Il punto è proprio quello, i pov non sono nulla di troppo innovativo se si legge qualche buon libro fantasy, stessa cosa per la morte di qualche personaggio in punti inaspettati, sono colpi di scena graditi ma non serve urlare al miracolo o a martin dio della morte per questo, insomma il problema è che il genere fantasy è tempestato di merda alla licia troisi che però è più conosciuta delle cose fatte bene, quindi quando un autore fa un libro mediamente bello viene esaltato a divinità solo perchè naviga sulla merda, il sindaco del paese dei ciechi è quello con un occhio solo.
Spetta, la morte di personaggi come colpo di scena è ovvio che si trovano in ogni dove, quello che dicevo io è che trovare per esempio la morte dell'eroe di turno è praticamente impossibile durante una saga, a memoria non ho mai visto il protagonista di una storia fantasy rimanerci secco, hanno sempre il culo parato dell'essere il protagonista e quindi si salvano sempre per il rotto della cuffia e alla fine della fiera anche la suspense va a farsi benedire, la lettura diventa un "vediamo che si inventa per salvarlo" anziché "chissà se ci rimane secco".
Forse i PoV non sono innovativi, ma per me lo sono per come li usa Martin, meri strumenti per narrare una storia più grande e quando essi hanno finito il loro scopo ammazzarli (ciccione bastardo).
Hai letto la morte di Eddard e pensi di essere ormai preparato psicologicamente, poi leggi le Nozze Rosse e rischi di buttare fuori dalla finestra i libri, arrivi allo scontro Oberyn/Montagna e già fai il segno della croce su Tyrion.
Se fanno cazzate il rischio di rimanerci secchi è reale, quindi tu lettore vieni trascinato nella suspense creata da Martin e vai avanti a leggere per vedere se il personaggio in questione riesce a scamparla o meno.
Credo di non aver mai bestemmiato così tanto come nella sconfitta di Oberyn contro la Montagna, il rischio di morte di uno dei miei personaggi preferiti era tangibile, anche durante il salvataggio di Jaime ero sull'attenti perché bastava la minima cazzata per giocarmelo del tutto. Quando alla fine si è salvato ho tirato un sospiro di sollievo.
Ripeto a memoria non mi era mai capitato con nessun'altro libro.
E credo fermamente che Martin ed i suoi libri mediamente belli sarebbero rimasti nel dimenticatoio in italia se non ci fosse stata la serie. Insomma ok bel libro ma serve darci una regolata, nel fantasy come in altri campi siamo cosi' abituati allo schifo che ci esaltiamo con pochissimo quando ci sono perle che meritano ma non hanno una serie alle spalle per farsi conoscere..
No va bè dimenticabili no, non volevo dire quello, ma sarebbe una saga poco conosciuta se non dai fissati del fantasy, non sarebbe il prodotto diffuso che è ora, la serie invece posso sottoscrivere che almeno per quanto mi riguarda la si vede e la si archivia.
Qualunque libro se portato in altri media riceve pubblicità, Geralt se non fosse stato per i The Witcher non l'avresti mai letto perché neanche ne avresti conosciuto l'esistenza e così come te anche io e molti altri poiché era conosciuto solo in polonia visto che la traduzione dei suoi libri è iniziata SOLO dopo l'uscita del primo The Witcher tant'è che CDProject si assicurò i diritti per 10k$ su singolo compenso, praticamente un cazzo.
Per GoT il discorso è leggemente diverso, la serie tv ha dato pubblicità ai libri per chi non era semplicemente un nerd, così come lo era all'epoca il signore degli anelli all'uscita dei film (in italia almeno), io ho sentito nominare le Cronache sin dal lontano 2000 come libri da leggere assolutamente nella mia cerchia nerdica, poi per pigrizia/mancanza di tempo non comprai i libri, c'è voluta la prima puntata per farmi correre a comprarli visto che a quel punto ho avuto una conferma che non mi raccontavano cazzate.