Diplomazia [Gizeh - Gnakkandia] Una mano lava l'altra, tutte e due lavano il viso

Silen

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Non mancò molto prima che una pattuglia di goblin (o almeno quello che fra i goblin passava per una pattuglia) intercettasse il gruppo di inviati di Gizeh.

"EHI TU! Grosso Brutto, io ricorda te, tu scemo scemo forse? Tu non conosce confini? Perchè ancora una volta tu entra int erra goblin eh?"
"Già, perchè tu entra in terra goblin?"
"GNUK! Io già detto tante volte, tu deve smettere ripetere mie parole"
"Ma io..."
*SBONK*

Stavolta la clavata venne inflitta immediatamente, giusto per essere chiari.
 

MisterTango

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Quando il gruppetto di pelleverde emerse dalla foresta, circondando il piccolo accampamento, la pelle già chiara di Clevis si schiarì di almeno un paio di tonalità di colore. Foldo lo incoraggiò con un cenno della mano, e lui rispose annuendo senza troppa convinzione. Si alzò in piedi, cercando di trovare le parole che avrebbe dovuto dire. Aveva ripassato il suo piccolo discorso almeno una decina di volte insieme al suo compagno hobbit, ma in quel momento sentiva la gola secca e l’unico pensiero nella sua testa era che quelle creature, che lo stavano osservando con sguardo tanto incuriosito quando ambiguo, sarebbero state forse le uniche forme di vita con le quali avrebbe dovuto avere a che fare di lì a un anno.

-Salve, amici Verdi del sud, il mio nome è Clevis… di Gizeh, e sono qui in vece del glorioso Re Cleobert per… commerciare, e…-

Bonk.

Clevis si massaggiò la testa riccioluta, voltandosi con aria sconvolta verso Foldo, che lo aveva appena colpito con il mestolo con il quale stava preparando la zuppa.

-Lo abbiamo provato tante di quelle volte che saprebbe ripeterlo anche il mio cavallo- affermò l’hobbit, scocciato. -E poi devi abituarti alle usanze locali, no?-

Il mezzuomo si face avanti, esibendosi in un sinuoso inchino. -Perdonate il mio compagno, cari amici Verdi. Quando è a digiuno non è in grado nemmeno di ricordarsi il suo nome. In ogni caso, come da accordi, siamo tornati per conferire nuovamente con il Grande Piccolo Verde Re Gnak, vostro illustre sovrano. Sareste tanto gentili da accompagnarci da lui?-
 

Silen

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Al che si ripetè la stessa scena dell'anno precedente: i due vennero accompagnati nella caotica Gnakkia da una torma di goblin che con una scusa o l'altra frugarono amabilmente in ogni parte del bagaglio, facendo chiasso e commenti sguaiati per tutto ilt ragitto fra schiamazzi, insulti e clavate occasionali (le quali vnnero però risparmiate agli ospiti in segno di riguardo).

Infine furono nuovamente al cospetto di Re Gnak che rivolse loro uno sguardo accigliato "Ancora Brutti piccoli e grossi? Non potere povero stanco Gnak stare in pace dopo lunga giornata di lavoro senza che scocciatori venire a impuzzare sua sala del trono con sentore di pellerosa e sporcare pavimenti con loro piedoni zozzi?" disse a mò di benvenuto.
 

MisterTango

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Quando Re Gnak smise di parlare, Clevis non riuscì a non mandare uno sguardo ai propri stivali.

“Grande Piccolo Verde, è per noi un onore trovarci di nuovo di fronte al vostro cospetto. Lo scorso anno siamo venuti con dei regali, quest’anno con delle proposte. E sarà il mio compagno ad esporvele, nella maniera più veloce e diretta possibile”, esordì Foldo, inchinandosi ancora.

Al che, Clevis si fece avanti, sotto lo sguardo apparentemente calmo (ma tesissimo) di Foldo e quello scocciato di Re Gnak. L’uomo si schiarì la gola e prese un respiro profondo.

“Ossequi, Grande Piccolo Re Gnak”, cominciò a sua volta Clevis, inchinandosi. “Il mio glorioso Re Cleobert mi ha dato mandato di recarvi i suoi saluti, e di riferirvi che la sua intenzione è di riempire il nostro confine di carovane commerciali. La città di Gorodelf, eretta da poco, lo è stata proprio per tale motivo. Dunque cosa osta quest’anno dal riaprire i confini dei due regni e permettere reciprocamente uno all’altro di lasciar liberi ì proprio mercanti? Almeno due sono le carovane commerciali pronte a partire dalla capitale della provincia di Venalia, e altre lo saranno negli anni a venire. Come si esprime il Grande Piccolo Verde a riguardo?”

Prima di portarlo fisso verso il goblin seduto sul trono di fronte a lui, non poté fare a meno di inviare uno sguardo al suo compagno hobbit. Sorprendentemente, gli stava sorridendo.
 

Silen

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"Mmmmmmh due rotte commerciali, tu dice?" disse Gnak in tono pensoso, massaggiandosi il mento "certo potere essere fare ma re di goblin, cioè io, deve considerare diversi fatti. Cose come convenienza, leggi di mercato, costo di viaggi...senza contare che io deve convincere goblin a fare mercato in puzzolenti terre di umani. E se piccoli verdi non trovare niente di carino in terre di umani che figuraccia fare Gnak con goblin, eh?" pausa ad effetto "Sentiamo un pò...tu portato dono per piccoli verdi? Se tu carino con goblin magari goblin accetta di venire a comprare e vendere qualche chincaglieria, giusto per fare un piacere a Grossi e Piccoli Brutti, si?"
 

MisterTango

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Foldo si fece avanti con un gran sorriso. -Oh, ma certo che abbiamo portato un dono, Grande Piccolo Verde. È proprio di fronte a voi, in carne ed ossa! Un Grosso Brutto con il suo seguito di Grossi Brutti, tutti qui per fare in modo che il lavoro dei vostri mercanti sia più semplice, ma soprattutto più remunerativo-.

-Il mio compagno, Re Gnak-, aggiunse Clevis, osservando in tralice il mezzuomo. -intende dire che comprendiamo perfettamente la difficoltà di commerciare con una nazione di cui fino allo scorso anno non ne conoscevate nemmeno l’esistenza. Dunque il gran Re Cleobert ha incaricato me e il mio seguito di stabilirci nella città da dove partiranno i vostri mercanti, con il vostro regale permesso, e amministrare le tratte commerciali da e verso il Regno di Gizeh. In tal modo, le leggi dei nostri e dei vostri mercanti potranno integrarsi più rapidamente, i costi di viaggio ridursi al minimo necessario e, soprattutto, gli introiti saranno massimizzati-, spiegò il mercante, che sembrava star prendendo rapidamente la mano con i suoi monologhi.

nella sostanza, un monopolio
 

Silen

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Il goblin si grattò il mento "Certo, certo, introiti massimizzati per piccoli verdi e intanto Grossi e Piccoli Brutti intascano ricca commissione su tutta merce in transito. Questo a Gnak non pare dono, pare affari. Ma per fare affari con Piccoli Verdi, Grossi e Piccoli Brutti devono prima portare doni. Ad esempio visto che Bruttoni sembrate tanto esperti in commercio, voi può insegnare a Piccoli Verdi arte di accumulare moneta senza andare in bancarotta. Poi, se piccoliv erdi soddisfatti, potere parlare di concedere amministrazione di rotte. "
 

MisterTango

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Prima che Clevis potesse aprir bocca, Foldo aveva già cominciato con uno dei suoi monologhi.

-Grande Piccolo Verde, voglio farvi una domanda. Un vero prestigiatore rivelerebbe mai i suoi trucchi? Orbene, l’arte del commercio è un po’ come quella di un prestigiatore: rivelando anche soltanto a pochi i propri segreti, questi perderebbero immediatamente di valore. Con questa dovuta similitudine, capirete bene che insegnandovi i nostri trucchi potrebbe equivalere ad abbassare le brache e piegarsi in avanti di fronte alla prospettiva di un bel calcio nel deretano, non credete?-

A quel punto, il mezzuomo sorrise furbescamente, lasciando che una piccola pausa ad effetto alimentasse la suspence.

-Ciononostante, un modo per poter concludere affari, come voi ben dite, concedendovi però al contempo anche un dono, ebbene esiste. Il mio Re me ne ha parlato poco prima di partire, e sono qui con la delega di poter trattare in merito. Il suo nome è Promessa Reale di Non Invasione reciproca o, come era più noto nei secoli passati, Trattato di non aggressione. Mi sono accorto che la temperatura è scesa di alcuni gradi lungo il confine, negli ultimi mesi. È ora di stemperarla! Re Cleobert è pronto a promettere, nero su bianco, di non attaccare negli anni a venire il Grande Piccolo, benché di nuovo Grande, Regno di Gnak, a fronte di medesima e reciproca promessa da parte di quest’ultimo, cioè Voi, Grande Piccolo Verde. Trattasi non di un dono in senso stretto, ma sicuramente del più grande atto di buona fede nella nostra ruota delle possibilità, non credete?-
 

Silen

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Il goblin scosse il capo "Tu non capire, Piccolo Brutto e io comincia a domandare se in verità tu non volere. Io chiede Dono tu risponde proponendo Affari. Non è questa la giusta maniera di conquistare la fiducia di Piccoli Verdi. Io ripete ancora una volta: se tu vuole fare affari PRIMA deve portare doni. Scorso anno tu portato materie e questo buono, questo anno noi volere qualcosa di differente, un aiuto per sviluppare Gnakkandia. Tu non vuole insegnare commercio e questo rende me sospetto che tu volere guadagnare buon denaro sfruttando ignoranza di piccoli verdi ma va bene, io da a te nuova possibilità: porta me altro Dono per migliorare vita di piccoli verdi e io sottoscrive tuo patto. Altrimenti tu può anche tornare a casa."
 

MisterTango

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Foldo rimase in silenzio per alcuni istanti, incrociando le braccia e appoggiando il mento sul palmo della mano, pensoso.
Passarono alcuni istanti prima che l’hobbit tornasse a sorridere, come se fosse appena stato colto da un’illuminazione.

-Un dono, dite, eh? Ebbene, un dono avrete. C’è uno studioso, un tipo un po’ saccente, nella corte di Re Cleobert. Il suo nome è Bik, Mastro Bik. Mi raccomando, tenete bene a mente che ci tiene molto ad essere chiamato “Mastro”. Se non lo farete potrebbe diventare insopportabile. Ma è anche un tipo piuttosto suscettibile, sono sicuro che sarete in grado di spaventarlo a sufficienza affinché non diventi irritante come suo solito. In ogni caso, visto che -e non offendetevi, ve ne prego- ho notato che la vostra architettura cittadina sia un tantino, come dire… confusionaria? Beh, Mastro Bik è un esperto di progettazione e costruzione, forse potrebbe darvi una mano a svilupparvi in questo senso, e ovviamente in maniera del tutto gratuita-, l’hobbit s’interruppe, alzando un indice al cielo. -Tuttavia, e vi chiedo di vederla come una ragionevole conseguenza del nostro dono piuttosto che come una richiesta, converrete che, con un mercante e un architetto attivi nel vostro territorio, ne conseguirà un ampio via vai di uomini alti, bassi, belli e brutti del loro entourage lungo il nostro confine suddiviso. Sarebbe conveniente che voi, Grandissimo Piccolo Verde, rilasciaste un lasciapassare adeguato per i nostri tecnici, per risparmiarci del tempo ed impedire il verificarsi di incidenti lungo il confine, non credete?-

in sostanza, consulenza gratuita per un anno in campo di infrastrutture, in cambio di un lasciapassare per tutti i miei pg che vogliono entrare o uscire da Gnakkandia, una specie di libero transito limitato ai miei pg
 

Silen

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"Belli? Nah. Alti o bassi, magri o grassi, tutti Brutti siete" disse il sovrano goblin con un gesto noncurante, poi sospirò "Tu no buono diplomatico, mmmh? Tu dà ancora impressione di chiedere cose in cambio di cose. Tu maniaco di affari questo cosa vera numero uno" disse Gnak battendosi un dito sulla fronte in un gesto piuttosto esplicito.
"Tu comunque fortunato che piccoli verdi generosi e magnanimi e non offende se stessi per cattive maniere di Brutti grandi e piccoli. Noi concede permesso come dono per ricambiare dono. Solo per questa volta." Gnak guardò severamente Foldo "Io però avverte te. Prossima volta che tu viene da Gnak e al posto di fare dono tu dà anche lontanissima impressione di chiedere cose in cambio di cose in qualunque forma o maniera io mette grosse scarpe con chiodi e prende te a pedate fino a confine. Tu comprende, si? Gnak non ripete altra volta. Prima tu porta dono, solo poi tu parla di affari. Queste essere buone maniere fra piccoli verdi.".
 

MisterTango

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Foldo si inchinò con fare reverenziale, e quando tornò su aveva dipinto sul volto il suo solito ghigno.

-Perdonatemi, Grande Piccolo Re, ma sono sicuro che a parti invertite, anche voi avreste fatto lo stesso. Sto cercando soltanto di fare il meglio per la mia gente. In ogni caso, credo siamo giunti a un accordo: promessa reale di non aggressione reciproca, gestione delle rotte dal mio amico qui presente, consulenza ingegneristica, lasciapassare per i confini… cosa manca? Già, il permesso per commerciare per due carovane all’anno. Potremmo fare anche tre a questo punto, non credete?-

Dopo alcuni secondi di silenzio, Foldo cambiò tuttavia espressione.

-Il mio Re mi ha incaricato di parlarvi di una ulteriore questione, in realtà. Vista la sua particolare natura mi era stato ordinato di discuterne per ultima, ma non preoccupatevi, sempre di vantaggiosi affari si parla. Ricordate la quantità di risorse che vi abbiamo donato lo scorso anno? Ebbene, siamo disposti a inviarvi una simile quantità di risorse annualmente, in cambio di un prezzo speciale, però: una partita di schiavi, ogni anno. Ho visto che ne avete veramente molti, e di certo una singola partita in meno ogni anno non danneggierà il vostro sistema. Re Cleobert, invece, sta ricevendo numerose pressioni per fare qualcosa riguardo a tutti i nostri consanguinei in catene nelle nostre terre, dunque questo accordo avrebbe la duplice funzione di placare gli animi interni e consolidare ancor di più il rapporto tra i nostri due stati. Sarebbe preferibile che tale partita sia composta principalmente da umani, ma in mancanza andranno bene anche mezzuomini, elfi, nani o qualsiasi altra sventurata razza-, a quel punto, Foldo tornò a ghignare. -Grande Piccolo Verde, siete libero di vedere questa offerta come una dimostrazione di trasparenza e buona fede del nostro Re, nella speranza che la accettiate-
 

Silen

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"No" rispose recisamente il sovrano goblin "Piccoli Verdi non possiede così tanti schiavi da venderne ai Brutti del Nord. Noi anzi essere in disavanzo poichè contato su elfi di regione che Brutti rubato. Io crede che tu avuto molto in questa tua visita piccolo Brutto, tu non tirare troppo corda, Gnak ha scarpe chiodate in stanza accanto. "
 
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