Mikhail Mengsk
MSPAINT OVERTYRANT
I quattro intorno al tavolo non erano Aphrahanti, non erano umani, non appartenevano a nessuna razza, erano una specie a parte. Erano gli ultimi quattro esponenti di una razza artificiale creata millenni e millenni.
Androidi perfetti, dotati di poteri smisurati, e virtualmente immortali. Virtualmente, dato che l'usura dei millenni li indeboliva allo stesso modo delle razze inferiori, anche se ovviamente ad un tasso molto rallentato. I loro antichi artefici avrebbero potuto ripararli e mantenerli intatti per l'eternità, ma erano scomparsi.
Erano sopravvissuti ai cataclismi che avevano distrutto i loro creatori, e col passare dei secoli avevano raggiunto una posizione di assoluto potere sugli insettoidi che chiamavano se stessi Aphrahanti. Li avevano istruiti all'uso di tecnologie ormai dimenticate, guidandoli verso la dominazione della Galassia. Ma mentre loro ragionavano in termini di secoli e secoli, gli insetti avevano voluto dominare la galassia subito e tutta insieme.
Il crollo era stato inevitabile, e in un certo senso era stato favorito dai Quattro. Se sotto il vecchio sistema di governo erano importanti consiglieri, nel governo che era sorto dalle ceneri dell'Egemonia erano ormai loro a dominare. Gradualmente l'aristocrazia insettoide era stata estromessa, e loro erano riusciti a farsi adorare come dei e nominare Egemoni a rotazione.
Purtroppo, sembrava che ormai anche la loro guida superiore non bastasse più: mentre loro tramavano per conquistare definitivamente il potere, la Galassia si era evoluta e ormai non era più possibile eseguire i vecchi piani. A dire il vero, sembrava che l'Egemonia stessa stesse per collassare. Nonostante la loro superiorità psichica erano tuttora in difficoltà nell'adeguarsi ai rapidi mutamenti delle specie inferiori: i loro decreti erano riusciti a contenere i danni, ma sembravano solo aver ritardato l'inevitabile collasso politico.
La discussione verteva su quale "ultima mossa" avrebbe potuto ristabilire l'ordine. Cosa avrebbe potuto distogliere i nobili e la popolazione dall'urgenza di scalzare gli Egemoni?
Il dibattito fra i Quattro, identici nella struttura fisica ma distanti nell'indole, continuava ininterrottamente da tre giorni.
Alla fine, una decisione venne presa.
Era una decisione che uno di loro, citando un antichissimo testo, definì "l'ultimo rifugio degli incapaci", ma non avevano scelta.
Androidi perfetti, dotati di poteri smisurati, e virtualmente immortali. Virtualmente, dato che l'usura dei millenni li indeboliva allo stesso modo delle razze inferiori, anche se ovviamente ad un tasso molto rallentato. I loro antichi artefici avrebbero potuto ripararli e mantenerli intatti per l'eternità, ma erano scomparsi.
Erano sopravvissuti ai cataclismi che avevano distrutto i loro creatori, e col passare dei secoli avevano raggiunto una posizione di assoluto potere sugli insettoidi che chiamavano se stessi Aphrahanti. Li avevano istruiti all'uso di tecnologie ormai dimenticate, guidandoli verso la dominazione della Galassia. Ma mentre loro ragionavano in termini di secoli e secoli, gli insetti avevano voluto dominare la galassia subito e tutta insieme.
Il crollo era stato inevitabile, e in un certo senso era stato favorito dai Quattro. Se sotto il vecchio sistema di governo erano importanti consiglieri, nel governo che era sorto dalle ceneri dell'Egemonia erano ormai loro a dominare. Gradualmente l'aristocrazia insettoide era stata estromessa, e loro erano riusciti a farsi adorare come dei e nominare Egemoni a rotazione.
Purtroppo, sembrava che ormai anche la loro guida superiore non bastasse più: mentre loro tramavano per conquistare definitivamente il potere, la Galassia si era evoluta e ormai non era più possibile eseguire i vecchi piani. A dire il vero, sembrava che l'Egemonia stessa stesse per collassare. Nonostante la loro superiorità psichica erano tuttora in difficoltà nell'adeguarsi ai rapidi mutamenti delle specie inferiori: i loro decreti erano riusciti a contenere i danni, ma sembravano solo aver ritardato l'inevitabile collasso politico.
La discussione verteva su quale "ultima mossa" avrebbe potuto ristabilire l'ordine. Cosa avrebbe potuto distogliere i nobili e la popolazione dall'urgenza di scalzare gli Egemoni?
Il dibattito fra i Quattro, identici nella struttura fisica ma distanti nell'indole, continuava ininterrottamente da tre giorni.
Alla fine, una decisione venne presa.
Era una decisione che uno di loro, citando un antichissimo testo, definì "l'ultimo rifugio degli incapaci", ma non avevano scelta.