[EIT4 - Paesi Cattolici] Diffusione del Protestantesimo

Guy_Montag

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i Ducati di Leeuwarden e Stuttgart abbracciano il protestantesimo, uscendo di fatto dal SRI e troncando i rapporti di vassallaggio con la Sassonia.
La Città Libera di Aachen, il Granducato di Bretagna, il Ducato del Lussemburgo, il Vescovado di Bordeaux rigettano l'eresia
 

Falciatore

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Guy_Montag ha scritto:
i Ducati di Leeuwarden e Stuttgart abbracciano il protestantesimo, uscendo di fatto dal SRI e troncando i rapporti di vassallaggio con la Sassonia.
La Città Libera di Aachen, il Granducato di Bretagna, il Ducato del Lussemburgo, il Vescovado di Bordeaux rigettano l'eresia
Se i ducati di Leeuwarden desiderano interrompere i rapporti di vassallaggio dovranno dichiarare guerra alla Sassonia, non è possibile interrompere tale rapporto senza perdere la corona, essa verrà assegnata ad un nobile che abbia la testa sulle spalle.
 

L.Arrotino

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Il Granduca Massimiliano II Wittelsbach di Baviera, Duca di Svevia, riconosce il diritto dinastico alla sua Casa concesso per volontà del Santo Padre il Vescovo di Roma.

Viene quindi formalmente ed ufficialmente ritirata qualsiasi possibile vicinanza con il Granducato delle Fiandre, e viene inoltrata richiesta alla Sacra Rota l'annullamento del matrimonio fra Otto Wittelsbach e Margareta Deconinck.
 

Guy_Montag

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I Ducati di Mulhouse ed Alsazia seguono l'indicazione bavarese.

La Sacra Rota dichiara nullo il matrimonio (ed illegittima la figlia)
 

L.Arrotino

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A seguito di tale decisione, il Granduca rimanda ad Antwerpen Margareta Deconinck presso la corte del Granduca di Fiandre.
 

Nohant

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il granduca Chiede che venga patata una somma una tantum di 4 carri d'oro, Per la maleducazione il comportamento antricristiano della famiglia Bavarese, la rottura del matrimonio viene considerata un causus belli dal granduca stesso.
 

Basileus

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Sua Triplice Maestà Ferdinando d'Asburgo, Sovrano del Regno Unito di Austria, Slavia ed Ungheria dopo sette giorni e sette notti passate in preghiera e dietro insistenze di Sua Maestà Imperiale rivaluta le proprie posizioni sull'eresia. che i proclami di Requisizione e le leggi religiose vengano abolite. Che il cattolicesimo sia unica religione di stato, che l'eresia venga combattuta.
Chiediamo perdono al Santo Padre e chiediamo che i nostri peccati vengano rimessi.
Chiediamo inoltre l'annullamento della scomunica e la riconferma a Re di Ungheria. Ai protestanti del regno diamo tre opzioni: convertirsi a Santa Romana Chiesa, emigrare nelle terre di Scandinavia scortati o continuare a vivere professando la loro fede dietro pagamento di una tassa.
Ferdinando I
AEIOU
 

Guy_Montag

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Basileus ha scritto:
Sua Triplice Maestà Ferdinando d'Asburgo, Sovrano del Regno Unito di Austria, Slavia ed Ungheria dopo sette giorni e sette notti passate in preghiera e dietro insistenze di Sua Maestà Imperiale rivaluta le proprie posizioni sull'eresia. che i proclami di Requisizione e le leggi religiose vengano abolite. Che il cattolicesimo sia unica religione di stato, che l'eresia venga combattuta.
Chiediamo perdono al Santo Padre e chiediamo che i nostri peccati vengano rimessi.
Chiediamo inoltre l'annullamento della scomunica e la riconferma a Re di Ungheria. Ai protestanti del regno diamo tre opzioni: convertirsi a Santa Romana Chiesa, emigrare nelle terre di Scandinavia scortati o continuare a vivere professando la loro fede dietro pagamento di una tassa.
Ferdinando I
AEIOU

Il Santo Padre accetta il pentimento dell'amato figlio, Ferdinando, ritirando la scomunica e riconsegnando la corona ungherese; scomunicando nel contempo Michele I Horty che si è rifiutato di riconsegnarla.
 

L.Arrotino

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Il diritto nobiliare ci imporrebbe di giudicare rea di eresia Margareta Deconinck ed affidarla al giudizio clericale.

Riteniamo che il suo spedito ritorno verso Antwerpen sia ben più di quello che ci si potesse legittimamente aspettare dalla decisione della Casa Deconinck di aderire ad un movimento ereticale.

Intimiamo al Granduca delle Fiandre di rimettere il suo titolo nelle mani dell'Imperatore Federico III di Sassonia, in quanto detenuto illegittimamente. Elisabeth Wittelsbach, figlia del matrimonio ancora puro e non contaminato dall'eresia fra la Casa Wittelsbach e la Casa Deconinck, viene riconosciuta dal Granducato di Baviera come legittima erede e detentrice del titolo nobiliare del Granducato delle Fiandre, così come dei suoi diritti feudali e tributari.
Richiediamo pertanto dagli Archivi Lateranensi in Roma tale riconoscimento immediato.
 

Basileus

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Guy_Montag ha scritto:
Il Santo Padre accetta il pentimento dell'amato figlio, Ferdinando, ritirando la scomunica e riconsegnando la corona ungherese; scomunicando nel contempo Michele I Horty che si è rifiutato di riconsegnarla.

Se Sua Santità permette, chiediamo che la famiglia di Horty venga consegnata a Vienna per la giusta punizione. Ordiniamo ai nostri sudditi ungheresi di chinare il capo di fronte alla triplice monarchia e abbassare le armi
 

Guy_Montag

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L.Arrotino ha scritto:
Il diritto nobiliare ci imporrebbe di giudicare rea di eresia Margareta Deconinck ed affidarla al giudizio clericale.

Riteniamo che il suo spedito ritorno verso Antwerpen sia ben più di quello che ci si potesse legittimamente aspettare dalla decisione della Casa Deconinck di aderire ad un movimento ereticale.

Intimiamo al Granduca delle Fiandre di rimettere il suo titolo nelle mani dell'Imperatore Federico III di Sassonia, in quanto detenuto illegittimamente. Elisabeth Wittelsbach, figlia del matrimonio ancora puro e non contaminato dall'eresia fra la Casa Wittelsbach e la Casa Deconinck, viene riconosciuta dal Granducato di Baviera come legittima erede e detentrice del titolo nobiliare del Granducato delle Fiandre, così come dei suoi diritti feudali e tributari.
Richiediamo pertanto dagli Archivi Lateranensi in Roma tale riconoscimento immediato.

La Sacra Rota fa presente al Granduca che, se il matrimonio viene annullato, eventuali figli non possono venire legittimati se non per adozione, perdendo al contempo i titoli dei genitori.
 

Falciatore

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Basileus ha scritto:
Sua Triplice Maestà Ferdinando d'Asburgo, Sovrano del Regno Unito di Austria, Slavia ed Ungheria dopo sette giorni e sette notti passate in preghiera e dietro insistenze di Sua Maestà Imperiale rivaluta le proprie posizioni sull'eresia. che i proclami di Requisizione e le leggi religiose vengano abolite. Che il cattolicesimo sia unica religione di stato, che l'eresia venga combattuta.
Chiediamo perdono al Santo Padre e chiediamo che i nostri peccati vengano rimessi.
Chiediamo inoltre l'annullamento della scomunica e la riconferma a Re di Ungheria. Ai protestanti del regno diamo tre opzioni: convertirsi a Santa Romana Chiesa, emigrare nelle terre di Scandinavia scortati o continuare a vivere professando la loro fede dietro pagamento di una tassa.
Ferdinando I
AEIOU
Mai più caro fu un ritorno alla casa paterna.
Federico II di Sassonia è lieto di avere come amico di fede Ferdinando I, sua triplice grazia, e farà si che il ribelle Ungherese ritorni velocemente sotto la sua corona.
 

Falciatore

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Guy_Montag ha scritto:
La Sacra Rota fa presente al Granduca che, se il matrimonio viene annullato, eventuali figli non possono venire legittimati se non per adozione, perdendo al contempo i titoli dei genitori.
Questo è vero, ma non essendoci più un riconosciuto Duca delle Fiandre essa rimane comunque la parente più prossima.
 

Nohant

Chosen one
Qualsiasi decisione politica presa a roma non influirà sulle scelte o sulla Vita all'interno delle Fiandre, in quanto non viene più considerata una guida la corrotta chiesa romana, La cui bocca parla solo per conto del dimonio.
Non hanno mantenuto la parola ne l'impegno preso, nonostante una firma apposta su un documento, Le Fiandre ritengono di poter fare altrettanto.
 

Basileus

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Falciatore ha scritto:
Mai più caro fu un ritorno alla casa paterna.
Federico II di Sassonia è lieto di avere come amico di fede Ferdinando I, sua triplice grazia, e farà si che il ribelle Ungherese ritorni velocemente sotto la sua corona.

Sua Triplice Maestà ringrazia Sua Maestà Imperiale invitandolo a Vienna per chiedere consiglio riguardo a certi spinosi argomenti. Desidera invitare anche il Santo Padre al fine di benedire il proprio nipote
 

Guy_Montag

Chosen one
Falciatore ha scritto:
Questo è vero, ma non essendoci più un riconosciuto Duca delle Fiandre essa rimane comunque la parente più prossima.

essendo il Granducato in questione facente parte del SRI il Papa concede che l'assegnazione del titolo all'attuale Granduca di Baviera venga ratificata dall'Imperatore
 

Rolek

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Stoccolma fa sapere che non riconoscerà l'ennesimo atto di sottomissione a Roma e riconoscerà solo ed esclusivamente l'attuale dinastia regnante per il Granducato di Fiandre.

State consegnando l'Europa, comprese le vostre nazioni, a rivolte e guerre senza fine come i peggiori dei tiranni.
La Scandinavia sosterrà, se non si troverà una soluzione diplomatica, ogni uomo che intenda lottare per la sua libertà se non muterà la linea intransigente adottata.
 

Basileus

Ninja Skilled!
Rolek ha scritto:
Stoccolma fa sapere che non riconoscerà l'ennesimo atto di sottomissione a Roma e riconoscerà solo ed esclusivamente l'attuale dinastia regnante per il Granducato di Fiandre.

State consegnando l'Europa, comprese le vostre nazioni, a rivolte e guerre senza fine come i peggiori dei tiranni.
La Scandinavia sosterrà, se non si troverà una soluzione diplomatica, ogni uomo che intenda lottare per la sua libertà se non muterà la linea intransigente adottata.

Sua Triplice Maestà desidera chiedere che la Scandinavia accetti coloro che, protestanti, desiderano dirigersi in un regno della loro stessa fede.
Ferdinando I
AEIOU
 

Rolek

Spam Master
Il Regno di Scandinavia fa notare che è impossibile dirigere e costringere all'emigrazione centinaia di migliaia di persone sulla base di una scelta simile, costringendoli a lasciare terre ed ogni cosa.

E' necessario che si mostri tolleranza all'interno del Sacro Romano Impero e che non si sacrifichi lo stesso, cacciando gli stati protestanti, a favore di un cattolicesimo che ha già dimostrato tutta la sua corruzione.
 
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