Dyolance
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Come concordato via precedenti messaggi, il galeone His Will attraccò a Bastiglia d'Ishitara durante i primi giorni di primavera. I suoi inestimabili passeggeri assistettero alle manovre in porto dal balcone del ponte, notando come alcuni tra il popolino della capitale della Tempesta cominciassero ad ammassarsi lungo la banchina curiosi. Il galeone era una particolarità effettivamente se comparato ai design tipici di quelle terre: in molti compresero subito che non si trattasse di una nave della flotta militare o mercantile ma che appartenesse invece ad un'altra nazione di Ea. Il "chi fosse" era l'oggetto della curiosità dei molti.
Quando infine questi inestimabili passeggeri scesero dal ponte fino a toccare terra, molti rimasero basiti, ammutoliti, sorpresi.
Il Sacro Imperatore Lelouch IL Britannia con la sua consorte e uno stuolo di guardie, dame di corte e attendenti si presentò nel largo piazzale, dove già li attendevano soldati dell'esericto della Tempesta mandati per contenere eventuali dissapori o spiacevoli avvenimenti.
Lelouch non pensava di riprendere così improvvisamente i contatti con il regno umano del Nord; non dopo gli ultimi avvenimenti che avevano unito le due nazioni, ormai dieci anni or sono.
Terribile fu l'affare, davvero una terribile macchinazione: l'Imperatore aveva passato quei giorni di navigazione logorato da cosa avrebbe potuto dire a Re Stannis per allentare la tensione, come avrebbe potuto giustificare la sua mancanza di polso e lo strapotere concesso ai membri della sua corte, concessioni che avevano portato durante la seconda Grande Guerra del Sud al tradimento che ha messo una pietra tombale alle possibilità di vittoria della coalizione anti-Arpie. QUelli erano i primi contatti da quel funesto giorno e il ricordo viveva tutt'ora sui volti di alcuni dei presenti, che non potevano non contenere il proprio sdegno o disappunto verso i britannici.
Nonostante tutto, il corteo arrivò fino al palazzo reale senza problemi, dove si suppone si sarebbe svolto il primo, sofferto incontro tra due Leviatani, due stati che anni prima avevano conosciuto fratellanza e subito dopo tradimento, fin'anche all'odio.
Era desiderio del Sacro Imperatore di ottenere un incontro privato con Re Stannis, un summit a due perché solo così poteva parlargli completamente a cuore aperto e dirgli tutto ciò che voleva dirgli. Nonostante tutto però avrebbe rispettato la volontà del sovrano di eventuali iniziali udienze pubbliche in una sana del trono o davanti ai dignitari della Tempesta e all'Ammiragliato, magari un modo per umiliare la guida suprema e idealizzata di quello che può essere un potenziale rivale -e che ai tempi fu un certo nemico-.
IMperatore e Imperatrice Consorte si presentarono quindi al cospetto della Tempesta, sereni, uno di loro però volentero so di aggiustare le cose, qualsiasi cosa egli volesse dire con quell'espressione.
Offrirono i propri ossequi al Re e ai presenti e poi si rimisero alla sua saggezza e decisione, procedendo con un'eventuale banchetto di benvenuto o con qualche discorso di convenevolo, dicendo che il loro viaggio era stato sereno e che sperassero in un incontro che potesse essere definito a posteriori "proficuo e pacifico", nel rispetto delle parti ma senza dimenticare o non considerare i precedenti legami con i due stati.
Un approccio realista e contemporaneamente speranzoso, di chi sa di aver fatto un torto e ora spera di riaggiustare i cocci.
Quando infine questi inestimabili passeggeri scesero dal ponte fino a toccare terra, molti rimasero basiti, ammutoliti, sorpresi.
Il Sacro Imperatore Lelouch IL Britannia con la sua consorte e uno stuolo di guardie, dame di corte e attendenti si presentò nel largo piazzale, dove già li attendevano soldati dell'esericto della Tempesta mandati per contenere eventuali dissapori o spiacevoli avvenimenti.
Lelouch non pensava di riprendere così improvvisamente i contatti con il regno umano del Nord; non dopo gli ultimi avvenimenti che avevano unito le due nazioni, ormai dieci anni or sono.
Terribile fu l'affare, davvero una terribile macchinazione: l'Imperatore aveva passato quei giorni di navigazione logorato da cosa avrebbe potuto dire a Re Stannis per allentare la tensione, come avrebbe potuto giustificare la sua mancanza di polso e lo strapotere concesso ai membri della sua corte, concessioni che avevano portato durante la seconda Grande Guerra del Sud al tradimento che ha messo una pietra tombale alle possibilità di vittoria della coalizione anti-Arpie. QUelli erano i primi contatti da quel funesto giorno e il ricordo viveva tutt'ora sui volti di alcuni dei presenti, che non potevano non contenere il proprio sdegno o disappunto verso i britannici.
Nonostante tutto, il corteo arrivò fino al palazzo reale senza problemi, dove si suppone si sarebbe svolto il primo, sofferto incontro tra due Leviatani, due stati che anni prima avevano conosciuto fratellanza e subito dopo tradimento, fin'anche all'odio.
Era desiderio del Sacro Imperatore di ottenere un incontro privato con Re Stannis, un summit a due perché solo così poteva parlargli completamente a cuore aperto e dirgli tutto ciò che voleva dirgli. Nonostante tutto però avrebbe rispettato la volontà del sovrano di eventuali iniziali udienze pubbliche in una sana del trono o davanti ai dignitari della Tempesta e all'Ammiragliato, magari un modo per umiliare la guida suprema e idealizzata di quello che può essere un potenziale rivale -e che ai tempi fu un certo nemico-.
IMperatore e Imperatrice Consorte si presentarono quindi al cospetto della Tempesta, sereni, uno di loro però volentero so di aggiustare le cose, qualsiasi cosa egli volesse dire con quell'espressione.
Offrirono i propri ossequi al Re e ai presenti e poi si rimisero alla sua saggezza e decisione, procedendo con un'eventuale banchetto di benvenuto o con qualche discorso di convenevolo, dicendo che il loro viaggio era stato sereno e che sperassero in un incontro che potesse essere definito a posteriori "proficuo e pacifico", nel rispetto delle parti ma senza dimenticare o non considerare i precedenti legami con i due stati.
Un approccio realista e contemporaneamente speranzoso, di chi sa di aver fatto un torto e ora spera di riaggiustare i cocci.
@Redual
vai pure, decidi se andiamo subito al sodo con un incontro privato (che comunque facciamo per il momento qui in gdr pubblico ed eventualmente ci spostiamo in un secondo moemento) oppure vuoi fare un'udienza pubblica davanti a tutti
io seguo
vai pure, decidi se andiamo subito al sodo con un incontro privato (che comunque facciamo per il momento qui in gdr pubblico ed eventualmente ci spostiamo in un secondo moemento) oppure vuoi fare un'udienza pubblica davanti a tutti
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