Goffredo III richiama in un giorno autunnale del 1192 il Consiglio Ducale presso il Castello di Utrecht con all'ordine del giorno la discussione di un'editto economico :
<< In seguito alla necessità umana e materiale di rendere la nostra economia, che negli ultimi decenni si è trasformata da "Victus" a
economia commerciale, più organizzata e competitiva nelle fiere del Sacro Romano Impero e della Norvegia, la proposta di mio figlio Cardinale Alberto, di recente ritorno da Roma dopo l'elezione del nuovo papa, è quella di fondare delle Corporazioni dei Mestieri e delle Arti, così da poter riunire in veri e propri collegi artigiani, agricoltori e mercanti che possano discutere sulla politica di prezzo comune e per evitare una concorrenza spietata così da favorire una maggiore uniformità di prezzo, e nel contempo evitare quella suddetta concorrenza spietata che rafforzerebbe la posizione dei mercanti stranieri ad Anversa e Bruges.
Come Duca finanzierò io stesso la fondazione e la diffusione capillare di questo sistema, e una volta raggiunta l'autonomia ogni Corporazione sarà gestita dalla tipologia di lavoratori senza ulteriori intromissioni del Ducato e dei suoi rappresentanti prelevando però una piccola somma di denaro dei guadagni corporativi che sarà utilizzata unicamente a Corte per finanziare nuove opere da parte dei numerosi artisti che il Ducato ospita e sopratutto il lavoro culturale svolto dai monasteri e dalle "Ducal Dolor".>>
<< In seguito alla necessità umana e materiale di rendere la nostra economia, che negli ultimi decenni si è trasformata da "Victus" a
economia commerciale, più organizzata e competitiva nelle fiere del Sacro Romano Impero e della Norvegia, la proposta di mio figlio Cardinale Alberto, di recente ritorno da Roma dopo l'elezione del nuovo papa, è quella di fondare delle Corporazioni dei Mestieri e delle Arti, così da poter riunire in veri e propri collegi artigiani, agricoltori e mercanti che possano discutere sulla politica di prezzo comune e per evitare una concorrenza spietata così da favorire una maggiore uniformità di prezzo, e nel contempo evitare quella suddetta concorrenza spietata che rafforzerebbe la posizione dei mercanti stranieri ad Anversa e Bruges.
Come Duca finanzierò io stesso la fondazione e la diffusione capillare di questo sistema, e una volta raggiunta l'autonomia ogni Corporazione sarà gestita dalla tipologia di lavoratori senza ulteriori intromissioni del Ducato e dei suoi rappresentanti prelevando però una piccola somma di denaro dei guadagni corporativi che sarà utilizzata unicamente a Corte per finanziare nuove opere da parte dei numerosi artisti che il Ducato ospita e sopratutto il lavoro culturale svolto dai monasteri e dalle "Ducal Dolor".>>