fini, discorso di mirabello

Ilario

Ninja Skilled!
Fini a Mirabello non ha deluso le aspettative.

Per chi non avesse seguito provo a fare una sintesi, se ci riesco (un'ora e 20 densa di contenuti).

Inizia rievocando i momenti di svolta più importanti della sua storia politica personale e di quella della destra italiana, ma dichiara di provare questa volta un'emozione inedita (l'espressione e il tremore delle mani lo confermano): <mai nel mio cuore ci sia stata un’emozione forte come quella che provo ora. Questa festa del 2010, appuntamento rilevante per l’intera politica italiana, non solo per il Pdl.> Lascia quindi intendere che il 5 settembre 2010 sarà ricordato come il giorno della svolta più importante, l'approdo ad un a destra moderna ed europea da parte dei naufraghi di una destra esclusivamente italiana e indissolubilmente legata al berlusconismo. Il suo discorso sarà il manifesto di una nuova destra, come ammette persino Giannini di Repubblica.
La struttura del discorso di Fini è semplice e risponde a due domande: cosa è successo e cosa intende fare per il futuro.
<Che cosa è accaduto in questo periodo estivo? Non lo si capisce se non si va indietro al 29 luglio. Quando l’ufficio politico del Pdl, dopo una riunione durata un paio d’ore, in mia assenza, mi ha di fatto estromesso dal partito, che io ho contribuito a fondare in rappresentanza della destra italiana.>
Quindi elenca le sue note posizioni politiche e le critiche che ha rivolto alla propria parte politica e che gli sono costate la possibilità di restare all'interno del pdl. Critica i tagli lineari di Tremonti e in particolare quelli alle forze di polizia e i tagli alla scuola e alla ricerca, il federalismo tutto a favore del nord, la delegittimazione continua della magistratura, il non rispetto delle istituzioni, l'appiattimento del governo sulle posizioni della lega.
Strappa in particolare un grande applauso il passaggio contro la pagliacciata con Gheddafi:
<quello di Gheddafi a Roma, un personaggio che non ha nulla da insegnarci, è stato uno spettacolo indecoroso. Da ex ministro degli Esteri conosco le ragioni della realpolitik, posso anche arrivare a dire che ci possa essere una quota di realpolitik in una logica di interessi nazionali. Ma questo non può portare a una sorta di genuflessione nei confronti di chi non può in alcun modo ergersi nè a maestro, nè tantomeno a punto di riferimento.>
Critica in maniera decisa l'atteggiamento autoritario di berlusconi:
<Io gli ho contestato la sua attitudine a confondere la leadership con quello che è l’atteggiamento di un proprietario di azienda. >
<In un partito liberale non può esistere l'eresia perchè non può esistere l'ortodossia>
<Non si può essere accusati di lesa maestà perchè in una democrazia non ci sono sudditi, ma cittadini>
Tra le righe ne ha anche contro i telegiornali che definisce fotocopie.

Quindi dichiara definitivamente finito il pdl <Di fatto il 29 luglio il popolo delle libertà, così come era stato concepito, è finito perchè si è venuto meno all'impegno di garantire all'interno il confronto di idee. Il pdl non c'è più. Ora è il partito del predellino. Una forza italia allargata con qualche colonnello di an che ha solo cambiato generale e magari è già pronto a cambiarlo ancora qualora ne dovesse avere la necessità.>
Non solo, ma attribuisce in pratica a FLI il ruolo di pdl autentico, come una forza politica liberale e nazionale.
Quindi passa alla seconda domanda: che cosa accadrà.
<cosa accadrà? Fli non può rientrare in ciò che non c’è più, non accadrà. Non si entra in ciò che non c’è più, si va avanti con le nostre idee, con il nostro impegno, con la nostra elaborazione politica. Non ci ritiriamo in convento né erriamo raminghi in attesa del perdono.
I gruppi parlamentari non possono essere trattati – Berlusconi è un uomo di spirito e non se la prenderà – come se fossero dei clienti della Standa, che se non cambiano il supermercato dove fino a quel momento si sono serviti ottengono poi il premio di fedeltà. I parlamentari che stanno con noi hanno voglia di far politica, di parlare con la gente. Si va avanti con le nostre idee, con le nostre proposte, si va avanti senza farci intimidire da quello che è stato definito il “metodo Boffo”>
<sosterremo da donne e uomini liberi questo programma. Ma credo che non possa essere negato, a noi come a nessun deputato o senatore della maggioranza, di chiedere come si declineranno questi obiettivi del programma. Con spirito costruttivo chiederemo come si vuole dare vita a questo programma.>
<Cercheremo di dare vita a un patto di legislatura>
<È un “interesse nazionale”, e per questo riteniamo che sia avventurismo politico minacciare un giorno sì e l’altro pure le elezioni, magari per intimidirci e magari per regolare i conti con qualcuno. Governare è fatica, confidiamo nel senso di responsabilità di tutti, nessuno escluso. Perché il fallimento di questa legislatura sarebbe un fallimento per tutti: per me, per Fli, per Berlusconi. >
Quindi parla a lungo del federalismo fiscale, affermando la sua nota posizione che deve essere fatto senza svantaggiare ulteriormente il sud: giusto abolire la spesa storica ma i costi standard devono essere definiti in riferimento alla situazione particolare di ogni territorio.
Irride poi la lega: la padania può esistere solo nella testa di chi non conosce la storia oltre che la geografia.
Svela le promesse incompiute di berlusconi e l'asservimento del governo nei confronti della forza dirompente della lega:
<Ma che fine ha fatto nel programma quel punto con il quale si pigliavano gli applausi relativo all’abolizione delle province? Che fine ha fatto quel punto del programma che prevedeva la privatizzazione delle municipalizzate? È stato sufficiente capire che in alcune aree diventavano i tesoretti di un partito per allineare la Lega alla sinistra italiana. >
E insiste con convinzione:
<È inutile che dicano “facciano quello che vogliono”, perché lo faremo. Non servono a nulla gli ultimatum anche perché non ci spaventano. >
Poi, passaggio fondamentale, sottrae a berlusconi la possibilità di andare al voto con la scusa che "anche fini vuole abbatterlo per via giudiziaria", assicurando che:
<Nessuno è contrario al lodo Alfano o al legittimo impedimento. Siamo convintissimi che occorra risolvere la questione relativa al diritto che Berlusconi ha di governare senza che vi sia l’interferenza di segmenti iperpoliticizzati della magistratura che vogliono metterlo in fuorigioco. Affidare al dottor Stranamore – che è l’onorevole Ghedini – è incomprensibile. La soluzione non si trova mai e il problema si acuisce. Non va fatta una legge ad personam che danneggi parte della società, ma una legge a tutela del capo del governo, del capo dello Stato che esiste in molti paesi d’Europa.>
Ancora: critica aspramente il processo breve e la legge elettorale (assumendosi le sue responsabilità). Insiste sul fatto che è necessario affiancare a giustizia e federalismo anche i temi che interessano più da vicino la gente, il lavoro e lo sviluppo economico (quindi anche la riduzione delle tasse in particolare il quoziente familiare).
Sui grandi temi è un fiume in piena:
<È importante ricordare che il tessuto produttivo è diverso da altri paesi, si basa su imprese medio piccole. Si tagli il superfluo, ma non si lesini in infrastrutture, in ricerca, in produzione di eccellenze di avanguardia. Viviamo in una fase in cui i giacimenti culturali valgono più – nella globalizzazione – dei giacimenti petroliferi.>
Critica berlusconi per l'assenza dello sviluppo economico non ancora indicato, facendo implicitamente riferimento agli scandali che hanno portato alle dimissioni di esponenti del governo:
<È chiaro che deve essere un ministro capace di ragionare e lavorare con il ministro dell’Economia. Ed è chiaro che serve una politica capace di liberalizzazioni, una politica che riesca a dare vita al patto generazionale[...]La questione giovanile è centrale[...]C’è chi contrabbanda la flessibilità, che è invece necessaria per l’economia e per le imprese, con la precarietà permanente>
Pianta con decisioni le radici del FLI a destra quando parla dell'etica dello stato e delle tutele sociali:
<Il senso civico, il senso di appartenenza. Basta con questo egoismo diffuso, con questa Italia parcellizzata che non si fa più carico del disagio del vicino. Una politica nazionale non ha timore di parlare di legge come garanzia per il più debole. Perché da che mondo a mondo se si dice che “la legge è uguale per tutti”, perché la garanzia serve ai più deboli, non ai più potenti, a chi riesce a piegarla ai suoi interessi. Questo è il centrodestra. >
Conclude ovviamente con molta enfasi, un pizzico di retorica e una citazione di ezra pound:
<Basta con l’utilitarismo, basta con il calcolo del farmacista, basta con il meglio attendere domani. Bisogna buttare il cuore oltre l’ostacolo, bisogna dare un senso alla politica e bisogna farlo nel nome delle nostre idee e della nostra concezione politica. Ricordando quello che avevamo nel cuore a 18-20 anni, quando nessuno di noi pensava all’ingresso in Parlamento o a cariche istituzionali e nessuno era mosso dall’utilitarismo, né c’era qualcuno che diceva «aspetta non ti conviene, non lo dire, sai è permaloso». Tenendo bene a mente, come ci piaceva dire da giovani, che se un uomo non è disposto a lottare per le proprie idee o non valgono niente le sue idee o non vale niente lui come uomo. Allora, in nome di un centrodestra autenticamente liberale, nazionale, riformatore, sociale, europeo, avanti con Futuro e libertà per l’Italia! >


In sostanza ha castrato definitivamente berlusconi, lo ha lasciato col cerino in mano. Loro voteranno qualsiasi cosa se serve ad evitare formalmente la caduta del governo, salvo poi rompere fortemente i coglioni con la battaglia parlamentare e con tutto ciò che hanno a disposizione. Per andare al voto scaricando le responsabilità su Fini, Berlusconi dovrà inventarsi davvero qualcosa di geniale. Intanto, di fatto, il governo è caduto il 29 luglio e quello che c'è attualmente è una sorta di berlusconi bis, pur restando identica la composizione del governo, perchè l'assetto della maggioranza che lo appoggia è radicalmente cambiato.


Chissà se a qualcuno frega qualcosa di tutto ciò.
 

Samael

Ninja Skilled!
con le parole fini è sempre stato piuttosto bravo... sono i fatti che di fini hanno sempre deluso!
 

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
Fini s'è svegliato con qualche anno di ritardo :asd:

E' poco credibile fare ste sparate ora dopo anni di alleanza col capoccia, Gianfranco caro. Poi per carità, se lo fai cadere tanto di cappello, e preferirei di sicuro un governo con a capo te piuttosto che Berlusconi, ma resti un voltagabbana e un politico delle poltrone.
 

Thewo

Chosen one
Loro voteranno qualsiasi cosa se serve ad evitare formalmente la caduta del governo
gente di cui fidarsi, non c'è che dire



A Mirabello Fini accusa un malessere. Dopo averci convissuto per sedici anni.
Dopo Fiuggi, Fini celebra la sua seconda svolta. Ancora una e tornerà al punto di partenza.
:sisi:
 

Taramir

SoHead Hero
Fantacalciaro
tante belle parole, francamente dopo che si era calato le braghe non avrei immaginato che un giorno sarebbe riuscito a trovare la decenza di ritirarsele su.


a livello di "tecnica" politica (presa di posizione e patto di legislatura) penso non potesse fare davvero di meglio.


la cosa che mi intristisce però è che soprattutto a livello di contenuti "democratici", ovvero la difesa del confronto dialettico come base fondante e imprescindibile per una democrazia, e poi "a scalare" entrando nei vari temi (tagli lineari, magistratura, gheddafi, divinizzazione di silvio, informazione, denuncia e critica del metodo boffo, sottolineatura della distinzione tra persona e carica ricoperta, e così via), sono tutte cose che, in democrazia, non ci sarebbe nemmeno bisogno di dire.
in un certo senso è la scoperta, o la riscoperta se vogliamo, dell'acqua calda: tralasciando le singole posizioni su determinati temi, in generale è un discorso che richiama alle basi, all'a-b-c della democrazia.


per esempio: lodo alfano. uno può o meno essere d'accordo sull'opportunità di una legge di questo tipo, ma credo che nessuno (dotato di un cervello pensante) possa obiettare sulla necessità che, qualora si voglia intraprendere la strada di una legge di questo tipo, essa debba tutelare le cariche istituzionali coinvolte in quanto tali e non in quanto Silvio Berlusconi che si fa i cazzi suoi a danno del resto del paese.
è un'ovvietà assolutamente palese, così come sono ovvietà praticamente tutti gli altri temi toccati.


è per questo che io trovo deprimente e shockante che un discorso come questo (che principalmente era incentrato su concetti che sono assolutamente basilari per l'idea di democrazia) venga quasi considerato rivoluzionario. dovrebbe essere considerato banale, scontato, "facilone", vecchio di 60 anni, e invece siamo ridotti al punto che sentirci dire queste cose quasi ci scandalizza: non vorrei uscirmene con il più classico dei "solo in Italia...", ma di fatto mi tocca.
manco stessimo aspettando il '46.
 

Nuvola Nera

GTFO n00b
Qui prodest? A Fini..

Le parole sono importanti, i fatti di più(Samael centra il punto). Vedremo dalle prossime azioni politiche se la mossa di fini serve veramente a dare un freno al PdLibidine o se è solo un altro atto dello splendido teatrino per accapparrarsi voti e consensi..
"La vagina è grande e sBerla il suo profeta!"
 

Panda

Chosen one
Ilario mi sa che non ti è chiaro che Fini non è apparso dal nulla. Non è un "homo novus" che ci illuminerà con la sua saggezza rinnovando la politica.

E' un poltroniere che ha mangiato per anni alle spalle di Berlusconi e che ora, che la barca affonda, sta cercando un modo di darsi una ripulita.

Una volta, forse, dopo l'msi e la "democratizzazione" di AN, poteva avere l'immagine di uomo della provvidenza per la destra italiana, ma ormai è un po' tardi.
 

Ilario

Ninja Skilled!
Nessun politico ultracinquantenne nasce dal nulla.
Avere una storia alle spalle e aver fatto un percorso che, comunque sia, oggi ti porta ad allinearti sulle posizioni di una destra moderna ed europea, non mi sembra un difetto.

Siamo in italia, qui da 15 anni destra=berlusconismo, perciò questa di fini è una svolta storica, non solo per lui ma per tutta la politica italiana. Aspettiamo di vedere come si concretizzeranno le cose alle elezioni, ma probabilmente con questa manovra fini sta dando inizio alla terza repubblica. Non puoi dire che una cosa è banale perchè lo è in altri paesi, se da noi è di fatto una novità: una destra come si prospetta quella finiana noi non l'abbiamo mai avuta.

Per quanto riguarda la coerenza, mi dispiace ma avete un idea infantile della politica. La politica è fatta di compromessi quasi mai facili. Sono facili se ti chiami berlusconi e puoi fare un partito del 20% in due giorni, altrimenti si tratta sempre di compromessi impossibili. Una piccola forza politica deve scegliere se accontentarsi di minuscoli successi anzichè restare fuori dalla stanza dei bottoni a strillare. Con la svolta di fiuggi msi è diventato un partito di governo, an, e perciò coerentemente si sono dovuti schierare, in un sistema di fatto bipolare, in opposizione alla gioiosa macchina da guerra di occhetto. Non hanno avuto nemmeno molta scelta, dovevano scegliere o bianco o nero. Berlusconi ha avuto il merito (l'unico) di metterci a riparo da una situazione terribile in quel momento. Quello che è successo dopo non è semplice e non si può liquidare in un "si è calato le braghe". Se fini fosse stato sempre fuori dal governo non avrebbe potuto fare assolutamente nulla di tutto ciò che ha fatto.

Dal vostro punto di vista di antiberlusconisti isterici, berlusconi è un dittatore e fini lo ha commesso il crimine di averlo appoggiato per 15 anni, in più è un ex postfascista, per cui qualsiasi cosa dica o faccia a voi non interessa. Vi interessa solo vedere se fa o meno cadere berlusconi, se fa o meno gli interessi della vostra parte politica (ma perchè mai dovrebbe farlo?), se fa o meno il fesso (perchè in politica quella che voi considerate coerenza è semplicemente fessaggine). Se provaste a mettervi anche solo per un attimo nei panni di uno di destra antiberlusconiano che ha iniziato a votare quando berlusconi c'era già e non ha mai avuto una parte politica a cui fare riferimento che non fosse "berlusconi", vi rendereste conto della vera e propria rivoluzione che sta facendo fini nell'assetto politico italiano.
 

Panda

Chosen one
Tutto questo è vero, ma sottovaluti una cosa: l'elettore di destra non esiste più, se mai c'è stato.

La destra in Italia ha sempre avuto una connotazione post-fascista, più o meno fino all'arrivo di Berlusconi che ha dato vita al fenomeno che tutti sappiamo che di destra non ha niente.

Sono convinto che Fini per un elettore di Destra non berlusconiano rappresenti più di una speranza, ma per la politica italiana egli non ha nessun tipo di credibilità e non è questione di una visione infantile della politica, anzi, tutt'altro. Posso capire la sua presa di posizione originaria per la quale ha deciso di appoggiare Berlusconi, sempre nell'ottica quella "sfascizzazione della destra", ma non c'è alcuna giustificazione che regga se poi, nel nome di questo, si commettono colpe gravi come votare questa scandalosa legge elettorale e approvando tutte le leggi ad personam che hanno distrutto non solo la nostra credibilità, ma la nostra democrazia. Dopo un pesante silenzio durato anni e anni sulla questione morale interna al più grande partito di destra, capisci che non ha nessuna credibilità che un uomo così dica ora queste cose?

L'elettore secondo te, può sentirsi rappresentato da un politico che si comporta in questo modo? La risposta è si, ma probabilmente perchè l'elettorato di destra come la intendi tu e come (idealmente) la interebbe Fini, non c'è più in quanto vera vittima sull'altare del Berlusconismo.
 

Ivan79

Ninja Skilled!
Fini ha un tumore al cervello. A causa di questo cancro si è addormentato gli ultimi 15 anni e oggi si è svegliato . Grande uomo politico non c'è che dire, se non fosse per il cancro al cervello.
 

Ilario

Ninja Skilled!
Panda ha scritto:

Quelli di destra esistono. Non è affatto vero il contrario ,ti sbagli. Parti dal presupposto che quelli di destra sono tutti grati a berlusconi per aver tenuto lontano dal governo la sinistra, dopo di che alcuni hanno considerato in questi anni le leggi ad personam e le vaccate varie un prezzo accettabile da pagare per non avere al governo la sinistra e magari ottenere anche qualche piccola cosa nella giusta direzione, altri no. Questi ultimi non hanno votato berlusconi, in parte si sono astenuti, in parte han votato di pietro, margherita/pd (appoggiando la destra interna), poi udc. Molti giovani addirittura non sanno di essere liberali conservatori , magari trovandosi d'accordo su alcuni temi etici con la sinistra si sono autocollocati fuori posto a sinistra. Molti hanno semplicemente creduto alle menzogne di berlusconi e lo hanno preso per un vero partito liberale di massa (questi sono lo zoccolo duro di berlusconi, saranno gli ultimi a cambiare direzione). Ad ogni modo, sono davvero in molti ad avere le posizioni di fini e chiunque sia un minimo disincantato comprende benissimo i motivi che lo hanno portato a stare con berlusconi e la lega per tutti questi anni. Basta un minimo sindacale di pragmatismo, basta non essere fanaticamente idealisti. Tutto qui.
 

Taramir

SoHead Hero
Fantacalciaro
Ilario ha scritto:
...

Non puoi dire che una cosa è banale perchè lo è in altri paesi, se da noi è di fatto una novità: una destra come si prospetta quella finiana noi non l'abbiamo mai avuta.


...

Quello che è successo dopo non è semplice e non si può liquidare in un "si è calato le braghe". Se fini fosse stato sempre fuori dal governo non avrebbe potuto fare assolutamente nulla di tutto ciò che ha fatto.


...

.... vera e propria rivoluzione che sta facendo fini nell'assetto politico italiano.


queste più o meno mi son sembrate le parti collegate con quello che ho detto io:
se il "calare le braghe" è stato forse un pò troppo sbrigativo, sul resto forse è meglio che precisi cosa intendevo col termine rivoluzionario.
fini ha sì rivoluzionato il panorama politico italiano (alleluja), ma quello che mi è piaciuto del suo discorso è il fatto che per buona parte era condivisibile da chiunque nutra un interesse sano per la politica. come dicevo con l'esempio del lodo alfano, ok le posizioni politiche (in merito alle quali uno può o meno essere d'accordo in base alle proprie idee politiche), ma di fondo c'è una questione piuttosto evidente che riguarda un discorso più ampio di rispetto della democrazia che non può non essere condivisibile, da qualsiasi parte uno stia.
ecco perchè questo aspetto, questo concetto di fondo del discorso di fini, mi è sì piaciuto, pur essendo io un mangabambini isterico, però mi ha anche lasciato molto amareggiato perchè dovrebbe essere un discorso banale. e se ancora non mi sono spiegato, quello che mi fa girare i coglioni è che in italia siamo messi così male che ste cose NON sono assolutamente assodate quando invece dovrebbero esserlo.
in un certo senso, stiamo dicendo la stessa cosa, ma io vedo il bicchiere mezzo vuoto e non mezzo pieno.



Ilario ha scritto:
Dal vostro punto di vista di antiberlusconisti isterici, berlusconi è un dittatore e fini lo ha commesso il crimine di averlo appoggiato per 15 anni, in più è un ex postfascista, per cui qualsiasi cosa dica o faccia a voi non interessa. Vi interessa solo vedere se fa o meno cadere berlusconi, se fa o meno gli interessi della vostra parte politica (ma perchè mai dovrebbe farlo?), se fa o meno il fesso (perchè in politica quella che voi considerate coerenza è semplicemente fessaggine).


[size=small]sulla parte evidenziata siamo assolutamente d'accordo, sul resto secondo me hai scritto una marea di provocazioni intenzionali dal sapore alquanto isterico, giusto per citarti[/size]
 

Norat

Spam Master
Condivido abbastanza il discorso di Ilario, anche perchè mi trovo + o - nella sua medesima condizione: elettore tendenzialmente a destra (una destra liberale e legalitaria) che ormai non sa + che pesci pigliare quando si tratta di tracciare la croce su un simbolo.
Francamente, però, al momento attuale, Fini non mi ha convinto assolutamente. Sebbene possa condividere le sue parole, quello che vedo è un leader ormai solo, isolato anche dai suoi stessi uomini, con un gruppuscolo di fedelissimi che, secondo me, si interroga ogni giorno se sta facendo la cosa giusta.
Nei contenuti ottimo discorso, ma nella sostanza la vedo ancora come una chiosa di un tizio che si sta giocando l'all in ed è arrivato al river con poca roba in mano.
Bossi e Berlusconi lo stanno già mettendo alle corde, facendo leva su Napolitano per dichiarare la sua carica incostituzionale, la presunta alleanza con Casini e Rutelli, oltre ad essere stomachevole è pure accolta con freddezza dagli stessi diretti interessati ed al resto ci stanno pensando i media vicni al Governo (ossia quasi tutti) ed una casa a Montecarlo...
Ora come ora, da elettore, non sposerei il suo progetto.
 

Panda

Chosen one
Ilario ha scritto:
Quelli di destra esistono. Non è affatto vero il contrario ,ti sbagli. Parti dal presupposto che quelli di destra sono tutti grati a berlusconi per aver tenuto lontano dal governo la sinistra, dopo di che alcuni hanno considerato in questi anni le leggi ad personam e le vaccate varie un prezzo accettabile da pagare per non avere al governo la sinistra e magari ottenere anche qualche piccola cosa nella giusta direzione, altri no. Questi ultimi non hanno votato berlusconi, in parte si sono astenuti, in parte han votato di pietro, margherita/pd (appoggiando la destra interna), poi udc. Molti giovani addirittura non sanno di essere liberali conservatori , magari trovandosi d'accordo su alcuni temi etici con la sinistra si sono autocollocati fuori posto a sinistra. Molti hanno semplicemente creduto alle menzogne di berlusconi e lo hanno preso per un vero partito liberale di massa (questi sono lo zoccolo duro di berlusconi, saranno gli ultimi a cambiare direzione). Ad ogni modo, sono davvero in molti ad avere le posizioni di fini e chiunque sia un minimo disincantato comprende benissimo i motivi che lo hanno portato a stare con berlusconi e la lega per tutti questi anni. Basta un minimo sindacale di pragmatismo, basta non essere fanaticamente idealisti. Tutto qui.

Francamente trovo molto più idealista il tuo discorso rispetto al mio.
 

Oghard "El Burro" Fireburp

Admin
Fantacalciaro
Io mi son sempre trovato d'accordo con Fini ogni qual volta l'abbia sentito parlare...Mi piacerebbe votarlo, ma si deve vedere anche quanto vale quello che sta dicendo, a conti fatti.
Per ora è presto, ma le premese ci sono.
 
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