il puma, ha dato vita a numerose cucciolate.
Peccato che li abbia ammazzati tutti a pochi giorni dalla nascita. Questi sono alcuni dei piccoli, sottratti all'istinto hannibalistico della madre:
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Mamma puma non sembra adatta allo scopo. I cuccioli sono minuscoli, e lei non sembra in grado di riconoscerli come propri figli. Nel peggiore dei casi li ha mangiati come fossero topolini, nel migliore li ha scamazzati accidentalmente con la sua forza. Il problema è proprio questo: i piccoli sono VERAMENTE piccoli, minuscoli, anche più piccoli dei cuccioli di ocelot! Questo probabilmente dipende dal fatto che le due specie hanno tempi di gestazione differenti, e sono molto diversi anche dal punto di vista genetico (gli ocelot hanno 36 cromosomi, mentre i puma 38): così come la ligre cresce a dismisura perché non eredita il gene dello stop alla crescita, questi cuccioli potrebbero essere naniformi per una carenza genetica.
Non esistono immagini di esemplari adulti di pumalot. È difficile dire come sarebbero stati da adulti, ma i piccoli sembrano aver ereditato più tratti del puma che dell'ocelot. Non si può esser neanche sicuri sull'eredità delle macchie, visto che i piccoli puma, come abbiamo detto prima, hanno anch'essi un manto maculato, e chissà come sarebbe mutato una volta grandi! Questa è l'impressione di un artista basata sulle colorazioni dei cuccioli:
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Cercando su internet, però, è saltata fuori questa immagine, è in pratica un puma più slanciato, con la testa e le macchie simili a quelle dell'ocelot; non saprei dire quanto c'è di vero e quanto di falso, decidete voi, ma sappiamo tutti che vogliamo che sia vero.
La morale è: smettila di vedere porno coi nani, non accadrà mai.


OCELINCE
In America esiste una specie di lince, a noi nota come Lince Rossa, che i locali chiamano Bobcat; è un simpatico gattone tarchiato lungo ben più di mezzo metro e pesante ben più di dieci chili, che, a differenza delle cugine europee, quasi estinte, ha ben saputo adattarsi alla convivenza con l'uomo.
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Quale miglior candidato per un esperimento di accoppia-scoppia?
Con la scusa che i bobcat e gli ocelot hanno degli areali che si sovrappongono (anche se le linci preferiscono le radure, e gli ocelot le fitte foreste), e che bene o male condividono le stesse dimensioni, negli anni Sessanta un istituto di Washington avviò un programma per la riproduzione di ocelinci. Dopotutto, stanno solo anticipando il corso di Madre Natura, no?
Nel 1969, questa famigerata associazione di Long Island afferma che sono finalmente DISPONIBILI gli Ocebob, i Bobelot, o come diavolo volete chiamarli, alla modica cifra di 200 $ a cucciolo!
YAY!! Bobcat, ora con più macchie!
E così, un po' di gente ha cominciato a tenersi in casa queste bestiacce. Alcuni addirittura affermano che siano docili come gattini. Beh voglio sperarlo, non mi sentirei sicuro nel tornare a casa di notte, vagabondando a luci spente, sapendo che un gattone di venti chili mi sta osservando da una posizione vantaggiosa per un agguato.


SERVICAL (SERVAL+CARACAL)
Dato che stupide leggi proibiscono di tenere in casa esemplari di grossi felini come giaguari e leoni, perché non rivolgersi ai più gestibili gattoni selvatici d'Africa?
Esistono due specie famose per la loro eleganza e maestosità: il serval ed il caracal.
Il serval è una specie di ghepardo dalle zampe lunghe e le orecchie enormi: un campione di coccolosità. Le sue dimensioni non sono neanche eccessive, del resto, supera di poco il metro e dieci, compresa la coda.
[imgheight=296]http://soul-animal2627.webs.com/Serval_Cat.jpg[/img]
Come si fa a dire di no ad un simile campione di carineria?
Si può, se ad esso si preferisce il caracal.
Chi non ha mai sognato di accarezzare un micione dalle orecchie batuffolose? Andiamo, signora, è anche più piccolo del serval! È così...gnappignappignappi!
Photos.41437.1.full.jpg
Ma mamma, io non so scegliere tra i due! Come faccio? Li voglio entrambi!
Ehi, aspetta un attimo...e se...
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Sì. Eppure, la prima cucciolata di servical, o caraval se preferite, è nata per caso, in uno zoo, dove gli animali coabitavano. Qualcuno, quella sera, deve aver bevuto un po' troppo. I guardiani, ancora più imbarazzati dei genitori, decisero di sbarazzarsene; li donarono ad un centro per animali, e di loro non si seppe più nulla. L'unica testimonianza è questa foto, scattata prima dell'abbandono:


OHHHHHHH ANDIAMO! Come diavolo si fa a mandarli via?
Il maledetto centro di Long Island colse la palla al balzo per metter su un nuovo commercio di ibridi: si scoprì che le femmine sono a loro volta fertili, e se fatte accoppiare con un serval od un caracal, si ottengono cara-servical o servi-caraval, o cara-caraval, o caravanpetrol, più simili rispettivamente a serval o caracal (ma rispettivamente di che?).
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Mi immagino questi riccastri intenti a smandrapparsi il cazzo o a slabbrarsi la figa pensando a quanto sia originale ed unico il loro fottuto micione.
 

Oghard "El Burro" Fireburp

Admin
Fantacalciaro
Alcuni dicono che alcune tra le razze moderne di gattoni, come il Maine Coon, abbiano una spruzzata di geni di qualche altra specie...chissà qual è la verità.
 

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
Oghard El Burro Fireburp ha scritto:
Alcuni dicono che alcune tra le razze moderne di gattoni, come il Maine Coon, abbiano una spruzzata di geni di qualche altra specie...chissà qual è la verità.

Penso sia un Maine Coon, il mio gatto.

Personalmente sono convinto che abbia da qualche parti i geni di un treno merci :sisi:
 

Epitaffio

SoHead Technician
Oh sto thread capita a fagiulo.. bazzicando l'online (si, leyia) ho trovato il gatto che comprerò quando andrò a vivere da solo:

Savannah (serval + gatti domestici) ::3:

(quello vicino dovrebbe essere un gatto adulto)
abbaandfriend.jpg



Ma sono legali in italia? e sopratutto, si trovano?
 
pumapardo *___* ne voglio DICIOTTO da far scorrazzare nel giardino.


maiala che bestie quelli che hanno fatto accoppiare la specie da 36 cromosomi con quella di 38 :V
 

Asfaltatore

Ninja Skilled!
Da wikipedia:

La ligre, litigre o leontigre (ma è possibile usare il nome anche in forma maschile, il ligre), è un incrocio tra un leone maschio e una tigre femmina.
La ligre cresce di più di leoni e tigri, alcuni esemplari maschi possono raggiungere i 3.65 metri di lunghezza e i 450 chilogrammi di peso mentre le femmine raggiungono i 3.30 metri di lunghezza e i 320 chilogrammi di peso (per fare un confronto, i tipi di tigre più grandi, le Tigri Siberiane e le Tigri del Bengala, non superano i 3.2 - 3.3 metri di lunghezza, e i 280-300 chilogrammi di peso). Questo accade perché la tigre femmina non trasmette nessun gene inibitore della crescita come avviene nelle leonesse e non avendo questo gene, le ligri, crescono per tutta la loro vita, fino a che il loro corpo non potrà più sostenere il loro stesso peso. Questo rende la Ligre il più grosso felino al mondo per dimensioni.
Questi incroci avvengono normalmente solo in cattività. Infatti leoni e tigri normalmente non condividono il loro territorio e perciò non hanno molte possibilità di accoppiarsi fra di loro. Attualmente si hanno casi di coesistenza fra tigri e leoni solo nella Foresta di Gir, in india. Anticamente coesistevano in Persia e Cina. Le abitudini delle due specie sono molto differenti e rendono quindi ancora più improbabile un eventuale incrocio naturale.
Al Safari Park d'Abruzzo (Rocca San Giovanni), il 17 ottobre 2008, per la prima volta in Italia, sono nati tre cuccioli di ligre.
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[img3 height=263]http://naturarischio.sitiwebs.com/attachments/Image/liger.jpg[/img]
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Il tigone è un incrocio tra una tigre maschio ed una leonessa. Questo particolare incrocio è meno frequente dell'incrocio inverso, detto ligre, ottenuto da un leone maschio e una tigre femmina.
Questi incroci avvengono normalmente solo in cattività. Infatti leoni e tigri normalmente non condividono il loro territorio e perciò non hanno molte possibilità di accoppiarsi fra di loro. Attualmente si hanno casi di coesistenza fra tigri e leoni solo nella Foresta di Gir, in India. Anticamente coesistevano in Persia e Cina. Le abitudini delle due specie sono molto differenti e rendono quindi ancora più improbabile un eventuale incrocio naturale.
Il tigone cresce meno di leoni e tigri. Questo perché la tigre maschio e il leone femmina trasmettono entrambi il loro gene inibitore della crescita. Generalmente il maschio non supera i 160 chilogrammi di peso (210 massimo), mentre la femmina arriva a 110 chilogrammi (150 massimo) e le loro dimensioni sono mediamente inferiori a quelle di Tigri e Leoni.
Tutti i tigoni maschi conosciuti sono sterili, mentre le femmine sono fertili. Ci sono già stati casi in cui un tigone femmina si è accoppiato con una tigre e ha dato vita ad un ti-tigone.
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Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
Questo accade perché la tigre femmina non trasmette nessun gene inibitore della crescita come avviene nelle leonesse e non avendo questo gene, le ligri, crescono per tutta la loro vita, fino a che il loro corpo non potrà più sostenere il loro stesso peso.

e daje :asd:
 
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