[Democrazia Asari] Sulla filosofia del Siari

Laitorn

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Introduzione

Scopo di questo breve opuscolo e' la diffusione dell' opera fondamentale che regola l'intera popolazione Asari, in modo tale che le nostre azioni, le nostre idee e la nostra societa' possano essere comprese da tutti, ho cercato di tradurre in lingua Comune ogni parola ma ho lasciato nella nostra lingua il concetto fondamentale di "Siari". Tale concetto potrebbe essere tradotto con l'espressione "essere-universo", o piu' precisamente "ogni forma di vita che compone l'armonia dell' universo". Una figura usata per far avvicinare i giovanissimi Asari alla discussione di questo concetto e' quella di "vento che leviga le montagne e risana le fosse".
Mi auguro vi verra' chiarito ulteriormente questo concetto fondamentale dalle parole della Matriarca anziana Saphyryala, infatti e' compito primario di ogni Matriarca anziana in carica di approfondire la ricerca nel nostro Testo Fondamentale e far avanzare il sapere collettivo. Esso diventa, quindi, un libro straordinariamente stratificato in cui e' possibile leggere nella stessa frase parole scritte milleni fa ed altre aggiunte nel secolo attuale.
Di tutto cio' che si trova nella Filosofia del Siari quelli che mi appresto a presentarvi sono dei piccoli estratti, mirati a spiegare in linea generale cosa intendiamo per Siari, con tutti i difetti e le lacune che implica un' estrema sintesi come questa.





Caarellya, Ricercatrice del popolo Asari









Filosofia del Siari

Partendo dall' assunto che tutti gli esseri viventi della galassia sono accomunati dalla somiglianza universale della differenza - ovvero che tutti gli esseri sono differenti e che tale elemento e' l'unico utilizzabile allo scopo di una societa'-universo -, non esiste fine piu' nobile che portare la differenza come unico termine di paragone e di giudizio [...].

Il Siari e' l' unica arma in grado di tagliare le sfere pubbliche diasporiche e portare a compimento l' unificazione universale, ostacolata dalla tenacia delle logiche identitarie tutt'ora molto radicate nella galassia. Solo eliminando il concetto in cui "noi" esclude "loro" ci si puo' avvicinare al Siari, all' interno del quale "noi" e "loro" prendono il significato di "noi all' interno di loro" e "loro all'interno di noi"[sup]1[/sup] [...].
Argomento a parte invece e' "io", in cui si esplica la massima perfezione del Siari: l' "io" raggiunge il suo apice nel momento in cui si identifica geralizzandosi[sup]2[/sup] nell' universo, portando a compimento la definitiva fusione del singolo con il tutto.

[...]

Il concetto alla base della logica identitaria e' la negazione stessa del Siari, che agisce sia nel generale della galassia che nel particolare del singolo pianeta, verso cui ogni essere vivente tende per natura, per contrastare questa tendenza [...] dobbiamo elevarci alla conoscenza delle Cose Particolari, possibile solo attraverso la xenofilia, l'amore per la diversita e per l' asperita'[sup]3[/sup].[...]
Non esiste un momento in cui il Siari si manifestera'[sup]4[/sup], ne' tantomeno un calcolo che ci possa permettere di individuarlo, cio' che possiamo fare e' agire forti della piena conoscenza del Siari ed estenderla ad ogni nostra azione o pensiero.


Saphyryala, Matriarca anziana


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[sup]1[/sup] Da qui la traduzione piu' conosciuta di Siari in "essere-universo", nella duplice accezione di "essere nell' universo" ma anche "essere con l' universo"
[sup]2[/sup] Piu' comprensibile potrebbe forse essere il termine "armonizzandosi" perche' conserva il carattere paritario in cui tutti intervengono nella generalizzazione con la stessa intensita'
[sup]3[/sup] Abbiamo individuato nei recenti sviluppi della galassia il popolo di Kinzoa come uno dei migliori esempi di convivenza pacifica tra popoli e ideologie diverse
[sup]4[/sup] Antico retaggio del periodo in cui Siari era inteso non come concetto filosofico ma come vera e propria divinita'
 
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