Letteratura Come avete cominciato?

Ostrègone

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Fantacalciaro
Come da titolo: quando e come è sbocciata in voi la passione per la lettura? Ci sono stati libri IMPORTANTI nel percorso iniziale, che vi hanno fatto innamorare della letteratura o ve ne hanno dato un' idea diversa che non conoscevate, facendovi desiderare quindi di proseguire la via del leggere?

Io ho iniziato a leggere seriamente intorno ai dieci anni, con il famoso "Le Avventure del Barone di Munchausen" e lo sconosciuto "Sette Volte Gatto"; sono due libri per ragazzi alla fin fine, spensierati e scritti facilmente, comodi per iniziare. "Il Signore degli Anelli" ha avuto un peso decisivo qualche anno dopo (sì, l'ho letto dopo il primo film esattamente) a farmi innamorare di quella che è la letteratura, mi ha aperto un mondo inaspettato e fantasioso man mano che arrivavo alla fine delle avventure di Frodo&Compagnia, così il Professor Tolkien si è guadagnato i miei ringraziamenti. Questo libro ha diretto le mie letture, almeno all'inizio, verso il genere Fantasy. Ritengo quindi doveroso citare due libri per avermi un po' fatto aprire i miei orizzonti, senza fossilizzarmi troppo su quel genere, tarpandomi le ali per le future letture: "Un anno sull'altipiano" del mio conterraneo Emilio Lussu, un crudo ritratto della situazione folle che si viveva, e ha vissuto lui stesso, nell'Altopiano di Asiago durante Prima Guerra Mondiale, che ho trovato molto bello e coinvolgente, ed essendo una cosa abbastanza seria mi ha "maturato" come lettore; l'altro è invece "L'enigma del Gallo Nero" che mi ha fatto scoprire un particolare interesse per i Romanzi Storici, che cerco tuttora di coltivare in modo approfondito.

A voi la parola!
 

Space Monkey

IL PARTITO TI OSSERVA
Tutta colpa de "il giorno più lungo" era di mio padre che me lo regalò non so nemmeno perché. Fu uno dei primi libri extrascolastici che lui lesse (infatti è una primissima edizione) e così fu per me.

In questi anni l'avrò riletto una decina di volte, bellissimo.

Il secondo libro che lessi con passione fu "centomila gavette di ghiaccio", anche questo fu un regalo di mio padre.
 

Meck

Typing Monkey
ho imparato a leggere e scrivere tipo a 3 anni e mezzo - 4, poco dopo che mio fratello ha iniziato a leggere e scrivere -Siccome lui sapeva farlo, sicuramente sapevo farlo anche io- mia zia ha insegnato a me.

Che dire, sono stato segnato, nella mia giovane età, da roald dahl. Il primo suo libro fu il GGG. Mi piacque così tanto che iniziai a leggere qualsiasi cosa sua trovassi :asd:

Poi beh, alle medie mi è toccato leggere un po' di tutto, più che altro perché in prima media sono stato scelto su scala nazionale come uno degli otto giudici di un premio letterario, quindi ovviamente dovevo leggere tutti i libri e scriverne anche una breve recensione e una valutazione.. Ed ero decisamente nervoso alla premiazione :asd: ci saranno state un migliaio di persone là sotto O_o
Poi alle superiori ho iniziato ad apprezzare altri scrittori, ora come ora mi vengono in mente dostojevski, kafka, e poi è arrivato l'autore della mia opera in assoluto preferita: Stephen King, con quel capolavoro che è La Torre Nera
 

Ivan79

Ninja Skilled!
Libri game della serie Horror
Poi giocavo a d&d (prima edizione) , una volta letti i manuali mi sono messo a leggere la saga di "Shannara" di Terry Brooks , poi Tolkien , King .
Verso i 14/15 mi sono dato agli storici :
hobsbawn
Gentile
joachim fest
Poi ho iniziato a leggere di tutto da Tacito a Osho passando per chomsky e Vidal
Da poco mio fratello mi ha fornito Chuck Palahniuk anche se lo trovo simile a bukoski.
Devo dire che leggo un po di tutto.............
 

Oghard "El Burro" Fireburp

Admin
Fantacalciaro
A casa mia, quando ero piccolo, c'erano pochissimi libri di narrativa, e molte enciclopedie abbastanza datate che appartenevano alla famiglia di mia madre...Non abbiamo mai navigato nell'oro, e in famiglia nessuno aveva il genio di comprare libri. Quindi la mia cultura letteraria si è formata principalmente sui riassunti e le recensioni scritte sulle varie enciclopedie di molti libri, e tutt'ora li considero come "letti" (non li ho segnati su anobii, non credete che abbia imbrogliato! :D). Tra i pochissimi che possedevo e possiedo tutt'ora, Zanna Bianca. Non ne ricordo altri. Anche io fui abbastanza precoce con la lettura ma soprattutto con la scrittura, tra i due preferivo scrivere, ed avevo la "paura" di leggere, perché temevo che poi non avrei fatto altro che copiare idee già usate. LoL, che paraculo. In compenso, leggevo molti fumetti per bambini: Topolino, Tiramolla, Geppo, Braccio di Ferro...Ho un piacevole ricordo di quelle letture, e tuttora ritengo che siano la chiave di volta per la mia formazione letteraria.
Cominciai a leggere attivamente libri tra gli ultimi anni delle elementari e le medie...Per la mia comunione una delle mie maestre mi regalò una edizione illustrata di Moby Dick, libro che apprezzai molto. Contemporaneamente, approfittai della più ricca biblioteca della più ricca cugina, e di quella della scuola media, avviata dal mio bravo professore di Italiano, e divorai moltissimi libri, ad un ritmo molto elevato, tant'è che, anche se adesso mi fermo cinque minuti a pensarci, non riesco a ricordarli tutti. Si sviluppò in me, grazie anche alla prima lettura de "Il Signore degli Anelli", a 13 anni (ammetto di averci faticato un bel po' su alcuni punti!), un amore per lo straordinario, non tanto per il fantasy perché è un genere che, non so perché, non mi ha mai attirato...Lessi qualche libro di Terry Brooks, ma li bollai tutti come una minestra tolkeniana riscaldata (non me ne vogliate!). Mi appassionai piuttosto a Giulio Verne, ed Edgar Allan Poe. Timidamente, con le prime banconote superstiti di gettoni di videogames e patatine, cominciai anche ad acquistare (sporadicamente, ovviamente) qualche libro...ma ammetto di essere tirchio e tutt'ora non posso affermare di essere un gran compratore di libri, piuttosto un parassita...La mia ragazza, che ha una cultura letteraria molto più vasta della mia, dispone di una ricca biblioteca, anche se forse un po' antiquata (ma non è un problema, sono sempre stato un amante dei classici, e di libri scritti negli ultimi 20 anni so veramente poco), e ogni tanto ne usufruisco. Proprio oggi mi ha portato un po' di libri "a piacere", vi dico qualche titolo:
"San Gennaro non dice mai no", di Marotta
L'americano tranquillo" di Graham Greene
"Canne al vento" della Deledda
"Il terzo uomo", sempre di questo Graham Greene
"Una storia semplice", di Sciascia
Son curioso di scoprire chi sia questo Graham Greene, ma non mi va di intraprendere una sterile ricerca su wikipedia...Qualcuno conosce? :awesome:
 

Ivan79

Ninja Skilled!
Raufestin ha scritto:
oddio hobsbawn a 14 anni

"Il secolo breve" non è così tedioso come sembra.
C'erano le foto :)
In più dentro casa era pieno di enciclopedie sulla prima e seconda guerra mondiale (erano 2 con un totale 24 e passa volumi uno lo ricordo lucidamente era composto di tutti i manifesti italiani , tedeschi, russi , americani), da ragazzino mi divertivo un sacco a sfogliarle a leggere qua e la. La storia mi è sempre piaciuta non so come mai....
 

Rebaf

Get a life
Fantacalciaro
Precisamente non lo so, da che ho iniziato ad andare a scuola ho sempre letto. Da bambino leggevo un sacco di mitologia greca, qualcosa del ciclo arturiano e libri divulgativi sulle antiche civiltà (insomma c'è un motivo se studio Storia Antica :asd:). Ovviamente non erano testi "scientifici", quanto riduzioni per bambini.. anche se per un periodo delle mie elementari mi era presa la fissa di comprarmi Archeo, rivista di archeologia della quale non ci capivo un cazzo ma mi prendeva di lusso. Poi non so, ricordo che leggere mi era sempre piaciuto tanto che finivo per non ascoltare mai le lezioni delle elementari e delle medie perchè nel frattempo mi leggevo tutto il libro di testo per conto mio e, spesso, le cose spiegate mi sapevano già di sentito e mi annoiavo. Non tanto per una mia genialità, a scuola sono sempre stato mediocre andando bene in quello che mi piaceva e male in quello che mi faceva cagare a spruzzo, quanto per una mia profonda inettitudine allo stare al gioco dell'istruzione.

In tutto questo, comunque, c'ero lo zampino dei miei genitori che hanno sempre letto tanto e in caso sono sempre stato pieno di libri. Mio padre, poi, sovente amava leggere a me e a mia madre Hemingway e questo credo in qualche modo mi abbia segnato. Verso le medie assieme alla passione per l'epic metal (se Dio vuole, poi, passata :D) c'era anche quella per il fantasy e per tre anni della mia vita ho letto solo libri fantasy (partendo ovviamente dal Maestro, Tolkien). E' pero' verso i quindici anni, credo, che c'è stata la vera svolta.. ho avuto un rigetto per la fantasy, ricordo ancora alcuni flame su IGZ riguardo il fantasy che non consideravo più letteratura, e ho cominciato a leggere di tutto.

Forse i primissimi libri che ho letto extra-fantasy sono stati I dolori del Giovane Werther e Il Giovane Holden di Salinger e direi che questi due libroni, così diversi ma anche così fondamentali entrambi, sono stati la porta verso tutto il resto della letteratura.
 

Vanadis

Ninja Skilled!
Fantacalciaro
penso che il libro che mi ha fatto perdere la verginità letteraria sia stato siddharta di hesse

rimasi folgorato fin dall'incipit, soprattutto per l'accenno al fico :bello1:

Nell'ombra della casa, sulle rive soleggiate del fiume presso le barche, nell'ombra del bosco di Sal, all'ombra del fico crebbe Siddharta, il bel figlio del Brahmino, il giovane falco, insieme all'amico suo, Govinda, anch'egli figlio di Brahmino.

ah, ovviamente il fatto che fosse un'edizione adelphi faceva molto ma molto chic
 

Pandora

Lonely Fapper
In questo campo mi sono sempre ritenuta una privilegiata, casa mia è sempre stata piena di libri e i miei genitori hanno sempre dato una grande importanza alla lettura e da che mi ricordi sotto l'albero di Natale o tra i regali di compleanno c'è sempre stato ALMENO un libro.

Ho imparato a leggere alle elementari (ho fatto la scuola Steineriana quindi nn ci hanno insegnato a leggere e scrivere all'asilo, neanche il nostro nome) ma prima di quel momento ci pensava mia madre. La sera a letto mi leggeva favole (ne avevo decine di volumi, dalle classiche europee dei Grimm e di Andersen a quelle degli indiani d'America alle favole Indiane e Cinesi), poi i grandi classici della letteratura per bambini, Peter Pan, Alice, Piccole Donne, L'isola del tesoro e via dicendo. Mi piacevano i libri con animali parlanti o con le fate (quanto ho pianto sul finale de "Il libro della jungla" :look: ). Il primo libro che ho ricevuto in regalo da qualcuno che nn fossero i miei genitori è stato "Il piccolo principe" dalla mia maestra delle elementari, in terza, con la dedica, ce l'ho ancora :)
Due episodi che ricordo con particolare affetto e divertimento... Uno è la lettura di Moby Dick, con mio padre. Quando mi lesse il finale ero così contenta della mattanza di marinai e che la balena avesse vinto che mio padre rise per due giorni. Anni dopo in un periodo in cui le cose tra noi due nn andavano troppo bene per Natale mi regalò uno zippo con una incisione di Moby Dick, maledetto faceva leva sulla commozione :zizi:
L'altro è Robinson Crusoe, letto da sola. Mi sono innamorata così tanto di quel libro che non volevo finisse, arrivata che mancavano una 30ina di pagine mi sono fermata per circa un mese. Intanto avevo fabbricato con un vecchio lenzuolo una tendina in terrazzo e immaginavo di essere su un'isola deserta. Alla fine nn ho retto e l'ho concluso.

Il libro che ha segnato la mia "maturità" di lettrice, lo spartiacque, è stato senza dubbio "Il sentiero dei nidi di ragno" di Calvino, trafugato dalla libreria dei miei a scapito della trilogia degli antenati e di altre letture più adatte, a 13 anni. Mi ricordo che rimasi folgorata, letteralmente, tanto che andai in libreria a chiedere "Qualcosa di simile" e me ne andai con "La ragazza di Bube" e "Metello" di Pratolini, che divenne poi uno dei miei autori preferiti.
Da li è iniziata la discesa verso l'inferno :look:
Non ho più smesso, io amo le parole nn c'è niente che mi da tanto come un libro, nè musica nè cinema, nè arte. Ho una libreria ENORME (circa 2800 volumi, all'ultimo censimento due anni fa ed esclusi i testi universitari) e continuo a comprare libri (maledetti acquiti compulsivi, altro che borsette e scarpe) e leggo qualunque cosa mi capiti sotto mano dai classici greci alla poesia passando per la letteratura di svago (che ne so, Preston&Child o Connolly o Dan Brown).
L'università ha peggiorato le cose aprendomi ulteriori universi ad ogni esame e così mi sento veramente spiaccicata (si si nn schiacciata, proprio spiaccicata) dalla sensazione che c'è troppo da leggere e troppo poco tempo per farlo...
 
A

Anonymous

Guest
ma chi cazzo se lo ricorda sinceramente ... è dalle elementari che leggo e sempre libri più o meno proporzionali alla mia età. giusto per dire il più famoso che ricordo tuttora e che ha aperto la mia mente al nerdismo penso tolkien con il signore degli anelli ed altri tipo sirmarillion, i figli di hurin etc.. alle elementari mi ricordo che mi piacevano i libri di avventura tipo salgari, mentre tuttora non leggo più tanto come un tempo e quasi sempre classici (don chisciotte, cuore di tenebra etc..).
 

Valchiria

SoHead Perfumier - Queen of the year
Il mio primo libro l'ho letto al primo superiore, essendo dislessica da piccola non ho mai comprato libri era troppo deprimente, leggevo solo quelli che mi davano a scuola impiegandoci secoli (o facendoli leggere a mia sorella), e questo mi ha fatto odiare ancora di più la lettura.

Poi quella testa calda di mio cugino sapendo che non leggevo praticamente niente mi "obbligò", regalandomi a Natale "le notti bianche" di Dostoevskij con la scusa che essendo piccolo non mi sarebbe costato molto leggerlo. Devo dire che è tutt'oggi il mio libro preferito e vabè adesso sono una fanatica di libri, per fortuna mio zio ha una libreria enorme (ben due stanze piene :schiuma:) e quindi neanche li pago :p
 

Valchiria

SoHead Perfumier - Queen of the year
si, mentre la scrivevo mi sono resa conto che era un po' patetica :asd: però alla fine è andata proprio così
 

The Shiran Reborn

Chosen one
-Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare- a 11/12 anni.
Purtroppo non ricordo praticamente nulla. Ecco, non so se è un mio problema ma dopo qualche anno mi dimentico molte parti dei libri letti. Che odio.

Ps.
Laggo tantissimo in questo Thread. :snob:
Controllate le firme.
 

Artemisia_Loony

Spam Master
Ho imparato a leggere praticamente da sola grazie a un aggegio - giochino che si chiamava "Grillo Parlante", che non so da dove venisse, se fosse di mia sorella o me l'avessero regalato. Avevo tre anni quando ho cominciato a riconoscere le lettere e a quattro leggevo. Tuttora sono velocissima a leggere.
Conosco "Sette volte gatto", è un libro che ho letto da piccola e mi è piaciuto molto! Ho sempre letto un po' di tutto, cominciando con libri per bambini in genreale, proseguendo con Roald Dahl e tutte le storie di miti greci, incappando fatalmente in Harry Potter e qundi in Tolkien (Lo Hobbit mi è piaciuto subito molto anche se probabilmente non avevo 12 anni quando l'ho letto, mentre il Signore degli Anelli l'ho abbandonato per almeno un anno prima di finirlo... del resto ho fatto lo stesso col Mondo di Sofia molto tempo dopo, nonostante sia stato un libro che ho amato moltissimo). Ho proseguito sul filone del fantasy e dei libri di Hesse e di Gaarder, più tutti i Gaia Junior di mia sorella e divorando tutto quello che mi capitava sottomano fino alla fine delle medie. Da quando faccio il liceo leggo molto meno. Quoto Pandora:
Pandora ha scritto:
mi sento veramente spiaccicata (si si nn schiacciata, proprio spiaccicata) dalla sensazione che c'è troppo da leggere e troppo poco tempo per farlo...
 

Shaka

Get a life
Fantacalciaro
Ho imparato a leggere a 4 anni, ma in quel periodo leggevo solo roba di scuola, Topolino e cazzate varie.
Il primo vero libro letto è stato un libro sugli eventi naturali della terra che la maestra delle elementari mi diede a metà anno della prima classe perchè avevo finito il sussidiario e non seguito più le letture a lezione, ma mi son fermato lì...
Ho reiniziato a leggere poi costantemente cose al di fuori di fumetti o testi scolastici quando andai a fare il vaccino per l'epatite B, non mi ricordo a che età si fa, forse 9-10 boh...
Comunque, fuori l'ambulatorio c'era la biblioteca comunale, e per ingannare l'attesa (mi cagavo sotto per gli aghi), mi feci la tessera e presi "storia d'italia" di Enzo Biagi. Non so perchè, neanche mi interessava...da quel giorno ho iniziato un rapporto con la biblioteca comunale che è durato per una decina di anni, ma il primo libro che mi ha fatto apprendere davvero la bellezza della lettura, e i "viaggi" di fantasia che ti fa fare mentre ti immagini situazioni, personaggi, epoche, e che ti fa vivere per tot ore in un altro mondo è stato Ivanhoe di Walter Scott, più o meno un paio di anni dopo il fatidico vaccino
 

Nonique

Spammer
Io sono sempre stata costretta a leggere, sin da piccola, quindi lo facevo perchè dovevo. Non che mi dispiacesse, ma già allora odiavo non poter disporre liberamente dei miei tempi e dei miei spazi.

Tutto è finito alle superiori, abbandonata a me stessa nell'università, ho sentito un vuoto enorme ed ho realizzato:
- Che non potevo farne a meno
- Che mi rompevo relativamente le balle solo perchè era una cosa imposta

Quindi direi che ho veramente iniziato da lì in poi, anche se mi è sempre piaciuto leggere.

Da piccina mi appasionavano le enciclopedie :surprise: addirittura quelle scientifiche :look: e prima i soliti libri-gioco. :asd:
Sono sempre stata, e sono tuttora, una persona troppo curiosa, con troppa voglia di conoscere, sapere, sperimentare, scoprire, etc etc... Quindi non posso fisiologicamente non leggere!

Il primo libro che mi ha cambiato la vita, e forse l'unico ad averlo fatto così radicalmente, è "Uno nessuno e centomila" di Pirandello; probabilmente letto al momento giusto. :mabel:
 

Ultra Magnus

SoHead Legend
Credo che il libro che più di tutti mi abbia portato a questa passione sia stato "Nicolas Eymerich, Inquisitore" di Valerio Evangelisti. Ora ho quasi tutta la saga, incluso un numero speciale di Lazarus Ledd Extra "I Cristalli Di Eymerich". Ora non leggo molto, ma appena posso mi prendo uno dei tanti libri che ho comprato e mi metto a leggerli.

Io non ho mai amato leggere da giovane, ma al quarto anno delle superiori la professoressa ci aveva dato il compito di leggere un libro, ogni studente, a coppia, con un'ambientazione diversa. Io avevo scelto il genere horror, ma purtroppo non avevo libri a riguardo a casa. Poi m'è piombato il romanzo che mio fratello aveva preso e poi subito dimenticato nei suoi scafali, l'ho letto e me ne sono letteralmente innamorato :love:
 

Auricaesar

Just a newbie
Io ho iniziato a leggere a 3 anni e mezzo.
Ricordo che nella mia classe di asilo mi chiamavano sempre perché, quando i miei compagni iniziarono a leggere, io avevo già una lettura molto scorrevole e loro si facevano "raccontare le fiabe" da me.
Poi ho acquistato una versione parafrasata e striminzita dell'Iliade e li fu amore.
Iniziai a comprare libri di storia, all'inizio generale, mitologica e greco romana per ragazzi, poi trovai "le grandi battaglie navali del mediterraneo nella seconda guerra mondiale" e lo lessi tutto a 8 anni. Fu il mio primo libro "serio", in più con tante illustrazioni che poi furono quelle i disegnini e i CD del Corriere, che sui 5-6 anni mi avevano interessato di questioni militari.
Mi regalarono poi un libro di Rodari, "Favole al telefono", a cui sono molto affezionato e che ancora oggi rileggo con divertimento.
Il passo successivo fu il cavaliere inesistente a 9 anni, per me molto migliore dei successivi, almeno allora.
In seguito presi "c'era due volte il barone lamberto" a 10 anni. E li le enormi risate.
A 11 anni comprai "Il signore degli anelli" e "Storia militare della seconda guerra mondiale", libri che mi aprirono un mondo.
A 12 anni iniziai a leggere Notre Dame de Paris, libro che mi tenne incollato per qualche mese e che mi piacque enormemente. Inoltre già sfogliavo "Il secolo breve"...
A presto per altre puntate sulla mia vita da "letterato", ho voluto includere anche i testi storici perché furono fondamentali nella mia formazione da lettore.
 
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