g57, 8.00. Ortak

Ilario

Ninja Skilled!
Sei a casa, ovvero nella biblioteca di Ghart.
Ti svegli con calma, tanto sei mantenuto dalla collettività per star lì a rileggere, catalogare ed etichettare libri che bene o male hai già letto più volte. La parte più impegnativa è tenere dei corsi su temi specifici per dei ragazzini che ti vengono mandati dalle famiglie di ghart.
Quando hai più voglia di lavorare ti dedichi a scrivere testi che sono rielaborazioni su temi trattati in più libri, oppure sintesi enciclopediche.
Fino ad ora hai scritto 14 libri di questo tipo.


Ci sono tre stanze:
- l'ingresso in cui sono riposti tutti i libri dei ghartiani in copia singola (che tu sappia non ci sono doppioni in giro e non c'è commercio di libri), in tutto sono 347 volumi; ci sono quattro pile di scaffali e un tavolo centrale con delle sedie, usato dai visitatori o dai tuoi studenti.
- la tua stanza, dove dormi, scrivi e leggi;
- un ripostiglio.


Mentre, ormai sveglio, ti rigiri pigramente nel letto, irrompe dall'ingresso uno dei tuoi studenti più sfacciati. E' una bambina, figlia secondogenita di Kharto (ricordo, l'uomo che possiede mezza isola), si chiama Yantill, 13 anni. E' profondamente stupida e solo in parte legittimata dalla sua età. Apre con veemenza la porta facendola sbattere e urla:


Maestro, Maestro! Avevo ragione io!
Lo dicevo io che funzionava! Vieni a vedere!!


Retroscena: il giorno prima durante una lezioni hai provato a spiegarle che è impossibile sciogliere l'oceano accendendo un falò vicino alla riva e lanciando sul ghiaccio rametti infuocati.



Tuno 0
Durata: 30 minuti
Priorità:
O
 

Laitorn

SoHead Hero
E' mattina tarda quando Ortak si sveglia con un lieve sussulto nel suo letto, gli occhi aperti solo il tempo necessario per capire che poteva dormire ancora un po'.
Nel suo rigirarsi pigro e svogliato, da persona che non ha necessita' di svegliarsi presto la mattina per guadagnarsi da vivere, c'era tutta la sua storia: un ragazzo pagato per non fare nulla, stordito dalla monotonia della sua vita, ma incapace di fare un vero lavoro o - ancora peggio - di andarsene da questa citta'.

Annoiato e nervoso gia' da appena sveglio, tenta di riprendere sonno inutilmente: l' occhio, nel frugare la stanza per avere informazioni approssimative sull' ora, era passato anche sul suo ultimo libro, non ancora finito. Ortak detestava quel libro, come tutti quelli precedenti d'altronde, gli veniva da vomitare al pensiero di dover fare un riassunto dei suoi riassunti di altri riassunti sintetizzati in un' enciclopedia. Odiava davvero scrivere queste schifezze, si sentiva sprecato e - alla fine - inadatto al compito, ma non aveva voglia di fare nient'altro. Da un po' di tempo aveva cominciato, preso dalla noia, a nascondere parole oscene all' interno dei libri, spesso utilizzando la prima lettera di ogni capoverso o scrivendole nei ringraziamenti.
Nessuno se ne era mai accorto, ma non c'era da stupirsene visto che nessuno leggeva i suoi libri.

Non che gli interessasse il rispetto o la stima dei bifolchi, capaci a malapena di contare con le mani, di Garth, ma almeno avrebbe avuto un senso scrivere libri per qualcun' altro. Avrebbe voluto qualcosa o qualcuno per cui scrivere o anche solo leggere, ma qualcosa di NUOVO almeno!
Mentre se ne sta con gli occhi ormai aperti nel letto a fare questi pensieri, si sente quasi profetico quando la porta all' improvviso si apre, un fremito nell' anima di Ortak, ma l' eccitazione si spegne immediatamente nel vedere la faccia stupida della figlia di Kharto.
Ecco, la bambina effettivamente la odiava anche piu' del suo libro incompiuto, era il simbolo di questo paese di ignoranti ottusi e superstiziosi, che scambierebbero delle parole eleganti per blasfemie, e quel che e' peggio lei era figlia di colui che poteva disfarsi di chiunque a Garth.

Questa bambina, come gli altri, era il futuro di Garth: non ascolto' nemmeno le sue parole, gli veniva troppo da ridere di un riso amaro, fece finta che la sua risatina fosse uno sbadiglio appena accennato e infine, sforsandosi di sorridere, le rispose


Ah, piccola monella! Hai proprio la testa dura, su fammi vedere come hai fatto a sciogliere l' oceano...

Falsamente giocoso, nauseato dalla propria ipocrisia, dava corda alle idiozie della bambina protetta da un padre troppo potente per i suoi gusti.
 

Ilario

Ninja Skilled!
Ortak afferra un pesante mantello in pelliccia, praticamente nuovo perché usato raramente, e segue Yantill verso la costa dell'isola, verso un punto a una cinquantina di metri dal porto. La bambina corre avanti poi si ferma ad aspettare Ortak che la segue con molta calma. E vanno avanti così per tutto il tragitto.


Ho fatto proprio come ti dicevo. Mi sono fatta accendere un fuoco in riva da un uomo di mio padre e poi gli dicevo:
lancia un ramo lì! ora uno là!
Lui è un cretino sbagliava sempre il punto che gli indicavo...
Però alla fine ha funzionato lo stesso!!!
In quei tuoi libri ci sono scritte un sacco di stronzate e tu che non mi vuoi stare a sentire.





[l'azione del turno è finita, potete solo parlare lungo il tragitto]
 

Laitorn

SoHead Hero
Ancora rintronato dal sonno, esce con scarso entusiasmo dalla biblioteca per seguire la bambina verso il luogo indicato. L' aria, come sempre, e' fredda e pungente, Ortak non e' molto abituato a starsene fuori dalla biblioteca e si maledice silenziosamente per aver assecondato queste idiozie.
I suoi movimenti, di norma piuttosto sinuosi, sono appesantiti dal mantello che lo fa sembrare particolarmente goffo e inadatto alla vita reale fuori dai muri della biblioteca.


I miei libri non sono per bambini, sono opere che possono leggere solo persone dotate di enorme cultura! E' normale che per te sembrino cose stupide, sono cose da adulti.

Mente spudoratamente Ortak, giusto per non rimanere in silenzio durante tutto il tragitto
 

Ilario

Ninja Skilled!
si certo
blablabla
*gli fa il verso mentre parla*

sai che ieri hanno rapinato il mio papà?
stanno cercando quel ladro ovunque...
prima o poi lo prendono
ma in fondo chi se ne frega
ho sciolto l'oceano ti rendi conto??
lo scriverai nei tuoi libri che sono stata io vero???
 

Ilario

Ninja Skilled!
Sono da poco passate le 8 quando arrivate in riva.
http://i54.tinypic.com/2j2fau0.png (siete a metà tra le linee biblioteca e mercato)
Ci sono ancora i resti di un falò che la ragazzina ti indica come prova del suo racconto.


Vedi? Vedi? eh? eh? lo stai vedendo anche tu? ora ci credi? eh? eh? vedi? lo vedi? lo scriverai sui tuoi libri ora? sono stata brava? dovrei tenerli io i tuoi corsi altro che...stai vedendo? l'ho fatto io! io!!IOOO!!!


E continua così, isterica e irritante, tirandoti ripetutamente la veste. Per un po' la lasci fare mentre sei impegnato ad ammirare in estasi quello spettacolo incredibile ed epocale. Ti eri rassegnato all'idea che fosse improbabile vedere quell'evento nel corso della tua vita eppure eccolo lì: l'oceano. Blocchi di ghiaccio residui si muovono lentamente sulla superficie urtando tra loro, ma la gran parte del ghiaccio è ormai sciolta. Quando ti riprendi dallo stupore noti subito una cosa: le correnti sono diverse da come te le aspetteresti (in base a quello che hai letto sui libri) perché corrono parallelamente alla riva formando qualche piccolissimo vortice anomalo qua e là tra i blocchi di ghiaccio.



Tuno 1
Ore 8.00
Durata: 30 minuti
Priorità:
O
 
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