c'è da dire che, a leggere il racconto nella sua forma complessiva, salta all'occhio che la prima parte, soprattutto il prologo, è scritta meglio della seconda, ovvero che da un certo punto la narrazione si fa ripetitiva e poco fluida, prima ancora di bloccarsi per poi finire maldestramente sul ghiaino di Villa Boscogrande.
mi dà l'impressione, insomma, che noialtri scrittori abbiamo mollato la presa, calato l'attenzione e il ritmo, e che questa storia e questa squadra, questo "ciclo", sia forse da concludere. non so cosa ne pensiate voi, ma secondo me ci siamo capiti.