Silen
Get a life
(GdR off, un piccolo evento che serve sia a darvi qualcosina da leggere mentre aspettate il turno, sia a soddisfare una richiesta che mi venne fatta tempo fa e che vorrei, piano piano, soddisfare.
Il nuovo anno vede comparire, ad opera del maestro di sapienza Abraham J. Rhnorno della Università della Sapienza Arcana e Non della città di Neuhafen, una ponderosa opera dal titolo Historia Magna Eanum Mundi ovvero un compendio della storia delle nazioni principali di Ea. Copiata da maestri amanuensi e arricchita con mappe e minature il ponderoso trattato è frutto di oltre trent'anni di ricerca da parte dell'illustre professore e viene accolto con grande favore in tutti gli ambienti colti delle nazioni del Mondo Conosciuto.
Capitolo Primo: Il Principato di Minnonar
La storia del Principato affonda nei primordi di Ea, ai tempi in cui gli elfi, i Priminati, erano la popolazione più numerosa e potente di Ea oltre che la più antica. Per lunghi millenni il popolo degli elfi, guidato da un Re Supremo o da una Suprema Regina fu senza tema di smentita la nazione più potente di Ea; se gli elfi non estesero mai il lroo dominio sull'intero mondo fu perchè non erano interessati a farlo. L'Antico Regno di Tiond era soprattutto un faro di cultura e di pace e tale rimase fino all'Apocalisse di Tiamat quando gli elfi divennero il principale obiettivo dei servitori Caduti della Dea del Caos e dovettero affrontare orde senza fine di morti viventi e la furia terribile degli Antichi Draghi. In quest'ora buia la Regina Suprema Isilwen, presa dalla disperazione, accettò di fare un patto con Tiamat per salvare la sua gente, ma fu ingannata. Quel giorno Isilwen morì e dalle sue ceneri sorse Lady Vashti, una delle più terribili fra i Caduti.
Con Isilwen morì anche l'unità del popolo elfico...anche dopo che l'Apocalisse fu terminata gli elfi superstiti, dispersi per ogni dove, non trovarono mai più l'antica unità.
In fuga dalle terre devastate dai Caduti, un numero consistente di elfi si stanziò nel nord ovest di quello che è oggi il Mondo Conosciuto e fondarono il Regno di Minnonar scegliendosi per sovrano un membro della antica famiglia degli Elensil, imparentati per parte di madre con Isilwen, l'ultima regina di tutti gli elfi. Per quanto in altre parti di Ea sorsero nazioni elfiche indipendenti, gli Elensil di Minnonar sostennero sempre la loro pretesa al titolo di Re Supremo di tutti gli Elfi fino alla morte della regina Elenwen Elensil nel 3947 dell'era chiamata A-Silmaren.
Poco popolato a seguito dell'Apocalisse e lacerato dalle discordie interne il Regno di Minnonar conobbe un lungo periodo di decadenza finendo col perdere le regioni più a nord, dove gli elfi finirono colo rinnegare gli antichi valori fondando uno stato dispotico e militarista col nome di Unione di Carandor. Più tardi gli umani si diffusero in molte regioni costiere finendo per soppiantare gli elfi come etnia maggioritaria. Pur vivendo pacificamente a fianco degli elfi, questi uomini fonderanno un proprio stato, il Regno di Ishitara, che col tempo sfuggirà al controllo di Minnonar formando uno stato a tutti gli effetti indipendente e separato.
Così ridotto, il regno di Minnonar manterrà il suoc arattere di faro di pace e cultura ancora per molti anni, sebbene una nuova corrente di pensiero inizi a raccogliere proseliti, propugnando una nuova politica improntata a garantire al Regno di Minnonar la supremazia sulle razze dei "Successivi" e a riunire i rami sparsi degli elfi sotto il loro legittimo sovrano, il Re Supremo.
La salita al potere di Re Loras Elensil, convinto sostenitore della nuova dottrina di supremazia elfica, segnerà un punto di svolta nella storia del regno. Dopo aver trascorso i primi anni rafforzando l'esercito e l'economia del regno, Re Loras interverrà una prima volta nel Regno di Ishitara dichiarando guerra alla usurpatrice nota come Regina Malvagia: gli elfi al comando di Loras coglieranno una schiacciante vittoria che porterà poco dopo alla deposizione e alla morte sul rogo della stessa Regina Malvagia e delle sue accolite e alla instaurazione di un governo gradito al Re di Almarillan. Successivamente i rapporti fra Loras e lo stato vicino dell'Unione dell'Antico Fuoco diverranno tesi a causa di una controversia dottrinale e in specie al fatto che i lucertoloidi adorano apertamente Apsu, l'Antico. Nonostante le driadi appoggino i lucertoloidi, Re Loras romperà la tradizionale politica di amicizia con le creature degli alberi. Nella successiva guerra le Spriggan verranno facilmente sbaragliate e indotte alla pace mentre la guerra con l'Unione sarà lunga e atroce. Per ordine di Loras i lucertoloidi delle regioni occupate verranno tradotti in cosiddetti "Campi di Purificazione" e costretti ad abiurare la propria fede in un orgia di torture e stermini di massa: più tardi si stimerà che nemmeno un uomo-lucertola su cinque uscirà vivo dai Campi di Purificazione e nessuno indenne.
La guerra terminerà con la conquista dell'intero territorio dell'Unione e con il famoso Esodo degli Uomini-Lucertola verso Sud. Non pago, Re Loras interverrà poco dopo contro il Dragonato di Arkhosia contribuendo a schiacciare lo stato dragonide. Sempre per iniziativa di Loras, i maghi elfi compiranno una serie di rituali volti a restituire agli elfi l'antica Purezza e la piena potenza della razza Primogenita. I cambiamenti apportati alla razza saranno permanenti e da ora in poi gli elfi di Minnonar saranno conosciuti come Eldar.
In soli 13 anni di regno Loras ha quasi raddoppiato il territorio di Minnonar, cambiato permanentemente la sua razza e reso Minnonar una grande potenza ma qui la sua parabola si interrompe: dopo aver abdicato in favore della sorella Elenwen, Loras si recherà a nord seguendo una sua personale visione, deciso a battersi contro Vashti. Nessuno lo rivedrà mai vivo.
Il regno di Elenwen segnerà una cesura di grande importanza per lo stato di Minnonar. Dapprima la regina sembrerà prosegurie con successo nel solco della politica del fratello partecipando insieme a Carandor e Ishitara a una guerra contro l'alleanza di Caduti detta Dovenant, al comando di quella stessa Vashti che ha ucciso Loras, riuscendo a scacciare i non morti dal territorio di Carandor che avevano in precedenza invaso ma presto la situazione comincerà a degenerare. Non soltanto la politica guerrafondaia di Minnonar gli ha procurato molti nemici in giro per Ea, ma al sud si stà ormai manifestando in tutta la sua potenza la minaccia costitutia dall'Impero dell'Arpia. Per anni i rapporti fra l'Impero meridionale e il Minnonar sono andati continuamente peggiorando e finalmente una coalizione formata da Arpie, Formicaio e Sylvania attaccano congiuntamente il regno elfico. Nonostante l'aiuto di Carandor e Ishitara gli eldar sono costretti ad arretrare finchè nella battaglia di Aiquanore gli eserciti uniti di Sylvania e Arpie riescono ad ottenere una importante vittoria, il che induce anche le Spriggan e i dragonidi di Yngold ad entrare in guerra contro gli eldar allargando ancora di più il numero dei nemici di Elenwen.
Gli anni successivi vedono ormai le forze ostili a Minnonar saldamente installate su territorio eldar, nemmeno l'attentato alla vita della Prima delle Arpie, Silene, cambierà lo svolgersid ella guerra nonostante per un attimo l'impero meridionale sembri sul punto di disgregarsi. Infine gli eldar debbono accettare un trattato di pace che prevede la eprdita di gran parte delle loro conquiste a favore dei propri vicini. Non è esagerato dire che il regno non si riprenderà più da questa sconfitta. Sul fronte interno si manifestano infatti gravi dissensi: i nobili sono infatti sempre più insofferenti di fronte alla politica dispotica di Elenwen, che poteva essere tollerata quando aveva successo ma diviene un peccato mortale di fronte alle sconfitte degli ultimi anni. Elenwen tenta di porre riparo alla cosa cambiando la costituzione del regno e concedendo ai nobili di riunirsi nel Consiglio della Corona, una sorta di parlamento a cui sono concessi vasti poteri. La misura avrebbe potuto essere efficace se non chè la stessa Elenwen presto si adopererà per svuotare di significato la riforma violando la sua stessa costituzione e corrompendo più volte i nobili ( a volte con denaro straniero) per ottenere che seguano le sue direttive). La scoperta che il regno ha inscenato il furto della indennità di guerra che avrebbe dovuto consegnare in base al trattato di pace fa salire nuovamente alle stesse la tensione non meraviglia che allo scoppio della Grande Guerra il regno di Minnonar, dopo qualche esitazione, entri nuovamente in guerra contro le Arpie. La nuova guerra inizia sotto sinsitri presagi: lo scontento dei nobili è sempre più marcato e la stessa Elenwen sembra aver perso il polso della situazione. Nuovamente le truppe eldar vanno incontro a una disfatta contro le truppe dell'Impero e di Sylvania e questa volta la disfatta è catastrofica: l'esercito eldar viene annientato e i generali morti in battaglia. Poco dopo, mentre le truppe alleate avanzano verso Almarillan, i nobili si ribelleranno ad Elenwen provocando il collasso finale dello stato eldar. La caduta di Almarillan e la morte di Elenwen sono solo la naturale conseguenza dell'avnzato stato di disgregazione del regno.
Dopo la morte di Elenwen e dei suoi eredi più prossimi nella caduta di Almarillan, gli eldar si rivolgeranno all'ultimo discendente degli Elensil scampato alla morte, il principe Carnil Calenardon Elensil. A questi toccherà il duro compito di trattare l pace coi vincitori e intraprendere la ricostruzione del regno. Ispirandosi apertamente ai principi più antichi degli elfi, rinnegati da Loras ed Elenwen, Carnil promulgherà una nuova costituzione favorendo un governo di tipo liberale e spogliando la nobiltà, colpevole di aver tradito il regno, di ogni autorità sul governo dello stato. Rinunciando con grande umiltà ad ogni pretesa sul titolo di Re Supremo degli Elfi, Carnil si fa fautore di una nuova politica allacciando rapporti amichevoli con gli antichi nemici dell'Impero e Sylvania, il cui aiuto è fondamentale per vincere la guerra civile contro i nobili (che hanno rifiutato di riconsocere Carnil come sovrano di Minnonar). Pur iniziato fra mille difficoltà, il regno di Carnil finora ha riportato alcuni grandi successi: l'unità di Minnonar è stata ripristinata e grazie al rifiorire del commercio Minnonar stà recuperando la prosperità perduta. Solo il tempo dirà se il nuovo regnante riuscirà a rendere questa ripresa una vera e propria rinascita.
Il nuovo anno vede comparire, ad opera del maestro di sapienza Abraham J. Rhnorno della Università della Sapienza Arcana e Non della città di Neuhafen, una ponderosa opera dal titolo Historia Magna Eanum Mundi ovvero un compendio della storia delle nazioni principali di Ea. Copiata da maestri amanuensi e arricchita con mappe e minature il ponderoso trattato è frutto di oltre trent'anni di ricerca da parte dell'illustre professore e viene accolto con grande favore in tutti gli ambienti colti delle nazioni del Mondo Conosciuto.
Capitolo Primo: Il Principato di Minnonar
La storia del Principato affonda nei primordi di Ea, ai tempi in cui gli elfi, i Priminati, erano la popolazione più numerosa e potente di Ea oltre che la più antica. Per lunghi millenni il popolo degli elfi, guidato da un Re Supremo o da una Suprema Regina fu senza tema di smentita la nazione più potente di Ea; se gli elfi non estesero mai il lroo dominio sull'intero mondo fu perchè non erano interessati a farlo. L'Antico Regno di Tiond era soprattutto un faro di cultura e di pace e tale rimase fino all'Apocalisse di Tiamat quando gli elfi divennero il principale obiettivo dei servitori Caduti della Dea del Caos e dovettero affrontare orde senza fine di morti viventi e la furia terribile degli Antichi Draghi. In quest'ora buia la Regina Suprema Isilwen, presa dalla disperazione, accettò di fare un patto con Tiamat per salvare la sua gente, ma fu ingannata. Quel giorno Isilwen morì e dalle sue ceneri sorse Lady Vashti, una delle più terribili fra i Caduti.
Con Isilwen morì anche l'unità del popolo elfico...anche dopo che l'Apocalisse fu terminata gli elfi superstiti, dispersi per ogni dove, non trovarono mai più l'antica unità.
In fuga dalle terre devastate dai Caduti, un numero consistente di elfi si stanziò nel nord ovest di quello che è oggi il Mondo Conosciuto e fondarono il Regno di Minnonar scegliendosi per sovrano un membro della antica famiglia degli Elensil, imparentati per parte di madre con Isilwen, l'ultima regina di tutti gli elfi. Per quanto in altre parti di Ea sorsero nazioni elfiche indipendenti, gli Elensil di Minnonar sostennero sempre la loro pretesa al titolo di Re Supremo di tutti gli Elfi fino alla morte della regina Elenwen Elensil nel 3947 dell'era chiamata A-Silmaren.
Poco popolato a seguito dell'Apocalisse e lacerato dalle discordie interne il Regno di Minnonar conobbe un lungo periodo di decadenza finendo col perdere le regioni più a nord, dove gli elfi finirono colo rinnegare gli antichi valori fondando uno stato dispotico e militarista col nome di Unione di Carandor. Più tardi gli umani si diffusero in molte regioni costiere finendo per soppiantare gli elfi come etnia maggioritaria. Pur vivendo pacificamente a fianco degli elfi, questi uomini fonderanno un proprio stato, il Regno di Ishitara, che col tempo sfuggirà al controllo di Minnonar formando uno stato a tutti gli effetti indipendente e separato.
Così ridotto, il regno di Minnonar manterrà il suoc arattere di faro di pace e cultura ancora per molti anni, sebbene una nuova corrente di pensiero inizi a raccogliere proseliti, propugnando una nuova politica improntata a garantire al Regno di Minnonar la supremazia sulle razze dei "Successivi" e a riunire i rami sparsi degli elfi sotto il loro legittimo sovrano, il Re Supremo.
La salita al potere di Re Loras Elensil, convinto sostenitore della nuova dottrina di supremazia elfica, segnerà un punto di svolta nella storia del regno. Dopo aver trascorso i primi anni rafforzando l'esercito e l'economia del regno, Re Loras interverrà una prima volta nel Regno di Ishitara dichiarando guerra alla usurpatrice nota come Regina Malvagia: gli elfi al comando di Loras coglieranno una schiacciante vittoria che porterà poco dopo alla deposizione e alla morte sul rogo della stessa Regina Malvagia e delle sue accolite e alla instaurazione di un governo gradito al Re di Almarillan. Successivamente i rapporti fra Loras e lo stato vicino dell'Unione dell'Antico Fuoco diverranno tesi a causa di una controversia dottrinale e in specie al fatto che i lucertoloidi adorano apertamente Apsu, l'Antico. Nonostante le driadi appoggino i lucertoloidi, Re Loras romperà la tradizionale politica di amicizia con le creature degli alberi. Nella successiva guerra le Spriggan verranno facilmente sbaragliate e indotte alla pace mentre la guerra con l'Unione sarà lunga e atroce. Per ordine di Loras i lucertoloidi delle regioni occupate verranno tradotti in cosiddetti "Campi di Purificazione" e costretti ad abiurare la propria fede in un orgia di torture e stermini di massa: più tardi si stimerà che nemmeno un uomo-lucertola su cinque uscirà vivo dai Campi di Purificazione e nessuno indenne.
La guerra terminerà con la conquista dell'intero territorio dell'Unione e con il famoso Esodo degli Uomini-Lucertola verso Sud. Non pago, Re Loras interverrà poco dopo contro il Dragonato di Arkhosia contribuendo a schiacciare lo stato dragonide. Sempre per iniziativa di Loras, i maghi elfi compiranno una serie di rituali volti a restituire agli elfi l'antica Purezza e la piena potenza della razza Primogenita. I cambiamenti apportati alla razza saranno permanenti e da ora in poi gli elfi di Minnonar saranno conosciuti come Eldar.
In soli 13 anni di regno Loras ha quasi raddoppiato il territorio di Minnonar, cambiato permanentemente la sua razza e reso Minnonar una grande potenza ma qui la sua parabola si interrompe: dopo aver abdicato in favore della sorella Elenwen, Loras si recherà a nord seguendo una sua personale visione, deciso a battersi contro Vashti. Nessuno lo rivedrà mai vivo.
Il regno di Elenwen segnerà una cesura di grande importanza per lo stato di Minnonar. Dapprima la regina sembrerà prosegurie con successo nel solco della politica del fratello partecipando insieme a Carandor e Ishitara a una guerra contro l'alleanza di Caduti detta Dovenant, al comando di quella stessa Vashti che ha ucciso Loras, riuscendo a scacciare i non morti dal territorio di Carandor che avevano in precedenza invaso ma presto la situazione comincerà a degenerare. Non soltanto la politica guerrafondaia di Minnonar gli ha procurato molti nemici in giro per Ea, ma al sud si stà ormai manifestando in tutta la sua potenza la minaccia costitutia dall'Impero dell'Arpia. Per anni i rapporti fra l'Impero meridionale e il Minnonar sono andati continuamente peggiorando e finalmente una coalizione formata da Arpie, Formicaio e Sylvania attaccano congiuntamente il regno elfico. Nonostante l'aiuto di Carandor e Ishitara gli eldar sono costretti ad arretrare finchè nella battaglia di Aiquanore gli eserciti uniti di Sylvania e Arpie riescono ad ottenere una importante vittoria, il che induce anche le Spriggan e i dragonidi di Yngold ad entrare in guerra contro gli eldar allargando ancora di più il numero dei nemici di Elenwen.
Gli anni successivi vedono ormai le forze ostili a Minnonar saldamente installate su territorio eldar, nemmeno l'attentato alla vita della Prima delle Arpie, Silene, cambierà lo svolgersid ella guerra nonostante per un attimo l'impero meridionale sembri sul punto di disgregarsi. Infine gli eldar debbono accettare un trattato di pace che prevede la eprdita di gran parte delle loro conquiste a favore dei propri vicini. Non è esagerato dire che il regno non si riprenderà più da questa sconfitta. Sul fronte interno si manifestano infatti gravi dissensi: i nobili sono infatti sempre più insofferenti di fronte alla politica dispotica di Elenwen, che poteva essere tollerata quando aveva successo ma diviene un peccato mortale di fronte alle sconfitte degli ultimi anni. Elenwen tenta di porre riparo alla cosa cambiando la costituzione del regno e concedendo ai nobili di riunirsi nel Consiglio della Corona, una sorta di parlamento a cui sono concessi vasti poteri. La misura avrebbe potuto essere efficace se non chè la stessa Elenwen presto si adopererà per svuotare di significato la riforma violando la sua stessa costituzione e corrompendo più volte i nobili ( a volte con denaro straniero) per ottenere che seguano le sue direttive). La scoperta che il regno ha inscenato il furto della indennità di guerra che avrebbe dovuto consegnare in base al trattato di pace fa salire nuovamente alle stesse la tensione non meraviglia che allo scoppio della Grande Guerra il regno di Minnonar, dopo qualche esitazione, entri nuovamente in guerra contro le Arpie. La nuova guerra inizia sotto sinsitri presagi: lo scontento dei nobili è sempre più marcato e la stessa Elenwen sembra aver perso il polso della situazione. Nuovamente le truppe eldar vanno incontro a una disfatta contro le truppe dell'Impero e di Sylvania e questa volta la disfatta è catastrofica: l'esercito eldar viene annientato e i generali morti in battaglia. Poco dopo, mentre le truppe alleate avanzano verso Almarillan, i nobili si ribelleranno ad Elenwen provocando il collasso finale dello stato eldar. La caduta di Almarillan e la morte di Elenwen sono solo la naturale conseguenza dell'avnzato stato di disgregazione del regno.
Dopo la morte di Elenwen e dei suoi eredi più prossimi nella caduta di Almarillan, gli eldar si rivolgeranno all'ultimo discendente degli Elensil scampato alla morte, il principe Carnil Calenardon Elensil. A questi toccherà il duro compito di trattare l pace coi vincitori e intraprendere la ricostruzione del regno. Ispirandosi apertamente ai principi più antichi degli elfi, rinnegati da Loras ed Elenwen, Carnil promulgherà una nuova costituzione favorendo un governo di tipo liberale e spogliando la nobiltà, colpevole di aver tradito il regno, di ogni autorità sul governo dello stato. Rinunciando con grande umiltà ad ogni pretesa sul titolo di Re Supremo degli Elfi, Carnil si fa fautore di una nuova politica allacciando rapporti amichevoli con gli antichi nemici dell'Impero e Sylvania, il cui aiuto è fondamentale per vincere la guerra civile contro i nobili (che hanno rifiutato di riconsocere Carnil come sovrano di Minnonar). Pur iniziato fra mille difficoltà, il regno di Carnil finora ha riportato alcuni grandi successi: l'unità di Minnonar è stata ripristinata e grazie al rifiorire del commercio Minnonar stà recuperando la prosperità perduta. Solo il tempo dirà se il nuovo regnante riuscirà a rendere questa ripresa una vera e propria rinascita.