Consiglio Asiatico per la Cooperazione

[Mourinho]

I governi di Giappone, Corea del Sud, URSE ed India si incontrano a Tokyo per la firma del trattato. La sede è invece stabilita a New Delhi.

- Creazione di un tavolo permanente di incontro consultivo.
- Creazione di un'area di libero scambio tra i paesi membri.
- Abbattimento dei controlli doganali per le merci di passaggi tra i paesi membri, eccetto per motivi di sicurezza e lotta ai traffici illegali
- Accordo per forniture privilegiate di materie e prime ed idrocarburi tra i paesi membri. Tetto massimo del costo di idrocarburi di 140$ al barile o sconto di 20/30% sul prezzo di mercato

Il Consiglio non prevede altri obblighi, né militari né politici, ma nasce come un tavolo per consultazioni per la sicurezza e stabilità asiatica.


Per il momento il Consiglio è formato da quattro membri, tanto che i giornali hanno da subito cominciato a chiamarlo "Il Gruppo dei Quattro". Dal prossimo anno non è escluso l'invito ad altri paesi asiatici.

 

[Mourinho]

Il Primo Ministro Toriyama commenta nella presentazione: "Si è trattato di formalizzare i rapporti speciali che stavano nascendo tra i nostri paesi. I motivi che hanno avvicinato a loro il Giappone sono trasversali: condivisione di posizioni nelle politiche per la pace, come spesso è accaduto con l'URSE all'ONU; peculiarità economiche con grandi potenzialità da partner, date le materie prime dell'URSE, la manodopera indiana e la tecnologia giapponese e coreana; interessi comuni per la stabilità asiatica come per le Filippine e la Corea del Nord con la Corea del Sud; interessi commerciali comuni come per la Transasiatica, l'import/export di materie prime, e le rotte marittime che dal Giappone e la Corea passano per l'Oceano Indiano; infine situazioni politiche nuove e indipendenti: URSE e India più internazionali e credibili dopo la fine delle guerre civili, Corea e Giappone più indipendenti da USA e TCSA."

 

[Mourinho]

Per motivi imprevisti l'incontro viene annullato. Il Primo Ministro ai microfoni: "Speriamo che questi imprevisti si risolvano al più presto e si possa procedere con la firma; ma se questi dovessero pregiudicare la firma continueremo a collaborare con questi importanti partner come abbiamo sempre fatto, sia bilateralmente che in modo congiunto nelle sedi internazionali perchè gli interessi condivisi rimangono"