Diploannessione [Dovjunaar] Each Horizon is a New Beginning - Drakenloft

Monitor_Dundee

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Fenstrum non avrebbe voluto essere da nessun'altra parte, per niente al mondo.
Ritto sul ponte della sua nave, a fianco della ruota del timone, il vento salmastro sul muso e la prua puntata in direzione dell'ignoto.

Questa volta, doppiato il promontorio di Goltag, si sarebbero diretti a nord, oltre le spiagge della Costa del Sale recentemente annesse al Dovjunaar.
E questa volta la navigazione in acque ignote e piene di perigli non si sarebbe conclusa in un porto sicuro, dove genti civili preparavano un incontro diplomatico. Quella era una vita adatta ai grassi mercanti, non agli avventurieri.

La loro destinazione erano le coste scoscese e rocciose dove nei tempi prima del Collasso si affacciavano i porti degli Elfi del Minnonar, da cui secoli or sono partivano flotte di navi da guerra e convogli di vascelli che, si narrava, erano in grado di attraversare interi l'Oceano fino al Nuovo Mondo.

"Tenete la barra a settentrione, timoniere. Giunti al promontorio, inizieremo a bordeggiare per trovare un approdo. Quartiermastro, doppia razione di grog agli uomini, stasera. Qualunque cosa ci aspetta scesi in terraferma non sarà facile da mandar giù."
 

Silen

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Come volle il destino, i guai iniziarono ancora prima che la spedizione potesse toccare terra. Proprio alla fine del viaggio, quando la nave dragonide stava cercando un punto favorevole dove gettare l'ancora il mare tutto attorno alla imbarcazione iniziò a ribollire e una dozzina di tentacoli eruppero dalle acque andandosi ad avvolgere ad ogni appiglio che riuscissero a trovare come i remi o la stessa polena della nave.
 

Monitor_Dundee

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Come i tentacoli ruppero il mare, il silenzio fu rotto da grida di disordine e paura.
"IL KRAKEN!" "Sunvaarseok!" "MOSTRO MARINO!" "Okaazsevith!"

Un equipaggio di schegge impazzite avrebbe solo accelerato la loro rovina:
"Ordine, ciurmaglia! Uth Thaarn! All'armi!"

Dovevano districarsi da quel viluppo il prima possibile, a qualsiasi costo.
"Prendete le asce per il cordame e gli arnesi da carpentiere, segate quelle braccia mostruose, prima che spezzino la nave! Calafato, prendi la tua pece! Date il barile alle fiamme e versate il catrame su quella bestia!"
La creatura dell'abisso, sperava, avrebbe aborrito la luce e il calore in egual misura, se avesse percepito le fiamme.
 

Silen

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"Io non lo farei se fossi in te" disse improvvisamente una voce sconosciuta. Voltandosi Fenstrum vide, appoggiata urbanamente sul parapetto della nave, una creatura che non assomigliava a niente che avesse mai avuto occasione di incontrare nei suoi viaggi. La pelle verde-azzurra luccicante di acqua marina, priva di capelli o peli, grandi occhi neri protetti da una membrana nittitante, un naso quasi inesistente con narici piccole e delicate, vistose branchie ai lati del collo. si trattava evidentemente di una creatura marina ma come aveva fatto ad arrampicarsi sulla murata della nave? E quale era il suo legame con i tentacoli che stavano avvolgendo l'imbarcazione in un soffocante e potenzialmente letale abbraccio?
 

Monitor_Dundee

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"FERMI! Mulhaan! Kriiste!"
Fenstrum sperava che, fermandosi il caos e la violenza sul ponte, anche quello che si nascondeva sotto i flutti avrebbe agito con più calma.
"Ho fermato il mio equipaggio, e già la mia nave è ferma. Chi siete voi, Munseokaaz, Uomo del Mare? Siete uno spirito delle Onde o una Sirena? E queste braccia tentacolari, sono sotto il vostro controllo?"
 

Silen

Get a life
La creatura ridacchiò "Sirena, io? Oh no. A volte i terricoli mi chiamano Scilla. E quelle braccia tentacolari sono le mie braccia tentacolari"
Scilla si sollevò a forza oltre il parapetto e si lasciò cadere sul ponte, mostrando così al comandante che la parte inferiore del corpo era in effetti costituita da lunghissimi tentacoli che scomparivano oltre la murata.
"Mi irrita molto quando i terricoli provano a pungermi" disse in tono urbano come se stesse parlando del tempo o comunque di qualche argomento innocuo e non del destino della nave.
 

Monitor_Dundee

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"Scylla? Un nome che porta alla mente antiche leggende di marinai! E' un privilegio per un navigante essere al cospetto di un così potente spirito dell'Oceano, e poter mantenere il senno per raccontarlo!"
Scilla... storie di streghe del mare, capaci di maledire e di evocare gorghi e tempeste, progenie maledette degli stessi Déi...
"Non era nostra intenzione arrecarvi offesa, né fastidio! Non siamo che esploratori, e la nostra destinazione è la terra oltre quella spiaggia. C'è qualche rituale, qualche preghiera che dovremmo rivolgervi per riottenere il vostro favore?"
 

Silen

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Gli occhi neri scrutarono il comandante con malizioso divertimento "Ebbene, per raggiungere quella terra non avresti dovuto passare per le mie acque, terricolo. Il vostro scafo spaventa i pesci e lo sciabordio delle onde su di esso offende le mie orecchie. Ma dalle tue parole deduco che sei disposto a fare ammenda e darmi una compensazione e questo potrebbe trattenermi dallo stritolare questo fragile insieme di assi di legno. Ora, i rituali di voi terricoli sono assai noiosi e non mi hanno mai particolarmente appassionata ma un tempo gli ometti che navigavano su questi mari erano soliti versare abbondanti libagioni di una bevanda rossastra, il succo spremuto di qualche frutto che cresce sulla terra asciutta."
Scilla si leccò le labbra pallide con una lunga lingua azzurra e attese con aria di aspettativa.
 

Monitor_Dundee

Spam Master
La creatura era quindi in tutto e per tutto uno spirito protettore del mare, non una fiera assetata di sangue, per fortuna.
Altra sete la muoveva a quanto pare!
Vino! Una libagione, come si narrava nelle leggende di Ambiropoli, quando gli eserciti versavano vino nei fiumi per farli attraversare agli eserciti in marcia.

Fatto ritorno in patria, il Capitano avrebbe baciato Gyforeth su quella ghigna d'oro zecchino! Proprio l'ultima volta che si erano visti avevano parlato di come presto sarebbero state ampliate le operazioni vinicole del mercante.
Quello però riguardava il futuro, e questo era il presente...

"Prendete tutto l'alcool che c'è a bordo, portatemelo qui! Subito! Anche quello nella mia cabina, che vi ho detto di non toccare pena il taglio della coda!"
Scattanti di paura, i marinai radunarono in fretta i barili sul ponte, ed erano ben poca cosa.
Tre barili di birra scura, che serviva all'equipaggio per mangiare e bere assieme.
Due botti di moonshine nanico, un torcibudella buono solo per il Grog, e per disinfettare l'acqua ferma.
E infine una botticella di vino regalata a lui da Yuvon, dolce e forte come liquore, rinforzato per affrontare il lungo viaggio in mare senza andare in aceto.
"Non abbiamo molto da offrirvi, Spirito possente dell'Abisso, ma la nostra sola volontà è farvi contento e fare ritorno alla terra da cui siamo salpati, che invece è ricca dei frutti da cui si trae il vino. Abbiamo violato il vostro regno perché sappiamo che le rive con cui confina sono piene di pericoli e di mostri, ma se ci riuscisse di abitarle potremmo coltivare qui frutti e farne il vino anche qui, per potervelo offrire in maggiore abbondanza!"
 

Silen

Get a life
"Apprezzo le tue parole maaaaaaa....non vorrai mica lasciarmi qui sul ponte vero? Sii gentile terricolo e fai portare un tavolo e una sedia, poi sollevami e fammi sedere...non temere, in genere non mordo" disse con un sorriso che mise in mostra una pletora di dentini aguzzi "e non preoccuparti dei tentacoli...non ti graverò del loro peso, me li trascinerò dietro io. È solo che proprio non mi va di spostarmi sulla tua barchetta a forza di braccia. Non è dignitoso."

Dò per scontato che acconsentirai alle richieste di Scilla per cui vado avanti...nel caso sappi che di fatto è come se stessi toccando un polipo o un pesce, Scilla è fredda, viscida e odora leggermente di pesce.

Scilla assaggiò uno dopo l'altra le bevande offertale; il moonshine nanico risultò troppo forte facendo tossicchiare la creatura marina che sputacchiò parzialmente il liquido dalle branchie. La birra non riscosse il suo gradimento tanto da indurre Scilla a sollevare il boccale con un tentacolo e gettarlo da parte con espressione schifata. Quando già i dragonidi cominciarono ad essere impauriti alla idea che la creatura non gradisse nulla della loro scorta, il contenuto della botticella ottenne l'effetto sperato tanto da indurla a bere direttamente dalla stessa disdegnando bicchieri e boccali.

"Buono" disse con un sospiro, quando la botticella fu vuota "Si, buono come lo ricordavo." Scilla allungò un tentacolo che afferrò il comandante per la vita trascinandolo vicino all'essere marino che tuttavia non aveva intenzioni ostili, anzi si spinse a dare a Fenstrum una specie di carezza un pò brilla "Mi sei simpatico, terricolo. Sei cortese e ragionevole. Se concedo a te e ai tuoi libero passaggio sulle mie acque mi prometti che ogni anno di questa stagione mi porterai un assaggio del nettare dei frutti della terra asciutta? Una botte o due magari. E porta qualcosa anche per te, così potremo fare festa insieme. Mmmmmh?"
Scilla si leccò nuovamente le labbra ed esalò un sospirò soddisfatto mentre i suoi tentacoli allentavano la presa.

Ebbene si hai beccato un mostro marino alcolista. Sono i casi della vita...ovviamente per darle quello che chiede ti toccherà mettere su una distilleria
 

Monitor_Dundee

Spam Master
Avere salva la vita perché aveva offerto da bere a un Dio del Mare!
Una vita di storie esagerate, e nessuna avrebbe retto una candela a questa, che era accaduta parola per parola.
"Giuro sul mio onore e questa nave, due barili l'anno del migliore rosso dei Dragonidi saranno tenuti da parte per voi, Scilla. E ora, permettetemi di lasciare queste acque, dove eravamo intrusi e ora siamo accolti. Ora torneremo a sud, ripercorrendo la scia che abbiamo lasciato, ma ditemi se lo sapete cosa abita le terre qui, oltre la riva. Se sarà possibile per noi passare via terra, sarà più facile convincere altri legni a non navigare in queste acque."
 

Silen

Get a life
La creatura marina esibì una espressione che avrebbe potuto essere divertita "Ti sembro il tipo che bazzica la terra asciutta? Ogni tanto mi capita di passare a qualche centinaio di metri dalla spiaggia e un paio di volte credo di avere visto dei terricoli ma non so altro. Avanti, sii gentile e rimettimi sulla murata, è tempo di tornare nelle mie acque, ma spero di rivederti presto, terricolo. Mantieni la tua parola e questi mari saranno sempre sicuri per te e i tuoi "

Dai pure per scontato che una volta sulla murata Scilla si rituffi in acqua ritirando i suoi tentacoli dalla nave
 

Monitor_Dundee

Spam Master
Quindi tutto è bene quello che finisce bene ma sulla terraferma mi tocca andare al prossimo giro? O prosegue questa?
 

Silen

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Puoi proseguire questa se vuoi, le disavventure sul mare si pagano a parte XD
 

Monitor_Dundee

Spam Master
"Salute a Voi, Scilla, onorato spirito dell'Oceano! Torneremo per levare un calice alla vostra salute!"
Fenstrum, ancora scosso da quello che era appena accaduto, ma galvanizzato dall'avere avuta salva la vita, tornò a rivolgersi ai suoi nel tono consueto.
"Avanti, pelandroni! Cosa avete da stare a guardare? Siamo stati mandati qui per sbarcare su quella costa e vedere cosa dovremo affrontare per conquistarla. Ai vostri posti di manovra e barra verso costa, per i denti di Alduin!"
 

Silen

Get a life
Quando la nave si avvicinò alla riva scoprì che sulla spiaggia sie ra radunato un piccolo drappello di spettatori che avevano assistito all'incontro con Scilla. Sembrava essere un gruppo eterogeneo, alcuni umani, elfi un paio di lucertoloidi, persino un formian. Nessuno cercò di impedire lo sbarco agli sconosciuti provenienti dal mare in effetti i locali sembravano impegnati a parlottare fra loro e, apparentemente, a esprimere delle valutazioni sui nuovi venuti.
 

Monitor_Dundee

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"C'è gente sulla spiaggia! Meglio del previsto, non sembrano bellicosi. A scanso di equivoci tenete un drappello di fanti di marina ben nascosti dietro i boccaporti e con le balestre pronte, ma se salta fuori qualcuno col grilletto facile finisce a nuotare con un'ancora al collo. Abbiamo parlamentato con un cazzo di Kraken, vediamo di non far andare la nostra effettiva missione coi genitali all'aria."

La nave fu messa alla fonda e ancorata, e una scialuppa fu calata per raggiungere la terraferma. Il primo a saltare giù fu il capitano stesso, seguito da marinai con le sciabole al fianco e le mani libere.

"Salute a voi, della costa! Capite la mia lingua? Tinvaaksezu'u Mindoraan? Siamo contenti di vedere che questo posto è abitato, e abitato da molte genti. Veniamo da un luogo molto simile, di sopravvissuti e sopravviventi."
 

Silen

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"Ti capisco, amico. E capisco anche che devi essere un tipo fottutamente fortunato. Non saprei come altrimenti spiegare il fatto che la tua nave sia sfuggita alle grinfie di Scilla." l'uomo scorse l'imbarcazione con una occhiata di apprezzamento "Gran bella nave a proposito. In ogni caso il mio consiglio è di levare l'ancora e cercare fortuna altrove. Tutta questa zona appartiene a Mastro Twango e a lui non piacciono i vagabondi" l'umano sospirò "il che mi ricorda che è meglio che torni al lavoro prima che arrivino Gark e Gookin..."
In effetti gli altri spettatori avevano già iniziato a sparpagliarsi, alcuni per controllare delle reti da pesca, altri in direzione di un piccolo villaggio.
 

Monitor_Dundee

Spam Master
"Oh, il mostro marino? Io e la mia ciurma siamo avvezzi ai pericoli del mare, è stato sorprendentemente facile cavarci la coda!
Mastro Twingo è il vostro... capovillaggio? Sovrano? Padrone? E' sorprendente vedere una comunità così organizzata. Siete sopravvissuti insieme al Collasso?"
 

Silen

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L'umano scrollò le spalle "A dire il vero siamo per lo più naufraghi, poveri sfigati che hanno avuto la ventura di navigare per queste acque finendo dritti fra le braccia amorevoli di Scilla. Quindi deduco che avevate un beveraggio abbastanza forte per i gusti della troia branchiata eh? Bastardi fortunati" l'uomo scosse il capo con aria di deprecazione "Io glielo avevo detto al capitano di prendere qualcosa di meglio di quel cazzo di aceto...ma figurati Weamish se troviamo altri sopravvissuti non penserai mica che vorranno del vino, avranno bisogno di ben altro...eh già. Lo accopperei quel coglione se non ci avesse già pensato lei. Capite che un poveraccio perduto lontano da casa ha ben poche possibilità di salvare la pelle e Mastro Twango sembrava la possibiltià migliore...."
"Weamish! Perchè stai perdendo tempo bighellonando al posto di fare il tuo lavoro? È quasi l'ora del tè e Mastro Twango aspetta!"
La voce veniva dall'alto ma quando i dragonidi alzarono lo sguardo, aspettandosi forse una Arpia videro invece un essere che sembrava uscito direttamente da una leggenda: un GARGOYLE! Una figura umanoide mostruosa, irta di zanne e artigli, enormi ali da pipistrello e una coda non dissimile da quella dei dragonidi stessi. La pelle era grigia come pietra, i lineamenti orribili eppure Weamish non parve spaventato quando la creatura prese terra accanto a lui
"Arrivo, arrivo" disse in tono rassegnato "Non stavo sprecando tempo, Gark, stavo solo spiegando la situazione ai nuovi arrivati, tutto qui."
Il gargoyle squadrò Fenstrum e i suooi ed esibì uno spaventoso sorriso che forse voleva essere cordiale
"Ah, vedo. Molto bene Weamish in questo caso sei giustificato e non ti verrà addebitata alcune detrazione. Quanto a voi stranieri siete benvenuti nelle proprietà di Mastro Twango. Egli è sempre felice di ricevere ospiti e offre a chiunque lo desidera un onesto lavoro e una giusta paga, nel caso siate interessati."
 
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