Diploannessione [Dovjunaar] Each Horizon is a New Beginning - Drakenloft

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Vashtrin fece segno ai suoi di restare fermi, anche se con le armi in pugno.
Nel migliore dei casi, il cacciatore sapeva quello che stava facendo.
Nel peggiore, non avrebbe sacrificato buoni soldati per le azioni di un folle.

Trovatosi su un'immensa mano, molto lontano dal terreno, il Lucertoloide si alzò in piedi con circospezione. Con larghi gesti e a pieni polmoni provó a farsi capire.

"Grande creatura! Noi amici!"
Oxyotl si battè il petto e indicò gli altri Dragonidi e Lucertoloidi nelle trincee poco lontano.

"Noi porta cibo!"
Presa dal tascapane una larga striscia di carne salata il cacciatore ne prese un morso, masticando con gusto. Lanciò poi il brandello in direzione delle fauci semiaperte dell' immenso ragno umanoide.
 

Silen

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L'Imperfetta tirò indietro la testa fissando il cacciatore come se questi si fosse fatto spuntare delle ali sulla schiena e avesse minacciato di volare via dal suo palmo. Fortunatamente Oxyotl aveva usato parole semplici e una mimica altrettanto semplice, adatta alla limitata intelligenza della mastodontica ragnesca. Dopo aver riflettuto per quella che sicuramente al lucertoloide e ai suoi compagni nasosti dovette sembrare una eternità, la creatura rispose, con voce incerta, come se non fosse più abituata ad esprimere i suoi pensieri in parole...e forse era proprio così del resto. L'Imperfetta scandiva laboriosamente ogni sillaba come se ogni parola le costasse fatica e solamente le pause più lunghe fra una parola e l'altra aiutavano l'ascoltatore a trarre un senso dai suoi discorsi stentati.
"Co.Sa.....Es.Se.Re.....Tu?" chiese, poi inclinò il capo scrutando vieppiù il cacciatore con occhi opachi "Se.I....Buo.No....Da.....Man.Gia.Re?..."
 

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"Oxyotl! Amico!" Disse il lucertoloide battendosi il petto.
"No cibo. Verde, duro e amaro come cactus!" Aggiunse accopmagandosi con grandi gesti di diniego e disgusto.
"Anche loro amici, no cibo!" Un cenno ampio indicò i soldati appostati nelle trincee e dietro le pietre.
"Ora tu mette giù me" con due dita in piedi sul palmo dell'altra mano, Oxyotl si abbassò fino a toccare la pelle dell'Imperfetta, e portare le dita giù dalla mano, in imitazione di una persona che cammina.
Alla fine della performance, un altro boccone avrebbe seguito il primo.

Con le ultime riserve di carne salata e molta pazienza, far capire alla creatura che le loro intenzioni erano buone sarebbe stato facile.
Non restava che vedere cosa avrebbero fatto i DIarchi della fiducia della povera creatura.
Sarebbe stato possibile sfamarla ogni anno?
 

Silen

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"Ox.....Ox.Tol....Oyo..tx....Oxyp...." L'Imperfetta tentò alcune volte di pronunciare il nome del cacciatore ma compitare correttamente "Oxyotl" si rivelò superiore alle sue possibilità. Dopo aver sputacchiato abbondantemente (anche addosso al cacciatore stesso) la gigantesca creatura si arrese. "Dif..Fi..Ci..Le....." disse lamentosamente massaggiandosi una tempia "Trop..Po.....Dif..Fi..Ci..Le....."
Quando il cacciatore disse a chiare lettere che no, lui non era affatto buono da mangiare l'Imperfetta assunse una espressione dispiaciuta come se in cuor suo avesse pensato che in fondo perchè no, Oxyotl avrebbe anche potuto dichiararsi commestibile e farsi mangiare.
"Oh" disse in tono triste evidentemente senza nemmeno considerare la possibilità che l'uomo lucertola avrebbe potuto anche mentire per salvarsi la vita. Del resto si consolò subito quando questi accennò alla presenza di altri visitatori. Goffamente, l'Imperfetta si chinò a scostare alberi e cespugli e una volta trovati i soldati (che dal canto loro furono molto grati ad Oxyotl per averli indicati alla mastodontica ragnesca) allungò una mano prelevando, più per caso che per effettiva volontà, la stessa Vashtrin. Dopo averla sollevata all'altezza degli occhi e osservata ben bene con quel suo sguardo spento l'Imperfetta aprì una mano a palmo verso l'alto e vi depose sia Oxyotl che Vashtrin, spingendoli poi delicatamente con un dito che era grande quanto lo stesso cacciatore fino a farli stare fianco a fianco; a quel punto esibì un sorriso un pò sciocco.
"Ca..Ri..Ni.....Lu..Cer..To..Li.....Ca..Ri..Ni.....An..Che.....Tu.....Par..Li?....." quest'ultima domanda era rivolta a Vashtrin. Sembrava che, a parte il fatto che l'Imperfetta sembrava considerarli una specie di bambole parlanti, l'incontro stesse andando bene. L'ultima e decisiva domanda di Oxyotl però incontrò un diniego.
"No....." disse la mastodontica ragnesca "Io.....Fa..Me.....Car..Ne.....Do..Ve?.....Do..Ve.....È.....Ca.r..Ne?....."
 

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Vashtrin non poté opporre resistenza quando l'immensa mano la prese come un giocattolo, ma per tutta l'ascesa non fu la paura a dominarla, ma la rabbia.
Se fossero sopravvissuti avrebbe trasformato Oxyotl in una cintura.
"Si! Tutti Parliamo! Chi parla cattivo sapore! Tutti!"
Denti di Alduin, stava parlando al mostro come a un nidiaceo. La follia del cacciatore era contagiosa.

Oxyotl considerò attentamente la situazione.
Avevano ancora qualche riserva di cibo in barile, gli animali che avevano tirato i carri e le loro personali scorte.
Sarebbe dovuto bastare.
"Slegate i traini! Portate qui i barili e spaccateli a colpi d'ascia! Vuotate le bisacce! Tutto quello che avete!"
 

Silen

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"Oh" sospirò nuovamente la creatura alle parole di Vashtrin. Probabilmente la comandante aveva anticipato quella che sarebbe stata la successiva domanda della enorme ragnesca perchè non aggiunse altro limitandosi a guardare con aria vagamente perplessa la frenetica attività dei soldati che radunavano animali e provviste. Infine realizzò che i dragonidi stavano radunando del cibo per lei (e cominciò a sbavare).
L'Imperfetta si accovacciò e abbassò verso terra la mano dove si trovavano Oxyotl e Vashtrin permettendo loro di mettere piedi al suolo

"As..Pet..Ta..Te.....Qui.....Non.....Scap..Pa..Te....." disse stentatamente per poi concentrare tutta la sua attenzione sul cibo per mangiare, letteralmente, a quattro pallmenti afferrando indistintamente cavalli, buoi e cumuli di scorte dei soldati a manciate intere.
In capo a un tempo sorprendentemente breve l'Imperfetta aveva divorato tutto ciò che i dragonidi le avevano procurato. A un certo punto allungò una manov erso uno dei carri, causando un comprensibile panico nei soldati, ma come apparve chiaro poco dopo la ragnesca voleva solo muovere il carro come se fosse una specie di giocattolo.
Un ampio sorriso sul volto la creatura prese a muovere i carri uno dopo l'altro giocando nè più nè meno come avrebbe fatto un bambino fuori scala.
 

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Oxyotl osservò il pasto con un misto di orrore e fascinazione, ma la reazione finale al comportamento dell'Imperfetta fu di profonda soddisfazione. Ora non restava che rinforzare i comportamenti positivi...
"Brava che hai mangiato tutto! Ora gioca coi carri ma mi raccomando non ti allontanare!"
Vashtrin si stava rivolgendo direttamente all'immensa creatura, la voce ferma e conciliante, una completa trasformazione rispetto al terrore isterico della cattura.
"Ma cos..."
La generalessa prese da parte il cacciatore appena fu certa che il mostro era completamente concentrata sui veicoli.
"Non è un animale, è un bambino. E da sorella maggiore di una mezza dozzina di futuri predoni posso assicurarvi che sono più qualificata di voi. Ora dobbiamo solo aspettare che si addormenti e convincerla che torneremo presto con la pappa e dei giochi nuovi. Le lasceremo i carri come regalo, non abbiamo animali per tirarli, dopotutto."

Non restava capire quanto era costata la loro allegra scampagnata, e se era possibile ripeterla nel prossimo futuro.
 

Silen

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"Si....." rispose docilmente la creatura a Vashtrin mentre riempiva un carro di sassi e rocce che per lei erano poco più che sassolini ma che i dragonidi avrebbero fatto molta fatica a spostare per poi spingere il carro con una mano "Ca..ri..ni.....ca..ri..ni......" continuava a borbottare fra sè mentre riempiva e vuotava alternativamente i carri e li muoveva quà e là a casaccio. Il gioco si protrasse per qualche ora senza che la ragnesca mostrasse segno di tedio o stanchezza finchè all'avvicinarsi dell'imbrunire l'Imperfetta si fece inquieta.
"Oh....." mormorò guardando il sole che si avvicinava all'orizzonte come se non avesse realizzato lo scorrere del tempo "No.....bu..io.....ar..ri..va.....ca..sa.....an..da..re.....ca..sa....." per un attimo l'Imperfetta sembrò volersi portare dietro anche Vastrin ed Oxyotl come sovrappiù ma la generalessa ebbe la presenza di spirito di dire che anche i dragonidi dovevano "tornare a casa" e questo parve bloccare la mastodontica ragnesca che esitò per diversi attimi prima di accettare la cosa con un dispiaciuto "Oh......" per poi raccogliere i suoi nuovi giocattoli ed allontanarsi a grandi passi verso l'interno lasciando gli esploratori al compito di ritornare a piedi verso la tenuta di Twango dove avrebbero senz'altro trovato rifugio e alloggi....a prezzo modico naturalmente....
 

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Passate le stagioni fredde, nuovamente una carovana di alimenti prendeva la strada di Drakenloft, Oxyotl il cacciatore seduto a cassetta di uno dei carri del piccolo convoglio. Avrebbero dovuto convincere l'Imperfetta a muoversi verso la costa, verso la cittadella di Mastro Twango.
Il cacciatore non sapeva se sperare che anche l'avido possidente avesse buoni rapporti con Cariddi...

Giunte la primavera e il vento dell'Est, nuovamente una nave solcava i flutti diretta verso la costa di Drakenloft.
Sul ponte, però non si stagliava il profilo marziale di Fenstrum la Torpedine, ma la rotonda, splendente figura di Gyforeth Yuvon. Erano anni che il Mercante era stato lasciato ai suoi affari, cosa che lo rendeva essenziale per la missione odierna.
La speranza dei Diarchi era che il futuro di Drakenloft sarebbe stato deciso non dalle armi, ma dalla pubblicità.
"Mi piangerà il cuore a versare in mare tutto questo tesoro, ma a quanto ho sentito raccontare l'alternativa è molto peggiore. Cerchiamo di concludere la transazione in vista delle torri di guardia di Mastro Twango, un'immagine vale sempre più di mille parole."

@Silen sappimi dire quanto mi costa di cibo e di alcool
 

Silen

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Non ci volle molto perchè il carro arrivasse a destinazione; i molteplici invii di cibo avevano avuto l'effetto di abituare l'Imperfetta a trovare, letteralmente, la pappa pronta, e la creatura si presentava ormai regolarmente nella radura scelta da Oxyotl tempo prima ad attendere l'arrivo dei carretti.
Riconobbe persino l'uomo lucertola nel vederlo, esibendo un ampio sorriso e sbavando altrettanto abbondantemente.
"Lu..cer..to..lo.......tor..na..to.......por..ta..to.......car..ne?.......Al..tri.......gio..cat..to..li?....." compitò con difficoltà in lingua comune guardando Oxyotl avvicinarsi.

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Dopo che un buon terzo del carico venne versato in mare le acque del Mare Stretto ribollirono e una pletora di tentacoli si avvolse attorno al vascello dragonide facendolo scricchiolare minacciosamente. Una Scilla insolitamente di cattivo umore si issò pesantemente sopra la murata e indirizzò una occhiataccia al grassoccio dragonide

"Che stai facendo, terricolo della malora" lo apostrofò in tono seccato "il succo fermentato non lo devi sversare a mare! Lo devi dare a me!" le ultime parole erano quasi un urlo.
 
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"Oggi faremo un gioco nuovo!"
Oxyotl puntò nella direzione in cui Cariddi sarebbe dovuta andare
"Se seguirai i carri in quella direzione, poi avrai tutto il cibo e i carri per giocare. Vuoi vedere chi arriva per primo alla cittadella sulla costa?"

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"Le leggende sono vere! Quale piacere, grande spirito del Mare. Vogliate scusare lo spreco, volevamo essere certi di trovarvi. Ma non disperate! Abbiamo portato da bere in abbondanza!"
La scommessa era riuscita, erano in piena vista dei moli di Twango.
Non restava che migliorare l'umore della creatura che avrebbe potuto spezzare la nave come un grissino.
 

Silen

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"Gio..co.......nuo..vo?" l'Imperfetta sembrò interessata ma quando l'uomo lucertola indicò la direzione della tenuta la creatura si mostrò riluttante
"Non.......an..da..re.......la.......brut..to.......pos..to.......co..si.......vo..lan..ti.......pun..go..no....... " disse alludendo evidentemente ai gargoyle.

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"Mhf. Che sia un piacere è ancora da dimostrare" sbuffò la creatura marina ma a dispetto delle parole sembrò almeno in parte rabbonita. Un paio di palpebre nittitanti passò rapidamente sui grandi occhi neri di Scilla "Cosa hai di buono? Ce l'hai quel succo dorato con le bollicine che mi fa il solletico alle branchie?"
 

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"Le bestiacce alate avranno altro a cui pensare, te lo garantisco. Se oggi ti comporterai bene, ti faremo un nuovo lettino e una nuova casa!"

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"Ah, un intenditore! Abbiamo la birra dei Nani e il bianco frizzante degli Elfi, hanno fatto grandi cose lo scorso anno su in Hjaal March"
Gyforeth sfoderò il suo miglior sorriso da venditore, sapendo bene che per quanto rischiosa, Scilla era solo l'antipasto delle future trattative col signore del castello.
 

Silen

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"Ooh" disse l'Imperfetta rimanendo senza parole per diversi minuti. Il concetto era forse un pò tanto da assimilare tutto di un fiato per una mente semplice come la sua ma era evidente che per contro la creatura fosse affascinata in modo infantile dalla promessa di un nuovo letto e una nuova casa. Forse la ragnesca stava ricordando tempi più felici quando le aracne che la avevano creata e guidata si erano occupati di lei e non aveva dovuto cavarsela da sola.
"Let..to.......let..to.......mor..bi..do?.......Pos..so........te..ne..re.......gio..cat..to..li?......." chiese in tono incredulo.

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La creatura marina si leccò le labbra
"Falli portare tutti e due. Se almeno uno di essi è quello che intendo io ti perdonerò per aver sprecato tanta roba buona." disse Scilla con evidente ingordigia nella voce. La predilezione della creatura per gli alcolici della terraferma come anche la sua incredibile resistenza agli effetti secondari degli stessi era ormai leggendaria e non solo presso i dragonidi. Ci sarebbe voluto almeno un barile, tra birra e spumante, prima di vedere Scilla anche solo alticcia.
 

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"Ma certo! Ci vorrà un po' di tempo a costruirla perché sei una bimba molto grande, pero!"
Il consiglio della generalessa era stato impagabile. Tenere a bada i nidiacei dei suoi fratelli lo aveva preparato a dovere per trattare con l'Imperfetta. Rischiava di essere schiacciato, ma almeno non aveva dovuto lasciare una somma principesca al chiosco dei ragni canditi.

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Ad un cenno del mercante due barili di birra e altrettanti di bianco frizzante furono fatti rotolare verso la Scilla.
"E per dopo, abbiamo un'acquavite che mi dicono capace di risvegliare i morti!..."

Gyforeth attese che la Scilla avesse bevuto e gradito, prima di tornare a conversare in tono distratto
"... ho sentito che viaggiate parecchio tra i mari di Ea, avrete visto cose mirabili... molte navi affondate, magari..."
 

Silen

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"Ooh" sospirò l'Imperfetta, forse un pò delusa "Non.......io.......gran..de.......lu..cer..to..li.......pic..co.li.......". Come tutti i bambini, ora che le era stata prospettato qualcosa di suo gradimento avrebbe voluto averlo subito. "Va.......be..ne......." aggiunse dopo un pò. Era difficile immaginare che quella creatura fosse stata creata per la guerra; senza nessuno a guidarla l'Imperfetta si comportava in modo ingenuo e fiducioso.

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Risultò che il bianco frizzante degli elfi fosse la bevanda favorita da Scilla sebbene
"Anche la birra non è malaccio" per usare le sue parole. Scilla adorava le bollicine specie quando dal palato le fuoriuscivano dalle branchie, cosa che per gli osservatori poteva essere un pò disgustosa ma che la creatura marina sembrava trovare terribilmente divertente. Dopo essersi scolata buona parte di una botte di bianco degli elfi in ogni caso Scilla sembrava essere di umore notevolmente migliore.
"Oh si, e una percentuale discreta di quelle navi le ho affondate io stessa" si pavoneggiò "certo non quelle che mi portano cose buone da assaggiare" aggiunse, forse per rassicurare il suo interlocutore "ma ci sono anche molte altre cose da vedere oltre alla spazzatura dei terricoli. Ci sono molte meraviglie negli immensi oceani" Scilla fece oscillare il bicchiere in modo da far ruotare il liquido in esso contenuto brima di vuotarlo in un fiato "per quanto debba ammettere che anche la terra asciutta abbia qualche attrattiva degna di nota." concluse un pò a malincuore.
 

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L'Imperfetta e i Draognidi che faticavano a seguirla si stavano avvicinando alla fortezza di Twango, ora si sarebbe solo trattato di tenere Cariddi a bada e in vista delle mura.
"Che ne dici, vuoi sederti qui e giocare con uno dei carri?"

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"Il nostro mondo secco e polveroso ha le sue attrattive, sì. E ne avrà ancora di più per voi, grande Scilla, se le cose con Mastro Twango andranno per il verso giusto. Potrebbe essere vantaggioso sia per noi che per Voi cercare un'accordo più... permanente. Non vi piacerebbe la certezza che in un certo momento della stagione potrete avere dell'ottimo vino?"
Il mercante fece un cenno ai marinai.
"Dovremmo far calare una scialuppa, se non vi disturba, dobbiamo conferire con il padrone di quel maniero là in cima."
Altri marinai stavano armeggiando con una catapulta fissata al ponte.
"E occupare momentaneamente lo spazio aereo, ma questo non dovrebbe disturbare il vostro dominio."

Il proiettile caricato sulla catapulta era un'idea di Gyforeth: centinaia di pezzetti di carta, tutti colorati e tutti recanti lo stesso messaggio:
- Stanchi di vivere tra Scilla e Cariddi? Vivrete liberi nel Regno del Drago -
 

Silen

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"Si.......si.......io.......vuo..le.......gio..ca..re......." disse l'Imperfetta lasciandosi cadere pesantemente sulle ginocchia prima di afferrare il primo carro che le capitò sotto mano del tutto incurante del fatto che fosse carico di merce o del guidatore dragonide o tantomeno della povera bestia terrorizzata che lo aveva trainato fino a quel momento. L'immensa ragnesca lo mosse nè più nè meno che fosse un balocco e con la stessa facilità "Lu..cer..to..lo........gui..da.......car..ro.......por..ta........co..se.......da.......suo.......tu..to..re.......ruo..ta.......fa.......grin.......grin........ca..val..lo........fa.......clop......clop.......lu..cer..to..lo.......ha........fret..ta........viag..gia........in.......brut..to.......po..sto.......lui.......tan..ta.......pau.ra.......di.......es..se..re.......pun..to.......po..ve..ro.......po..ve..ro.......lu..cer..to..lo......." persino a Xolotl i movimenti dell'Imperfetta apparivano esitanti e l'allegria forzata; la creatura si guardava attorno nervosamente e sembrava usare il gioco per darsi coraggio, ma la cantilena apparentemente insensata che stava sciorinando era piuttosto significativa.

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"Beh vi siete dimostrati gente affidabile e cortese e io apprezzo molto l'affidabilità e la cortesia." dichiarò Scilla i cui occhi neri erano lucidi e inquisitori, a dispetto della quantità di alcol ingurgitato "Ma cosa c'erantra il vecchio marpione che fa lavorare per sè gli scampati ai naufragi? Ho visto i suoi scagnozzi raccogliere qualche terricolo spiaggiato e poi ho visto gli stessi terricoli lavorare sulla terra asciutta" lo sguardo di Scilla vagò verso la costa "Non mi disturba la vostra scialuppa capitano, tuttavia mi piacerebbe capire cosa state combinando. E che c'entra quella" concluse indicando la figura dell'Imperfetta, perfettamente visibile al lato opposto della linea retta che congiungeva la nave del emrcante e la spedizione del cacciatore.
 

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"Le lucertole non devono preoccuparsi, i calabroni che pungono saranno occupati nel loro alveare. Ecco! Guarda! Piovono coriandoli per Mastro Twango! Ora restiamo qui e godiamoci lo spettacolo. Fai merenda con un bue da tiro, ti calmano sempre no?"
La salva di propaganda era partita e sorvolava i campi e le baracche dei lavoratori di Twango.
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"Quella è parte del nostro colpo di teatro per Mastro Twango. Diciamo che lo stiamo mettendo di fronte alla realtà. Là dentro sono convinti che servirlo in cambio di una vita misera sia l'unica possibilità, e che il mare e la terra siano infestati di mostri. In realtà, le creature di questa zona sono perfettamente gestibili o, nel caso dei presenti, affabili, piacevoli addirittura!"
Il messaggio per tutti gli altri era stato consegnato.
Ora bisognava rivolgersi al padrone.

- All'attenzione di Mastro Twango
Gyforeth, Mercante e Ambasciatore dei Domini del Drago, sarebbe deliziato di incontrarvi all'approdo più prossimo alla vostra magione.
Ci sarebbe gradito anche conferire pacificamente con i vostri assistenti alati

A presto-


La lettera sarebbe stata consegnata ad una guardia o a un Gargoyle, il primo che si fosse mostrato volenteroso per riceverla.
 

Silen

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"Oooh" l'attenzione dell'Imperfetta venne letteralmente rapita dalla miriade di biglietti colorati lanciata dalla nave dei dragonidi, tanto che quasi lasciò cadere il carro. Probabilmente se il cacciatore non avesse detto di restare li la ragnesca sarebbe corsa verso la città per afferrare quelli che per leie rano effettivamente nient'altro che cordiandoli. Quando la pioggia di bigliettini fu terminata, l'Imperfetta si voltò verso Oxyotl "An..co..ra?......."

*-----*

Scilla ridacchiò
"Ah capisco. Se potete far mostra di avere un accordo con me e di tenere a bada quell'altra, per quale motivo una persona sensata dovrebbe rimanere a faticare per il nostro amico profittatore? Gli state...come dite voi altri?...togliendo il terreno da sotto i piedi, giusto?" la creatura marina si rilassò e si fece riempire nuovamente il bicchiere di vino frizzante "Bene! Credo che, col vostro permesso, me ne rimarrò qui buona buona a bere e osservare. Sarà divertente, io credo."

In effetti come Oxyotl aveva assicurato all'Imperfetta, i gargoyle sembravano al momento troppo indaffarati per andare a disturbare il cacciatore e i suoi e nella tenuta si notava un certo fermento. Infine dopo qualche tempo Twango in persona, accompagnato dai due gargoyle Gark e Gookin si presentò alla nave dragonide.
La compostezza del possidente era stata palesemente scossa dagli ultimi avvenimenti ma a parte un'occhiata non proprio benevola verso Scilla (che rispose alzando il bicchiere per mimare un brindisi) l'uomo pareva deciso a mantenere le maniere urbane che già aveva sfoggiato anni prima.
"Ahem, sono...lieto...di vedere nuovamente un rappresentante della vostra nazione" esordì rivolto a Gyforeth "Tuttavia devo esprimere una vibrata protesta nei vostri confronti. Nel precedente incontro col capitano Fenstrum mi era parso di capire che desideraste avere un rapporto di buon vicinato ma questo che state facendo...terrorizzare brava gente attirando qui Scilla e Cariddi nientemeno!....per poi lanciare volantini con frasi sobillatrici...è davvero men che gentile da parte vostra."
 
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