[EVENTO Turno 5] Martiri

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
Crenshin I, Sistema Stellare di Crenshin, spazio Valkari.

Amir Dharbayani era deciso. Mortalmente deciso. Intorno a lui patetiche orde di non-illuminati si affannavano nelle loro patetiche vite, adempiendo a doveri senza senso. Come piccoli esseri ciechi e sordi, non potevano che trascinarsi nella polvere, mentre lui camminava nella luce, riempiendo le proprie orecchie della voce del Verbo.

Non sapeva esattamente cosa Essa sussurrasse: spesso non era che una cacofonia di mille voci sibilanti, che popolava le sue notti e i suoi giorni. Inizialmente aveva creduto di impazzire, poi aveva Capito.

Improvvisamente si era reso conto di poter discernere ordini e comandi in quell'apparente caos senza senso: ordini meravigliosi, sublimi.

I suoi poteri innati gli erano stati donati alla nascita, frutto di chissà quale pasticcio genetico di quei ciechi dei suoi genitori, ma l'effetto era stato quello di metterlo in comunicazione con qualcosa di superiore. Per anni li aveva usati in segreto, per ritagliarsi una fettina di "benessere" fra le legioni degli Ignari.

Stolto.

Il Verbo lo aveva svegliato dal suo torpore. Adesso avrebbe mostrato la sua Illuminazione a tutti. Da giorni aveva smesso di recarsi al lavoro come tutti gli altri sciocchi; aveva preparato la sua mente al Grande Balzo verso la Luce. Era sudato e tremante per lo sforzo di concentrazione richiesto; i suoi vicini sulla leviferrovia gli avevano chiesto se stava bene. Li aveva ignorati, e nessuno gli aveva più rivolto la parola. Forse lo consideravano pazzo. Pazzo! HAHAHHAHAHA.

La carrozza si fermò alla stazione 15/sublivello B. Sulle banchine centinaia di altri ciechi aspettavano di salire. Era il momento giusto.

Amir lasciò che la sua mente entrasse in contatto con il Verbo, rilasciando tutta l'energia che stava accumulando da giorni. Mentre la sua coscienza scompariva in un urlo abominevole, ebbe solo una frazione di secondo per avvertire l'orrore più profondo che avesse mai provato in vita sua, e un'altra frazione di istante per rendersi conto del suo errore.


Una luce bianca e purissima si accese nella carrozza della leviferrovia.

La luce invase l'intero convoglio, e le banchine adiacenti.

La luce inghiottì persone e cose.

E quanto svanì restarono soltanto le urla.
 

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
T'olku, Sistema Stellare di Tia'Res, spazio Tau.

La tranquilla cittadina di Eelra risuonava delle voci felici dei suoi abitanti. La fiera annuale del piccolo insediamento animava la piazza principale in uno spettacolo di luci e colori che estasiava i giovanissimi Tau.

La felicità rendeva idilliaca una già splendida giornata, ma per qualcuno rendeva solo più insopportabile la sofferenza.

Da giorni Ku'Bat era preda di una febbre altissima che lo faceva delirare. I sintomi facevano pensare ad un semplice esaurimento nervoso, e lo avevano imbottito di tranquillanti. Apparentemente, Ku'Bat si era calmato. Sembrava sereno.

Era invece sprofondato nel più orribile degli incubi.

Vedeva con terrificante chiarezza un orrore senza nome crescere nei corpi dei suoi concittadini. SAPEVA con assoluta certezza che quel mostro si sarebbe mostrato quel giorno felice, e che li avrebbe inghiottiti tutti. SAPEVA che si annidava nelle teste dei bambini, così falsamente felici, per ingannare gli ignari adulti.

Per due giorni non sapeva cosa fare: non riusciva a parlare chiaraemnte, nessuno capiva i suoi sconclusionati balbettii. Pensavano fosse colpa della febbre, ma la febbre era solo uan conseguenza della sua conoscienza soprannaturale. Un dono ma anche una condanna: sapere tutto ma non essere creduto.

Ma aveva deciso: solo lui poteva salvare la cittadina. E doveva farlo da solo.

La sua chiaroveggenza gli aveva rivelato il modo in cui farlo: caricare la sua mente con energia purissima, in grado di debellare il mostro senza torcere un capello ai bambini. Avrebbe salvato il villaggio e tutti lo avrebbero ringraziato. Sarebbe andata così, certo. Ne era sicuro.

Si rialzò in preda ad un'energia nervosa. Nessuno era in casa: pensavano dormisse e l'avevano lasciato solo. Barcollò fino alla piazza, senza rispondere alle frasi preoccupate di chi lo vedeva avanzare incerto, pallido come un morto.

Quando arrivò si fece il silenzio. Sua moglie urlò il suo nome, in diversi si precipitarono verso di lui.

Aveva un'unica possibilità prima che lo trascinassero via e che il mostro emergesse dalle teste dei bambini. Urlò a squarciagola rilasciando l'onda psionica che avrebbe dovuto uccidere SOLO il mostro.

Una luce potentissima lo accecò e assordò. Sentì la sua mente di nuovo libera, non più gravata dal peso della sua chiaroveggenza.

Quando riaprì gli occhi, era al centro di un incubo ancora peggiore di quello dal quale si era appena svegliato. Intorno a lui sembrava fosse esplosa una bomba ad antimateria: nel raggio di 5 metri non c'era niente, solo un cratere profondo 15 centimetri. Al di fuori di esso, brandelli di carne, legno e metallo erano tutto ciò che restava della fiera paesana e di chi la popolava fino ad un momento prima.

Barcollò fra i resti, incapace di comprendere. Intorno a lui le urla dei superstiti gli laceravano le orecchie.

Alla fine venne finalmente investito dalla consapevolezza di ciò che aveva fatto. Vide a terra uno sperone metallico strappato da chissà quale struttura. Vi si lanciò sopra.
 

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
Trilaxa III, Sistema Stellare di Trilaxa, spazio Trilariano

Adrya era un addetto tecnico dell'impianto di energia di Gaulxa, fiorente centro industriale dell'oceano australe. Il suo compito era delicato: sorveglianza dei parametri di sicurezza del Primo Reattore. Un incarico importante, ma tutto sommato noioso: negli ultimi decenni le emergenze si contavano sulla punta dei tentacoli di un Trilariano adulto.

Era preoccupato per la sua collega Gdynya, però. Da qualche tempo era taciturna e distratta. Adrya l'aveva sempre conosciuta come una delle più vivaci colleghe, e aveva addirittura accarezzato l'idea di chiederle di uscire. Ora però sembrava accartocciata su se stessa.

Lavorava ancora, malgrado il loro superiore le avesse proposto di starsene qualche giorno a casa. Aveva replicato di potercela fare, che era solo un periodaccio a casa, e le avevano concesso di continuare a lavorare.

Forse però, pensava Adrya, non era stata una buona idea.

Forse Gdynya non stava bene.

Di certo, non era un bene abbassare la griglia di contenimento del Terzo Reattore durante uno stress-test, il che era ESATTAMENTE quello che Gdynya stava facendo in quel preciso momento.

Gli attimi seguenti si sovrapposero uno sull'altro senza soluzione di continuità. Adrya vide se stesso urlare un'avvertimento, alzarsi dalla sua postazione, correre verso la postazione della collega. Gdynya si volse verso di lui con uno sguardo spento, raggelante. Adrya si sentì sollevare da terra da una forza invisibile, sbattere contro la parete opposta della sala di controllo.

Un secondo più tardi il Terzo Reattore andò in sovraccarico. Senza la griglia a contenerlo, la reazione divenne esplosiva.

Metà della zona industriale di Gaulxa venne cancellata.
 

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
Kil Vaal, Sistema Stellare di Kaalan, spazio Keelan

Nonc'èaltravolontàoltreaquelladelVuoto. Colorochenoncredonodevonoessereconvertiti. NienteenessunopuòrifiutareilmessaggiodelVuoto. Nienteenessuno.

Infiltraindividuacolpisciglieretici.

PerilVuoto.


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Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
Nermenia III, Sistema Stellare di Nermenia, spazio Asari

Edizione straordinaria dell'Olonotiziario di Canale A21.

Cittadini e cittadine, vorremmo dirvi "buonasera", ma le circostanze lo impediscono. Pochi minuti fa, alle 15 in punto, quello che sembra essere un attentato terroristico ha avuto luogo nella città di Erini, presso il Grande Raccordo Levimagnetico. Le notizie sono ancora frammentarie e non confermate, ma sembra che una anziana Asari abbia attivato una sorta di congegno esplosivo proprio al di sotto di uno dei piloni di sostegno di una linea levimagnetica.

L'esplosione, che alcuni testimoni hanno definito come "simile ad un'improvviso bagliore stellare" ha dilaniato il pilone e determinato un parziale crollo della linea, precipitando un convoglio merci al suolo, 50 metri più in basso. Il crollo e la caduta del convoglio hanno schiacciato almeno 30 fra passanti e hovercaristi, anche se le cifre sono solo provvisorie, oltre a due passanti uccisi dall'esplosione.

Ci colleghiamo con Matritt Asurja, la nostra inviata sul posto.
 

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
Sinona, Sistema Stellare di Miranda, Confederazione delle Accompagnatrici

Sitira Gyungawari stava dettando all'olofono il rapporto giornaliero sui colloqui avuti con i pazienti del suo reparto psichiatrico. Il Direttore Mang voleva essere sempre informato tempestivamente dello stato dei clienti della clinica psichiatrica Terre Dolci, una delle più rinomate del continente. La costosissima retta pagata dai parenti dei malati, del resto, esigeva un trattamento di qualità superiore.

Come sempre, aveva notato un lieve miglioramento nei 10 casi a lei affidati, e il suo tono era soddisfatto mentre parlava.

All'improvviso però una lucina apparve su un olopannello fluttuante sopra il bordo sinistro della scrivania. Le letture delle onde di uno dei pazienti presentavano anomalie. Mise in pausa l'olofono, premette un altro pulsante e ordinò all'infermiere Tek di recarsi nella camera del paziente in questione e di informarla nel caso in cui fosse qualcosa di serio.

Non aveva ancora fatto in tempo a finire la frase che si accese un'altra luce. Poi un'altra.

E un'altra.

Sotto il suo sguardo sconvolto, in pochi secondi tutte le luci lampeggiavano, e nei corridoi saliva l'urlo collettivo dei suoi pazienti. Straziante. Ossessivo.

Uscì di corsa nel corridoio, incrociando lo sguardo attonito di infermieri e colleghi; si diresse nella prima stanza di fronte a lei e si mise al lavoro. Il paziente era in preda al delirio: urlava, si agitava e stringeva le mani intorno alal testa come se temesse che stesse per esplodere. Con l'energico aiuto di due infermieri riuscì a inchiodare al lettino il paziente e ad iniettagli un potente sedativo, ma fu inutile: appena lasciato il paziente tornò a urlare e dimenarsi come niente fosse.

Mentre il panico si impadroniva di lei, al piano inferiore risuonò una potente esplosione e l'intera struttura tremò.

Ben presto sentì altri boati in altri punti della clinica, che fecero cadere tutti a terra. Nei suoi ultimi istanti di vita vide il paziente che aveva cercato di sedare fermarsi di colpo, improvvisamente tranquillo, e girarsi verso di lei con un ghigno atroce sul viso.


La Clinica Psichiatrica Terre Dolci eruttò come un vulcano. Pezzi irriconoscibili di pazienti, muri e attrezzature ricaddero nel raggio di un centinaio di metri.
 

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
Avamposto 57B, Dagorlad, spazio Ussurash

Sugli schermi della Centrale di Controllo Traffico dell'avamposto veniva registrato il passaggio di ogni nave che attraversava il campo di asteroidi, tracciata la rotta e identificato il modello. Tutto filava liscio come sempre, quando improvvisamente la traccia 1/273 scomparve dagli schermi, accendendo una piccola spia d'allarme alla postazione di Ja'Rrud, "uomo radar" del CCT.

Una rapida analisi escluse un guasto del sistema (comunque altamente improbabile), quindi decise di contattare il superiore, poco distante dalla sua postazione.

"Capitano Arr'u, la traccai 1/273 è scomparsa dagli schermi"

"Che modello era? Direzione e motivo del passaggio?"

"Mercantile privato, equipaggio di 4 persone, muoveva in direzione dello spazio Minmatar per consegnare merci varie, nessuna irregolarità; identità confermate dal CCT di Missus."

"Informo la Sezione Sensori Avanzati"


Arr'u si diresse alla sua postazione e trasmise i dati alla SSA. Dopo pochi secondi giuse il rapporto: i sensori avanzati avevano registrato una detonazione presso le ultime coordinate rilevate del mercantile, e avevano dato l'allarme in contemporanea con il CCT. Le cause dell'esplosione erano tuttora sconosciute, mancando totalmente le letture radianti degli esplosivi e sistemi d'arma convenzionali. Nessuna navetta di salvataggio né ultima comunicazione.
 

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
Polo Commerciale Keelan, Sistema Stellare di Kel, spazio Keelan

Turno delle 4.10, detto "turno del cimitero". Aush'Eeeva teneva un occhio sugli schermi di sorveglianza degli immensi hangar merci e uno su un piccolo oloproiettore che trasmetteva le partite di Sblobbo su Ghiaccio che si svolgevano su Kel. Tanto non c'era mai niente da segnalare: i sensori automatici avrebbero dato l'allarme nel caso in cui qualcuno tentasse di forzare l'accesso agli hangar. Mai successo niente del genere, comunque.

Pubblicità; il senso del dovere di Aush'Eeeva riporta la sua attenzione sugli schermi di sorveglianza. Appena in tempo.

Sotto il suo sguardo esterrefatto, riesce infatti a vedere nitidamente un Keelan passare attraverso una delle massicce porte metalliche di accesso agli hangar. Nessuno dei sensori sembra rilevarlo; per il sistema d'allarme quell'intruso semplicemente non esiste.

Eppure lui lo vede. Tenta inutilmente di scuotere la testa, ma l'intruso è ancora lì e sembra inginocchiarsi di fianco ad un grosso mercantile. Freneticamente Aush'Eeeva richiama alla memoria il nome del cargo: Elvahi, trasporto pesante di Tibanna.

Tibanna. E l'intruso si è inginocchiato esattamente sotto una delle cisterne, assicurate esternamente al cargo tramite gli omniagganci magnetici. O così sembra: neanche i sensori di prossimità del cargo scattano in azione, anche per loro l'intruso non esiste.

Sentendosi la gola improvvisamente secca, Aush'Eeeva tenta la sua ultima carta per decidersi fra l'essere vittima del superlavoro oppure l'essere testimone di un'intrusione: la sua capacità telepatica innata. Si concentra quindi sull'immagine del Keelan nell'hangar tentando di raggiungerlo con la telepatia.

La raggiunge, ma non può fare altro. La mente dell'intruso intrappola la sua in una morsa telepatica di enorme intensità! Aush'Eeeva non può che rimanere a guardare mentre l'intruso si alza improvvisamente e poggia la sua mano sulla cisterna sopra di lui.

Un secondo più tardi, una violentissima esplosione spazza l'intera area cargo ovest del Polo Commerciale. Le esplosioni si susseguono, fino a coinvolgere uno dei reattori principali della stazione. L'esplosione terminale disintegra circa un terzo dell'intero complesso.
 

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
Siwenna I, Sistema Stellare di Siwenna, spazio dell'Alleanza Antiegemone

Canale Primo, Ologiornale delle 12.30

Continua la strana serie di attentati nella Galassia, che stavolta ha colpito anche la nostra nazione.

Questa mattina un presunto attentatore ha fatto detonare un ordigno di origine ancora sconosciuta all'interno di un gravibus, uccidendo 20 persone e causando un incidente stradale che ha coinvolto altri 2 veicoli e ucciso i relativi guidatori.

Nel resto della galassia si segnalano 5 attentati nell'ultima settimana: uno a Missus IV, nella Federazione Ussurash, uno nello spazio Asari, e svariati altri nella Confraternita Keelan, la più colpita dagli attentati.

Ancora nessuna ipotesi sulle ragioni di questi atti terroristici, che ancora non sono stati rivendicati da nessuna organizzazione.
 
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