Diploannessione [Dovjunaar] Each Horizon is a New Beginning - Agama

Monitor_Dundee

Spam Master
La Regina della Burrasca nuovamente fendeva le onde con la prua verso il sole di mezzogiorno, diretta al confine delle mappe.
L'ammiraglio scortava un convoglio carico di bestie da pascolo e altri generi agricoli, diretto verso l'isola delle Arpie, ma lo avrebbe presto lasciato.

Giunti in vista delle coste già mappate, la nave da guerra si diresse verso ponente.
Le antiche mappe sembravano non mentire, e oltre le coste di Strofadia la forma delle nubi sembrava suggerire terra oltre l'orizzonte.

"Avanti, canaglie! Il primo a chiamar terra dalla coffa raddoppia la paga!"
 

Silen

Get a life
L'isola di Agama sorgeva a breve distanza e non fu difficile per i naviganti individuarla; poco più piccola della isola gemella era stata trascurata dall'Impero meridionale, più interessato alla costruzione del grande porto militare di Telesar su Caluerpa. Sulla costa si potevano vedere i resti di qualche villaggio andato in rovina durante il lungo interregno ma dalle alate di Caluerpa (ora Strofadia) i dragonidi sapevano che l'isola era ancora abitabile...in effetti le neo-cittadine del Dovjunaar erano solite fare regolari battute di caccia sull'isola vicina il che se da un lato rendeva poco probabile la presenza di mostri arcani dall'altro aumentava le possibilità di incontrare nativi indispettiti.
 

Monitor_Dundee

Spam Master
Come spesso accadeva, la nave gettò l'ancora lontano dalla costa, mentre Fenstrum e un drappello di soldati sbarcava a bordo di una scialuppa.
Con i sensi all'erta, ma le armi tenute al loro posto, i Dragonidi si fecero avanti sulla battigia.
Per prima cosa avrebbero esaminato le rovine di uno dei villaggi, mezzo sommerso dalla vegetazione costiera...
 

Silen

Get a life
Non c'era molto da vedere: il villaggio era da lungo tempo disabitato e ormai semidistrutto dal tempo e dalle intemperie. Anche così era possibile stabilire che non sembrava essere stato abbandonato per via di una invasione (niente tracce di incendi o resti di armi o di cadaveri) ma abbandonato in maniera apcifica come se i locali a un certo punto, per ragioni loro, avessero rinunciato a vivere lungo la costa in favore dell'entroterra.
 

Monitor_Dundee

Spam Master
"Faremo campo qui, al riparo di una rovina."
Il capitano additò un gruppo di cinque marinai, intenti a perlustrare una delle case abbandonate.
"Voi, con me, andremo verso l'interno finché c'è luce. Occhi aperti e mano alla sciabola, e preghiamo che l'Apocalisse non abbia dato troppi doni alle piante di questa foresta"
 

Silen

Get a life
Le piante, fortunatamente, erano del tutto normali con gran sollievo di tutti i dragonidi. Dopo un paio d'ore di cammino il gruppetto raggiunse una radura al centro della quale si ergeva una sorta di idolo intagliato nel legno. Si trattava di una opera piuttosto rozza ma la corporatura umanoide e la postura benedicente sembravano identificarlo come una delle dività benevole del tempo rpecedente all'Ultima Guerra, forse persino quel Padre Celeste che spesso si ritrovava nelle religioni umane.
 

Monitor_Dundee

Spam Master
Il marinaio dragonide si avvicinò con circospezione all'idolo di legno, facendo segno ai suoi compagni di viaggio di restare fermi al bordo della radura.
Giunto a qualche passo dal totem, si chinò a terra e lasciò a terra alcune monete di rame e un pò di tabacco da pipa.
"Rendo onore a voi, isolani. Veniamo in pace."
Fatta che ebbe l'offerta, si ritrasse anche lui al bordo della radura.
"Abbiamo mostrato di essere pacifici, ora vediamo se abbiamo attirato la loro attenzione"
 

Silen

Get a life
La mossa del dragonide parve averel'effetto desiderato: dopo qualche minuto di attesa un gruppetto di tre umani si fece avanti al limitare della radura, dal lato opposto rispetto alla pattuglia di esplroatori dragonidi. L'uomo al centro alzò la destra in un cenno di saluto "È scritto: ricambia violenza con resistenza, fedeltà con onore e rispetto con benevolenza ed è in questo spirito che vi accogliamo stranieri venuti dal mare."
 

Monitor_Dundee

Spam Master
"Salute a voi. Il mio nome è Fenstrum, e vi parlo a nome del Dovjunaar, il Paese dei Draghi. Ci solleva trovare dei sopravvissuti al Cataclisma anche qui, su queste isole. Qual è il vostro nome, e che nome date alla vostra gente?"
 

Silen

Get a life
L'umano scrollò le spalle "I nomi vanno e vangono. Abbiamo cambiato nome tante volte noi che abitiamo questa isola...diciamo che in questa faccenda faccio il portavoce e quanto alla nostra gente, potete chiamarci i diseredati poichè questo è quello che siamo in ultima analisi. Prede legittime per chiunque, non ultime le nostre vicine Alate di Caluerpa che razziano regolarmente il nostro bestiame. Finora vi siete impegnati ad essere rispettosi e pacifici e questo ci conforta ma l'uomo saggio non si fa sviare dalla prima impressione e attende prima di giudicare."
 

Monitor_Dundee

Spam Master
"Le Alate ora fanno parte del nostro Dominio, e personalmente ho fatto scortare navi cariche di capi di bestiame dirette sulla loro isola, quindi state sicuri che smetteranno di planarvi sulla testa. Abbiamo avuto la fortuna di passare il disastro in tanti, vicini e con le scorte piene, su nelle Sale del Drago, ed è già da un lustro e passa che giriamo le rovine in cerca di sopravvissuti. Siamo stati benedetti dall'abbondanza, e cerchiamo di accogliere tutti i sopravvissuti che incontriamo."
 

Silen

Get a life
"Immagino che quindi siate qui per...ah, estendere la vostra accoglienza anche alla nostra gente?" chiese l'uomo "Sicuramente le notizie che portate sono buone ma comprenderete che una simile scelta non possa essere compiuta precipitosamente e a cuor leggero. Siate nostri ospiti e parlateci maggiormente di voi...e dei vostri progetti per Agama. A parte le nostre vicine di Caluerpa sono secoli che non sappiamo nulla delle genti sul continente."
 

Monitor_Dundee

Spam Master
"Siete rimasti isolati a lungo ma siete rimasti acuti, mi fa piacere. Come vi dicevo, è da un decennio ormai che abbiamo iniziato a guardare oltre la nostra capitale, e all'inizio non era un bello spettacolo. Terre sterili, cadaveri e rovine, creature mutate orrendamente dalla magia caotica. Ma negli anni abbiamo trovato sempre più sopravvissuti, alcuni organizzati in nuovi stati e nuove nazioni, altri piccole comunità isolate, come la vostra."
Il Dragonide accennò ai marinai che lo avevano accompagnato
"Come vedete nelle Sale non erano sopravvissuti solo Dragonidi. Ci sono Nani, Lucertoloidi, Formian... abbiamo incontrato anche Elfi e altre Arpie, meno... selvatiche di quelle che conoscete.
Alcuni di questi sopravvissuti erano minacciati da creature mutanti che abbiamo cacciato, altri avevano bisogno di una città, o di cibo. In cambio dell'aiuto offerto, ora fanno parte della nostra nazione.
La cosa più importante è che i confini di Ea sono stati cancellati, e ne stiamo disegnando di nuovi.
Una base qui, sul Mare Oceano, ci sarebbe molto utile, soprattutto in acque non infestate di mostri e altre bizzarrie.
Sappiateci dire come possiamo essere utili a voi. Immagino che qualcuno tra voi voglia continuare a vivere come ha sempre vissuto, e che altri siano curiosi di sapere cosa c'è la fuori."
 

Silen

Get a life
Un silenzio meditabondo seguì le parole del capitano, seguito da uno scambio di opinioni sussurrate fra i membri della delegazione di Agama.
"Apprezziamo le vostre parole e le vostre offerte. Sembrate brava gente e non possiamo negare che abbiamo sofferto molto l'isolamento di questi anni....vi sembrerà forse strano ma anche noi ricordiamo con nostalgia il grande impero delle Alate, quando un uomo poteva viaggiare in pace per tutto il continente, e giungevano navi cariche di merci dalle città del sud...forse insieme potremo lavorare per fare si che quei tempi ritornino. Ma prima c'è una questione importante da regolare. "
L'uomo fece una pausa prima di proseguire "Noi siamo un popolo pacifico e anche se da Caluerpa c'era la abitudine a razziare le nostre mandrie e le nostre dispense non abbiamo mai cercato veramente di combattere o di nuocere alle Alate; potrete credere che siamo dei pavidi ma la realtà è che la nostra fede ci insegna che uccidere non è mai il modo giusto di reagire. Tutte le nostre mandrie e tutte le nostre giare di miele non valgono la vita di un solo umano, o di una sola Alata. Il vecchio mondo ha visto fin troppa morte...quindi noi non combattiamo nulla; non uccidiamo nulla. Questi sono i dettami della nostra moralità e sono fiero di dire che mai abbiamo mancato ai nostri principi." il portavoce fece una pausa significativa "Capirete quindi che vada come vada, non possiamo servire come soldati nei vostri eserciti. Inoltre, come voi stessi avete ammesso, avete incluso le Alate di Caluerpa nel vostro stato e quindi vi assumete la responsabilità per tutte le loro azioni. Prima di entrare nel vostro stato vi chiediamo di rifondere tutti i danni che abbiamo subito per mano loro....li quantifichiamo in 50 monete. A queste condizioni, saremo lieti di lavorare fianco a fianco a voi e a loro, dimenticando tutti i vecchi rancori."
 

Monitor_Dundee

Spam Master
Il capitano fu inizialmente interdetto dalle parole dell'Umano.
Non dalla professione di pacifismo, solo Akatosh sapeva quanti avessero rinunciato a spargere sangue, dopo il Cataclisma e dopo aver visto che il mondo c'era ancora.
Fu la richiesta di... oro. Oro che potevano spendere solo... comprando cibo dal Dovjunaar, quando sarebbero stati dispostissimi a dargli quel cibo per nulla. Erano davvero bizzarre creature come raccontato nelle leggende della Caduta, questi Umani, strano pensare fossero sparsi in ogni angolo di Ea a quel tempo.
"E sia, compenseremo le vostre perdite e terremo lontani gli ufficiali della leva. Benvenuti a bordo, Diseredati"
 

Silen

Get a life
"Molto bene" annuì il protavoce tendendo la mano al dragonide "Sono certo che questo gesto di buona volontò non potrà che portare a un legame stabile fra i nostri popoli"

E direi che la chiudiamo così
 
Alto